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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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martedì 29 aprile 2008

Partito Socialista newsletter del 29 aprile 2008

NEWSLETTER DEL 29 APRILE 2008

Elezioni, catastrofe Pd a Roma

Battilocchio: sconfitto il 'modello Roma'
"Con la netta vittoria di Alemanno al Campidoglio - afferma Alessandro Battilocchio - è stato sconfitto il 'modello Roma'. Un risultato rispetto al quale ha sicuramente contribuito con la sua 'nuova stagione' il leader del Pd Veltroni, che dopo l'ennesima batosta nei prossimi giorni dovrà trarre le conseguenze della sua strategia politica".



Angius: ridiscutere il progetto politico sul quale è nato il Partito democratico
"Ieri a Roma - afferma Gavino Angius - è accaduta una catastrofe. Quello che è successo a Roma onestamente non era inatteso. Penso che ci sia da ridiscutere il progetto politico sul quale è nato il Partito Democratico. Non per cancellarlo ma per introdurre dei cambiamenti profondi perché quel progetto politico alla prova dei fatti ha prodotto un esito nefasto. Nato il Pd sono cominciati i guai per tutti: caduta del governo, elezioni anticipate, la consegna dell'Italia al centrodestra e adesso questo risultato di Roma. Penso che il gruppo dirigente del Partito democratico dovrebbe avere il coraggio di mettere in discussione quel progetto originario non per cancellarlo ma per correggerlo, cambiarlo significativamente. Insomma, per fare del Pd qualcosa di profondamente diverso da quello che si è voluto che fosse fino ad ora''.
"Noi - ha detto ancora Gavino Angius - abbiamo invertito la rotta dopo il 1994 quando individuammo l'asse strategico di rapporto tra il Centro e la Sinistra per costruire un progetto di rinnovamento della società italiana. Allora era l'Ulivo e ci siamo riusciti. La storia però non si ripete. Penso che la funzione della sinistra socialista democratica e riformista però non sia cancellabile né sostituibile. L'esistenza della sinistra riformista è essenziale per il progresso civile, sociale e culturale dell'Italia. Rifletta anche la Sinistra Arcobaleno: la sinistra del futuro - conclude - è socialista e democratica".



Fgs, il 17 maggio l'Assemblea Nazionale
Sabato 26 aprile presso la sede nazionale del Partito Socialista si è svolta la riunione congiunta dell'Esecutivo e della Direzione Nazionale della Federazione dei Giovani Socialisti, aperta dalla relazione del segretario nazionale Francesco Mosca.
Nel corso della riunione si è analizzato il risultato elettorale, sottolineando la gravità della sconfitta subita. Da parte di tutti i compagni si è evidenziata la natura storica della sconfitta, che pregiudica la possibilità di una riorganizzazione unicamente identitaria del movimento socialista.
Si è espresso un riconoscimento nei confronti di Enrico Boselli, che con il gesto delle dimissioni ha dimostrato le sue qualità umane e politiche, assumendosi in prima persona il peso della sconfitta. Si è altresì dichiarato che la decisone di Boselli avrebbe dovuto essere seguita da tutti i compagni del comitato promotore, responsabili di una gestione politica ed organizzativa del partito rovinosa, e che invece, senza alcuna analisi del voto e delle cause della débacle, hanno proceduto burocraticamente alla costituzione delle commissioni politiche e organizzative del prossimo congresso nazionale.
La FGS contesta la composizione meccanica delle commissioni, secondo lo schema delle componenti della Costituente Socialista, e propone una composizione delle commissioni su mozioni congressuali esplicite. Mozioni da presentare entro una data limite e votate dai congressi sezionali sino al congresso nazionale.
Si è espressa la volontà di presentare una mozione congressuale al prossimo congresso del Partito Socialista. In seguito a tale decisione si è ritenuto opportuno convocare l'Assemblea Nazionale della FGS per sabato 17 maggio a Roma. L'Assemblea vedrà una forma aperta di partecipazione ed avrà come punto all'ordine del giorno la presentazione ed approvazione di una mozione da presentare al prossimo congresso del Partito Socialista.
Tale mozione è aperta al contributo, e anzi lo richiede, di tutti i compagni che credono in un totale rinnovamento nel metodo e nella politica del Partito Socialista.
E' stato deciso, inoltre, che i prossimi 2, 3 e 4 maggio una delegazione della FGS, guidata dal segretario nazionale Francesco Mosca, parteciperà all'Assemblea dei Mille di Chianciano Terme, convocata da Marco Pannella.
Mentre sabato 10 maggio prossimo a Bari una delegazione guidata dal Vice Segretario nazionale Luigi Iorio incontrerà una delegazione del Partito della Rifondazione Comunista guidata da Nicola Fratoianni, segretario PRC Puglia.



I socialisti nel territorio

Roma. Di Tommaso: vittoria Alemanno tsunami per centrosinistra
''La verita' e' sempre rivoluzionaria' paragrafando Gramsci voglio dire che la vittoria di Alemanno a Roma non puo' non essere vista e riconosciuta come una pesante sconfitta del centrosinistra nazionale e romano in particolare'. E' quanto afferma il segretario dei socialisti romani Atlantide Di Tommaso. 'Il tentativo di semplificazione della politica voluto da Veltroni - continua - teso piu' a salvaguardare la tenuta del Pd, e sua in particolare, che gli interessi del Paese ha mostrato tutti i suoi limiti e le sue contraddizioni e porta in se il rischio di un ulteriore involuzione del riformismo italiano'.
'Da qui la necessita' di avviare, tra cio' che resta del centro sinistra e della sinistra in particolare, una riflessione senza veli, senza tentennamenti, senza tabu' ma soprattutto con molto umilta' sulle cause che ne hanno determinato la sconfitta sforzandosi soprattutto nella ricerca di una strada per il futuro evitando una inutile resa dei conti', prosegue.
'In Italia il riformismo deve ripartire dalla riscoperta del valore dell'unita' delle sue anime storiche, e dalla sua capacita' di rinnovamento perche' e' solo attraverso un confronto aperto e sincero che si potra' iniziare a percorrere la strada per un nuovo risorgimento - conclude Di Tommaso - In questa chiave anche i socialisti debbono e vogliono esercitare un nuovo ruolo politico partendo proprio dalla citta' di Roma'.



Cagliari. Discriminata per altezza, Caligaris: razzismo inconcepibile
"E' inconcepibile che l'altezza possa costituire la motivazione per escludere una persona dall'esercizio di un diritto costituzionale, quello al lavoro. Non si tratta di fare il corazziere o l'indossatrice ma molto più semplicemente la commessa in un negozio di scarpe". Lo afferma la consigliera regionale Maria Grazia Caligaris, componente della Commissione "Diritti Civili", avendo appreso della grave discriminazione subita da una ragazza di 21 anni di Siniscola (Nuoro).
"Purtroppo - ha aggiunto Caligaris che si è intrattenuta al telefono con la ragazza a cui ha espresso solidarietà - il caso di Chiara Piredda non è isolato. Troppo spesso si verificano casi di razzismo nei confronti di giovani che, decisi a trovare qualunque lavoro, si sentono esclusi con motivazioni aberranti. Sarebbe inoltre buona educazione, oltre che rispetto della privacy, evitare commenti e considerazioni offensive pubblicamente. Se un'apposita disciplina non prevede la clausola del minimo di altezza, chiunque ha il diritto di essere valutato rispetto a ciò che fa e non a ciò che appare. L'incultura dominante che privilegia l'immagine sulle qualità personali e professionali - ha concluso la consigliera - rischia di ripercuotersi negativamente sulle nuove generazioni cancellando definitivamente la meritocrazia peraltro sempre più in crisi".



Appuntamenti

Bordighera. 30 aprile ore 21. Attivo provinciale
Mercoledì 30 aprile ore 21 è convocato a Bordighera il direttivo provinciale della Federazione di Imperia-Sanremo.

Rovereto. 1° maggio ore 11. Viva il Primo Maggio!
Giovedì 1 maggio ore 11, Piazza Erbe, con i Socialisti alla "Stella d'Italia"

Corato (BA), 8 maggio. Assemblea degli iscritti
Giovedì 8 maggio assemblea degli iscritti, (per l'analisi del voto, sia locale sia nazionale) e per il giorno 15 maggio come Congresso Sezionale organizzativo (per l'elezione degli organi, anche in vista del Congresso Nazionale del 7 giugno).

Bagnoli Irpino (AV). 4 maggio ore 9.30. Attivo provinciale
Domenica 4 maggio ore 9:30 presso "l'Agriturismo San Lorenzo" attivo provinciale del Partito Socialista.
Conclude: Gennaro Oliviero.

Bari. 10 maggio ore 10. Dibattito
Sabato, 10 maggio ore 10 Presso la sala della Regione Puglia, Dibattito dal tema: "L'attuale situazione della sinistra italiana". Una delegazione di giovani socialisti guidata dal Vice-Segretario Nazionale Luigi Iorio,incontrerà Nicola Fratoianni Segretario Regionale di Rifondazione Comunista.




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lunedì 28 aprile 2008

Partito Socialista newsletter del 25 aprile 2008

NEWSLETTER DEL 28 APRILE 2008

Ballottaggi, il Pd perde anche Roma

Labellarte: riscoprire il valore delle alleanze riformiste
"Quando si batte la testa per ben due volte contro un muro non si può far finta che il muro non esista". Così Gerardo Labellarte commenta i risultati dei ballottaggi delle amministrative. " La semplificazione politica, voluta per bilanciare una vittoria annunciata di Berlusconi con una tenuta del Pd, ha favorito il formarsi una forte e larga maggioranza di centrodestra, che ormai va da Milano a Roma fino a Palermo. Se si seguisse il criterio adottato per giustificare la sconfitta del centrosinistra alle elezioni politiche, come è stato fatto attribuendola a Prodi, si dovrebbe addebitare la responsabilità del tonfo romano alla amministrazione uscente di Veltroni. Tuttavia con questo criterio non si capirebbe affatto la portata del sisma politico che è avvenuto. Speriamo che si chiuda un amaro capitolo per tutta la sinistra italiana. Riscoprire il valore delle alleanze riformiste, e lo dico anche riferendomi a un rinnovato ruolo del Partito socialista, dovrebbe essere il punto di partenza di una attenta riflessione critica che non si risolva in una pura e semplice resa dei conti al'interno del Partito democratico".

Craxi: a sinistra sbagliati tutti i calcoli
'A sinistra sono stati sbagliati tutti i calcoli, tutte le previsioni, tutte le alleanze, tutti i progetti. La sconfitta romana, gravissima, non e' stata che un'ovvia conseguenza di un logico epilogo. Ripensare da capo la sinistra italiana non sara' facile, ma e' compito ormai indispensabile'. Lo afferma Bobo Craxi, esponente commentando il risultato del ballottaggio per il sindaco di Roma.
'Cancellare intere tradizioni politiche, come e' stato fatto - aggiunge - ha infatti spianato la strada per il Campidoglio a un ex missino: una cosa senza precedenti, che non puo' rimanere priva di conseguenze'.

Grillini: sbagliato candidare Rutelli
'A Roma, in due elezioni contemporanee il laico Zingaretti vince, il clericale Rutelli perde malamente. Come ho avuto modo di dire lungo tutta la campagna elettorale, quella di Rutelli e' stata una candidatura sbagliata, frutto dell'arroganza di un Pd incapace di esprimere quel rinnovamento che a parole doveva essere la sua politica'. Lo afferma Franco Grillini, che ha corso come sindaco di Roma al primo turno per i socialisti. 'Mi pare che sia del tutto evidente che una parte della sinistra non e' andata a votare delusa dal risultato elettorale nazionale che l'ha fortemente ed ingiustamente penalizzata, e da un'atteggiamento arrogante, irresponsabile e solipsistico, dei vertici del Pd che a Roma sono arrivati persino alla follia di rifiutare l'apparentamento al secondo turno con il Partito socialista -conclude- Risulta quindi evidente altresi' che a Roma l'affannoso inseguimento del voto clericale non ha dato alcun frutto mentre, al contrario, il profilo laico di Zingaretti ha consentito di mantenere al centro-sinistra la Provincia'.

Spini: hanno fatto un deserto e l'hanno chiamato sinistra
'Hanno fatto un deserto e lo hanno chiamato sinistra', si potrebbe dire, parafrasando Tacito, a proposito del risultato del ballottaggio per l'elezione del sindaco di Roma, citta' capitale d'Italia. Va infatti schiettamente constatato che il risultato di Roma ha un carattere spiccatamente politico. Politica era la figura del candidato del Popolo della Liberta', Gianni Alemanno, politica era la candidatura del Partito Democratico incarnata dal vicepresidente del Consiglio uscente, Francesco Rutelli'. Lo afferma Valdo Spini, convinto che 'in una condizione del genere qualcuno si debba rimangiare le affrettate grida di vittoria con cui era stato salutato il 33% del Partito Democratico alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile (risultato molto inferiore per esempio a quello conseguito da Segole'ne Royal alle presidenziali francesi)'. 'Viene da chiedersi in conclusione se valeva la pena di creare nel centrosinistra fratture e divisioni non facilmente risanabili -aggiunge- Il bilancio a questo punto e' negativo, anzi pesantemente negativo. Mi auguro che invece di dar vita al batti e ribatti sulle responsabilita' che accompagna di solito vicende di questo genere, si abbia la forza e il coraggio di riaprire una riflessione complessiva che coinvolga tutta la sinistra democratica'.

I socialisti nel territorio

Cagliari. Dalla festa liberazione il rilancio del Partito in Sardegna
"Dal 25 aprile, festa della Liberazione, è iniziato il rilancio del partito in Sardegna. La presenza delle bandiere socialiste e dei militanti è stata sottolineata dal Presidente della Regione Renato Soru e dai rappresentanti delle forze politiche". Lo afferma Maria Grazia Caligaris che ha promosso lo slogan "i socialisti ci sono e ci saranno" ad iniziare da Dario Porcheddu, Presidente dell'Unione Autonoma Partigiani Sardi che, nonostante le precarie condizioni di salute, ha concluso la manifestazione con un appassionato intervento applaudito dalle migliaia di persone presenti e sottolineato dal canto di "Bella ciao". Porcheddu ha illustrato il significato della Liberazione dall'oppressione nazi-fascista soprattutto in questo momento che vede i socialisti e le forze di sinistra assenti per la prima volta dal Parlamento ed i pericoli insiti nella volontà di cancellazione del ruolo che hanno avuto nella stesura della Costituzione repubblicana e successivamente nella difesa dei valori di libertà, uguaglianza e pluralismo.
"Quest'anno - ha concluso Caligaris - ricorre il trentennale dell'incarico di Presidente a Sandro Pertini, un evento da ricordare ma anche un simbolo per restituire ai socialisti un ruolo di primo piano nella storia presente e futura del Paese".

Cagliari. Caligaris: giovani e donne determinanti per ricominciare
"Il rilancio del partito in Sardegna deve partire dal rinnovamento e da un più forte ancoraggio nelle giovani generazioni e tra le donne. A questo ruolo è chiamata principalmente la FGS che presto celebrerà il congresso nell'isola". Lo ha detto Maria Grazia Caligaris intervenendo al congresso della neonata FGS della provincia del Sulcis-Iglesiente che ha eletto per acclamazione segretario Alessandro Melis.
"Non si deve cadere nel tranello - ha aggiunto Caligaris - di considerare cancellato un partito con una storia ultracentenaria perché qualcuno ne ha decretato l'esclusione dal Parlamento. Al contrario i "numeri" dei giovani iscritti alla FGS (circa 300) nell'isola, dimostrano una vitalità e una volontà di continuare le battaglie dei socialisti".
"Occorre determinazione, forza di volontà e soprattutto non ascoltare le sirene che tra i partiti del centrodestra e quelli del centrosinistra - ha evidenziato la consigliera - intonano canti ammalianti. Bisogna invece ripartire dalle elezioni amministrative, che interesseranno il 15 e 16 giugno 36 Comuni sardi, per rilanciare programmi e candidati. Ritengo opportuno che sia riservato ai giovani un spazio adeguato nelle liste socialiste. Cimentarsi in prima persona, partecipare ai dibattiti, portare contributi innovativi aiuterà tutti a rivalutare la presenza socialista nella società".
"Perché si realizzi un vero cambiamento - ha concluso Caligaris - abbiamo bisogno di giovani che operino in autonomia, lavorino sulla base di progetti politici e sappiano attingere dai loro coetanei, attraverso il confronto e il dialogo nei diversi ambiti della società, le questioni più significative a cui dare risposte e su cui elaborare proposte".


Appuntamenti

Bordighera. 30 aprile ore 21. Attivo provinciale
Mercoledì 30 aprile ore 21 è convocato a Bordighera il direttivo provinciale della Federazione di Imperia-Sanremo.



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giovedì 24 aprile 2008

Partito Socialista newsletter del 24 aprile 2008

NEWSLETTER DEL 24 APRILE 2008

Domenica il voto per i ballottaggi
Labellarte: i socialisti stanno nel centrosinistra
"Il Partito Socialista parteciperà con impegno alla votazione di ballottaggio in programma domenica e lunedì prossimi e sosterrà nella stragrande maggioranza dei casi i candidati Sindaci e Presidenti di provincia del centro sinistra con i quali è stato alleato al primo turno".
Lo dichiara Gerardo Labellarte, responsabile degli Enti locali che continua: "La presenza autonoma con il nostro simbolo nella coalizione di centro sinistra, rifiutata a livello nazionale per la incomprensibile scelta di Veltroni e del PD, è stata invece sollecitata nelle realtà locali ed ha consentito la vittoria del centro sinistra al primo turno in realtà come Benevento (PS al 4.8) e Pescara (PS al 2,9 mentre il Sindaco D'Alfonso ha vinto per qualche decimale). Al secondo turno - prosegue Labellarte - i socialisti saranno altrettanto determinanti in molte situazioni, Si pensi alla provincia e al comune di Massa (PS rispettivamente al 5,8 e al 4,5) alla Provincia di Foggia (PS al 6,3) al comune di Pisa (3,9) e in moltissimi altri importanti comuni tra i quali Casoria, comune campano di 85.000 abitanti dove Tommaso Casillo guida la coalizione ed il partito ha superato al primo turno il 22%. Al comune e alla provincia di Roma il PD ha rifiutato, perseverando nell'errore, la disponibilità espressa dai socialisti all'apparentamento con Rutelli e Zingaretti. Ciononostante, pur in presenza di comprensibili polemiche, gli organismi provinciali del Partito, per senso di responsabilità ed in coerenza con l'orientamento generale - conclude Labellarte - hanno ribadito il voto favorevole ai candidati di centro sinistra".


25 aprile, mantenere vivo il ricordo del sacrificio di tantissimi italiani
Craxi: non disperderne il valore politico e democratico
"E' essenziale - afferma Vittorio Craxi - non disperdere il valore politico e democratico che suscita ancora oggi, a tanti anni di distanza, la celebrazione del 25 aprile. Essa ci spinge, infatti, a mantenere vivo il ricordo del sacrificio di tantissimi italiani, che seppero rappresentare il bisogno di libertà e di democrazia che sono a fondamento della nostra cultura repubblicana. E' uno sforzo che va sostenuto, innanzitutto, per le nuove generazioni, affinché continuino a promuovere e a difendere gli ideali e i valori del 25 aprile, ideali e valori - conclude Vittorio Craxi - che ormai appartengono all'intera nazione, senza distinzione fra vinti e vincitori".


I socialisti nel territorio
Bolzano. Bertinazzo: il partito socialista non vuole rinunciare al proprio patrimonio
"I socialisti di Bolzano - afferma il segretario Alessandro Bertinazzo - sono coscienti del risultato negativo ottenuto alle recenti elezioni politiche, anche se esso risulta sensibilmente mitigato dai risultati ottenuti dal voto degli italiani all'estero e alle amministrative, dove i socialisti hanno dimostrato di esserci ancora e di poter contare sulla fiducia di molti cittadini.
L'ingannevole e poco democratico appello al voto utile, ha evidentemente influito sulle scelte di molti cittadini che non hanno voluto neppure ascoltare il richiamo del presidente Napolitano: in una democrazia non ci sono voti inutili, il voto deve essere solo libero.
Nell'assumersi la responsabilità di parte degli errori che hanno portato alla sconfitta elettorale della sinistra riformista in Italia e nel cercare di correggerli, auspicano che chiunque creda nel riformismo socialista, in qualsiasi gruppo politico oggi militi, faccia altrettanto.
Un risultato negativo di queste elezioni è quello di avere allontanato l'Italia dall'Europa. Nel parlamento europeo sono rappresentati i partiti popolare (277 seggi), socialista (218), liberali e democratici (106), più altre formazioni minori, anche se non per questo meno importanti. Ora nel parlamento italiano, egemonizzato da due gruppi politici eterogenei, abbiamo solo un partito, minoritario, che si richiama ai valori del partito popolare, nessun partito che si richiami ai valori del socialismo o del liberalismo. Meno europei di così non si poteva essere.
Gli italiani sono invece rappresentati da due raggruppamenti che non hanno storia e tradizioni comuni, che al loro interno hanno militanti che a livello europeo condividono le posizioni di partiti diversi. Raggruppamenti che hanno storie e tradizioni che devono dimenticare o ignorare perché altrimenti potrebbero essere motivo di divisione al loro interno, formatisi all'ultimo momento con l'unico scopo di conquistare il potere (obiettivo di per se non biasimevole), senza ideali radicati nella storia, aperti invece ad ogni alleanza avventurosa pur di conseguire questo obiettivo.
Noi crediamo che non ci sia un futuro senza un passato dal quale attingere per migliorarsi, correggendo gli errori commessi, migliorando i progressi già ottenuti e consolidando i risultati positivi già conseguiti, adeguandosi alle esigenze di una società in continuo movimento. Il partito socialista, nella ritrovata unità, non vuole rinunciare al patrimonio ereditato dai molti socialisti che per oltre un secolo hanno lottato, sacrificando talora la propria vita, per fare dell'Italia un paese libero, giusto e democratico. Anche se orgogliosi e anche un po' incazzati, non si chiudono però in una fortezza e sono pronti a confluire in una grande formazione politica unitaria, ponendo come unica condizione l'adesione, in Europa, alla grande famiglia del partito socialista europeo".

Torino. Bonino: su Repubblica notizia prive di fondamento
"Su 'La Repubblica' del 24 aprile - afferma Gian Luigi Bonino - appare un articolo che ipotizza la possibilità di una sostituzione all'Assessorato Regionale alla Sicurezza dell'Assessore Caracciolo indicando tre possibili candidati tra cui il sottoscritto. Personalmente e per quanto mi riguarda, intendo smentire qualsiasi mio interessamento o coinvolgimento in operazioni che ritengo frutto di notizie giornalistiche del tutto infondate. Le notizie relative all'Assessorato di Giovanni Caracciolo hanno occupato in modo distorto e non corretto le pagine della cronaca cittadina, in questi ultimi giorni, con toni anche ingenerosi nei suoi confronti. Per quanto mi riguarda intendo ancora sottolineare sia la mia estraneità, quanto riaffermare e rinnovare all'Assessore Caracciolo tutta la mia stima ed il mio affetto per l'impegno da lui dedicato al servizio dei cittadini in tanti anni di militanza socialista".


Orbassano (To). Giambarresi: l'Italia ha necessità di un Partito Socialista
"Ad Orbassano - afferma il segretario di sezione, eletto nello SDI, Giuseppe Giambarresi - comune di 24.000 abitanti della cintura di Torino, oltre alle politiche si è votato per le amministrative. Il Partito Socialista ha raccolto attorno a se quattro liste civiche e la lista della 'rosa bianca' costituendo, così, il Polo Socialista. Caratteristica del Polo Socialista è stata di avere raccolto consensi nell'opinione pubblica, essersi fatto portavoce di quanti hanno il torto di non essere schierati né con il PDL, né con il PD e trovando in Desirè Mensa la candidata sindaco capace di sintetizzare e rappresentare i diritti di queste persone. In questo modo il Polo Socialista ha ottenuto il ragguardevole risultato del 20% malgrado le difficoltà e il boicottaggio di alcuni dei personaggi che hanno firmato l'articolo nella newsletter del 22 aprile dal titolo 'Torino. Chiarire le responsabilità di quanto accaduto' e che conteneva la seguente frase: 'Il Partito resta unito e aperto al dialogo, ma non disponibile a consentire a chicchessia di venire a fare campagna acquisti al suo interno' ovviamente questo rende lecito a uno dei suddetti firmatari di fare 'campagna svendite'. Ritengo che l'Italia abbia necessità di un Partito Socialista per tutti i motivi brillantemente spiegati nei nostri siti web in questi ultimi giorni. Ritengo altresì che se il Partito in cui credo e per cui ho voglia ed entusiasmo per spendermi sottometterà la politica agli interessi personali di pochi facoltosi rappresentanti avrà dato ragione a chi non lo ritiene nemmeno utile".


Milano. 25 aprile, Biscardini: speriamo che in piazza ci sia anche Formigoni
"I socialisti in piazza il 25 aprile per celebrare la democrazia riconquistata. Ma i valori della democrazia - afferma Roberto Biscardini - sono patrimonio di molti e non solo della sinistra. E' con questo spirito che, come sempre, domani alla manifestazione del 25 aprile ci saranno i socialisti e i militanti del Partito Socialista. D'altra parte ognuno ci va con la propria storia e così come da anni esponenti del vecchio fascismo partecipano alle manifestazioni del 25 aprile, perché sono ormai parte della democrazia di questo paese, cosi vi partecipino con la loro storia ex comunisti e forze estraparlamentare. Queste forze escluse non sono forze estranee. Non c'è da meravigliarsene. L'importante è che lo spirito sia unitario e positivo. Sull'assenza della Moratti - conclude Biscardini - è stato già detto tutto. Mi auguro che in piazza a rappresentare le istituzioni insieme a Penati ci sia anche Roberto Formigoni".



Milano. 25 aprile. Caputo: l'alto valore non è esaurito
"Il 25 aprile - afferma Roberto Caputo - non può essere ridotto a una manifestazione che abbia come obiettivo il ribaltamento in piazza del risultato elettorale. Sarebbe una sciocchezza politica. Il voto c'è già stato ed è quello. Il 25 aprile è la ricorrenza della liberazione dall'occupazione dei Nazifascisti. E neanche si può traslare la storia, affermando che la Resistenza fu solo comunista. Parteciparono partigiani comunisti, socialisti, cattolici, azionisti, liberali, monarchici e pezzi importanti dell'esercito italiano. Questa è la storia vera. L'immaginario è altra cosa. Milano è medaglia d'oro della Resistenza e fu città strategica per la Liberazione. L'assenza del sindaco Moratti è grave perché le vacanze si fanno tenendo conto degli impegni istituzionali, sempre che la Moratti li ritenga tali. Ma non riduciamo il 25 aprile a questa non partecipazione. Il valore di questa data è più alto e non è certo esaurito. E va rispettato nel suo complesso. Mi auguro che domani si svolga una manifestazione di popolo, di tutta Milano, pacifica e politicamente all'altezza della simbologia che rappresenta".

Bologna. Ghedini a Boselli: bisogna esserci, continua rappresentarci
"Caro Enrico - scrive Alfio Chedini in una lettera inviata a Enrico Boselli - ho letto ed apprezzato le tue dimissioni in seguito al risultato elettorale come un fatto di dignità umana e di lezione politica rilevante. E' vero le vittorie hanno tanti padri mentre le sconfitte ne hanno uno solo e tu giustamente ne hai tratto le conclusioni. A risultato ottenuto sarebbe troppo facile disquisire su cosa si doveva fare e dire. E' un esercizio sul quale non mi impegno anche se ognuno di noi può e deve avere le sue idee e convinzioni. L'impostazione politica della campagna elettorale è stata da tutti condivisa ed i distinguo di oggi sono tardivi ed inutili. Ciò non deve esimerci dal valutare con impegno cercando di capire le ragioni di un terremoto che ha colto tutti di sorpresa, dico tutti, vincitori, sconfitti e non rappresentati. Il problema ora è di serrare le file e verificare se vi sono le condizioni per continuare. Personalmente credo di sì. Il Congresso di giugno dovrebbe sancire questa volontà. Abbiamo per il prossimo anno due scadenze, le amministrative generali e le europee.
Credo che in queste due competizioni il Partito ci debba essere. Dopo il terremoto c'è la fase di ricostruzione e noi dobbiamo dedicarci a questo. Lo dico io dopo 48 anni di iscrizione al Partito Socialista, a 68 anni di età e 45 di attività politica ed amministrativa piena. Non ho mai lesinato il mio impegno, per il socialismo ho dato tutto me stesso, non chiedendo nessun beneficio particolare. Ne prova il fatto che percepisco 1.200 Euro di pensione e finisco di pagare il mutuo il prossimo anno. Tutto questo per dirti la mia volontà e la richiesta che tu ripensi la tua decisione per il bene del Partito stesso. Ricordo il novembre 1994 quando ad appena 37 anni ti è stata consegnata la Direzione del Partito in un momento di fuggi fuggi.
Ricordo e conservo la famosa foto sulla scalinata del Palazzo dei Congressi a Roma, così come ricordo che ogni delegato sottoscrisse un contributo per la cassa del Partito. Eravamo pieni di debiti ed inseguiti dal giustizialismo di Di Pietro e soci.
Più volte nel corso di questi anni mi sono chiesto se quel momento è stato un atto di coraggio o di incoscienza, e la risposta è sempre stata la stessa: lo abbiamo fatto per questo Paese ed anche per rispetto a quanti ci hanno preceduto con i loro insegnamenti di vita. Abbiamo retto per 15 anni, bisogna resistere ancora perché non possiamo darla vinta a chi in questi 15 anni non ha perso occasione per tentare di annientarci. Lo dobbiamo fare per questo Paese che ha bisogno di noi e delle nostre idee. I grandi traguardi di giustizia, di libertà e di progresso economico e sociale questo Paese li ha conosciuti quando forte era la presenza ed il pensiero Socialista. Ricordati che la crisi che attraversa il Paese è molto più profonda di quella del Partito e se non si inverte la rotta vedo anni abbastanza oscuri. Prima o dopo questo Paese si accorgerà che le fughe in avanti non servono e che abbisogna di riappropriarsi di valori, di principi e di metodi che solo il pensiero Socialista può offrire. Bisogna quindi esserci, e che tu continui a rappresentarci ancora per un po' di tempo".



Roma. Turci: sbagliato schierarsi con Rutelli
"La dichiarazione di un ampio gruppo di socialisti romani a favore di Rutelli per il ballottaggio di domenica prossima non mi trova assolutamente d'accordo". Lo afferma Lanfranco Turci. "Il PD ha rifiutato l'apparentamento che i Socialisti gli avevano offerto, senza porre nessuna condizione politica se non quella di riconoscere lo specifico contributo socialista a favore di Rutelli. L'arroganza del PD è arrivata al punto di negare ai socialisti il diritto di mettere il loro simbolo a fianco della miriade di altri simboli politici che sosterranno Rutelli. Di fronte a questo atteggiamento il candidato sindaco Grillini e la capolista socialista Daniela Brancati avevano giustamente invitato gli elettori socialisti a votare secondo coscienza. Evidentemente ci sono invece altri dirigenti socialisti che preferiscono gli schiaffi e ringraziano pure. Questa scelta - prosegue l'esponente socialista - esprime una subalternità nei confronti del PD che è più grave di quella che ha indotto altri dirigenti socialisti a confluire nel PD alla vigilia del voto. Il Partito Socialista si appresta ad andare al Congresso dopo la grave sconfitta delle ultime elezioni politiche. Sarà quella l'occasione per un confronto decisivo fra chi ritiene ancora valida l'ipotesi di una autonoma formazione socialista laica liberale, quale abbiamo proposto con l'Assemblea Costituente del luglio scorso, e chi invece pensa che sia venuto il momento di chiudere l'esperienza socialista. Ma in questo caso - conclude Turci - si abbia l'onestà intellettuale di proporlo con chiarezza e di decidere alla luce del sole insieme a tutti gli iscritti del Partito Socialista".


Roma. De Michelis: solidale con il no dei socialisti a Rutelli
"Un gruppo di dirigenti socialisti romani ha reso noto ieri, con una dichiarazione, che non intendono votare per Francesco Rutelli. Sento il bisogno di esprimere la mia solidarietà con tale posizione, soprattutto per una ragione politica". Lo afferma Gianni De Michelis che aggiunge: "Ritengo che in un momento come questo, dopo il risultato delle elezioni politiche, risulti, ancor più che inaccettabile, incomprensibile la decisione di Rutelli di respingere la proposta di apparentamento che gli era stata fatta dai socialisti romani, nel mentre medesimo trattamento non veniva riservato ad altre liste numericamente e politicamente assai meno significative di quella del Partito Socialista. Questo - conclude - la dice lunga sul destino che, secondo l'onorevole Rutelli, deve essere riservato ai socialisti".


Roma. Craxi: impedire la vittoria di una destra nostalgica
"Impedire la vittoria di una destra nostalgica e ormai dilagante - afferma Bobo Craxi - è il dovere di ogni democratico e socialista. Dopo il voto di Roma, qualunque sarà l'esito, diverrà necessario ripensare la sinistra italiana. In questo senso, è giusto esprimersi a favore del candidato democratico Francesco Rutelli".


Appuntamenti

Vallo della Lucania. 26 aprile ore 17.30. Incontro pubblico
Sabato 26 aprile alle ore 17,30 presso l'Aula consiliare del Convento ex domenicani incontro pubblico: "Dialogando sull'azione politica e amministrativa: riflessioni e prospettive".

Milano. 28 aprile ore 20.45. Assemblea
Lunedì 28 aprile alle ore 20,45 presso la Camera del Lavoro in Corso di Porta Vittoria 43, assemblea dei socialisti milanesi. All'ordine del giorno: a) situazione politica e organizzativa dopo le elezioni politiche e amministrative; b) preprazione del congresso nazionale del Partito Socialista il 7 e 8 giugno a Roma.

Rovigo. 28 aprile 21. Assemblea degli iscritti
Lunedì 28 aprile, ore 21.00, presso la Federazione di Rovigo assemblea degli iscritti al Partito Socialista, degli amministratori e dei candidati alle ultime elezioni, per una prima e non conclusiva riflessione sul voto del 13 e 14 scorso e sulle prospettive politiche che l'esito elettorale ha determinato.

Prato. 28 aprile ore 21.15. Riunione
Lunedì 28 aprile ore 21,15 presso la sede del Partito Piazza F. Lippi 6, riunione della costituente del Partito socialista, con il seguente O.d.g.: 1. Convocazione dell'Assemblea generale degl'iscritti al Partito nella Provincia di Prato e relativo O.d.g.; 2. iniziative da intraprendere o proseguire per la costruzione e il rafforzamento del Partito socialista nel territorio della Provincia di Prato; 3. Varie ed eventuali. I compagni sono pregati di essere presenti e puntuali.


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mercoledì 23 aprile 2008

Partito Socialista newsletter del 23 aprile 2008

NEWSLETTER DEL 23 APRILE 2008

Svizzera. Mesiano: ci abbiamo messo tutto il nostro impegno e la nostra forza
"Vorrei ringraziare tutti coloro - afferma Domenico Mesiano - che hanno creduto nella lista e nei candidati socialisti e che ci hanno onorato con il loro voto e le loro preferenze. Un grazie di cuore, perché ha smentito tutti coloro che hanno predicato falsità e bugie con la storia del voto utile e delle innumerevoli promesse. Noi speravamo molto di più. C'eravamo fissati un obiettivo ambizioso: riuscire a far eleggere almeno un deputato nel collegio Europa. Per questo dovevamo raggiungere almeno 30'000 voti. Così non è stato. Abbiamo messo tutto il nostro impegno e la nostra forza, utilizzando al meglio anche le poche risorse finanziarie a disposizione, sfruttando al massimo ogni opportunità per far circolare le idee ed il programma del Partito. Siamo partiti in ritardo, abbiamo cercato di recuperare ed in molte situazioni abbiamo corso alla pari con tante altre forze, sempre in maniera trasparente e leale. Su questo terreno possiamo certamente dare lezioni a tutti gli altri. Senza ombra di dubbio e possibilità di smentita. Si può perdere lealmente, si vince, in molti casi, con l'inganno e le bugie. La polarizzazione dello scontro e la poca visibilità sui mass media ci ha fortemente danneggiato. Ma certamente ci hanno danneggiato di più le numerose e gratuite bugie del PD e del suo capo bastone Veltroni, le scelte di tanti 'socialisti' di correre sotto l'ala protettiva del grande capo, attratti da un progetto che allo stato attuale non è né carne e né pesce. E già puzza di bruciato. Il risultato di queste scelte è la consegna del paese a Berlusconi ed al centro destra, eliminando in un sol colpo i socialisti e la sinistra alternativa dalle aule del Parlamento italiano. Mai così in basso, mai peggio di così. E poi, siamo sinceri, lo dice la storia, chi vince non sempre ha ragione anche se ha i numeri per governare. Basta aspettare un poco per vedere come stanno realmente le cose, anche in questo caso. Sia chiaro, queste considerazioni non vogliono essere una scusa per giustificare il risultato. Ma sono soltanto riflessioni per far capire e capire meglio il contesto in cui si è svolta questa competizione elettorale. La nostra ostinazione ha permesso per la prima volta dopo tanti anni di vedere sulle schede elettorali il simbolo del Partito Socialista con una lista di socialisti, con un programma specifico che portava avanti le idee ed i valori del riformismo laico, socialista e libertario accanto ai problemi concreti delle nostre collettività all'estero. Problemi che in questi lunghi anni ci hanno visti sempre impegnati nei COMITES, nell'Associazionismo, nel Sindacato, nei posti di lavoro a difesa dei diritti dei lavoratori e delle lavoratrici, dei deboli e degli oppressi. Anche senza rappresentanza parlamentare, continueremo su questa strada cercando di metterci maggiormente all'ascolto della gente e dei loro problemi, per costruire un rapporto di fiducia. Una fiducia che non viene richiesta in bianco, ma sulla base di impegni e atti concreti che quotidianamente siamo in grado di portare avanti nella ricerca di soluzioni ai numerosi problemi che attanagliano la vita dei cittadini, in Italia e all'estero".


Milano. Caputo: rioccupiamoci di Malpensa
"In questo pasticcio istituzionale su Alitalia - afferma Roberto Caputo - con cordate fantasma e prestiti senza certezze, Malpensa è passata del tutto in secondo piano, dopo le sparate demagogiche elettorali. Ma la Provincia, in quanto azionista, pur di minoranza, non può e non deve disinteressarsene seguendo esempi istituzionali negativi. Anzi, l'attenzione e il recupero del Nord potrebbe partire proprio da questo difficile problema. Il Presidente della Sea Bonomi si sta muovendo per salvare i voli che Alitalia ha dismesso e quindi anche le istituzioni devono impegnarsi fin da subito per evitare che Malpensa venga risucchiata e triturata nel caos istituzionale di questo momento e possa tornare a essere il prima possibile un aeroporto internazionale. Ora che è finita la campagna elettorale, non è più tempo di slogan: bisogna passare ai fatti. Il destino di Malpensa, di migliaia di lavoratori e di un pezzo importante dell'economia del Nord non può sottostare ad ennesimi giochi di potere. Un progetto industriale complessivo è ormai indispensabile per Malpensa, Linate e gli aeroporti lombardi e gli azionisti di Sea devono prenderne atto al più presto".

Mestre (Ve). Una riflessione sull'esito del voto
Martedì 22 aprile si è tenuta a Mestre presso l'Hotel Ambasciatori la prima Assemblea degli iscritti provinciali al costituendo Partito Socialista, formazione che vedrà la sua nascita al Congresso Nazionale previsto nelle giornate del 6, 7 e 8 giugno. Tema centrale della serata è stata un'ampia riflessione sul recente esito del voto alle politiche e alle amministrative nel primo test elettorale del nuovo partito. Non sono mancate alcune considerazioni sul futuro, in particolare durante la riunione è stato presentato da parte dei "Giovani PS" un documento-proposta aperto al dialogo con tutte quelle forze che si riconoscono a Sinistra negli stessi valori e nelle stesse battaglie. All'incontro hanno partecipato il segretario regionale dello SDI Sergio Vazzoler, l'assessore comunale all'Ambiente Pierantonio Belcaro, l'assessore provinciale al Turismo Danilo Lunardelli e i candidati alla Camera e al Senato nell'ultima tornata elettorale.

Roma. Dal Partito Socialista sostegno a Rutelli e Zingaretti
Il partito socialista di Roma e provincia invita i propri elettori a sostenere la candidatura di Francesco Rutelli al Comune di Roma e di Nicola Zingaretti alla Provincia di Roma.
"I socialisti in Europa e in Italia sono una forza di sinistra e non possono astenersi dalla competizione elettorale rischiando di consegnare Roma e la sua provincia alla destra". Il comunicato con la presa di posizione è firmato dal responsabile organizzazione del partito Rapisardo Antinucci, dal membro della Direzione nazionale Gianfranco Schietroma, dal responsabile Enti Locali Gerardo Labellarte, dal capolista Senato Lazio Pietro Larizza, dal Parlamentare Europeo Alessandro Battilocchio, dal Segretario Fgs Francesco Mosca, dal segretario regionale Lazio Giancarlo Licari, dal capolista al Senato Enzo Feliciani, dall'assessore regionale del Lazio Anna Coppotelli, dal segretario della Federazione di Roma Atlantide Di Tommaso, di Tivoli Luciano Romanzi, di Civitavecchia Sergio Ricci, di Monterotondo Valle del Tevere Maurizio Torrioli, dei Castelli Adalberto Ferrante.

Appuntamenti

Vicenza. 24 aprile ore 20.30. Vicenza
Giovedì 24 aprile, alle ore 20,30, presso il centro anziani del Villaggio del Sole a Vicenza, è convocato l'esecutivo provinciale. All'ordine del giorno: risultati elezioni politiche; elezioni amministrative Vicenza.

Cagliari. 25 aprile ore 9,30 manifestazione
La bandiera rossa dei socialisti sventolerà nel corteo per le vie di Cagliari venerdì 25 aprile.
Appuntamento nella piazza Garibaldi ore 9.30 da dove si snoderà il corteo che attraverserà le principali strade del centro con sosta davanti al Parco delle Rimembranze dove sarà deposta una corona. "Una presenza significativa quella socialista - ha detto la consigliera regionale Maria Grazia Caligaris - per contrapporsi alla logica revisionista che vuole cancellare la Resistenza dalle pagine dei libri scolastici e per ricordare il partigiano Sandro Pertini a 30 anni dal suo incarico di Presidente della Repubblica".

Vallo della Lucania. 26 aprile ore 17.30. Incontro pubblico
Sabato 26 aprile alle ore 17,30 presso l'Aula consiliare del Convento ex domenicani incontro pubblico: "Dialogando sull'azione politica e amministrativa: riflessioni e prospettive".

Prato. 28 aprile ore 21.15. Riunione
Lunedì 28 aprile alle ore 21,15 presso la sede del partito P.za F. Lippi 6 riunione con il seguente Ordine del giorno: convocazione dell'assemblea generale degl'iscritti al partito nella Provincia di Prato e relativo ordine del giorno; iniziative da intraprendere o proseguire per la costruzione e il rafforzamento del Partito socialista nel territorio della Provincia di Prato; varie ed eventuali


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martedì 22 aprile 2008

Partito Socialista newsletter del 22 aprile 2008

NEWSLETTER DEL 22 APRILE 2008

Elezioni, il dibattito dopo il voto

Battilocchio: i socialisti non devono mollare
In questi giorni il mondo socialista è ancora scosso per un risultato elettorale che, senza dubbio, è andato ben al di sotto delle più nere previsioni. E' evidente che il nostro messaggio non è stato in grado di intercettare un elettorato che ha preferito scegliere tra i due magmatici mega-partiti, i quali, attraverso una campagna enfatica e forti di mezzi ben più grandi dei nostri, hanno polarizzato il dibattito.
Non condivido la lettura di coloro che addossano tutte le colpe della disfatta dei socialisti ad Enrico Boselli: un'analisi troppo semplice e superficiale. Boselli ha portato avanti la linea dettata, in maniera unanime, dal 'Comitato dei 18': una sfida all'insegna della autonomia e della identità che la stragrande maggioranza degli iscritti ha condiviso e salutato con soddisfazione. Era, nelle condizioni date, l'unico modo per salvare la nostra dignità politica e personale, e per rimandare al mittente le offerte di chi ci invitava ad ammainare sommessamente le nostre bandiere.
Ma ora un periodo si è chiuso. E siamo qui a discutere se valga la pena o no continuare la nostra rotta sul vascello socialista oppure optare per navi più grandi, che di socialista finora hanno ben poco.
Io non ho dubbi: è necessario andare avanti!
La cosa positiva che ho riscontrato in questi giorni post-14 aprile, è che siamo rimasti coesi: non ci sono state sul territorio fughe o ammutinamenti ed i militanti del Partito sembrano intenzionati a lavorare sodo per il rilancio. Ho parlato personalmente con centinaia di socialisti di tutta Italia, che ci chiedono di non mollare. Nella nostra storia, in molte occasioni, abbiamo subito sonore sconfitte e sempre siamo riusciti a rialzarci, ritrovando le ragioni di un impegno politico da socialisti.
Io sono pronto a partecipare con entusiasmo alla nuova fase di durissimo lavoro che ci attende, ma mai come stavolta deve essere chiaro l'ammonimento di uno dei nostri padri, Pietro Nenni: "Rinnovarsi o perire".
E non mi riferisco solo alla classe dirigente.
I numeri ci dicono che purtroppo siamo un Partito che non è riuscito a comunicare la propria proposta politica: il nostro messaggio è apparso stanco e poco convincente. E ciò è dipeso oggettivamente dalla difficoltà di essere 'vaso di coccio tra vasi di ferro', ma anche dalla scelta dei temi. Io credo che per il futuro dovremo rivedere profondamente la nostra agenda delle sfide e degli impegni e riannodare, in maniera più esplicita, i contatti con alcuni filoni del socialismo e del riformismo internazionale: in particolare con i compagni laburisti inglesi e con la piattaforma politica del New Labour, che si presenta oggi come l'avanguardia del socialismo internazionale.
Un socialismo che punti su concetti-chiave antichi che oggi però assumono nuovi risvolti e connotazioni. L'innovazione, il talento, il merito, le pari opportunità, la solidarietà, la giustizia, l'equità: sfide concrete, sulle quali costruire anche sull'esempio dei nostri compagni europei altrettante ricette e proposte politiche da presentare al Paese.
Siamo socialisti e tuttavia, come diceva una vecchia pubblicità, "non basta la parola": dobbiamo declinare al futuro la parola socialismo, attraverso una profonda rivisitazione della strategia e dei contenuti. Ce la possiamo fare perché le nostre idee sono dotate di quel pragmatismo che permette loro di adattarsi ai tempi ed alle istanze che cambiano in maniera cosi rapida.
Ma bisogna fare in fretta. Abbiamo già iniziato una ricognizione completa sul territorio per verificare chi è disposto, gettando il cuore oltre l'ostacolo, a continuare il percorso: dovremo attivare le procedure per congressi locali che vedano le nostre porte spalancate e pronte ad accogliere tutti coloro che vorranno rimboccarsi le maniche per questa nuova scommessa. Abbiamo alle spalle uno tsunami, ma nel Congresso di giugno dovremo essere necessariamente capaci di uscire uniti, compatti e carichi di entusiasmo, consapevoli che, a destra come a sinistra, proveranno a metterci i bastoni tra le ruote.
Il più grande leader socialista del Novecento, Bettino Craxi, diceva: "Un vero rinnovamento significa, in ogni caso, idee nuove, linguaggi nuovi, metodi nuovi, uomini nuovi".
Io sono sicuro che una svolta è possibile. Buon lavoro compagni! Avanti!

Del Bue: perché sono promotore del Convegno di Chianciano
"Ne avevo parlato a lungo anche prima delle elezioni. Ho sempre pensato - afferma Mauro Del Bue - ad una Costituente liberalsocialista e non semplicemente socialista. Con questo slogan ho svolto la relazione introduttiva al Convegno di Roma del 16 giugno dell'anno scorso. Con lo stesso slogan, non solo io, ma tutto il Nuovo Psi, ha affrontato il suo congresso di luglio. Non è stato un caso che vi abbiano partecipato, e sono stati i soli che hanno anche preso la parola, sia Capezzone che Pannella. Poi, ho difeso anche l'esperienza della Rosa nel pugno, che abbiamo contestato, noi del Nuovo Psi, non per l'idea dell'alleanza tra socialisti, laici e radicali, che noi stessi avevamo proposto in occasione delle elezioni del 2006, ma per la sottomissione di quell'alleanza all'Unione di Romano Prodi. Infine, ho proposto a più riprese, che la stessa alleanza si proponesse per le elezioni politiche, prima di andare in ordine sparso alla trattativa sull'apparentamento con Veltroni e poi, dopo il rifiuto dell'apparentamento ho proposto di affidare a Emma Bonino la leadership della nostra battaglia elettorale. Infine avrei accettato, l'ho detto e scritto, anche le condizioni proposte da Marco Pannella per il suo ingresso con altri radicali nelle nostre liste. Dunque trovarmi tra i promotori e i relatori del Convegno di Chianciano del 2-4 maggio per discutere delle prospettive di un soggetto laico, radicale e socialista, sono solo la conseguenza logica e coerente del mio pensiero. Vi parteciperò portando il mio contributo, da socialista riformista e liberale, nel tentativo di rianimare così, senza abdicare alla mia battaglia nel Ps, una tradizione e una identità che il voto del 13 e 14 aprile non può avere definitivamente distrutto".

Per Moggi calcio e gay non sono compatibili

Grillini: un omofobo con fette di salame su occhi
"Moggi farebbe bene ad andare in pensione e tacere, su gay e calcio ha le fette di salame sugli occhi e scambia la sua volgare omofobia per legge naturale". E' polemica sulle dichiarazioni di Luciano Moggi che, in un'intervista a Klaus Davi, ha detto di essere contrario alla presenza di omosessuali in una squadra di calcio: Franco Grillini si scaglia così contro l'ex dg della Juventus, ricordando anche gli ultimi trascorsi e il coinvolgimento nello scandalo di calciopoli. "Chi ha avuto dei guai con la giustizia come Moggi dovrebbe avere il buongusto di evitare di fare del moralismo e di mettersi in cattedra - prosegue Grillini -. Moggi è quel rappresentante della grande ipocrisia nazionale del si fa ma non si dice, dei vizi privati e delle pubbliche virtù. L'omosessualità è nel mondo del calcio come in qualunque altro mondo. Sarebbe meglio prenderne atto e smetterla di alimentare un razzismo da quattro soldi e scambiare i propri pregiudizi come verità dei fatti".

Libano, preoccupazione per la crisi

Intini: urge l'elezione del presidente
La comunità internazionale è estremamente preoccupata per la crisi in Libano e sollecita senza indugio l'elezione del candidato consensuale, il capo dell'esercito Michel Suleiman. E' questo il messaggio emerso dalla riunione ristretta e riservata che si è svolta oggi a margine della Conferenza internazionale sull'Iraq in corso a Kuwait City. Convocata dal ministro degli Esteri francese Bernard Kouchner e fortemente voluta dal segretario della Lega Araba Amr Moussa alla presenza del ministro degli Esteri libanese facente funzioni Tarek Mitri, la riunione ha visto la partecipazione del segretario di Stato americano Condoleezza Rice, del ministro degli Esteri britannico David Miliband, di quello tedesco Frank-Walter Steinmeier, del capo della diplomazia saudita Saud Al Faisal Bin Abdulaziz Al Saud, del ministro degli Esteri degli Emirati arabi uniti lo Sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, di quello egiziano Ahmed Abul Gheit e di quello giordano Salah Al bashir. Per l'Italia era presente il vice ministro degli Esteri Ugo Intini.
"La riunione ha approvato una risoluzione suggerita da Moussa - spiega Intini - in cui la comunità internazionale esprime estrema preoccupazione per la situazione libanese e sollecita l'elezione senza indugio del candidato consensuale (alla presidenza, ndr) Michel Suleiman". Passo fondamentale per la creazione di un governo e di un nuovo parlamento.
"Da tutti gli intervenuti, soprattutto dal principe saudita, è stata espressa preoccupazione per la gravità della situazione - ha aggiunto il vice ministro - e sottolineato lo stato di emergenza". Per questo, la comunità internazionale ha voluto sottolineare l'urgenza con la quale si deve giungere a una soluzione della crisi del paese, "perché la situazione rischia di fuggire di mano", ha aggiunto Intini. Ed è proprio in quest'ottica che il ministro degli Esteri francese ha deciso di convocare una successiva riunione "nello stesso formato" entro tre settimane da oggi.
Per aiutare il nuovo governo libanese, ha sottolineato ancora Intini, sono previsti "aiuti finanziari". Un sostegno forte sarà riservato anche alle forze armate libanesi, "che, siccome sono formate da tutte le componenti politiche del Paese, hanno una maggiore credibilità".
Il Libano è senza un presidente dal 24 novembre scorso, quando è scaduto il mandato del presidente Emile Lahud. Oggi è terminata con un nulla di fatto la 18esima seduta parlamentare convocata per procedere all'elezione di un nuovo capo di Stato.

I socialisti nel territorio

Moncalieri (To). Costituito il gruppo consiliare del Ps
È stato costituito il gruppo consiliare del Ps a Mocalieri. Ne fanno parte Diego Artuso, Antonio Mamone e l'assessore Antonio Acampa : L'annuncio verrà dato sabato 26 aprile alle ore 11,00 nel corso di una conferenza stampa presso l'hotel La Darsena.

Torino. Chiarire le responsabilità di quanto accaduto
"Il risultato elettorale - si legge in un documento a firma di Gian Luigi Bonino, Eugenio Bozzello, Enrico Buemi, Giovanni Caracciolo, Giorgio Cardetti, Giorgio Diaferia, Giuseppe Garesio, Domenico Guarneri, Tullio Monti, Nerio Nesi, Alberto Nigra, Giovanni Ossola, Gian Paolo Piazza, Luigi Ricca - ha evidenziato per il Partito Socialista un dato di particolare gravità, nel quadro di una più generale disfatta della sinistra, che i Socialisti non intendono sottovalutare.
I Socialisti ritengono che una forza riformista e democratica come la loro, che ha avuto il merito di affrontare e risolvere importanti questioni sociali del Paese, debba chiarire le responsabilità di quanto accaduto.
Gli elettori hanno scelto il voto utile, che ha premiato Berlusconi, e che ha semplificato forzatamente la rappresentanza parlamentare, a cui hanno contribuito le scelte di Veltroni che ha così distrutto la sinistra in Italia, unico Paese in tutta Europa a non avere rappresentanza parlamentare socialista. Il Partito Socialista si avvia ad un dibattito interno attraverso i congressi che si concluderanno con quello nazionale a Roma il 7 e 8 giugno.
I necessari cambiamenti dovranno essere accompagnati da un progetto per rilanciare la politica riformista e socialista. In questo quadro resta immutato lo scopo di realizzare gli obiettivi di costruire anche in Italia un grande partito socialista riformista, innovativo e laico, riunendo tutta la sinistra riformista e le tradizioni laiche. Il Partito resta unito e aperto al dialogo, ma non disponibile a consentire a chicchessia di venire a fare campagna acquisti al suo interno. Ogni decisione sarà assunta dopo il dibattito ed il democratico confronto congressuale".

Milano. Caputo: nuovo patto programmatico per vincere al Nord
"Improvvisamente - afferma Roberto Caputo - tutti scoprono il fenomeno Lega, come fosse il miracolo di queste elezioni. Ma la Lega non è certo nuova a questi successi: alle Politiche del 1996 prese il 10 percento e nel 1994 l'8,36 percento, alle Comunali del 1993 più del 40 percento. La ragione è che fin dalla sua nascita è sempre stata molto ben radicata sul territorio e molto attenta ai problemi reali e concreti della gente. La Sinistra, invece, li ha sempre più sottovalutati per avvicinarsi ai salotti borghesi e imprenditoriali ben lontani dalle reali esigenze dalla maggior parte degli elettori. Da questo punto di vista, paradossalmente, la Lega è l'unico partito italiano organizzato secondo il modello leninista.
Oggi servono risposte concrete e adeguate alle reali esigenze del Paese, prima di tutto dei singoli cittadini. La Lega è molto abile nell'individuare i problemi e nel sollevarli per farli diventare slogan elettorali, ma poi non è in grado di proporre soluzioni adeguate. Non a caso è al governo di Milano e della Regione Lombardia da quindici anni e ancora fonda la propria campagna elettorale sul problema della sicurezza e dell'immigrazione, perché in tutto questo tempo non ha saputo risolverlo. Tocca alla Sinistra, quindi, rispondere in modo concreto con soluzioni immediatamente applicabili a questi problemi. Il primo test elettorale, se non ci saranno elezioni regionali anticipate, saranno dunque le Provinciali del 2009. Se, invece, si dovesse eleggere il governo della regione a ottobre l'opzione politica potrà essere molto ampia, un ventaglio che va da Martina addirittura a Pezzotta e magari passando attraverso il nome di una donna, per esempio l'europarlamentare bergamasca Pia Locatelli. In ogni caso nel 2009 Penati potrà risultare vincente, se però avrà libertà di movimento sui programmi e sulla lista, per poter coinvolgere rappresentanze politiche e sociali portatrici di voti e di consensi. Bisogna cominciare a muoversi fin da subito, per costruire uno schieramento forte, coeso, riformista, aperto a nuovi consensi perché il risultato ottenuto a Milano dalla Sinistra nel suo complesso non è sufficiente per ottenere la vittoria".

Milano. Ecopass, Caputo:la Moratti non ama la democrazia
"In una lettera inviata ai richiedenti del referendum su Ecopass- afferma Roberto Caputo - il sindaco Moratti risponde che darà vita a delle generiche consultazioni: tradotto dal politichese e dal burocratese questo significa che il sindaco Moratti non vuole il referendum. Peccato! Sarebbe stata una bella prova di democrazia, come aveva fatto il sindaco Tognoli sulla chiusura del centro storico. Ecopass continua a essere una scelta inadeguata e iniqua, insomma solo una tassa in più per i cittadini milanesi che dovrebbero essere consultati e non trattati come semplici sudditi".

Bologna. No a dimissioni, Boselli, rilanci il partito
La responsabilità dello scarso risultato elettorale ottenuto dal Partito socialista non è di Enrico Boselli. Anzi, l'auspicio è che il segretario del partito dia "la propria disponibilità a guidare il partito" in vista del prossimo congresso convocato per il 7 e 8 giugno. Così si legge nel documento sottoscritto dai dirigenti del partito in Emilia-Romagna.
Convinti che all'esito elettorale abbiano contribuito "l'insicurezza e la paura per le condizioni di vita e di lavoro peggiorate enormemente negli ultimi anni e l'utopia del voto utile", per loro però nessuna colpa è da addossare a Boselli.
"Lo ringraziamo per essersi generosamente speso in una battaglia politica che lo ha visto impegnato in prima persona - hanno precisato i socialisti - in nome di scelte e di obiettivi unanimemente adottate ed indicati dall'intero partito". Da qui il 'rifiuto' delle sue dimissioni. "Ciò aprirebbe le porte a un congresso incardinato su problemi di successione e liquiderebbe le scelte fatte fino a oggi bollandole come sbagliate".
Per i dirigenti del partito, più confortanti i risultati ottenuti dal partito a livello locale ("In Emilia valga l' esempio di Imola, anche se il risultato non è stato sufficiente ad eleggere in Consiglio comunale"). "Da qui occorre ripartire - continua il documento - per attrezzare il partito al prossimo appuntamento delle europee e delle amministrative della prossima primavera". A ciò si aggiunge la richiesta che, contemporaneamente ai congressi provinciali, regionali e nazionali, ci sia l'elezione diretta da parte degli iscritti dei segretari di federazione, di quelli regionali e di quello nazionale.

Firenze. Una nuova fase per il partito socialista
"Serve una nuova fase per il Partito socialista, che, completando la fase costituente con il Congresso, ne rilanci l'iniziativa ed il ruolo attraverso l'individuazione di un nuovo gruppo dirigente e un nuovo leader ed il rafforzamento di una vocazione federalista che raccolga iscritti e militanti, esperienze sociali e associative in un partito aperto ed inclusivo, fortemente orientato dai valori e dalle idee, capace di comunicazione ed interazione con la società».
È il punto centrale del documento approvato ieri al termine di un assemblea regionale del Partito socialista della Toscana, alla quale hanno partecipato i vertici regionali, gli amministratori locali ed i membri della Costituente socialista.
"I limiti di visione strategica e tattica, le carenze di cultura politica e di elaborazione programmatica - prosegue il documento - hanno condotto al triste epilogo della scomparsa, dopo oltre cento anni, della rappresentanza socialista dal Parlamento nazionale. Ma se una fase storica si è chiusa, una nuova può e deve aprirsi contando ancora il movimento socialista su un largo e forte radicamento territoriale, su una presenza amministrativa qualificata, su un voto locale significativo. Può aprirsi anche in virtù di una approfondita lettura del risultato elettorale che marca la debolezza del progetto di costruzione del Partito Democratico. Progetto ancora in fieri e che avrà bisogno di forti correzioni sul piano dell'identità politico-culturale e della proposta di governo per il Paese".
E mentre è forte "l'invito ad Enrico Boselli, che si è dimesso all'indomani del voto, a non abbandonare la vita politica e l'apprezzamento per un impegno costante mantenuto in una situazione delicata e complessa", per i socialisti toscani è il momento di "una seria e approfondita riflessione sull'Italia di oggi, sulle necessità dei cittadini e delle famiglie, sulle politiche pubbliche utili a dare la ragionevole speranza di un futuro sereno e migliore. Le ragioni dell'esistenza di un Partito Socialista - dice ancora il documento - non albergheranno mai nella storia o nella tradizione ma solo nell'utilità che esso può avere per le donne e gli uomini di questo Paese.
Occorre - conclude il documento - tracciare le linee programmatiche da porre alla base del lavoro politico del nuovo Partito Socialista e dello sforzo di costruire in Italia una sinistra riformatrice capace di dialogare con imprese e mondo del lavoro, di ipotizzare una società aperta e competitiva e, allo stesso tempo, un sistema di sicurezze efficace. Una sinistra capace di smarcarsi dagli interessi parziali, corporativi ed organizzati, per disegnare un'Italia moderna, più giusta, migliore. Una sinistra che non c'è".

Roma. Grillini: gli elettori del Ps votino secondo coscienza
"Al candidato sindaco di centrosinistra Rutelli i socialisti hanno chiesto formale apparentamento. Nella giornata di domenica è arrivata la risposta negativa che riteniamo sbagliata e non nell'interesse della città e del centrosinistra. A titolo individuale riteniamo pertanto di dire ai nostri elettori di votare secondo coscienza". E' l'indicazione che danno Franco Grillini e Daniela Brancati in vista del voto per il ballottaggio alle elezioni comunali nella capitale di domenica 27 e lunedì 28 aprile.
Il Ps, in un comunicato, ha anche reso noto che il no all'apparentamento è arrivato durante una riunione che si è svolta sabato sera scorso con il candidato del centrosinistra a sindaco di Roma Francesco Rutelli, il candidato per il centrosinistra alla presidenza della Provincia di Roma Nicola Zingaretti e una delegazione di socialisti romani, tra i quali il candidato anche Grillini e la Brancati.

Roma. Sernaglia: né con Rutelli né con Alemanno
"Il rifiuto all'apparentamento con il Partito Socialista, da parte Francesco Rutelli, rende chiara l'intenzione del candidato sindaco di uniformarsi alle scelte politiche, sbagliate, fatte in campagna elettorale da Bettini e Veltroni". Lo ha affermato Pierluigi Sernaglia spiegando le scelte dei socialisti al ballottaggio.
"Scelte che hanno portato la sinistra italiana alla più grande sconfitta dal dopoguerra ad oggi, con una rimonta del Pd esistita solamente nelle parole di Veltroni, ma nei fatti inesistente - ha aggiunto - La mancata volontà di chiarimento rispetto a tali scelte ci pone in condizione di ritirare un appoggio manifestato in precedenza. I socialisti di Roma non possono votare Alemanno per il suo passato, ma non voteranno Rutelli per il suo presente".

Rossano (CS). Creare un nuovo rapporto con la città ed il territorio
"Il buon risultato ottenuto dai socialisti a Rossano - afferma il segretario della sezione Giuseppe Flotta - dove, anche grazie alla visibilità del candidato locale l'assessore Leonardo Trento, il partito ha superato la soglia del 5%, assume maggiore evidenza nel quadro di generale arretramento della sinistra italiana a seguito delle elezioni politiche recenti. Nella nostra città il partito non solo ha retto bene, ma ha incrementato di circa tre punti percentuali rispetto alle politiche del 2006, un dato percentuale tra i più alti conseguiti in Calabria. E' da qui che bisogna ripartire per creare un nuovo rapporto con la città ed il territorio, coinvolgendo tutti quei soggetti che, come noi, ritengono che una sinistra riformista e di governo ancorata alle idee del Socialismo Europeo sia ancora indispensabile nello scenario politico del nostro territorio e dell'intero Paese. A tutti quanti vogliono contribuire a questo processo di rinascita della sinistra noi Socialisti diamo tutta la nostra disponibilità al confronto ed alla discussione per creare sinergie e convergenze atte a determinare uno schieramento riformista competitivo nel nostro territorio. Le elezioni politiche del 13 e 14 hanno espresso un sicuro vincitore e cioè l'On. Berlusconi ed il suo schieramento composto dal PDL e dalla Lega Nord di Umberto Bossi. Ad un sicuro vincitore corrisponde un evidente sconfitto e cioè Walter Veltroni ed il PD. La presunta rimonta si è appalesata per quello che effettivamente era: un misero bluff. Inoltre l'appello al 'voto utile' ha portato alla 'cannibalizzazione' di tutta la sinistra determinando il peggior risultato elettorale, per il centro-sinistra, dal 1948 ad oggi. L'errore strategico nelle alleanze e candidature e l'aver seguito l'avversario, sul suo terreno, nella campagna elettorale e nel programma ha determinato la sconfitta ed evidenziato l'inadeguatezza del gruppo dirigente del PD, e di questo gli On. Veltroni, Franceschini, Bettini ecc. dovrebbero prenderne atto.
Ma è il PD che nel suo complesso non regge. Questo vascello in cui avevano trovato rifugio in tanti, dagli ex DS e Margherita, Prefetti, poliziotti, industriali, operai e vari transfughi dell'ultima ora, non ha retto. Non è il numero degli imbarcati ma l'ossatura dello scafo che determina la robustezza della nave. E l'ossatura dello scafo, in politica, è costituito dalle idee, dai progetti e dalla coerenza delle proposte programmatiche; evidentemente tutto ciò è mancato e manca al PD.
Sicuramente si apriranno nuovi scenari, a partire dalle prossime competizioni amministrative, per ricreare un rapporto organico della sinistra italiana con il territorio ed i cittadini. In questa ottica noi siamo pronti a fare la nostra parte per ridare speranza e fiducia ai nostri elettori ed a quanti credono nei valori e nelle idee del riformismo e del socialismo democratico ed Europeo".

Polla (Sa). "Col 24,1% il primato è nostro"
"Il comune più socialista d'Italia - ci scrive Raffaele da Polla - non è Buonvicino (Cs) la cui percentuale di voti alla Camera dei Deputati è poco più del 10%, ma sempre Polla (Sa) con il 24,1%, fonte Ministero dell'Interno. Infatti, i dati della Camera dei Deputati sono più attendibili di quelli del Senato, in quanto alla "Camera" votano anche i giovani dai 18 ai 25 anni. Comunque complimenti ai compagni del Comune di Buonvicino per il lavoro svolto. Da Polla, frontiera socialista".

Fagnano Castello(Cs). Cozza: la provincia di Cosenza la più socialista d'Italia
"Comprendo lo stato d'animo - afferma il segretario zonale Natale Cozza - di un compagno di provata esperienza come Enzo Zicarelli per la particolare situazione locale, ma trovo ingenerosa la sua richiesta di dimissioni del Segretario provinciale dello SDI Gianni Papasso. Al segretario provinciale va riconosciuto di aver sempre svolto questo impegnativo compito con abnegazione, responsabilità, attaccamento al partito e in continuo collegamento con le varie realtà territoriali, spesso da solo e senza supporti organizzativi. Credo che in un momento così difficile è necessario rimanere uniti, confrontarsi su ciò che è accaduto ma senza aggiungere altri elementi che possano indebolire nella nostra provincia il partito. La provincia di Cosenza, infatti, si conferma la provincia più socialista d'Italia, in un momento non facile per i socialisti che sono rimasti vittime della morsa del cosiddetto voto utile invocato dal PD non per far vincere il centrosinistra, ma solo per arginare quello che era già annunciato come un battesimo deludente, cosa puntualmente sancita dal responso delle urne, avendo questa formazione ottenuto lo stesso risultato conseguito dall'Ulivo nel 2006, però con l'aggravante di aver determinato un solco nel centrosinistra difficile da colmare.
Nell'Esaro il partito ha fatto registrare una flessione contenuta attestandosi al 4,56 %, confermando in alcuni comuni i consensi con percentuali alte come a Malvito e a Tarranova da Sibari attorno al 14%, ma purtroppo ottenendone un numero minore in altri, dove per il lavoro svolto in questi anni ci si aspettava un risultato più positivo. Possiamo tuttavia affermare che sostanzialmente nell'Esaro il partito ha tenuto al cataclisma che si è abbattuto su tutti i partiti della sinistra e che comunque i socialisti continueranno a svolgere un ruolo attivo in questo territorio. Certo è che tutti i socialisti responsabilmente rifletteranno su ciò che è successo e individueranno tutti insieme un nuovo percorso che allo stato rimane la costruzione di un partito socialdemocratico. Invito tutti i compagni a stare uniti e a non attuare scelte estemporanee ed individuali. Ringrazio infine il segretario provinciale Gianni Papasso per l'estenuante lavoro svolto nella campagna elettorale e per il senso di equilibrio che ha dimostrato e assieme a lui ringrazio tutti dirigenti e candidati che tanto hanno dato al nostro partito e che hanno creduto e credono che anche in Italia come in Europa vi è un futuro per il socialismo".

Reggio Calabria. Iniziare il cammino per organizzare una nuova forza di sinistra
"Le cose a livello nazionale e regionale non sono andate bene. Anzi - afferma Carmelo Giuseppe Nucera - sono andate così male che noi neanche immaginavamo. Responsabilità della rottura traumatica dell'Ulivo da parte di Veltroni, che ha prodotto soltanto la scomparsa dei Socialisti e della Sinistra dal Parlamento Italiano senza spiegarci le ragioni del non apparentamento, ma errori anche del nostro Partito,dal livello nazionale alla Calabria dove il Partito è inesistente, non è più SDI ma non è neanche il Partito Socialista nato a Roma un anno addietro (è nel pantano). Lo scarso risultato elettorale alla Camera e al Senato (ancora più scarso) sicuramente è determinato dal modo come sono state compilate le liste, senza concertazione alcuna con il quadro intermedio del Partito. La gestione della campagna elettorale è stata inesistente, così come l'organizzazione, il non intervento nelle situazioni critiche a livello di incresciose situazioni locali, il voto non omogeneo tra Camera e Senato, evidenzia vecchi vizi mutuati da giovani compagni. In campagna elettorale, in provincia di Reggio Calabria non abbiamo potuto neanche consultare gli elenchi degli iscritti al Partito, "secretati" dal segretario regionale.
Sono state annunciate già le dimissioni del compagno Boselli dalla Segreteria Naz. del Partito e presto mi auguro si darà avvio al Congresso
In Calabria è urgente che seguano l'esempio, i compagni del ristretto Gruppo Calabrese che senza delega alcuna, hanno gestito il Partito in questi mesi come affare privato, sia nel territorio che nelle istituzioni, a cominciare dalla Giunta Regionale. La presenza in Giunta del nostro Partito, con una delega pesante non ha inciso minimamente sulla visibilità del Partito. A Reggio e provincia stiamo attendendo ancora la presenza dell'Assessore Regionale che evidentemente, presenta notevoli lacune in geografia e scambia la sua provincia con la Regione. In Calabria e a Reggio è necessario avviare una riflessione rigorosa sulla condizione del Partito, della condizione economica della Regione, dei problemi della sicurezza per la presenza di una "mafia" sempre più soffocante, e in particolare è necessario iniziare il cammino per l'organizzazione di una nuova forza di sinistra nell'alveo dei valori del Socialismo Europeo e internazionale, gli spazi sono tanti, molta gente è delusa dal PD, del suo gruppo dirigente e della politica che porta avanti, è delusa dalle altre forze della sinistra tutte quante abbarbicate alla giunta regionale, che prima lascia meglio è. Un nuovo Partito Socialista rispettoso delle regole, che pratica e non predica la democrazia, ancorato ai bisogni della gente e del territorio è l'antidoto necessario alla Calabria".

Cagliari. 25 aprile, Caligaris: a rischio celebrazioni per mancanza di fondi
"Il mancato sostegno da parte della Regione dell'Unione Autonoma dei Partigiani Sardi ha messo a rischio le celebrazioni della Festa della Liberazione a Cagliari, ciò nonostante la legge finanziaria preveda uno specifico capitolo di spesa. Si tratta ora di porre rimedio a una situazione paradossale per evitare che l'appuntamento con la memoria venga cancellato proprio in concomitanza con il 60/mo anniversario dello Statuto sardo". Lo afferma la consigliera regionale Maria Grazia Caligaris con riferimento alle "gravissime difficoltà in cui si trova l'associazione degli ex partigiani per organizzare la manifestazione che annualmente ricorda una delle pagine più importanti per la nostra democrazia".
"L'appuntamento del 25 aprile - ha aggiunto Caligaris - non può essere lasciato alla volontà di un gruppo di cittadini. Non si può condividere neppure di mettere nel cassetto i valori della Resistenza oggi peraltro oggetto di rivisitazioni poco convincenti e perfino pericolose. Se i giovani ignorano la storia e le vicende che hanno caratterizzato i tempi recenti la responsabilità non è degli insegnanti e della scuola pubblica ma delle istituzioni in cui i vertici hanno scarsa dimestichezza con le celebrazioni simbolo del Paese. Quella della liberazione è la festa per antonomasia dell'unità degli italiani. In questo contesto appaiono odiose censure culturali la proposta di cancellare la Resistenza dai libri scolastici e la decisione di imporre a una banda comunale di non eseguire 'Bella ciao' in occasione della celebrazione del 25 aprile" ha detto l'esponente socialista riferendosi alla decisione del sindaco di Alghero Marco tedde (Fi) di vietare alla banda musicale della città catalana di suonare ''Bella ciao'' in occasione del 25 aprile.
"Spero che questo centrosinistra e il governatore Renato Soru si impegnino da subito per rimediare a un grave errore e che il ricordo del Presidente partigiano socialista Sandro Pertini - ha concluso Caligaris - non resti soltanto nei cuori di chi crede nei valori della libertà, dell'equità sociale e dei diritti dei cittadini e per la loro affermazione ha rischiato la vita e ha vissuto il carcere e il confino".

Messina. Svolta la segreteria provinciale
Si è riunita la segreteria provinciale del Partito Socialista di Messina che ha analizzato il risultato elettorale ed approvato la relazione del segretario provinciale. Al termine della riunione il segretario provinciale Giuseppe Chiofalo ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Il risultato del partito Socialista a Messina è il frutto del lavoro di pochi ed appassionati compagni presenti su un territorio vasto che ci ha visti impegnati da Messina a Tusa e da Taormina a Milazzo in contrasto con altri ex compagni che invece,pur iscritti,avevano scelto l'MPA di Raffaele Lombardo e quindi il centrodestra. Questo risultato elettorale ci consente di preparare le liste per le elezioni Comunali di Messina e per le provinciali del 15 e 16 giugno. Quello che si propongono i socialisti messinesi è di convocare per il 27 aprile una grande assemblea degli iscritti che prepari una convention importante aperta ad altre forze della sinistra riformista. In questi giorni che le nostre risposte sono tutte proiettate a preparare le amministrative siciliane chiediamo al compagno Boselli ed al gruppo dirigente nazionale di rinviare il Congresso eventualmente previsto il 7 giugno a dopo le amministrative che si svolgeranno in tutta la Sicilia il 15-16 giugno. Quest'appuntamento elettorale rappresenta per noi socialisti siciliani la possibilità di dimostrare davvero il radicamento elettorale e che il 13-14 aprile è stato solo un episodio. E' del tutto evidente peraltro che,come ha deciso la segreteria provinciale del partito, i compagni che si sono presentati in lista col centrodestra o hanno sostenuto apertamente quelle liste contro il Partito sono da considerarsi a tutti gli effetti degli ex".


Appuntamenti

Cinquefrondi (Rc). 23 aprile ore 10. Assemblea
Mercoledì 23 aprile ore 19, Cinquefrondi, Corso Garibaldi, assemblea socialista, "Dopo il voto.Che fare?".

Vicenza. 24 aprile ore 20.30. Vicenza
Giovedì 24 aprile, alle ore 20,30, presso il centro anziani del Villaggio del Sole a Vicenza, è convocato l'esecutivo provinciale. All'ordine del giorno: risultati elezioni politiche; elezioni amministrative Vicenza.

Vallo della Lucania. 26 aprile ore 17.30. Incontro pubblico
Sabato 26 aprile alle ore 17,30 presso l'Aula consiliare del Convento ex domenicani incontro pubblico: "Dialogando sull'azione politica e amministrativa: riflessioni e prospettive".


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venerdì 18 aprile 2008

Partito Socialista newsletter del 18 aprile 2008

NEWSLETTER DEL 18 APRILE 2008


Intini: attacchi di Veltroni non giovano al Paese
"Ora Veltroni dovrà pagare un prezzo politico salato". Lo afferma Ugo intini, commentando l'intervista di stamani del segretario del Pd Walter Veltroni. "In qualsiasi paese del mondo - spiega Intini - l'alleanza con Di Pietro sarebbe consona a un partito di estrema destra. A causa della sua opzione strategica, il segretario del Pd si trova costretto a confrontarsi con questo tipo di opposizione e a rincorrere l'antipolitica e il giustizialismo, abbandonando i nobili propositi di reciproca legittimazione degli schieramenti esposti durante la campagna elettorale. In questo senso - conclude - le polemiche di stamani non fanno bene al Paese".

Nigra: aprire un confronto con forze che si riconoscono nel Pse
"Nel dibattito che si è aperto in queste ore all'interno della sinistra manca all'appello soltanto il Pd. Eppure, il partito di Veltroni, contrariamente a quanto si tenta di far credere, ha ottenuto una pesante sconfitta che ha spianato la strada alla larga vittoria di Berlusconi". Lo afferma Alberto Nigra "In Italia, le scelte politiche della sinistra non hanno trovato un punto di equilibrio intorno a quello che a livello europeo si dimostra essere l'unica esperienza feconda rappresentata dal Pse. La discriminante continua a essere quella di non volersi definire socialisti o per eccesso o per difetto. È evidente che il Partito socialista, Sinistra democratica e le parti del Pd che si riconoscono nell'esperienza del socialismo europeo devono aprire un serio e urgente confronto in vista delle prossime scadenze elettorali europee. Il Congresso del Partito socialista il 7 giugno dovrà farsi carico di aprire questo dibattito, consapevole che l'opposizione a Berlusconi e alla Lega non potrà essere esercitata sulla base di dinieghi ma sulla capacità di proporre un progetto innovativo per Paese".

Grillini: in paese normale Veltroni si sarebbe dimesso
Il voto del 13 e 14 aprile, per l'esponente dei Socialisti Franco Grillini, "non è andato benissimo perché, come tutti sanno, non c'è stato un apparentamento con il Pd, per motivi inspiegabili e inspiegati". E con i Socialisti ha pagato anche il Pd: "In Italia abbiamo vissuto uno tsunami politico che ha portato alla scomparsa di molte forze storiche della politica italiana: quelli del Pd hanno sbagliato il tiro perché hanno affossato la sinistra senza togliere nulla, anzi, alla destra. Binetti e Calearo non hanno portato un voto: il Pd ha ceduto più di due milioni di voti al centro senza guadagnarne nemmeno uno. Prodi è adesso giustamente infuriato, perché un leader come Veltroni, in un Paese normale, si sarebbe dimesso da un pezzo".
Grillini ne parla spiegando anche che "noi Socialisti continueremo, ovviamente non ci sciogliamo. Faremo il congresso il 5, 6 e 7 giugno. Sarà un congresso di rifondazione perché non è possibile che in un Paese occidentale non esista un Partito Socialista forte".


I socialisti nel territorio:

Svizzera. De Bortoli: difendere il grande patrimonio socialista
"Queste elezioni - afferma Giuseppe De Bortoli coordinatore del Partito Socialista in Svizzera - hanno cambiato il profilo politico dell'Italia facendola diventare un Paese spurio rispetto a tutti gli altri Paesi europei con i quali condivide invece non solo la propria collocazione geografica, ma anche una integrazione economica-politica di carattere continentale. L'Italia, infatti, dal l4 aprile 2008 è diventato l'unico Paese che nel proprio Parlamento non è rappresentata la sinistra politica e il Partito Socialista. Centosedici anni di lotte condotte in Italia del Partito Socialista ci obbligano a riprendere a fare politica, perché il 14 aprile è stata una terribile sconfitta politica, ma non può, ne deve, essere la fine del socialismo in Italia, come invece pare essere negli auspici, nella volontà (e nei sogni) di Veltroni e Binetti e di tutto il gruppo dirigente del Partito Democratico che, con una notevole faccia di bronzo, si sono presentati come il "nuovo" e il "vergine" della politica italiana
Dobbiamo ripartire riappropriandoci delle nostre idee che sono maggioritarie in Europa e che sono alla base di ogni progresso e civiltà. E sappiamo che dobbiamo ripartire da un dato elettorale che ci presenta un'impresa difficile, ma certamente possibile. Perché il dato elettorale è solo una parte minoritaria dell'area socialista nella società, come dimostrano i positivi dati elettorali raccolti fra i cittadini italiani all'estero.
Non dobbiamo farci spaventare - conclude - dalla batosta elettorale sapendo che c'è un grande lavoro da fare con grande modestia, ma che è sostenuto dall'orgoglio di chi vuole difendere il grande patrimonio socialista".

Milano. Tognoli: verso di me critiche che non comprendo
Ieri abbiamo pubblicato l'intervento di Roberto Biscardini in merito all'intervista che Carlo Tognoli aveva rilasciato (leggi) alle pagine milanesi del Corriere della Sera. Qui di seguito riportiamo, per dovere di replica, le osservazioni di Tognoli a Biscardini.

"Per avere detto che non è solo il PS l'erede del socialismo di Craxi, mi sono trovato di fronte agli insulti di Biscardini".
Lo scrive Carlo Tognoli in risposta a quanto affermato ieri da Roberto Biscardini che commentando una interviste dell'ex sindaco di Milano al 'Corriere della Sera' aveva affermato che "da quindici anni quando Tognoli decide di parlare di politica lo fa per criticare i socialisti che in questi anni hanno tentato, in mezzo a mille difficoltà, di tenere in vita un'organizzazione politica".
"Un conto infatti - continua Tognoli - è rispondere politicamente, altro conto dire che io sarei stato fuori dall'impegno politico per coltivare interessi personali. Mentre accetto tutte le critiche politiche, anche quando non le condivido, non posso tollerare che la forzata emarginazione cui sono stato costretto per undici anni venga contrabbandata come una scelta personale. Quando io affrontavo ingiusti processi, Biscardini faceva il consigliere regionale e poi il senatore (in quella campagna elettorale gli diedi un sostegno orientando a suo favore nel legnanese elettori che non avrebbero altrimenti votato l'ulivo). Non comprendo il suo livore poiché in questi anni, quando ho potuto esprimere qualche posizione politica (poche volte) non ho mai espresso giudizi sulle persone, e tanto meno nei confronti di Biscardini. Non ho aderito ad alcun 'polo' e, in diverse occasioni, ho continuato a votare socialista. Non ho aderito al partito popolare europeo, né ad altri partiti. Devo ringraziare per l'atteggiamento tenuto in tante circostanze nei miei confronti dal compagno Boselli e da molti altri dirigenti e militanti del PS. Qualche volta ho dissentito dalle scelte fatte, altre volte ho consentito, ma ho sempre nutrito nei confronti di tutti i socialisti sentimenti di amicizia. Che non cambiano".

Roma. Ps: appoggiamo Rutelli e Zingaretti
"Abbiamo deciso di appoggiare Rutelli e Zingaretti al ballottaggio perché crediamo nel dialogo, perché siamo un partito responsabile, perché siamo un partito di Sinistra". E' quanto afferma Pierluigi Sernaglia che aggiunge: "A Rutelli e Zingaretti chiediamo soltanto di fare sapere ai nostri elettori, a quei 350.000 socialisti che hanno votato il Partito Socialista, se vogliono il nostro voto. A Veltroni e Bettini di riflettere seriamente sulla scelta di esclusione fatta agli inizi della campagna elettorale. Riflettere se questa scelta ha creato realmente spazi di crescita come hanno sempre raccontato".
Grillini in precedenza aveva affermato che il "ballottaggio si gioca sul filo di lana" quindi "fanno comodo anche i miei 14mila voti. Vedremo se ci faranno la proposta di apparentamento e valuteremo la loro proposta politica. E' impensabile lasciare Roma a una destra neofascista".

Roma. Del Duce: Rutelli si conquisti voti socialisti
"Rutelli deve riconoscere l'importanza dei voti del Partito Socialista nella lotta decisiva per la difesa del centrosinistra a Roma. Un nuovo piano di edilizia popolare residenziale, l'adozione di un piano risolutivo per i problemi legati alla viabilità e l'adozione del registro delle Unioni civili sono solo alcuni punti sui quali Rutelli deve dare garanzie per conquistare i voti socialisti. I problemi della nostra città sono evidenti a tutti e non si può far finta che non esistano". E' quanto ha scritto sul suo Blog Nicola Del Duce, candidato al Comune di Roma.

Buonvicino (CS), il Comune più socialista d'Italia
Buonvicino (CS) è il Comune più socialista d'Italia con il 29,97 %, fonte ministero degli interni. Il sindaco socialista Giuseppe Greco, guida l'amministrazione da 4 anni , ed i frutti del buon lavoro si vedono.

Potenza. Salvatore: il sindaco di Lavello eletto in una lista di centrodestra
Contrariamente a quanto scritto ieri, il primo sindaco della Costituente socialista non è Antonio Annale, per la semplice reagione che è stato eletto senza il simbolo del partito e in una lista di centrodestra. La precisazione è doverosa in base a quanto sottolinea
Donato Salvatore.
"Con riferimento alla notizia apparsa sul sito del Partito e relativa alla elezione del primo sindaco della costituente socialista in Basilicata - afferma Donato Salvatore, Capolista PS alla Camera dei Deputati in Basilicata - si rende noto: che 'il sindaco socialista' è stato eletto in una lista di centrodestra senza il simbolo del PS; alla Camera la lista ha avuto solo 86 voti e che il PS ha sostenuto ufficialmente la lista sconfitta. Considero - ha concluso Salvatore - fuori dal partito gli iscritti del PS che hanno voluto e sostenuto la lista della PDL. a Lavello".


Appuntamenti

Loreto. 19 aprile ore 9.30. Comitato Promotore Ps
Sabato 19 aprile alle ore 9.30 presso l'ostello della gioventù di Loreto è convocata la riunione regionale del comitato promotore del partito socialista delle Marche.

Roma. 21 aprile ore 17.30. Incontro
Lunedì 21 aprile alle ore 17,30, presso i locali della sezione Centro Storico, viale Giotto 17, si terrà un'incontro per discutere l'esito elettorale ed il "Che fare?"

Milano. 21 aprile ore 21. Incontro
Lunedì 21 aprile alle ore 21, si terrà un incontro della Sezione Centro di Milano, via Alberto da Giussano 9, per discutere l'esito elettorale



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giovedì 17 aprile 2008

Partito Socialista newsletter del 17 aprile 2008


NEWSLETTER DEL 17 APRILE 2008

Elezioni, il Partito socialista continuerà a vivere

Boselli dimissionario e Congresso il 7 giugno
Proposta di Congresso per il prossimo 7 giugno e nuovo gruppo dirigente perché "chi pensa che il Ps si disperderà e con esso il patrimonio ideale, morale e politico del socialismo italiano si sbaglia e saremo noi con il nostro impegno a dimostrarlo". Così Enrico Boselli, che ha confermato la sua intenzione di presentarsi dimissionario, ha aperto nel pomeriggio a Roma i lavori del comitato promotore del Partito socialista, all'indomani della "grave e severa sconfitta" subita nelle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. Boselli, che è tornato ad assumersi tutte le responsabilità "delle scelte che abbiamo fatto e delle conseguenze che ne derivano" ha ribadito che "i socialisti non potevano accettare il diktat di Veltroni salvando qualche posto di parlamentare in cambio di uno scioglimento" del partito. "Se avessimo imboccato questa strada -ha detto ancora - avremmo rinunciato alla nostra dignità politica. I più di settantamila nostri iscritti avrebbero interpretato la nostra resa a Veltroni solo come una scelta opportunista".
"Dobbiamo realizzare - ha detto ancora - un profondo rinnovamento dei nostri gruppi dirigenti, una nostra forte unità, costruire una nuova strategia politica che si collochi in un più ampio processo di ripensamento critico della sinistra e dello stesso Partito democratico.
Per questi scopi vi propongo di convocare per il 7 giugno il Congresso Nazionale del nostro partito. Devono essere, infatti, le nostre iscritte e i nostri iscritti a scegliere un nuovo gruppo dirigente che riesca a portarci fuori da questo stato di gravi difficoltà nel quale non siamo più presenti in Parlamento. Siamo stati, comunque, nel corso della nostra storia temprati dalle difficoltà. Chi pensa che il Ps si disperderà e con esso il patrimonio ideale, morale e politico del socialismo italiano si sbaglia e saremo noi con il nostro impegno a dimostrarlo.
Per quanto mi riguarda non devo che confermare quanto sinora ho detto: continuerò a dare il mio contributo al Partito socialista ma non più con un ruolo di guida politica. Mi auguro - ha concluso - ed anzi ne sono certo, che dal Congresso uscirà un nuovo gruppo dirigente all'altezza della situazione. Su una cosa non ho dubbi: il Partito socialista continuerà a vivere".

Boselli: Veltroni responsabile della sconfitta del centrosinistra
"Se la vittoria del centrodestra ha due nomi, Berlusconi e Bossi, la sconfitta del centrosinistra ne ha uno solo: Veltroni". Lo ha detto Enrico Boselli aprendo nel pomeriggio a Roma i lavori del comitato promotore del Partito socialista.
"La sconfitta dei socialisti è avvenuta - ha continuato Boselli - nel quadro di "un vero e proprio terremoto politico. Il dato saliente, sul quale si dovrà riflettere è la vittoria travolgente di Berlusconi".
"L'affermazione della Lega, ma anche quella di Di Pietro, mettono in rilievo la politica dell'ondata populistica che ha marcato il voto del 13 aprile. Questa slavina è venuta addosso a tutta l'area del centrosinistra che si è così attestato ad un livello fra i più bassi da quando è entrato in crisi dopo l''89 il vecchio sistema politico".
"Di questa enorme perdita non si è avvantaggiato in misura significativa il Partito democratico".
"Il cedimento strutturale della sinistra italiana - ha continuato il leader socialista - è stato ampiamente perseguito da Veltroni con il solo scopo di bilanciare la vittoria annunciata di Berlusconi con un successo, che non c'è stato, del Partito democratico. Si può affermare, e con più di un fondamento, che Veltroni ha asfaltato la strada del ritorno al potere del Cavaliere. È sua la responsabilità principale di avere messo fine alla maggioranza che sosteneva il Governo Prodi (Mastella sull'onda di un incidente giudiziario ha solo staccato la spina) e di aver aperto le porte alle elezioni anticipate. È sua la responsabilità di non avere neppure tentato di costruire una più ampia coalizione sulla base di un programma riformista e di avere mandato allo sbaraglio tutto il vecchio centrosinistra. È sua la responsabilità di aver non solo accettato ma sostenuto lo stesso modello culturale portato avanti da Berlusconi, cavalcando il populismo contro le istituzioni democratiche e puntando, come il Cavaliere, ad un presidenzialismo irresponsabile senza regole e senza partiti. Di fronte a queste scelte - ha concluso Boselli - ci aspettiamo una riflessione critica dall'interno del Partito democratico, che vada oltre la solidarietà di facciata, che è stata data finora a Walter Veltroni".

I socialisti nel territorio

Milano. Biscardini: Tognoli sbaglia
"Strano, è da quindici anni che quando Tognoli decide di parlare di politica lo fa per criticare i socialisti che in questi anni hanno tentato, in mezzo a mille difficoltà, di tenere in vita un'organizzazione politica"
Lo ha dichiarato Roberto Biscardini commentando le dichiarazioni rilasciate oggi da Carlo Tognoli al 'Corriere della Sera' e ha aggiunto: "Tognoli sbaglia. I primi a non essere stati in questi anni all'altezza di Bettino Craxi non sono coloro che hanno tentato di tenere in vita una prospettiva socialista autonoma ed organizzata, ma coloro che non se ne sono andati a casa ritirandosi nel privato. Se il PS ha commesso così tanti errori, perché Tognoli non ha sentito il dovere di dare un contributo prima dei risultati del 13 aprile? E' originale la logica, sottintesa da Tognoli, secondo la quale avrebbero sbagliato coloro che in nome della politica e della difesa delle idee socialiste hanno pagato prezzi altissimi anche sul piano lavorativo e avrebbero invece ragione coloro che in questi anni non hanno fatto politica per coltivare solo ed esclusivamente interessi personali".

Milano. Caputo: Roma non blocchi la regione
"Formigoni - afferma Roberto Caputo - ha governato per molti anni e la sua è un'eredità pesante ed è evidente che la sostituzione rientri in un accordo tra Bossi e Berlusconi. Ancora oggi, però, non si sa cosa abbia intenzione di fare Formigoni, se abbandonare oppure no la guida della Regione, ma in ogni caso non si può lasciare un'istituzione come questa in balia di balletti e ripicche all'interno della coalizione".
"Quindi, al di là dell'opportunità di indire o meno primarie nel centrodestra - prosegue - le possibili soluzioni per il governo della Regione sono solo due: o resta Formigoni per finire il proprio mandato, oppure si indicano elezioni anticipate, come prevede lo Statuto. La Sinistra, dal canto suo, non si faccia trovare impreparata a un appuntamento come questo: cominci a pensare fin da ora a una candidatura che vada al di là degli schieramenti delle elezioni
Politiche".

Vicenza. Il Ps riporta un suo rappresentate in Consiglio Comunale
Il PS vicentino dopo un decennio di opposizione è riuscito a riportare un suo rappresentante al Consiglio Comunale di Vicenza. Ennio Tosetto diventa così un punto di riferimento per l'intera area socialista riformista vicentina.
Certamente gli scenari nazionali che si sono aperti appaiono preoccupanti e se il prossimo governo Berlusconi già promette agli italiani "lacrime e sangue", l'auspicio dei socialisti vicentini è che,almeno a livello comunale, la vittoria possa arridere al candidato Variati. A questo proposito il Coordinamento PSE di Vicenza, in attesa delle scelte che il Partito a livello nazionale vorrà intraprendere, si riunirà nei prossimi giorni per determinare le strategie politiche per il periodo che precederà il ballottaggio per la carica a Sindaco di Vicenza.

Livorno. rilanciare il nostro glorioso partito
I giovani socialisti della Val di Cornia (Livorno) chiedono a grande forza che anche "domani" ci sia un partito socialista in Italia come in Europa. La delusione dei risultati ci ha sconfortato perché per tutta la campagna elettorale abbiamo sempre creduto nell'affermazione del nostro partito.
Nonostante tutto, però, siamo felice che il PS abbia concorso da solo e con il proprio simbolo, probabilmente si doveva fare di più in campagna elettorale ma è inutile piangersi addosso, bensì cominciamo a lavorare per le amministrative e le Europee.
"Come segretario della FGS della Val di Cornia - afferma Luca Baragatti - credo che il dato delle politiche sia influenzato dalle inutili richieste del PD al voto utile, e gli italiani, per la paura di Berlusconi, lo hanno accolto seppellendo il PS e Sinistra Arcobaleno. Ci sarà tempo per discutere dei problemi, ma occorre certamente rinnovare gli autori e il modo di comunicazione delle tematiche a noi care."
"I dati delle amministrative contemporanee alle politiche dimostrano come a livello nazionale ci sia stata quasi la paura degli elettori di non votare il PD, un contenitore che seppur presente in Parlamento, nei prossimi 5 anni potrà far ben poco per il Paese visto che i numeri sono molto inferiori a quelli del PDL sia alla Camera che al Senato. Alle amministrative siamo andati bene, quindi ciò induce a ripartire subito senza scoraggiarsi con l'aiuto di tutti quei 75 mila iscritti perché l'Italia ha ancora bisogno delle idee e dei valori propri del socialismo che in Europa spesso vengono premiate eleggendo nostri compagni alla guida delle loro nazioni".
La FGS Val di Cornia si augura che presto si possa fare il congresso nazionale e ripartire in modo certo e forte per rilanciare il nostro glorioso partito: siamo convinti che il partito socialista legato al PSE possa non solo essere il partito dei compagni e delle compagne over 40, ma anche un giusto spazio per chi è giovane come noi e ha bisogno di libertà, democrazia e uguaglianza.

Firenze. Ciucchi: amministrative confermano vitalità dei socialisti
"Dal voto amministrativo si evidenzia la vitalità del socialismo toscano, che in alcune realtà si è rivelata determinante per l'affermazione dei candidati sindaci del Pd in un quadro di alleanza delle forze riformiste. Il voto socialista si presenta ovunque in Toscana come un voto utile per il governo delle amministrazioni locali di centrosinistra". E' l'analisi del voto che Pieraldo Ciucchi ha fatto questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Firenze. Un voto che per i socialisti si è rivelato dal sapore agrodolce, dal momento che al dato negativo delle Politiche (1,1%, comunque superiore al risultato nazionale) ha fatto da contraltare un'affermazione incoraggiante in molti comuni chiamati al rinnovo delle amministrazioni. Spiccano a questo proposito il 5,8% alle Provinciali di Massa Carrara, il 4,5% al comune di Massa, il 3,8% a Pisa, il 3,2% a Campi Bisenzio, determinante per l'affermazione al primo turno di Adriano Chini, il 2,4% a Viareggio.
"Balzano agli occhi - spiega Ciucchi - le enormi discrepanze, in termini di voti assoluti e di percentuali, tra il voto alle politiche e quello alle amministrative che, soprattutto nei comuni più grandi, ha confermato la buona salute del Partito socialista (nonostante il risultato decisamente negativo per il Parlamento) determinando al contempo un'inversione di tendenza netta per altre forze del centrosinistra. Un altro aspetto politicamente rilevante riguarda invece l'affermazione, in vaste aree della regione, del centrodestra e l'indebolimento di un centrosinistra che da oggi deve avviare una riflessione al suo interno finalizzata al rafforzamento di un'area riformista che si ponga l'obiettivo di aggregare anche in Toscana i ceti produttivi, le nuove generazioni e tutti quei cittadini che chiedono maggiore sicurezza ed un'attenzione al territorio che concili la tutela dell'ambiente con la modernizzazione dei servizi e delle infrastrutture".
"Con questi numeri - prosegue - i socialisti risorgono rispetto al dato sconfortante delle Politiche, penalizzato dalla polarizzazione del voto verso Pd e Pdl. Si conferma una realtà che dice due cose: che il Ps è vivo e spesso determinante per l'affermazione dell'area riformista, e che fughe in avanti da parte del Pd nel voler marcare una propria autosufficienza possono rivelarsi velleitarie e nascondere brutte sorprese. Adesso - dice ancora Ciucchi - va ridefinito un quadro di alleanze con tutte le forze riformiste e in questa direzione lavoreremo noi socialisti toscani, che già da tempo e con grande senso di responsabilità siamo impegnati in tutte le istituzioni, a partire dalla Regione, a promuovere un modello di governo fondato sullo sviluppo delle infrastrutture, sul rilancio dell'economia, sulla valorizzazione delle eccellenze, sulla semplificazione della burocrazia.
"Per quanto riguarda il futuro prossimo dei socialisti italiani - conclude Ciucchi - è evidente che la Costituente socialista ha fallito gli obiettivi che si era posta e che è necessario imprimere una svolta in tempi brevissimi, con l'avvio di un nuovo corso in cui diventino protagonisti quei gruppi dirigenti regionali che in questi quindici tormentati anni hanno rappresentato il vero elemento di testimonianza e di rivendicazione della storia, dei valori e della cultura riformista e liberale del socialismo italiano. Da qui riprende il nostro cammino, per rifondare una sinistra moderna per governare una società articolata e complessa, che non si rivolga al passato ripartendo dalla falce e martello".

Roma. Grillini: Rutelli ha il compito di essere generoso
Non avrà ottenuto molti voti, ma bastano per avere il telefono rovente ed essere ricercatissimo. Franco Grillini, che ha corso solitario per il Campidoglio con la Lista del Partito socialista, riceve ora proposte e inviti più o meno velati di apparentamento. E non solo. "Poco fa - racconta - mi ha chiamato un esponente di destra che conosco da anni e mi ha chiesto se non potevo rimanere neutrale al ballottaggio. Naturalmente gli ho risposto che non era assolutamente possibile".
Appare chiaro che Grillini intende appoggiare la coalizione di centrosinistra, ma "Rutelli ha il dovere di rispondere alla Sinistra e smetterla di essere arrogante. Ha il compito di essere generoso. Io chiederò l'apparentamento ma con impegni precisi: la nascita del Registro delle coppie di fatto o qualcosa di analogo come i certificati anagrafici. Chiedo necessariamente un segnale su questo tema".
Grillini prevede che "la telefonata di Rutelli arriverà oggi.
Ci incontreremo e ne parleremo. Ieri ho parlato con il capo del suo Comitato elettorale e ho sottolineato come debbano andare a far andare a votare l'elettorato di sinistra, il più demotivato in questo momento".

Roma. Sernaglia: Rutelli tenga conto delle nostre priorità
"Per poter aprire un dialogo costruttivo con Rutelli, durante la riunione di oggi degli organi dirigenti del Partito Socialista, è indispensabile chiarire e affermare con forza le priorità dei Ps per la città di Roma. Non sì può chiedere all'elettorato socialista di compiere una tale fatica, votare Rutelli al ballottaggio, senza creare uno scenario reale di collaborazione per il bene della nostra città". Lo afferma Pierluigi
Sernaglia che aggiunge: "Noi chiediamo alla politica e alla imprenditoria romana - spiega Sernaglia - che ha sempre tratto vantaggio e ha sempre guadagnato dall'economia capitolina di assumersi un impegno concreto su tre punti". In primis, "il Comune dovrà occuparsi della costruzione delle nuove abitazioni anticipando i fondi necessari. Le nuove case saranno poi vendute a una o più banche convenzionate con il Comune stesso, le quali si impegneranno poi a rivendere gli appartamenti al prezzo di costo attraverso i mutui agevolati (già previsti dai programmi regionali e comunali) ai giovani che ne avranno diritto secondo graduatorie stabilite".
"Introdurre dispositivi Led - aggiunge - per tutta l'illuminazione pubblica: maggiore efficienza e più rispetto per l'ambiente. I dispositivi a Led (Light Emitting Diode) sono uno speciale sistema di illuminazione: usarli in sostituzione delle sorgenti di luce tradizionali comporta vantaggi enormi, sia dal punto di vista economico sia da quello ambientale. L'impiego dei Led in sostituzione delle lampade a incandescenza tradizionale, nell'illuminazione pubblica e nei semafori, si traduce in un risparmio fino al 75% dell'energia consumata. Inoltre, la maggiore durata di questa tipologia di lampade riduce quasi a zero i costi di manutenzione. Aprire un confronto serio e costruttivo per l'attivazione del registro delle unioni civili".



Polla (Sa) è il comune più socialista d'Italia
Polla, in provincia di Salerno -Campania 2 è il comune più socialista d'Italia con il 24%.



Potenza. Eletto in Basilicata il primo sindaco della costituente socialista
Si chiama Antonio Annale il primo sindaco della costituente socialista eletto a Lavello(PZ). Il neo sindaco insieme ad altri 4 consiglieri comunali iscritti al Partito Socialista, è stato chiamato a guidare la cittadina lucana per i prossimi 5 anni. Grande successo del PS a Lavello che con una lista civica ha vinto nella roccaforte del partito democratico lucano e del presidente della provincia di Potenza Sabino Altobello, il quale non volle allearsi a livello locale con il partito socialista. Dalla Basilicata arriva una speranza per il socialismo lucano e italiano che in queste elezioni non ha riscontrato un buon risultato a livello nazionale.


Appuntamenti

Roma. 21 aprile ore 17.30. Incontro
Lunedì 21 aprile alle ore 17,30, presso i locali della sezione Centro Storico, viale Giotto 17, si terrà un'incontro per discutere l'esito elettorale ed il "Che fare?"



Milano. 21 aprile ore 21. Incontro

Lunedì 21 aprile alle ore 21, si terrà un incontro della Sezione Centro di Milano, via Alberto da Giussano 9, per discutere l'esito elettorale


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