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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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giovedì 31 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 31 luglio 2008

NEWSLETTER DEL 31 LUGLIO 2008

SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO
Si svolgerà a Vieste (Fg) la prima edizione di SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO.
La tre giorni socialista, nel corso della quale si terranno incontri e dibattiti con l'intervento di autorevoli esponenti del mondo della politica, della cultura e del giornalismo, sarà dedicata ai temi di maggiore attualità politica, dalle questioni economiche alle riforme costituzionali. L'obiettivo è di rendere questa occasione un momento di confronto tra le diverse voci del riformismo italiano, un confronto tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, presenti e non presenti in Parlamento, e le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali. (informazioni)

PRIMO PIANO

EUROPA. ANCHE LA CAMERA DOPO IL SENATO RATIFICA IL TRATTATO DI LISBONA.
Di Lello: "l'Italia si conferma come la "locomotiva d'Europa"
La Camera ha approvato all'unanimita' la ratifica del Trattato di Lisbona. Il si' e' stato salutato dall'applauso bipartisan dell'Aula. Quando il presidente Fini ha proclamato il risultato del voto tutti i deputati ed i membri del governo si sono alzati in piedi ad applaudire. A restare seduti solo i parlamentari leghisti. Appena appreso il risultato della votazione alla Camera e' intervenuto il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano. "L'approvazione unanime della legge di ratifica del trattato di Lisbona - spiega il Capo dello Stato - rappresenta un titolo d'onore per il parlamento italiano e un fattore di rinnovato prestigio per il ruolo europeo del nostro paese". "Ho sempre pensato - ha proseguito Napolitano -- che la scelta europeista compiuta piu' di cinquant'anni fa grazie alla lungimiranza politica di uomini come Alcide De Gasperi e alla passione profetica di uomini come Altiero Spinelli, non potesse conoscere contrapposizioni di parte dopo essersi consolidata nel corso di decenni fino a registrare una sempre piu' larga condivisione tra le forze politiche, sociali e culturali". Il presidente della repubblica si augura che "il voto italiano stimoli il completamento del processo di ratifica prima dell'avvio della consultazione elettorale per il parlamento europeo. Sono lieto che governo, maggioranza e opposizione abbiano saputo dar prova di una comunanza di vedute e di prospettive su un terreno cruciale per l'avvenire del paese". Nel partito la soddisfazione è espressa a più voci. Per Marco Di Lello, Coordinatore della Segreteria nazionale "L'Italia si conferma come la 'locomotiva d'Europa'. Il voto unanime della Camera che giunge dopo quelllo del Senato riempie di orgoglio i socialisti - conclude Di Lello - da sempre convinti sostenitori dell'idea europeista". Soddisfazione e' stata espressa anche da Pia Locatelli, capodelegazione del Partito Socialista al P.E 'l'orizzonte, per noi, osserva la Locatelli rimane quello di una vera Costituzione europea. La tradizione europeista dell'Italia trova comunque anche oggi una sua conferma. Al netto dei ridicoli ordini del giorno leghisti, che mescolano sacro e profano, radici cristiane e quote latte, screditando - conclude la Locatelli - un'altra volta l'Italia presso l'opinione pubblica europea." Alessandro Battiloccchio, che nel 2004 fu il più giovane deputato eletto a Strasburgo afferma:"Sento di rappresentare anche i giovani dei 27 Paesi quando dico, a voce alta, che è giunto il momento che l'Europa faccia un salto di qualità, divenendo vero soggetto politico: un sogno impostato dai nostri nonni, cui le nuove generazioni di Europei guardano con grande speranza per il futuro".

LEGGE ELETTORALE: NENCINI; PREFERENZE, QUALCOSA SI MUOVE
Dopo la presentazione della legge elettorale per le europee e prima che vada in aula, con un appello nominale interrogheremo i leader a pronunciarsi sullo sbarramento e sul voto di preferenza' «Qualcosa si muove sul fronte della reintroduzione del voto di preferenza. Le iniziative dell'Udc (presentazione delle firme per una legge di iniziativa popolare e campagna sulle spiagge) si collegano a quelle che i socialisti hanno sviluppato nei giorni scorsi con la raccolta di più di 40 mila firme nei gazebo delle principali città italiane. Ma la nostra battaglia, per le preferenze e per una legge senza sbarramenti, comincia a far breccia anche in molti leader politici che in una sorta di bipartitismo imperfetto vedono un rischio serio per la crescita democratica del nostro paese». Lo sottolinea, in una dichiarazione, il segretario del Partito socialista Riccardo Nencini. «Dopo la presentazione della legge elettorale per le europee e prima che il disegno di legge vada in aula - prosegue Nencini - faremo un appello nominale con il quale interrogheremo tutti i leader a pronunciarsi sullo sbarramento e sul voto di preferenza». «Per noi socialisti - conclude Nencini - il punto centrale resta quello peraltro indicato anche dal Capo dello Stato e cioè il diritto dei cittadini a partecipare direttamente alla politica e di far pesare il loro voto scegliendo il candidato che li possa rappresentare. La gente è con noi: vedremo fino dai prossimi giorni quanti si schiereranno al nostro fianco per una battaglia sacrosanta».

PARLAMENTO: FINI RISPONDE AD ANGIUS, "LA CAMERA SI STA ADOPERANDO PER DIRITTO TRIBUNA A FORZE RIMASTE FUORI"
"Il risultato delle elezioni politiche del 13 e 14 aprile scorso ha indubbiamente ridisegnato - rispetto alla XV legislatura - il panorama delle forze aventi rappresentanza in Parlamento, essendosi determinata l'esclusione da tale rappresentanza di movimenti e partiti ispirati ad una consolidata tradizione, storicamente radicati nel tessuto sociale del Paese ed aventi tuttora un peso nel dibattito politico italiano." Lo scrive il Presidente della Camera dei Deputati, on. Gianfranco Fini, in una lettera di risposta inviata all'ex Vice Presidente del Senato, Gavino Angius, che qualche settimana fa aveva richiamato con una lettera indirizzata ai Presidenti di Camera e Senato, alla questione del diritto di tribuna per le forze rimaste fuori dal parlamento italiano. "Per ciò che riguarda la Camera dei Deputati, - prosegue il Presidente Fini - Le segnalo che, nell'ottica sopra descritta, in seno alla Conferenza dei presidenti delle Commissioni permanenti tenutasi il 4 giugno scorso, ho espressamente sottolineato che le Commissioni possono costituire, attraverso lo strumento delle audizioni, una sede appropriata per dar seguito alle esigenze in questione. Ed ho, conseguentemente, formulato - nel pieno rispetto dell'autonomia organizzativa di ciascun organo parlamentare - un invito ai presidenti delle Commissioni permanenti a valutare la possibilità di svolgere, in occasione dell'esame di argomenti aventi particolare importanza sul piano dei contenuti e dal punto di vista politico, audizioni non solo di esponenti di forze sindacali, imprenditoriali o di associazioni ( che, a vario titolo e secondo una prassi consolidata, vengono ascoltati dalle Commissioni), ma anche di rappresentanti di forze politiche non presenti in Parlamento."


ENEL: BATTILOCCHIO , DOPO GAFFE SU MORTI BIANCHE SCAJOLA SI DIMETTA
Il Ministro non nuovo a simili sortite. Si espresse pesantemente su Marco Biagi
"Sono rimasto interdetto nel sentire le parole pronunciate ieri mattina dal Ministro Scajola a Civitavecchia: una frase molto infelice in base alla quale la perdita di vite umane viene considerata alla stregua di uno sgradevole effetto collaterale alla realizzazione di un grande progetto industriale. Poichè "errare è umano" ma "perseverare è diabolico" vorrei ricordare che il Ministro non è nuovo a simili sortite. Anni fa da Ministro degli interni si espresse con gravi epiteti nei confronti del Prof. Marco Biagi, appena assassinato dalle BR,a cui era stata tolta la scorta, nostante fosse evidente il grave pericolo che correva. Dunque Scajola chieda subito scusa o rimetta il suo mandato per quest'altra clamorosa gaffe che offende la memoria dei due operai deceduti sul cantiere di Torrevaldaliga Nord e di tutti i morti sul lavoro, che rappresentano una piaga quotidiana del nostro Paese". E' quanto afferma l'eurodeputato socialista Alessandro Battilocchio, che ieri mattina ha partecipato all'accensione del primo gruppo a carbone della centrale Enel di Torrevaldaliga Nord, a Civitavecchia.



I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

VERONA. DE ROBERTIS: L'ORDINANZA ANTIACCATTONAGGIO E' UN PROVVEDIMENTO ODIOSO E IPOCRITA
"L'ordinanza con la quale Tosi, sindaco di Verona, vieta da oggi la richiesta dell'elemosina nelle strade cittadine, con pesanti sanzioni a carico dei questuanti e la confisca del denaro raccolto, è una misura odiosa ed ipocrita". Così Mauro De Robertis segretario regionale del Partito Socialista del Veneto, commenta l'ordinanza del sindaco di Verona con la quale si vieta la richiesta dell'elemosina. "Odiosa - prosegue De Robertis - perchè colpisce direttamente i più poveri tra i poveri, siano essi soggiogati o meno dal racket; ipocrita perchè Tosi - al pari di Maroni quando tentava di far passare le impronte ai bimbi rom come una misura a loro tutela - cerca di camuffare l'azione come un'iniziativa contro il racket dello sfruttamento, addirittura per il bene di questa povera gente che verrà invece ancora più colpita, dal Comune stavolta! Non è certo con queste misure che si combatte il racket - conclude De Robertis - e Tosi lo sa visto che l'ordinanza non muove, né del resto poteva farlo, una virgola in tal senso; la verità è che la giunta comunale di Verona prosegue sulla strada della lotta al "diverso" e se uno è povero, brutto, magari un po' sporco... beh, è anche cattivo e potenzialmente pericoloso e, come tale, va emarginato, colpito e tolto dalla vista dei benpensanti. Ancora una volta un messaggio di discriminazione e di divisione".


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mercoledì 30 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 30 luglio 2008


NEWSLETTER DEL 30 LUGLIO 2008


SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO
Si svolgerà a Vieste (Fg) la prima edizione di SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO.
La tre giorni socialista, nel corso della quale si terranno incontri e dibattiti con l'intervento di autorevoli esponenti del mondo della politica, della cultura e del giornalismo, sarà dedicata ai temi di maggiore attualità politica, dalle questioni economiche alle riforme costituzionali. L'obiettivo è di rendere questa occasione un momento di confronto tra le diverse voci del riformismo italiano, un confronto tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, presenti e non presenti in Parlamento, e le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali. (informazioni)


IL DIBATTITO POLITICO


MARCO DI LELLO NOMINATO COORDINATORE DELLA SEGRETERIA NAZIONALE
La Segreteria nazionale del Partito, nella riunione di oggi, su proposta del Segretario Riccardo Nencini ha nominato il compagno Marco Di Lello, Coordinatore Nazionale della Segreteria. Napoletano, trentotto anni, avvocato e docente universitario, Di Lello inizia a militare nelle file socialiste a 16 anni. Ventunenne, nel luglio del1991, diviene segretario provinciale della Federazione Giovanile Socialista napoletana. Nell'ottobre del '94 diviene Segretario nazionale dei Giovani Socialisti, ed entra a far parte della Direzione nazionale del SI prima e dello SDI poi, partito di cui, nel dicembre del '98, è nominato responsabile nazionale per le Politiche del Lavoro. Nel maggio del 2000 è nominato Assessore all'Urbanistica della Regione Campania, dove vara, tra le altre, la Legge regionale urbanistica, che porta il suo nome, che riordina un un settore che da trent'anni attendeva nuove norme per il Governo del Territorio. Dal 2005 al febbraio 2008, data delle sue dimissioni, è Assessore regionale al Turismo e ai Beni Culturali dove promuove la Campania Artecard la tessera che mette in rete tutti i grandi siti culturali della regione Campania.


ELUANA: NENCINI, NON SFUGGIAMO NOSTRE RESPONSABILITA'
"Non riduciamoci a fare della Chiesa il capro espiatorio di nostre responsabilità. Nel caso di Eluana molti laici sembrano smarrirsi nel confronto fra i valori della scienza e quelli richiamati dalla magistratura della Chiesa. Eppure Aldo Schiavone ha centrato il problema quando sottolineava in un recente articolo la necessità per il nostro paese di 'salvarsi da solo', ricostruendo una cultura politica e una etica pubblica che prescindesse dal ruolo politico che la Chiesa si può trovare a svolgere per la nostra inconcludenza". Lo sottolinea, in una dichiarazione, Riccardo Nencini, segretario del Partito socialista. "L' ondata 'neoguelfa' alla quale si è alluso - prosegue Nencini - può trovare spazio solo se sfuggiamo ai nostri doveri di classe dirigente. Ad ognuno, appunto, le sue responsabilità, perfino nella routine corrente di strutture come quelle sanitarie, dove non è neppure possibile ipotizzare che Eluana Englaro debba essere accolta in Toscana perché in Lombardia non si sarebbe in grado di risolvere una situazione dai risvolti etici ed umani drammatici, pur in presenza di strutture di assistenza di alta professionalità oltre che di tecnologie avanzate". "Che la tecnica e l'intreccio uomo-macchina rischino di cancellare la morte naturale, come Schiavone ha sottolineato, - conclude il segretario socialista - e che sia necessario affrontare il tema di gestire in modo responsabile anche il momento finale della vita, senza ricorrere a termini divenuti fuorvianti come eutanasia, credo sia un passaggio ineludibile, per il mondo laico, ma anche per una Chiesa proiettata verso il futuro, senza paure, ma con più speranze, entrambi, degli orizzonti della scienza''.

FINANZIARIA LOCATELLI GOVERNO LONTANO DAI MODELLI EUROPEI
"Sugli assegni sociali siamo davanti all'ennesimo pasticcio di questa maggioranza, che andando a caccia di presunti abusi da parte di qualche immigrato anziano, aveva tolto l'assegno sociale a migliaia di anziani poveri, andando a mettere nello stesso tritacarne italiani e immigrati, soprattutto donne anziane, casalinghe, madri di famiglia, tutte persone prive di versamenti contributivi per chiare ragioni culturali e sociali". E' quanto afferma l'Eurodeputata e Presidente dell'Internazionale Socialista Donne, Pia Locatelli. "Il governo - aggiunge Locatelli - ci ha messo una pezza, pur discriminando in maniera pesante e probabilmente inutile gli immigrati rispetto agli italiani. In ogni caso i 'riformisti' Brunetta e Sacconi dovrebbero prendere atto che possono pure rivendicare una loro personale identità riformista ma la loro maggioranza è fatta di xenofobi e incompetenti, senza alcuna sensibilità sociale verso i più poveri. Siamo mille miglia lontani dai modelli europei di welfare state, siamo in un thatcherismo all'amatriciana", ha concluso l'esponente socialista.

IMMIGRAZIONE:CDE; BOBO CRAXI, DAL GOVERNO SCELTE SBAGLIATE
''Ma perche' continuiamo a collezionare giudizi negativi da parte della comunita' internazionale sulle nostre politiche di integrazione''? E' quanto si domanda l'ex sottosegretario agli Affari esteri ed esponente del Partito socialista, Bobo Craxi. ''Io non credo si tratti solamente di un pregiudizio politico negativo- spiega Craxi- bensi' del frutto di una crociata ideologica sbagliata e inconcludente del nostro ministro degli Interni, avallata dal nostro ministro degli Affari esteri, gia' commissario per i Diritti umani in Europa''. ''Si devono fermare finche' sono in tempo- avverte Craxi- poiche' lo spettro di un giudizio irreversibile si aggira sull'Italia con il rischio di conseguenze gravissime per tutti gli italiani''.


SICUREZZA:CAPUTO: MILITARI A MILANO SOLO TROVATA PUBBLICITARIA
''Non sono piu' neppure 300 i militari che verranno a Milano, ma solo 175 uomini che non hanno l'addestramento delle forze dell'ordine e neppure possono svolgerne le funzioni. Insomma, sono praticamente inutili, mentre i 500 poliziotti promessi non sono mai arrivati. Si tratta quindi di una ben magra e povera trovata pubblicitaria, mentre la sicurezza latita nelle abbandonate periferie milanesi''. Lo sostiene Roberto Caputo, capogruppo del Partito Socialista in Provincia di Milano.


APPUNTAMENTI

Noci (Ba) Giovedì 31 Luglio ore 19:00 la Sala convegni via Pio XII Convegno sul tema: "Nuovo Socialismo - Partito Nuovo".
Relatori: Tommaso Minervini, Gianvito Mastroleo, Gino Laroccia, Mino Tinelli.


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martedì 29 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 29 luglio 2008

NEWSLETTER DEL 29 LUGLIO 2008


SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO
Si svolgerà a Vieste (Fg) la prima edizione di SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO.
La tre giorni socialista, nel corso della quale si terranno incontri e dibattiti con l'intervento di autorevoli esponenti del mondo della politica, della cultura e del giornalismo, sarà dedicata ai temi di maggiore attualità politica, dalle questioni economiche alle riforme costituzionali. L'obiettivo è di rendere questa occasione un momento di confronto tra le diverse voci del riformismo italiano, un confronto tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, presenti e non presenti in Parlamento, e le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali. (informazioni)

IL DIBATTITO POLITICO

RIFORMISMO. NENCINI: ASSE RIFORMISTA PER UNA NUOVA OPPOSIZIONE E ALLEANZE PER IL 2009
«La scelta maturata in Rifondazione di rinnovare una sorta di dedizione all'ortodossia comunista, obbliga la sinistra riformista ad assumere rapidamente, già entro l'estate, importanti decisioni. Ciò che si rende necessaria è la creazione di un asse riformista credibile e duraturo attorno al quale formare una nuova opposizione al governo in carica e costruire alleanze in vista delle prossime elezioni amministrative del 2009». È quanto dichiara il segretario nazionale del Partito Socialista Riccardo Nencini, commentando i nuovi scenari apertisi dopo il congresso di Rifondazione comunista. «In questo contesto - conclude Nencini - ogni tentativo di introdurre uno sbarramento alle elezioni europee sarebbe oggi più che mai incomprensibile, ed anzi andrebbe a rafforzare gli opposti estremismi che da mesi dettano l'agenda della politica. Mi rivolgo pertanto a tutti i riformisti, da Veltroni a Casini, ai Verdi, a Sinistra democratica e ai Radicali, affinché assieme possiamo individuare un percorso per iniziative comuni».


PRECARIATO.CRAXI: "IIL GOVERNO RISCHIA ESITI OPPOSTI A QUELLI SPERATI
"Le nuove norme sul precariato sembrano partorite da una 'mente' dotata di alta inciviltà giuridica e politica: emerge ormai chiaramente la necessità di varare un nuovo Statuto dei lavoratori, che dedichi particolare attenzione e cura ai lavoratori precari". Così Bobo Craxi, del Partito socialista, in merito alle recenti polemiche esplose, anche all'interno del Governo, in materia di regolamentazione dell'occupazione cosiddetta 'precaria'. "L'offensiva contro il lavoro precario e le inefficienze della Pubblica amministrazione", ha inoltre commentato l'esponente socialista, "rischia di produrre una reazione politica conservatrice, soprattutto per il fatto che tali questioni sono state poste nel peggiore dei modi possibili".


ISTITUZIONI, BISCARDINI: CONDIVIDIAMO LE PREOCCUPAZIONI DI NAPOLITANO
"Senza riforme il Paese precipita nel nulla. Ma la recente illusione che bastasse ridurre il numero dei partiti perché i più grandi riuscissero a risolvere i problemi è già svanita. Anzi i partiti maggiori, senza un progetto politico costituzionale, navigano al buio incapaci di affrontare il tema delle grandi riforme." Lo ha dichiarato Roberto Biscardini della segreteria nazionale del Partito Socialista, commentando le dichiarazioni del Presidente della Repubblica. "Condividiamo in pieno le Sue preoccupazioni - ha aggiunto Biscardini - La crisi istituzionale ed i conflitti interni allo Stato richiedono ormai da tempo un intervento politico di grande spessore. E' dai primi anni '90 che l'esigenza di un profondo rinnovamento del Paese richiedeva una grande riforma costituzionale, da demandare ad un'Assemblea costituente eletta direttamente dal popolo con sistema proporzionale, ma purtroppo ha prevalso la via non politica e istituzionale della rivoluzione giudiziaria, accompagnata dal declino dei partiti e dalle inutili riforme elettorali. Ormai sembra provato le riforme senza una nuova Costituzione non danno risultati significativi."

NOMADI: BATTILOCCHIO , MONITO EUROPEO NON SIA STRUMENTALIZZATO
"I socialisti auspicano che il giudizio espresso dal Consiglio d'Europa sulle misure attuate dal nostro Paese in materia di immigrazione non venga strumentalizzato per fini di parte, ma rappresenti un monito per fare di più e meglio nella promozione dei diritti umani". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, che nei giorni scorsi ha visitato insieme all'Opera Nomadi un campo rom a Roma. "Non possiamo nasconderci - aggiunge Battilocchio - che la situazione in alcuni campi rom delle nostre città è preoccupante. Per questo motivo è importante lavorare sull'integrazione dei minori e sulla promozione dei diritti fondamentali delle minoranze al fine di scongiurare le sempre più frequenti derive xenofobe"



I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

CASO ENGLARO; CIUCCHI, TOSCANA NON DIVENTI TERRA PROMESSA DELL'EUTANASIA
«Due sono i principi ai quali una regione si deve attenere: il diritto all'assistenza ed il rispetto della legalità. Questo vale anche per il caso di Eluana Englaro, rispetto al quale sono le strutture sanitarie della Lombardia a doverli garantire entrambi. La Toscana, così come si legge oggi sulla stampa, non può diventare la terra promessa per chi sceglie di morire e lo diciamo nel massimo rispetto per il dramma umano e le decisioni della famiglia Englaro. Il rischio è infatti che tutta la vicenda subisca una strumentalizzazione politica - con il governatore della Lombardia Formigoni nella veste di obiettore di coscienza e le strutture sanitarie di quella regione pronte a rifiutarsi di rispettare la sentenza - e che si crei un precedente giuridico rilevante. Qui non si tratta di misurare il grado di laicità o di sensibilità su alcuni temi di una regione, magari derivante dal colore politico di chi l'amministra. Formigoni dunque si assuma le proprie responsabilità e faccia valere i principi della legalità». È quanto sostiene Pieraldo Ciucchi, presidente del gruppo Partito Socialista in Consiglio regionale della Toscana, commentando le indiscrezioni apparse sulla stampa di oggi secondo le quali la dolorosa vicenda di Eluana Englaro potrebbe concludersi in una struttura sanitaria toscana.


FRIULI V.G. PERELLI: LA SINISTRA IN REGIONE PRIGIONIERA DI ARGOMENTAZIONI SCHEMATICHE
" Le forze politiche che si definiscono di sinistra - rileva Alessandro Perelli della Direzione regionale del Partito Socialista-continuano a operare su schemi ideologici dimenticando la realtà e i problemi del Friuli Venezia Giulia.La sinistra radicale, dopo i congressi, riconferma la sua vocazione massimalista, il PD continua a illudersi che la ricetta giusta per battere il centro destra sia quella di Intesa Democratica nonostante la batosta alle ultime regionali. I Cittadini si scherano con l'Italia dei Valori. In questa situazione - aggiunge Perelli- i socialisti devono porre con forza il tema dei programmi e delle cose da fare al centro della loro battaglia politica. . SuI temi che riguardano le scelte in campo energetico, l'abbattimento del debito e la revisione della logica del reddito di cittadinanzai socialisti dovranno confrontarsi lasciando ai nostalgici degli schieramenti ideologici le futili argomentazioni schematiche e parolaie e puntando invece ai fatti e alle reali esigenze della popolazione del Friuli Venezia Giulia. "

SARDEGNA. ABUSI EDILIZI: CALIGARIS (PS), PER CASO OROSEI INTERVENGA LA REGIONE
"E' indispensabile disporre di un dettagliato rapporto sugli edifici costruiti abusivamente in tutto il territorio dell'isola e attuare un costante monitoraggio della situazione per evitare che le costruzioni prive di licenza si moltiplichino anche per mancanza di sorveglianza". Lo sostiene in un'interrogazione al Presidente della Regione e all'Assessore degli Enti Locali la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris (PS) con specifico riferimento al caso di Orosei dove sono sorte nel corso di diversi anni costruzioni totalmente o in parte abusive e dove da 23 anni sono state presentate domande di condono rimaste senza risposta. L'interrogante chiede inoltre se non sia opportuno che vengano fornite "indicazioni ai Comuni per interventi tempestivi di controllo in modo da bloccare i cantieri ed evitare che le situazioni di abusivismo edilizio si incancreniscano". L'esponente socialista ritiene anche necessario "intervenire, nei casi come quelli di Orosei e di altri centri dell'isola, esaminando eventuali soluzioni di sanatoria e di utilizzo alternativo in modo che l'intervento delle ruspe avvenga esclusivamente quando è evidente la speculazione edilizia". "Vi sono responsabilità delle diverse amministrazioni comunali nel non aver affrontato - scrive Caligaris per la situazione di Orosei - il problema in modo definitivo. Le domande di condono sono state attualmente affidate dal Comune ad uno studio di Isili. Quarantaquattro abitazioni, costruite senza licenza nelle campagne del paese, sono in attesa di essere ispezionate per l'intervento demolitore e fino ad oggi soluzioni alternative - trasformazione delle abitazioni in aziende didattiche sperimentali - non sono state prese in considerazione o sono state respinte". "Quello di Orosei - conclude Caligaris - non è un caso isolato. Analoga situazione riguarda molti altri Comuni del nuorese e di tutta l'isola. In prevalenza si tratta di abusi edilizi per necessità e sono situazioni che si protraggono da molti anni e che, per cause spesso non dipendenti dagli abusivi, non hanno usufruito delle diverse sanatorie. Le demolizioni quasi sempre gettano nella disperazione intere famiglie e il contesto economico dove avvengono è tra i più difficili per la crisi che caratterizza il mondo agro-pastorale".


APPUNTAMENTI

Noci (Ba) Giovedì 31 Luglio ore 19:00 la Sala convegni via Pio XII Convegno sul tema: "Nuovo Socialismo - Partito Nuovo".
Relatori: Tommaso Minervini, Gianvito Mastroleo, Gino Laroccia, Mino Tinelli.


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lunedì 28 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 28 luglio 2008

NEWSLETTER DEL 28 LUGLIO 2008

IL DIBATTITO POLITICO

LA DEMOCRAZIA SENZA PARTECIPAZIONE. GIA' RACCOLTE 42.000 FIRME.
Nencini: Populismi di segno opposto stanno logorando lo spirito della Costituzione e la centralita' del Parlamento"
Sono 42mila le firme raccolte ieri in tutta Italia dal Partito Socialista nell'ambito della manifestazione "La Repubblica senza partecipazione", organizzata in 20 citta' in difesa della Costituzione e per chiedere il ripristino della preferenza nel sistema elettorale. Il segretario nazionale Riccardo Nencini era a Firenze, dove ha firmato presso il gazebo allestito dalla federazione provinciale in Piazza della Repubblica. Tra le adesioni raccolte, quelle dell'Assessore comunale del PD Graziano Cioni, del presidente del Gruppo 101 Nicola Cariglia e del presidente della federazione dei liberali Adalberto Scarlino. Presente anche una delegazione dell'Udc fiorentino, con il segretario provinciale Alessandro Del Taglia e Lorenzo Conti, figlio dell'ex sindaco di Firenze Lando ucciso dalle Br. Entrambi hanno firmato la petizione e mostrato apprezzamento per l'iniziativa dei socialisti. Avvicinato dai giornalisti a margine del presidio socialista Nencini ha osservato che "Il partito democratico di Walter Veltroni deve scegliere tra i partiti riformisti e l' elastico con Italia dei Valori. Le due cose insieme non sono compatibili''. Secondo Nencini, che ha ricordato come ''i primi a cercare il dialogo e il rapporto con l' Udc di Casini siamo stati noi'', oggi si possono aprire spazi per costruire un centrosinistra oppositivo e di alternativa al governo Berlusconi. ''Un nuovo centrosinistra - ha detto - che si candidi ad essere vera alternativa all' attuale governo''. "Abbiamo una legge elettorale che premia i nominati anziché gli eletti. Rischiamo di avere una legge elettorale alle europee che non ha preferenze: non va bene". Ha poi affermato Nencini. "Oggi abbiamo raccolto firme per "rendere piu' forte il vincolo tra eletti e cittadini riconsegnado agli elettori la possibilita' di scegliere, attraverso la preferenza, chi dovra' sedere in parlamento". "Alla Costituzione - spiega Riccardo Nencini - venne fatto corrispondere un sistema elettorale proporzionale con voto di preferenza. La cancellazione di ogni possibilita' di scegliere i propri rappresentanti alla Camera e al Senato ha allargato il solco tra istituzioni e cittadini ed ha indebolito l'autorevolezza del Parlamento". Nencini ha concluso affermando che "populismi di segno opposto stanno logorando lo spirito della Costituzione e la centralita' del Parlamento". A Milano il presidio ha avuto luogo domenica mattina in Piazza San Carlo lungo Corso Vittorio Emanuele. Erano presenti tra gli altri Roberto Biscardini della segreteria nazionale del partito, l'assessore provinciale alla sicurezza Alberto Grancini e la segretaria provinciale Marisa Pasina. Il Presidio a Roma si è svolto in Piazza Giustiniani, con la partecipazione di Gerardo Labellarte della Segreteria nazionale del partito
e dell'Europarlamentare Alessandro Battilocchio.

ISTITUZIONI. NENCINI: HA RAGIONE NAPOLITANO:SUBITO LE NOMINE DEGLI ORGANI DI GARANZIA
Intanto a Firenze Verdi e sinistra radicale si oppongono alla revoca formale del bando inflitto a Dante nel 1300!
"Abbiamo sempre espresso al Presidente Giorgio Napolitano l'apprezzamento per la sua condotta e per i richiami alle forze politiche per un'assunzione comune di responsabilità nei confronti dei veri problemi del Paese. Oggi gli siamo più vicini che mai ed auspichiamo che le sue parole non si limitino ad essere registrate ma divengano la cifra di una nuova stagione politica. Il primo passo potrebbe essere rappresentato dalle nomine negli organi di garanzia, la cui mancata risoluzione ha avuto come unico risultato proprio l'inasprimento nei rapporti tra i partiti". Lo dice Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista, commentando le parole pronunciate dal presidente della Repubblica in occasione della cerimonia del Ventaglio. Nencini, oggi a Firenze , è intervenuto sulla polemica innescata da alcuni esponenti della sinistra radicale e verde relativamente alla revoca formale, da parte del Consiglio comunale del capoluogo toscano, del bando con cui Dante venne cacciato dalla città nel 1302. «Lasciate in pace almeno Dante: le accuse contro di lui erano del tutto infondate; l'esilio fu 'politico' e opporsi alla revoca formale del bando di condanna, come è avvenuto da parte di alcuni esponenti della sinistra radicale e verde di Firenze è come comportarsi da guelfi e ghibellini»: Nencini, storico medievalista, autore di libri proprio sugli anni di Dante, come "La Battaglia", un testo sulla battaglia di Campaldino (1289) ha proseguito: «Baratteria, frode, estorsione, proventi illeciti: tutte accuse false, mai provate, e perfino impossibili da sostenere considerando carica e mansioni di Dante Alighieri, eletto priore nel giugno-agosto del 1300 e nel 1301 fra gli ambasciatori inviati al pontefice dalla Signoria. In realtà - ha spiegato Nencini -, niente di nuovo sotto il sole: Dante era un avversario 'politico' e come tale fu trattato da Cante Gabrielli con le due famose sentenze di condanna registrate nel Libro del Chiodo". "Ecco", ha sottolineato il Segretario del partito, "chi si è opposto alla "riabilitazione" di Dante Alighieri, alla revoca formale del bando di 700 anni fa, è come un nipotino di Cante Gabrielli , feroce contro ghibellini e guelfi bianchi, esempio di come ci si possa dividere anche quando la storia non lo consentirebbe". "Si rischia di finire dritti nella bolgia dei barattieri, politici ovviamente, con il diavolo Rubicante," ha concluso Nencini "collocato da Dante nei canti XXI e XXII dell'inferno, a far da leader di una sinistra divisa come i guelfi e i ghibellini".


APPUNTAMENTI

Noci (Ba) Giovedì 31 Luglio ore 19:00 la Sala convegni via Pio XII Convegno sul tema: "Nuovo Socialismo - Partito Nuovo".
Relatori: Tommaso Minervini, Gianvito Mastroleo, Gino Laroccia, Mino Tinelli.


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venerdì 25 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 25 luglio 2008


NEWSLETTER DEL 25 LUGLIO 2008

DOMENICA 27 LUGLIO I SOCIALISTI IN PIAZZA PER IL RIPRISTINO DEL VOTO DI PREFERENZA

Si intitola 'La Repubblica senza partecipazione' la prima campagna pubblica del Partito Socialista, che domenica 27 luglio in alcune tra le principali città-simbolo della Carta Costituzionale, (elenco) sarà diretta a raccogliere adesioni per rendere più forte il vincolo tra eletti e cittadini riconsegnando agli elettori la possibilità di scegliere, attraverso la preferenza, chi dovrà sedere in Parlamento. (scarica il modulo)


PRIMO PIANO. IL CONSIGLIO NAZIONALE

Nencini lancia la campagna d'autunno
CN. ELETTI DIREZIONE E SEGRETERIA. LOCATELLI PRESIDENTE, PASTORELLI TESORIERE

"Il nostro obiettivo è creare una barca che tenga il mare: un progetto di ampio respiro che parta da oggi e che guardi ai prossimi anni, teso a creare una forza politica che superi l'attuale sbarramento elettorale".
È quanto ha affermato il Segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini, durante la relazione di apertura del Consiglio Nazionale che si è tenuto oggi a Roma. "Per fare questo - ha aggiunto Nencini - dobbiamo tenere una linea politica 'mediana' nell'opposizione al Governo: separando la sinistra riformista dall'Italia dei Valori, aprendo un confronto con l'Udc e mantenendo un rapporto di dialogo con il Partito Democratico".
Nencini ha affrontato il tema della riorganizzazione interna del Partito: "Dobbiamo necessariamente completarla entro il mese di settembre: oggi eleggeremo la Direzione Nazionale, che a sua volta sceglierà una Segreteria che sarà impegnata anche durante il mese di agosto. Infine daremo vita ad un bureau aperto al contributo di quei compagni che hanno fatto la storia del nostro Partito e che hanno ancora voglia di lavorare".
Sulle iniziative che intraprenderà il Ps nei prossimi mesi, Nencini lancia una 'Campagna d'Autunno', che partirà con le 'Tre giornate riformiste', che "avranno luogo in Puglia dal 19 al 21 settembre: tre giorni di lavoro, al quale inviteremo i leader delle altre forze politiche, i sindacati, i giornalisti e nei quali discuteremo dell'attuale fase politica
e del nostro progetto socialista". "Oltre a questa iniziativa - ha aggiunto il segretario - dal prossimo autunno ci concentreremo su quattro temi principali. L'economia, con la presentazione di una proposta di legge che riguardi un nuovo statuto del lavoro legato al precariato; le riforme istituzionali, un tema che affronteremo anche nella
manifestazione di domenica, perché crediamo che la riforma della legge elettorale sia solamente la fase finale di una revisione complessiva della cornice istituzionale". "Su questo tema - nota Nencini - serve una costituente che veda protagoniste anche le forze extra parlamentari, capace di esprimere proposte condivise per una riforma
complessiva delle istituzioni. Le altre due priorità saranno la giustizia, con un convegno che organizzeremo in autunno insieme all'Udc ed il tema delle libertà individuali e dei diritti civili, che noi socialisti, da laici e non da laicisti, abbiamo nel nostro dna". "Il nostro - ha concluso Nencini - deve essere un partito aperto, attento all'evoluzione
politica delle altre forze, capace di confrontarsi con singoli e pezzi di società organizzata che ci guarderanno con una attenzione particolare. Chiuderci in noi stessi sarebbe un errore".

Al termine dei lavori del Consiglio Nazionale, su proposta del Segretario, Oreste Pastorelli è stato eletto all'unanimità Tesoriere Nazionale. Sempre all'unanimità Pia Locatelli è stata eletta presidente del Consiglio Nazionale.
Il Segretario del partito ha altresì proposto la costituzione della commissione per lo statuto formata dai compagni Benzoni, D'Alfonso, Caligaris, Bartolomei, Corsini, Mastelloni, Labellarte, Nigra, Marzo, che dovrà terminare i propri lavori entro il mese di settembre. Successivamente il Consiglio Nazionale, sotto la presidenza di Pia Locatelli ha eletto a larga maggioranza la Direzione Nazionale. Al termine dei lavori del Consiglio Nazionale il Segretario ha subito convocato la Direzione, che ha eletto la Segreteria Nazionale composta dai compagni: Biscardini, Di Lello, Di Gioia, Girolamini, Labellarte, Del Bue, Turci, Nigra, Marzo, Sollazzo.

APPUNTAMENTI

Torino Galleria d'arte moderna (GAM) Corso Galileo Ferraris 30; lunedì 28 luglio ore 18.00
Riccardo Nencini incontra i socialisti del Piemonte.

Noci (Ba) Giovedì 31 Luglio ore 19:00 la Sala convegni via Pio XII Convegno sul tema: "Nuovo Socialismo - Partito Nuovo".
Relatori: Tommaso Minervini, Gianvito Mastroleo, Gino Laroccia, Mino Tinelli.


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giovedì 24 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 24 luglio 2008


NEWSLETTER DEL 24 LUGLIO 2008


IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO VENERDI' 25 LUGLIO ALLE ORE 11.00
IN ROMA, HOTEL MELIA' AURELIA ANTICA, VIA DEGLI ALDOBRANDESCHI N. 223, CON IL SEGUENTE
OdG:
1) esame situazione politica
2) elezione del Presidente del Consiglio nazionale
3) elezione della Direzione nazionale
4) nomina della Commissione per lo Statuto
5) nomina del Tesoriere

Info sul sito www.partitosocialista.it


IL DIBATTITO POLITICO

NENCINI, 'CI VUOLE LA MAZZA', ECCO VOLTO FASCISTA DI PIETRO
I suoi alleati, si fa per dire, cosa ne pensano?

«Niente è più illuminante del rozzo linguaggio di Di Pietro. Per imporre la sua strada verso la 'democrazia', i suoi obbiettivi, il referendum, la lotta contro la finanziaria ecc. ecc., oggi, in piazza, afferrando una bandiera, ha gridato : 'ci vuole la mazza, quella ci vuole'. Ecco la regola 'democratica' di Di Pietro, una regola fascista.
A noi socialisti richiama quella frase 'io quello lo sfascio' con la quale anticipò, fuori dell' aula, la sua 'requisitoria' contro Craxi. Tutto questo ci fa orrore: e i suoi alleati, si fa per dire, che cosa ne pensano?».
Lo sottolinea, in una nota, il segretario del Ps, Riccardo Nencini, riferendosi al leader Idv che stamani era sceso in piazza Montecitorio a sostegno dei lavoratori delle agenzie delle entrate che manifestavano contro i tagli della manovra economica.


RIFORMISTI: NENCINI ACCELLERA PER COSTITUENTE RIFORMISTA
Il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini, ha messo in cantiere una serie di incontri per riprendere il filo di una Costituente riformista «in grado di rispondere ai nuovi modelli economici, culturali e politici di una società radicalmente cambiata». Nencini ha incontrato ieri a Roma esponenti e dirigenti socialdemocratici e del partito d'Azione, primi di una serie di appuntamenti che consentano di affrontare i temi più urgenti del Paese e che trovino la condivisione ed il contributo del mondo delle professioni, delle categorie, del lavoro, dell' intellettualità, dell'economia.


LEGGE ELETTORALE: COLLOQUIO TRA RICCARDO NENCINI E MARIO SEGNI
Il coordinatore del comitato dei referendari d'accordo sulla campagna contro le liste bloccate
Il coordinatore del comitato dei referendari, Mario Segni, e il segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini, si sono sentiti oggi pomeriggio al telefono a proposito della campagna nazionale dei socialisti, ''La Repubblica senza partecipazione'' , organizzata in tutta Italia contro l' abolizione delle preferenze e che si svolgerà domenica prossima 27 luglio. Segni si è trovato d'accordo con Nencini sull'obbiettivo della campagna che è contro le liste bloccate: ''Il peggior dato del 'porcellum' che rischia di essere esteso alla legge elettorale delle Europee'', secondo il leader referendario. Nencini e Segni hanno concordato di risentirsi nei primi giorni di settembre per concordare iniziative comuni.
Elenco sedi manifestazioni

Modulo raccolta firme


APPUNTAMENTI

Todi (Pg) Venerdì 25 luglio ore 17, Hotel Bramante
Riccardo Nencini partecipa al sesto seminario nazionale di cultura politica:
"Il bipartitismo che non c'è. Può durare l'attuale sistema?" organizzato
dalla 'Fondazione Liberal'


Bocciodromo Poggio Sommavilla, Collevecchio (RI) venerdì 25 luglio ore 20.00
I° Festa del Partito Socialista. Interviene Riccardo Nencini

Torino Galleria d'arte moderna (GAM) Corso Galileo Ferraris 30; lunedì 28 luglio ore 18.00
Riccardo Nencini incontra i socialisti del Piemonte.

Noci (Ba) Giovedì 31 Luglio ore 19:00 la Sala convegni via Pio XII Convegno sul tema: "Nuovo Socialismo - Partito Nuovo".
Relatori: Tommaso Minervini, Gianvito Mastroleo, Gino Laroccia, Mino Tinelli.


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mercoledì 23 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 23 luglio 2008


NEWSLETTER DEL 23 LUGLIO 2008


IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO VENERDI' 25 LUGLIO ALLE ORE 11.00
IN ROMA, HOTEL MELIA' AURELIA ANTICA, VIA DEGLI ALDOBRANDESCHI N. 223, CON IL SEGUENTE
OdG:
1) esame situazione politica
2) elezione del Presidente del Consiglio nazionale
3) elezione della Direzione nazionale
4) nomina della Commissione per lo Statuto
5) nomina del Tesoriere

Info sul sito www.partitosocialista.it


IL DIBATTITO POLITICO

RIFORME. RICCARDO NENCINI HA PRESENTATO A MONTECITORIO LA PRIMA CAMPAGNA DEL PARTITO SOCIALISTA
Socialisti in piazza per il ripristino delle preferenze

Si intitola 'La Repubblica senza partecipazione' la prima campagna pubblica del Partito Socialista, che domenica 27 luglio in alcune tra le principali città-simbolo della Carta Costituzionale, (elenco) sarà diretta a raccogliere adesioni per rendere più forte il vincolo tra eletti e cittadini riconsegnando agli elettori la possibilità di scegliere, attraverso la preferenza, chi dovrà sedere in Parlamento. L'iniziativa è stata presentata questo pomeriggio da Riccardo Nencini, Segretario Nazionale del Ps, in una conferenza stampa a Montecitorio. 'La Repubblica senza partecipazione' si svolgerà in molte città d'Italia e luoghi simbolo che richiamano i principi della Carta Costituzionale. Come Reggio Emilia, dove è nato il tricolore; Milano, al centro delle cronache per i casi di Eluana Englaro e della moschea di viale Jenner; Torino, città natale di Giuseppe Saragat e recentemente teatro della tragedia alla fabbrica ThyssenKrupp. Tra le altre città scelte dai socialisti Roma, Padova, Napoli, Perugia, Sassari. Riccardo Nencini sarà a Firenze, dove ricorderà i padri costituenti Piero Calamandrei, Giorgio La Pira e Amintore Fanfani e presenterà la petizione per chiedere il ripristino del voto di preferenza nel sistema elettorale italiano. "Alla Costituzione - ha spiegato Riccardo Nencini - venne fatto corrispondere un sistema elettorale proporzionale con voto di preferenza. La cancellazione di ogni possibilità di scegliere i propri rappresentanti alla Camera e al Senato ha allargato il solco tra istituzioni e cittadini ed ha indebolito l'autorevolezza del Parlamento. Una Assemblea di nominati prima ancora che di eletti tende infatti a manifestare un più alto tasso di obbedienza. Una delle strade da seguire per rinnovare il rapporto con gli elettori è tornare al voto di preferenza". Il quadro attuale è, secondo il segretario socialista, preoccupante. "Populismi di segno opposto - ha aggiunto - stanno logorando lo spirito della Costituzione e la centralità del Parlamento. Deputati e Senatori sono chiamati sempre più spesso a votare provvedimenti dichiarati urgenti quando i problemi che affliggono l'Italia attendono una risposta dall'inizio della legislatura. Tutto ciò va ad aggiungersi alla crisi che ha investito le capacità decisionali del Parlamento, con un Capo del Governo eletto 'de facto' direttamente dal popolo, cui è portato a rispondere anziché confrontarsi con le Assemblee elettive, ed forte processo di delegificazione con esplosione della regolamentazione governativa". "Ci troviamo dinanzi - ha concluso il leader socialista - ad una rappresentatività 'circoscritta' dei parlamentari in quanto eletti in listoni bloccati decisi al di fuori da ogni relazione con gli elettori. Il bilanciamento tra potere legislativo e potere esecutivo che il costituente aveva infisso nella Carta esce stravolto da una consuetudine che sta diventando norma pur in assenza di riforme costituzionali tese a riorganizzare la forma di Stato e la forma di Governo". Alla conferenza stampa hanno partecipato tra gli altri Roberto Biscardini, Gerardo Labellarte e Bobo Craxi. " Si sta generando - ha affermato Craxi - un riformismo elettorale che non tiene conto del pluralismo nel nostro Paese e ciò spinge le forze minori a scendere in piazza. La rappresentatività è un elemento importante della democrazia e a muoversi per questa è giusto che lo facciano le forze padrine della Costituzione. Tornare alla preferenza ha delle controindicazioni, ma evita il problema delle classi dirigenti cooptate. Il sistema italiano non ha eguali in alcun altro sistema elettorale europeo. E' un problema italiano che va preso sul serio


RICCARDO NENCINI HA INCONTRATO GIANFRANCO FINI
Al centro del colloquio il diritto di tribuna dei socialisti e le sue eventuali forme procedurali
"Sono soddisfatto dell'incontro con il presidente della Camera Gianfranco Fini. Abbiamo approfondito il tema del 'diritto di tribuna' e le sue eventuali forme procedurali". E' quanto ha dichiarato il segretario del Partito socialista Riccardo Nencini, che questa mattina ha incontrato il presidente della Camera dei Deputati, Gianfranco Fini. "Ho trovato il presidente Fini molto sensibile sulle riforme regolamentari del Parlamento e in generale sulle riforme costituzionali", ha aggiunto Nencini. "D' altra parte questo rientra anche nello schema a suo tempo illustrato da Fini ai presidenti delle commissioni parlamentari sulla tabella di marcia dei lavori parlamentari. Per quanto riguarda i socialisti, il diritto di tribuna, cioè la possibilità di dedicare spazi delle sedute di commissione ad ascoltare forze rimaste fuori dal Parlamento nell' ultima competizione elettorale, era un impegno assunto al congresso di Montecatini e che - ha concluso - stiamo portando in porto".


APPUNTAMENTI

Todi (Pg) Venerdì 25 luglio ore 17 Hotel Bramante
Riccardo Nencini partecipa al sesto seminario nazionale di cultura politica: "Il bipartitismo che non c'è. Può durare l'attuale sistema?" organizzato dalla 'Fondazione Liberal'


Bocciodromo Poggio Sommavilla, Collevecchio (RI) venerdì 25 luglio ore 20.00
I° Festa del Partito Socialista. Interviene Riccardo Nencini

Torino Galleria d'arte moderna (GAM) Corso Galileo Ferraris 30; lunedì 28 luglio ore 18.00
Riccardo Nencini incontra i socialisti del Piemonte.



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PS Toscana - Newsletter n° 38 del 23 luglio 2008

PS Toscana - Newsletter n° 38 del 23 luglio 2008

DOMENICA 27 LUGLIO 2008
Firenze, piazza della Repubblica – ore 11,30
"LA REPUBBLICA SENZA PARTECIPAZIONE"
MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL PARTITO SOCIALISTA

RICCARDO NENCINI
in difesa della Costituzione e per il ripristino della preferenza



APPELLO AI RIFORMISTI

Populismi di segno opposto stanno logorando lo spirito della Costituzione e la centralità del Parlamento.
Deputati e Senatori sono chiamati sempre più spesso a votare provvedimenti dichiarati urgenti quando i problemi che affliggono l'Italia attendono una risposta dall'inizio della legislatura. Un quadro preoccupante che va ad aggiungersi alla crisi che ha investito le capacità decisionali del Parlamento.
Capo del Governo eletto 'de facto' direttamente dal popolo, cui è portato a rispondere anziché confrontarsi con le Assemblee elettive; forte processo di delegificazione con esplosione della regolamentazione governativa; rappresentatività 'circoscritta' dei parlamentari in quanto eletti in listoni bloccati decisi al di fuori da ogni relazione con gli elettori.
Il bilanciamento tra potere legislativo e potere esecutivo che il costituente aveva infisso nella Carta esce stravolto da una consuetudine che sta diventando norma pur in assenza di riforme costituzionali tese a riorganizzare la forma di Stato e la forma di Governo.
Alla Costituzione venne fatto corrispondere un sistema elettorale proporzionale con voto di preferenza.
La cancellazione di ogni possibilità di scegliere i propri rappresentanti alla Camera e al Senato ha allargato il solco tra istituzioni e cittadini ed ha indebolito l'autorevolezza del Parlamento.
Una Assemblea di nominati prima ancora che di eletti tende infatti a manifestare un più alto tasso di obbedienza.
Una delle strade da seguire per rinnovare il rapporto con gli elettori è tornare al VOTO DI PREFERENZA.
La prima campagna pubblica dei socialisti a partire da domenica 27 luglio nelle venti regioni italiane, in venti città-simbolo della Carta Costituzionale, sarà diretta a raccogliere adesioni per rendere più forte il vincolo tra eletti e cittadini riconsegnando agli elettori la possibilità di scegliere chi dovrà sedere in Parlamento.



CONSIGLIO REGIONALE SI APRE CON L'INNO DI MAMELI; NENCINI, INNO REPUBBLICANO RIVOLTO AL POPOLO

La seduta del Consiglio regionale della Toscana del 22 luglio si e' aperta con l'inno di Mameli. Il presidente Riccardo Nencini si è alzato in piedi così come hanno fatto tutti i consiglieri presenti, mentre risuonavano le note registrate dell'inno degli italiani. L'esecuzione dell'inno, per la prima volta nell'aula del Consiglio della Toscana, si e' conclusa con un applauso da parte dell'Assemblea. ''E' una lacuna grave, fra le tante che spesso lo affliggono, quella di Bossi sull'inno di Mameli. Avrebbe dovuto sapere che, a differenza degli altri che si rivolgevano a sovrani, era un inno 'repubblicano', che si rivolgeva al 'popolo', e celebrava momenti storici di cui il 'popolo' era protagonista''. È quanto ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini. ''Insomma - ha continuato -, per un movimento come la Lega, che si richiama a radici popolari e che aspira ad interpretarne i sentimenti, un salto un po' troppo strumentale. Di questi tempi e in questa polemica il modo migliore per ricordare a tutti il significato simbolico dell'inno di Mameli, quello di una Nazione che aspirava, e conquistava, la sua liberta', era di farlo risuonare fra le mura di una Istituzione''. ''Cosi' abbiamo fatto - ha concluso -, cosi' lo interpretiamo, cosi' onoriamo la nostra Costituzione, di cui il presidente Napolitano si dimostra, ogni giorno di piu', rigoroso custode''.



DPEF; MOZIONE DEL PARTITO SOCIALISTA, SI RIDUCA TASSA DIRITTO STUDIO UNIVERSITARIO

«La Giunta regionale verifichi la possibilità di ridurre significativamente la tassa regionale per il diritto allo studio universitario e di compensare la riduzione del gettito per le Aziende Regionali per il Diritto allo studio universitario attraverso risorse di bilancio regionale».


È quanto chiedono, in una mozione iscritta all'ordine del giorno del Consiglio regionale, i consiglieri del Partito Socialista Pieraldo Ciucchi e Giancarlo Tei.
«Le misure previste nel Dpef – si legge nella mozione - prevedono, tra l'altro, una consistente riduzione del carico fiscale da ottenere attraverso la rimodulazione dell'IRAP per circa 5 milioni e una riduzione del 10%, equivalente a 20 milioni di euro, delle tasse automobilistiche per le auto a basse emissioni inquinanti e l'esenzione per 5 anni per i veicoli alimentati a GPL e Metano. In questo contesto di sostanziale riduzione della pressione fiscale – proseguono Ciucchi e Tei - riteniamo quindi che possa inserirsi anche una riduzione per la tassa per il Diritto allo studio da contenersi all'interno dei 25 milioni di detassazioni previste nel documento DPEF 2009.
«Sarebbe senz'altro un segnale – concludono i due consiglieri socialisti - che confermerebbe l'impegno mantenuto costantemente in questi anni dal Governo regionale nei riguardi del mondo universitario e giovanile».

DPEF; CIUCCHI: FONDO SPECIALE PER LA CRISI DEL MANIFATTURIERO E LOTTA ALLE SITUAZIONI DI ILLEGALITA'

Un fondo speciale di alcune decine di milioni di euro da affiancare ai Piani operativi regionali (POR) per far fronte alla crisi del settore manifatturiero.
A proporlo è il presidente del gruppo Partito Socialista in Consiglio regionale della Toscana, intervenuto nel dibattito sul Dpef.
«Per fronteggiare la crisi del manifatturiero in Toscana – ha spiegato Ciucchi – e salvaguardare i livelli produttivi ed occupazionali in una congiuntura sfavorevole nazionale ed internazionale, dobbiamo procedere all'istituzione di un apposito fondo, che potrebbe consistere in alcune decine di milioni di euro, da affiancare ai Piani Operativi regionali già approvati.
«Un obiettivo da perseguire – ha concluso Ciucchi – è inoltre quello di stanare e fare emergere le aziende che producono lavoro nero, la cui conduzione illegale da parte di cittadini extracomunitari, soprattutto cinesi, penalizza la produzione e la sopravvivenza di tante aziende prevalentemente del comparto tessile. Invochiamo in questo senso un maggiore sforzo da parte delle forze dell'ordine a tutela dell'economia toscana e dell'occupazione».



DEL TURCO. NENCINI: DI DIVERSO C'E' SOLO IL COMPORTAMENTO DI PAOLINI

Già nel 1964 Giorgio Amendola ruppe l'incantesimo della superiorità comunista.

"Dopo Lombroso e dopo le ridicole tesi della superiorità della razza ariana, ci tocca leggere una nuova teoria sulla diversità - nel senso: 'siamo i migliori' - degli ex-Ds rispetto agli iscritti e militanti di altri partiti. Si ignora da dove il vice presidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, tragga questo convincimento, non avendone traccia né nella scienza universale, né nella storia d' Italia e d' Europa. Possono invece soccorrere alla bisogna vicende e fatti figli del comunismo internazionale sui quali invece gli storici hanno fatto da tempo, e finalmente, ampia luce". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini. In una intervista al Riformista di oggi, Enrico Paolini, vicepresidente della giunta regionale dell'Abruzzo, democratico ex Ds, ha sostenuto che g li ex Ds sono antropologicamente 'diversi' da quelli che provengono da Margherita e Sdi. "Etica della responsabilità e correttezza di comportamenti - prosegue Nencini - obbligano chiunque ricopra funzioni di quel rilievo non a tacere, né ad 'assentarsi' da riunioni 'delicate', ma invitano a prendere posizione. Sempre". "Se vi è una diversità antropologica - continua ancora Nencini - essa consiste proprio in questi comportamenti ben poco istituzionali. L' incantesimo della superiorità comunista fu rotto da Giorgio Amendola con tre articoli su Rinascita fra l' ottobre e il dicembre 1964. Conviene che Paolini se li rilegga". "Al 'migliore' contro tutti ed a quelli che la pensano come lui - conclude il segretario socialista - conviene chiarire due cose : i socialisti abruzzesi vogliono che si torni subito al giudizio dei cittadini, senza altri tentennamenti; le primarie di coalizione potrebbero essere la strada maestra per scegliere il candidato alla presidenza della Regione".


La Newsletter e realizzata a cura di Matteo Morandini
Ufficio Stampa e comunicazione, Gruppo PS – Consiglio Regionale della Toscana
Tel. 055.2387549 - Fax 055.2387550
E-mail: gruppopartitosocialista@consiglio.regione.toscana.it

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martedì 22 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 22 luglio 2008


NEWSLETTER DEL 22 LUGLIO 2008


IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO VENERDI' 25 LUGLIO ALLE ORE 11.00
IN ROMA, HOTEL MELIA' AURELIA ANTICA, VIA DEGLI ALDOBRANDESCHI N. 223, CON IL SEGUENTE
OdG:
1) esame situazione politica
2) elezione del Presidente del Consiglio nazionale
3) elezione della Direzione nazionale
4) nomina della Commissione per lo Statuto
5) nomina del Tesoriere

Info sul sito www.partitosocialista.it


IL DIBATTITO POLITICO

DEL TURCO. NENCINI: DI DIVERSO C'E' SOLO IL COMPORTAMENTO DI PAOLINI
Già nel 1964 Giorgio Amendola ruppe l'incantesimo della superiorità comunista.

"Dopo Lombroso e dopo le ridicole tesi della superiorità della razza ariana, ci tocca leggere una nuova teoria sulla diversità - nel senso: 'siamo i migliori' - degli ex-Ds rispetto agli iscritti e militanti di altri partiti. Si ignora da dove il vice presidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, tragga questo convincimento, non avendone traccia né nella scienza universale, né nella storia d' Italia e d' Europa. Possono invece soccorrere alla bisogna vicende e fatti figli del comunismo internazionale sui quali invece gli storici hanno fatto da tempo, e finalmente, ampia luce". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini. In una intervista al Riformista di oggi, Enrico Paolini, vicepresidente della giunta regionale dell'Abruzzo, democratico ex Ds, ha sostenuto che gli ex Ds sono antropologicamente 'diversi' da quelli che provengono da Margherita e Sdi. "Etica della responsabilità e correttezza di comportamenti - prosegue Nencini - obbligano chiunque ricopra funzioni di quel rilievo non a tacere, né ad 'assentarsi' da riunioni 'delicate', ma invitano a prendere posizione. Sempre". "Se vi è una diversità antropologica - continua ancora Nencini - essa consiste proprio in questi comportamenti ben poco istituzionali. L' incantesimo della superiorità comunista fu rotto da Giorgio Amendola con tre articoli su Rinascita fra l' ottobre e il dicembre 1964. Conviene che Paolini se li rilegga". "Al 'migliore' contro tutti ed a quelli che la pensano come lui - conclude il segretario socialista - conviene chiarire due cose : i socialisti abruzzesi vogliono che si torni subito al giudizio dei cittadini, senza altri tentennamenti; le primarie di coalizione potrebbero essere la strada maestra per scegliere il candidato alla presidenza della Regione".

BOSSI. CRAXI: SOLO OPPORTUNISTI GLI EX SOCIALISTI AL GOVERNO.
Nencini ha aperto la seduta del consiglio regionale della Toscana con l'inno di Mameli
"I sedicenti socialisti che stanno al Governo e che siedono nel Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, se avessero un minimo di dignita' politica ed un briciolo di amor patrio e se la piantassero di ritenere mero folclore o frutto di grande intelligenza politica certe discutibili azioni di Umberto Bossi, si alzerebbero e non parteciperebbero ad un Cdm con un ministro anti - italiano. Siccome non lo faranno, almeno la piantassero di autocompiacersi del proprio passato socialista quando, per puro opportunismo, si sorvola intorno ad episodi come quello dei giorni scorsi: difendano l'identita' nazionale, anziche' barricarsi dietro logiche di alleanza ormai divenute una merce politica avariata". Cosi' Bobo Craxi, esponente del Partito socialista. Oggi intanto Riccardo Nencini, nella sua veste di Presidente del Consiglio regionale della Toscana, ha fatto aprire la seduta dell'Assemblea con le note dell'inno di Mameli. "E' una lacuna grave, fra le tante che spesso lo affliggono - ha detto il Segretario del Partito - quella di Bossi sull'inno di Mameli. Avrebbe dovuto sapere che, a differenza degli altri che si rivolgevano a sovrani, era un inno 'repubblicano', che si rivolgeva al 'popolo', e celebrava momenti storici di cui il 'popolo' era protagonista''. ''Insomma - ha continuato Nencini -, per un movimento come la Lega, che si richiama a radici popolari e che aspira ad interpretarne i sentimenti, un salto un po' troppo strumentale. Di questi tempi e in questa polemica il modo migliore per ricordare a tutti il significato simbolico dell'inno di Mameli, quello di una Nazione che aspirava, e conquistava, la sua liberta', era di farlo risuonare fra le mura di una Istituzione''. ''Cosi' abbiamo fatto - ha concluso -, cosi' lo interpretiamo, cosi' onoriamo la nostra Costituzione, di cui il presidente Napolitano si dimostra, ogni giorno di piu', rigoroso custode''.


LA FINE DELLA LATITANZA DI RADOVAN KARADZIC

RADOVAN KARADZIC L'EX LEADER POLITICO DEI SERBO BOSNIACI ARRESTATO VENERDI' SCORSO A BELGRADO
Nencini, suo arresto passo da gigante per la giustizia internazionale
Karadzic era insieme a Ratko Mladic e Slobodan Milosevic la figura simbolo delle brutalita' commesse durante le guerre balcaniche. Incriminato per genocidio e crimini di guerra, aveva sulla propria testa una taglia di 5 milioni di dollari messa dal governo degli Stati Uniti. Nato a Petnjica, nel nord del Montenegro si trasferi' a Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, per studiare di psichiatria. Amante della poesia, si avvicino' allo scrittore nazionalista serbo Dobrica Cosic che lo incoraggio' a intraprendere la carriera politica. Nel 1989 fu tra i protagonisti della fondazione in Bosnia Erzegovina del Partito Democratico Serbo che si proponeva di proteggere e rafforzare gli interessi dei Serbi di Bosnia Erzegovina. Il 3 marzo 1992 un referendum cui avevano partecipato solo i Croato-Bosniaci e i Bosniaci Musulmani (mentre era stato boicottato dai Serbi di Bosnia), sanci' l'indipendenza della Repubblica dalla Jugoslavia. Poco piu' di un mese dopo la Bosnia Erzegovina venne riconosciuta dall'Onu come uno stato indipendente e sovrano, ma i Serbi di Bosnia non riconobbero il nuovo stato e proclamarono la nascita nei territori a prevalenza serba della Repubblica Serba (Republika Srpska), di cui Karadzic divenne presidente. E' accusato di aver ordinato la "pulizia etnica" di popolazioni bosniache e croate. Dal 1996 era ricercato per crimini di guerra dal Tribunale Penale Internazionale per i Crimini nella Ex-Jugoslavia. L'Interpol ha emesso contro di lui un mandato per crimini contro l'umanita', la vita e la salute pubblica, genocidio, gravi violazioni delle convenzioni di Ginevra del 1949, omicidio e violazioni delle norme e delle convenzioni di guerra. La sua capacita' di evitare la cattura per otto anni ha fatto di lui un eroe popolare in alcuni ambienti nazionalisti serbi. "Solo pochi giorni fa il mondo intero ha ricordato il massacro di Srebrenica, invocando un impegno ancora maggiore da parte delle istituzioni internazionali perché su quella tragedia fosse fatta chiarezza e giustizia. Oggi, con l'arresto di Karadzic, il maggiore responsabile di quell'eccidio, possiamo dire che la giustizia penale internazionale può fare un passo da gigante per ricucire una ferita ancora aperta". È quanto ha dichiarato Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito socialista, commentando la notizia dell'arresto di Radovan Karadzic. "La cattura di questo criminale - ha aggiunto Nencini - uno dei più efferati del secondo dopoguerra, rappresenta anche un segnale politicamente rilevante nell'ottica di un riavvicinamento della nazione serba all'Europa".


I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

MOSCHEA A MILANO. BISCARDINI: NO AI NOMADI DELLA PREGHIERA, UNA GRANDE CITTA' HA ANCHE UNA GRANDE MOSCHEA
L'atteggiamento del comune di Milano è indecoroso.
"I Socialisti ricordano la Costituzione e non indietreggiano rispetto all'articolo 8, la libertà di culto non può essere messa in discussione. La vicenda del dove consentire la preghiera ai musulmani a Milano ha dell'incredibile. Per toglierli giustamente da viale Jenner li hanno obbligati a diventare nomadi della preghiera: prima il Vigorelli poi il PalaSharp; poi si vedrà. Una contraddizione per una grande città come Milano che dovrebbe disporre tra le sue funzioni di eccellenza anche quelle di una grande moschea, così come accade in tutte le altre principali città del mondo." Lo ha dichiarato Roberto Biscardini del Partito Socialista che ha aggiunto: "L'atteggiamento del comune di Milano è indecoroso. Tolti i musulmani da viale Jenner non ha detto dove, come e con quali procedure urbanistiche si può arrivare ad una soluzione definitiva. Il comune si è limitato a dire che è un problema privato della comunità musulmana e ha scaricato sul Prefetto, quasi che fosse solo un problema di ordine pubblico, la soluzione di ogni questione. Non basta: il Comune governi la città, risolva i conflitti e affronti le questioni sul tappeto, evitando di violare l'articolo 8 della Costituzione."


FIRENZE. DPEF; MOZIONE DEL PARTITO SOCIALISTA, SI RIDUCA TASSA DIRITTO STUDIO UNIVERSITARIO
«La Giunta regionale verifichi la possibilità di ridurre significativamente la tassa regionale per il diritto allo studio universitario e di compensare la riduzione del gettito per le Aziende Regionali per il Diritto allo studio universitario attraverso risorse di bilancio regionale». È quanto chiedono, in una mozione iscritta all'ordine del giorno del Consiglio regionale, i consiglieri del Partito Socialista Pieraldo Ciucchi e Giancarlo Tei. «Le misure previste nel Dpef - si legge nella mozione - prevedono, tra l'altro, una consistente riduzione del carico fiscale da ottenere attraverso la rimodulazione dell'IRAP per circa 5 milioni e una riduzione del 10%, equivalente a 20 milioni di euro, delle tasse automobilistiche per le auto a basse emissioni inquinanti e l'esenzione per 5 anni per i veicoli alimentati a GPL e Metano. In questo contesto di sostanziale riduzione della pressione fiscale - proseguono Ciucchi e Tei - riteniamo quindi che possa inserirsi anche una riduzione per la tassa per il Diritto allo studio da contenersi all'interno dei 25 milioni di detassazioni previste nel documento DPEF 2009. «Sarebbe senz'altro un segnale - concludono i due consiglieri socialisti - che confermerebbe l'impegno mantenuto costantemente in questi anni dal Governo regionale nei riguardi del mondo universitario e giovanile».


APPUNTAMENTI

Todi (Pg), Venerdì 25 luglio ore 17 Hotel Bramante Riccardo Nencini partecipa al sesto seminario nazionale di cultura politica: "Il bipartitismo che non c'è. Può durare l'attuale sistema?" organizzato dalla 'Fondazione Liberal'


Bocciodromo Poggio Sommavilla, Collevecchio (RI); venerdì 25 luglio ore 20.00
I° Festa del Partito Socialista. Interviene Riccardo Nencini

Torino. Galleria d'arte moderna (GAM) Corso Galileo Ferraris 30; lunedì 28 luglio ore 18.00
Riccardo Nencini incontra i socialisti del Piemonte.


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lunedì 21 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 21 luglio 2008


NEWSLETTER DEL 21 LUGLIO 2008


IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO VENERDI' 25 LUGLIO ALLE ORE 11.00
IN ROMA, HOTEL MELIA' AURELIA ANTICA, VIA DEGLI ALDOBRANDESCHI N. 223, CON IL SEGUENTE

OdG:
1) esame situazione politica
2) elezione del Presidente del Consiglio nazionale
3) elezione della Direzione nazionale
4) nomina della Commissione per lo Statuto
5) nomina del Tesoriere

Info sul sito www.partitosocialista.it


IL DIBATTITO POLITICO

GIUSTIZIA. NENCINI: IL RICHIAMO DI NAPOLITANO E' ANCHE A PROTEZIONE DEI GIUDICI.

'Davo per scontato che tutti, proprio tutti, si dicessero d'accordo con Napolitano sui guasti della spettacolarizzazione dei processi, sulla necessita' di rispettare dignita' e decoro delle persone coinvolte e sull' equilibrio che ne e' la premessa'. Lo afferma Riccardo Nencini, segretario del Partito Socialista, commentando il monito del Presidente della Repubblica sulla necessità di recuperare l'equilibrio e di non spettacolarizzare i processi giudiziari. 'A me comunque - aggiunge Nencini - sembra che quel richiamo all'equilibrio sia anche a protezione dei giudici da ogni influenza esterna come quella che possono esercitare su di loro, nelle fasi istruttorie, i processi spettacolo: in tv con i loro conduttori-presidenti di giurie mediatiche, o sui quotidiani, con lo spazio dato a gossip e ad analisi premature. In buona sostanza, stampa e tv possono influire sull'indirizzo di indagini e perfino sulla formazione di liberi convincimenti da parte dei magistrati'. 'L'importanza del richiamo di Napolitano - conclude il Segretario del Partito Socialista - puo' essere letto anche in questa chiave e, nell'ipotizzare una riforma della giustizia, diventa tanto piu' importante e impegnativo per tutti: giornalisti e magistrati, politici e avvocati'.


GOVERNO. CRAXI: SAREBBE MEGLIO SCARICARE BOSSI.
Le forze antisistema rischiano di trascinare questo Paese in una pericolosissima crisi
"Bossi e' un uomo intelligente, che sa bene quello che fa: vuol tenere sul filo del rasoio il Governo e riaffermare la propria centralita' politica. A quelle formazioni politiche a cui e' rimasto un briciolo di senso dello Stato converrebbe una cosa sola: chiederne le dimissioni e scaricarlo, prima che l'Italia si ritrovi, senza accorgersene, nella medesima condizione dei belgi, una tensione che non possiamo certo permetterci". E' quanto dichiara Bobo Craxi, esponente del Partito socialista, commentando i comportamenti del leader della Lega nord, Umberto Bossi. "Le forze 'antisistema' - conclude Craxi - rischiano di trascinare questo Paese in una pericolosissima crisi". Sull'argomento è intervenuto anche l'assessore regionale socialista della Puglia Onofrio Introna, che ha espresso "solidarietà" a Umberto Bossi - " Perchè è evidentemente una persona provata da una lunga e debilitante malattia, per le cui conseguenze occorre la massima comprensione. Ma mi chiedo comunque - ha proseguito Introna - se sia opportuno continuare ad affidare la responsabilità di governo di un'intera nazione a una persona che forse avrebbe bisogno di una visita medica. Visite mediche sono disposte per i conducenti di aerei, tir, treni, macchinari pesanti: non vedo perché non vi dovrebbe essere sottoposto un ministro in carica che ormai quasi quotidianamente si lascia andare a gestacci scomposti e non mantiene un atteggiamento corretto e dignitoso nei riguardi di chi non la pensa come lui"."Salvo che - ha concluso Introna - il centro destra non ritenga di voler continuare a mantenere Bossi in ostaggio per avere a disposizione qualcuno che dia sfogo ai peggiori istinti di egoismo e intolleranza che vengono dalla pancia dei partiti che compongono la maggioranza di governo. Eppure gli altri partiti del Pdl e lo stesso Bossi forse hanno dimenticato il ruolo degli intellettuali e dei lavoratori meridionali nella storia e nello sviluppo d'Italia - anche nella crescita di una scuola per tutti, elemento unificatore del Paese. Senza di loro, non ci sarebbe stato neppure il Nord inteso come zona sviluppata di un Paese che ha trovato la sua forza solo proprio nell'unità".

ROM: LOCATELLI E BATTILOCCHIO: SERVE UNA RIFORMA DELLA LEGGE SULLA CITTADINANZA
Gli eurodeputati del Partito Socialista a Maroni: no a paternalismo e discriminazione.
"La proposta di 'dare la cittadinanza ai minori rom abbandonati' continua a dimostrare, al di là delle dichiarate intenzioni umanitarie, il paternalismo e l'allarmismo inutile che ispira il ministro Maroni". E' quanto affermano in una nota congiunta gli eurodeputati Pia Locatelli ed Alessandro Battiloccchio, del Partito Socialista. "Dalle dichiarazioni di Maroni - sostengono Locatelli e Battilocchio - non si capisce perchè eventuali minori rom abbandonati debbano essere trattati diversamente da un minore abbandonato di altra origine. Maroni dovrebbe informarsi e chiedere quanti siano i minori abbandonati di sicura origine rom: scoprirà che si tratta di un numero minimo. Se invece si intende mettere in dubbio e contestare la potestà genitoriale nelle famiglie rom, pretendendo una verifica dei rapporti familiari a colpi di impronte digitali che non si effettua nei confronti di nessun altro, ecco che ricadremmo nella patente discriminazione, fomentata dal sospetto e dallo scandalismo, che è già stata condannata dall'Europa". "Invitiamo invece Maroni - concludono gli europarlamentari socialisti - ad affrontare i veri problemi: sul piano sociale, quello dell'emarginazione dei rom, che colpisce i minori e le loro famiglie; sul piano dei diritti, quello di una riforma della legge della cittadinanza, che dia a tutti gli stranieri il diritto ad accedere alla cittadinanza i taliana con procedure non vessatorie, rapide e trasparenti".


E' MORTO GIORGIO CARDETTI
Fu il primo sindaco socialista di Torino
E' scomparso ieri a Torino, Giorgio Cardetti. Aveva 65 anni e da tempo era affetto da un tumore. Cardetti fu Sindaco di Torino da 1985 all'87 e deputato socialista dal 1987 al 92. La camera ardente sarà allestita domani a Palazzo di Città e mercoledì vi sarà nella Sala Rossa del Comune la commemorazione e poi il funerale. "Partecipo con commozione al dolore della famiglia e di tutti i socialisti piemontesi per la scomparsa del compagno Giorgio Cardetti". E' quanto scrive il Segretario Nazionale del Partito Socialista, Riccardo Nencini, in un messaggio inviato ai familiari. "Giorgio - aggiunge Nencini - fu apprezzato Sindaco di Torino in anni particolarmente difficili per la città, non ancora uscita dalla cappa degli 'anni di piombo' e bisognosa di un forte rilancio. Ricoprì l'incarico con competenza e dedizione, quella stessa dedizione che lo ha accompagnato lungo tutta la sua vita di militante di dirigente e di parlamentare socialista fino ad impegnarsi in prima persona, già gravemente ammalato, nella Costituente e nel recente Congresso fondativo del partito di Montecatini a cui partecipò con grande impegno e passione". Anche Pia Locatelli, ha voluto inviare un messaggio alla moglie Adriana per unirsi al "dolore per la prematura scomparsa di Giorgio, fraterno amico e compagno. Sono sicura che il suo ricordo ci accompagnerà tutti". "Di Giorgio Cardetti - ha aggiunto l'eurodeputata - rimarrà indelebile l'impegno di sindaco di Torino, dove dimostrò di saper essere in grado di ridare vigore anche morale all'amministrazione, colpita da un grave scandalo. In questo soprattutto Giorgio sarà ricordato, come un galantuomo che dimostrò coi fatti come alla corruzione e al malaffare si possa contrapporre l'onestà e la competenza". "Giorgio ha lavorato fino all'ultimo, è venuto a tutti i nostri congressi, senza risparmio di energie". Così Giuseppe Garesio Segretario regionale del PS del Piemonte . "La vita politica e il Partito Socialista, che non ha mai abbandonato - ha proseguito Garesio - sono stati la sua vera passione, più del suo lavoro di giornalista. E' stato il primo sindaco socialista del nuovo centro sinistra, dopo il decennio delle giunte Novelli: una vera svolta, da far tremare i polsi, sfidare i comunisti alla metà degli anni ' 80 a Torino. Ricordo, con commozione che mi stringe il cuore, che scrissi con lui a quattro mani il discorso di investitura a sindaco di Torino: un programma di riforme e di solidarietà! Giorgio fu il leader vero di una coraggiosa svolta nella modernizzazione della città - ha ricordato Garesio - con il passaggio chiave della decisione di avviare il nuovo piano regolatore, affidato a Gregotti e Cagnardi. Poi, continuò la sua azione come deputato socialista e poi, da ultimo, come compagno e dirigente, segretario di Torino dal 2006 fino all'ultimo congresso, che lo vide leader piemontese della Mozione Locatelli - Turci. Anche in questo ruolo, tutti ne abbiamo apprezzato la moderazione e lo spirito costruttivo. Se ne va un compagno straordinario - ha concluso il Segretario Regionale - prometto che lo ricorderemo sempre con l'amore e la stima che ha meritato da tutti noi, che abbiamo avuto la fortuna di collaborare con lui. Il cordoglio è stato espresso anche dal Sindaco di Torino, Giorgio Chiamparino, che ha ricordato Cardetti, "uomo politico che seppe coniugare il riformismo attraverso il confronto ed il dialogo, da Sindaco gettò le basi per la modernizzazione della città". In queste ore stanno giungendo alla nostra redazione molti messaggi di cordoglio da parte di esponenti e militanti socialisti.

I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

CAGLIARI.TRAFFICO MERCI FS: CALIGARIS, NON CANCELLARE TRATTA MARITTIMA
Complice silenzio di Presidente e Giunta Regionale"Le Ferrovie dello Stato stanno realizzando il disegno di cancellare il traffico merci su rotaia tra la Sardegna e la penisola. E' sconcertante che il Presidente della Regione e la Giunta si rendano complici, con il silenzio, di un'iniziativa deleteria per l'isola. Un comportamento ancora più grave se si considera l'impegno contenuto in due ordini del giorno approvati dal Consiglio regionale". Lo afferma la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris nell'apprendere le ultime decisioni assunte dalla Divisione Cargo di Trenitalia. " La Regione - sottolinea la consigliera socialista - non può continuare ad assecondare le scelte delle Ferrovie dello Stato dannose per l'economia della nostra terra e lesive degli interessi dei suoi abitanti. Sui cittadini sardi infatti ricadranno gli effetti negativi, a partire dall'aumento del costo delle merci, della minore sicurezza nelle strade e dall'impatto ambientale, provocati dall'incremento del traffico di pesanti mezzi gommati".

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Bocciodromo Poggio Sommavilla, Collevecchio (RI); venerdì 25 luglio ore 20.00 I° Festa del Partito Socialista. Interviene Riccardo Nencini

Torino. Galleria d'arte moderna (GAM) Corso Galileo Ferraris 30; lunedì 28 luglio ore 18.00 Riccardo Nencini incontra i socialisti del Piemonte.


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