“Il pensiero socialista e riformista è vivo più che mai ed in questa fase storica in cui sembra regnare l’assenza di valori e punti di riferimento partiti come il Psi tornano ad avere un ruolo centrale nell’elaborazione politica e culturale”. Semplici ma significative le parole del capogruppo del Psi-Riformisti Leonardo Tafani in apertura della presentazione del volume “Viaggio a Siena nel secolo scorso. Il Psi tra cronaca e storia”, il primo dei quaderni che ricostruisce la storia del partito del garofano dal dopoguerra agli anni ’90. “Nei prossimi mesi proseguirà l’opera, con la seconda parte che andrà ad analizzare gli ultimi venti anni dei socialisti nel nostro territorio”, ha proseguito Tafani. Alla presentazione non sono mancati nomi e persone storiche del Psi senese e la sala di Palazzo Patrizi ha stento ha contenuto tanti volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la vita del partito a Siena. Significative le parole inviate dal sindaco Franco Ceccuzzi al Psi-Riformisti: “Mi pare azzeccata la scelta dei curatori di seguire come filo rosso dell’opera quello della memoria utilizzando gli strumenti dell’intervista e della testimonianza di chi, a Siena, ha dato e continua a dare corpo e voce alle idee socialiste anche all’interno delle istituzioni, esprimendo personalità di grande valore umano e politico. Memoria che si fa cronaca avvincente e racconto di una città, la nostra, cambiata e cresciuta anche grazie alle istanze riformiste avanzate dai socialisti. Un contributo che è ancora oggi prezioso e vivo, grazie alle idee e alle proposte di chi oggi è erede di una storia importante e protagonista della vita politica della città”. A vedere la sala piena e sentire i tanti commenti sulla necessità in Italia di un partito che sia legato al Partito Socialista Europeo e contestualmente ai territori, ha dato ai presenti la certezza che sia l’inizio di una nuovo percorso. Il quaderno ha voluto ripercorrere la storia socialista, una storia importante e piena di personalità di grande capacità amministrativa, una capacità dimostrata sempre con la determinazione di chi sa guardare oltre il presente e sa fare progetti per il futuro. Il Psi di Siena vuole rendere forti queste radici per i più giovani che non hanno vissuto quella storia, ma vuole soprattutto avere lo sguardo rivolto al futuro, per interpretare i cambiamenti radicali che il nostro paese dovrà affrontare, con senso di responsabilità e innovazione di cui dobbiamo farci carico per il bene delle generazioni del futuro.Unanimi i pareri positivi per l’opera realizzata da Serafina Baglioni, Michele Bonadio, Duccio Di Gaetano, Francesca Paoli e Lucia Pianigiani, che è stata presentato da Antonio Cardini, Mauro Barni e Pieraldo Ciucchi, la serata è stata moderata dal giornalista Michele Taddei. La pubblicazione è un vero e proprio viaggio nella memoria riformista senese, dove grazie anche a preziose immagini tanti compagni potranno rivedere un pezzo significativo della loro vita. Non mancano i ricordi dei compagni che hanno avuto incarichi di maggiori prestigio, come Sandro Pertini, Bruto Puccetti e Canzio Vannini, oppure lo stesso Mauro Barni, visibilmente emozionato per il suo “ritorno a casa”, anche se non era mai uscito dalla stessa, al pari della presenza socialista nella città e nella provincia di Siena, sempre forte e significativa negli ultimi cento anni. Il libro è stato editato da Pascal Editrice ed è stato stampato dall’Industria Grafica Pistolesi.
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giovedì 15 dicembre 2011
Siena, la storia socialista: il partito dei riformisti dal dopo guerra agli anni ’90
“Il pensiero socialista e riformista è vivo più che mai ed in questa fase storica in cui sembra regnare l’assenza di valori e punti di riferimento partiti come il Psi tornano ad avere un ruolo centrale nell’elaborazione politica e culturale”. Semplici ma significative le parole del capogruppo del Psi-Riformisti Leonardo Tafani in apertura della presentazione del volume “Viaggio a Siena nel secolo scorso. Il Psi tra cronaca e storia”, il primo dei quaderni che ricostruisce la storia del partito del garofano dal dopoguerra agli anni ’90. “Nei prossimi mesi proseguirà l’opera, con la seconda parte che andrà ad analizzare gli ultimi venti anni dei socialisti nel nostro territorio”, ha proseguito Tafani. Alla presentazione non sono mancati nomi e persone storiche del Psi senese e la sala di Palazzo Patrizi ha stento ha contenuto tanti volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la vita del partito a Siena. Significative le parole inviate dal sindaco Franco Ceccuzzi al Psi-Riformisti: “Mi pare azzeccata la scelta dei curatori di seguire come filo rosso dell’opera quello della memoria utilizzando gli strumenti dell’intervista e della testimonianza di chi, a Siena, ha dato e continua a dare corpo e voce alle idee socialiste anche all’interno delle istituzioni, esprimendo personalità di grande valore umano e politico. Memoria che si fa cronaca avvincente e racconto di una città, la nostra, cambiata e cresciuta anche grazie alle istanze riformiste avanzate dai socialisti. Un contributo che è ancora oggi prezioso e vivo, grazie alle idee e alle proposte di chi oggi è erede di una storia importante e protagonista della vita politica della città”. A vedere la sala piena e sentire i tanti commenti sulla necessità in Italia di un partito che sia legato al Partito Socialista Europeo e contestualmente ai territori, ha dato ai presenti la certezza che sia l’inizio di una nuovo percorso. Il quaderno ha voluto ripercorrere la storia socialista, una storia importante e piena di personalità di grande capacità amministrativa, una capacità dimostrata sempre con la determinazione di chi sa guardare oltre il presente e sa fare progetti per il futuro. Il Psi di Siena vuole rendere forti queste radici per i più giovani che non hanno vissuto quella storia, ma vuole soprattutto avere lo sguardo rivolto al futuro, per interpretare i cambiamenti radicali che il nostro paese dovrà affrontare, con senso di responsabilità e innovazione di cui dobbiamo farci carico per il bene delle generazioni del futuro.Unanimi i pareri positivi per l’opera realizzata da Serafina Baglioni, Michele Bonadio, Duccio Di Gaetano, Francesca Paoli e Lucia Pianigiani, che è stata presentato da Antonio Cardini, Mauro Barni e Pieraldo Ciucchi, la serata è stata moderata dal giornalista Michele Taddei. La pubblicazione è un vero e proprio viaggio nella memoria riformista senese, dove grazie anche a preziose immagini tanti compagni potranno rivedere un pezzo significativo della loro vita. Non mancano i ricordi dei compagni che hanno avuto incarichi di maggiori prestigio, come Sandro Pertini, Bruto Puccetti e Canzio Vannini, oppure lo stesso Mauro Barni, visibilmente emozionato per il suo “ritorno a casa”, anche se non era mai uscito dalla stessa, al pari della presenza socialista nella città e nella provincia di Siena, sempre forte e significativa negli ultimi cento anni. Il libro è stato editato da Pascal Editrice ed è stato stampato dall’Industria Grafica Pistolesi.
sabato 10 settembre 2011
Lettera aperta ai direttori dei giornali : raccontate la verità su Lavitola e L'Avanti
Una lettera, aperta e indignata, ai direttori di giornali e tv "perché raccontino la verità sulla vicenda dell'Avanti". A scriverla Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, alla luce degli ultimi sviluppi giudiziari che vedono al centro Valter Lavitola."Paghiamo colpe che non sono di nessuno dei nostri padri - scrive Nencini - ma di un millantatore che ha pensato, mettendo una L ed un apostrofo, di entrare nel pantheon dei direttori del più antico giornale della sinistra italiana. Assieme a Costa, Nenni, Pertini, Lombardi. Fin dalla mia elezione a segretario del PSI, nell'estate del 2008, ho lavorato con impegno per restituire ai socialisti un pezzo importante della loro identità, riportando in vita sia l'*Avanti! *(senza articolo, come è sempre stato, ed in edizione settimanale) che Mondoperaio. In questo difficile percorso mi sono imbattuto nel binario parallelo sul quale Lavitola e i suoi hanno scorrazzato per quasi due decenni con scaltrezza e con una condotta da pirati abbondantemente ripagata dal finanziamento pubblico all'editoria. Ne sono esempio gli oltre due milioni e mezzo di euro ottenuti nel 2009. Continuerò a lottare in ogni sede - conclude Nencini - e con ogni strumento a mia disposizione perché venga resa verità e giustizia".
giovedì 16 giugno 2011
Serve il riformismo
Il risultato numerico alla luce delle precedenti consultazioni, tutte fallite, e per i ripetuti e fallosi tentativi del Governo di affossare i quesiti, è straordinario, ma quello politico è eclatante e rafforza la mezza rivoluzione iniziata con il voto amministrativo di neppure un mese fa. Senza quel voto, il quorum non sarebbe stato raggiunto. I quattro quesiti nascondevano, e dall’inizio una questione puramente politica, - quello sul legittimo impedimento e quello sul nucleare – e intendevano promuoverla ben oltre il significato referendario. Ma senza Napoli, Milano, Cagliari, Trieste e Novara, senza l’annunciata fine della missione berlusconiana, la questione politica sarebbe rimasta sullo sfondo, cornice di un’opera di autore noto. Chi dunque sostiene che i referendum vanno giudicati secondo parametri apolitici sbaglia grandemente (solo in piccola parte ha ragione). Tra i quattro sì, sacrosanti, quello sul legittimo impedimento, è quello che meriterebbe subito una più attenta riflessione. La giustizia in Italia è drammaticamente lenta, e nel caso in cui l’indagato sia un esponente di governo questo costituisce un danno oggettivo per la persona e per la funzione che espleta. Se è vero che le norme salva-premier hanno fatto diventare intollerabile il rapporto tra potere politico e giustizia, è non meno vero che il problema potrebbe riproporsi in futuro, anche se non nei termini malati che ci ha imposto Berlusconi. Allora invece di ricercare impossibili salvacondotti, perché non immaginare una giustizia più veloce per i vertici del governo come ha suggerito anche l’ex ministro e ora governatore leghista Zaia a urne aperte? In attesa di una vera riforma non sarebbe male una soluzione che garantisse una giustizia uguale per tutti, ma anche capace di aiutare l’Italia a funzionare meglio.
Un’ultima riflessione sul futuro che ci attende. Che succederà da oggi ai prossimi mesi ?
Si fronteggeranno due fenomeni. Il primo, il protagonismo soggettivista, inverato di pratiche demagogiche e populiste, mostrerà sempre più la corda. Sobrietà e responsabilità riprenderanno il loro posto e, con loro, la politica e forse anche i partiti. Il secondo, il superamento di questo lungo ciclo non avverrà repentinamente, hic et nunc; vi saranno scosse di assestamento del tutto naturali e l’attenzione politica verrà catturata soprattutto da due fattori. Il centro-destra italiano, a differenza da molte destre europee, ha saputo ‘costituzionalizzare’ gli estremismi. Nella sua azione di rilancio questo è un vantaggio. Lo svantaggio è dato dal comportamento del suo leader, destinato a restare nonostante tutto. Quanto accadrà nei due schieramenti segnerà il tempo prossimo venturo. Nel centro-sinistra italiano è ancora troppo marcato il deficit di riformismo. Se resta così, il futuro potrebbe essere meno propizio del presente amministrativo-referendario.
L’Italia non ha bisogno di coalizioni “carriste”, ma di riformismo al governo: solo così la mezza rivoluzione di questa primavera non resterà incompiuta.
giovedì 9 giugno 2011
RICCARDO NENCINI: QUATTRO SI E QUATTRO FIRME PER CAMBIARE L'ITALIA
"Domenica 12 e lunedì 13 giugno le elettrici e gli elettori italiani sono chiamati alle urne per rispondere a quattro quesiti referendari che possono rappresentare, con il raggiungimento del quorum e la vittoria dei Sì, un ulteriore avviso di sfratto, dopo il chiaro segnale venuto dalle recenti elezioni amministrative, per il governo Berlusconi e la precaria maggioranza parlamentare che ancora lo sostiene.
I socialisti invitano dunque a recarsi ai seggi e a votare quattro SI.
I temi oggetto del referendum sono infatti da anni al centro delle nostre battaglie. In particolare è necessario sventare il tentativo del governo volto a perseguire una politica energetica basata sulla costruzione di nuove centrali nucleari, tema già sollevato nel 1987 dal Psi che fu tra i promotori di un analogo e vittorioso referendum, garantire che la giustizia sia davvero uguale per tutti, cancellando l'iniqua legge sul legittimo impedimento e rendere l'acqua un bene fruibile per tutti i cittadini pur nella consapevolezza che, su questa questione, occorrerà adottare interventi legislativi atti ad evitare che il monopolio delle aziende pubbliche sia assoluto non essendoci imprese collocate sul mercato che potrebbero invece favorire maggiore efficienza delle reti idriche con un costante monitoraggio e manutenzione degli impianti e, in virtù della concorrenza, ad un costo più basso per i cittadini. Sarà inoltre necessario modificare l'attuale normativa che, in tema di gestione dell' acqua, consente ai comuni di ricoprire la doppia veste di controllori e controllati. L'occasione data della consultazione referendaria dimostra una volta di più quanto sia indispensabile cambiare l'Italia.
Muovendo da codesta convinzione abbiamo proposto all'attenzione dei cittadini quattro petizioni popolari per modificare l'attuale legge elettorale, cambiare il finanziamento pubblico ai partiti, per istituire una tassa equa sulle transazioni finanziarie e per innovare la legislazione sul lavoro, allo scopo di eliminare la precarietà e dare parità vera a uomini e donne. Prosegue in tutta Italia la raccolta firme già avviata. Chiediamo ai cittadini di aderire apponendo una firma su ciascuna delle petizioni.Lo potranno fare recandosi presso i gazebo che i socialisti allestiscono in tutti i capoluoghi di provincia."
giovedì 2 giugno 2011
Intervento personale di Pieraldo Ciucchi (PSI Toscana)
Secondo Ciucchi, la gestione dei servizi idrici da parte di società per azioni “potrà consentire finalmente trasparenza sul costo effettivo dell’acqua, incentivo a non sprecarla, equità sociale nel pagarla”. “Con la gestione pubblica infatti – spiega ancora - una parte del costo è pagato dal consumatore e una parte grava sulla fiscalità generale (oltre la parte che storicamente è andata ad alimentare l’abnorme debito pubblico italiano). Ne consegue che nessuno sa cosa paga davvero per avere l’acqua al rubinetto di casa o dell’azienda, che chi ne consuma di più vede pagato una parte del proprio abuso o spreco dalla totalità dei cittadini contribuenti, che chi risparmia con comportamenti ambientalmente corretti viene solo in parte premiato con bollette più contenute. L’acqua è destinata a costare sempre di più perché nel futuro sarà un bene sempre più scarso e di sempre più difficile e costoso reperimento. Essenziale sarà che il costo sia pagato in modo chiaro ed equo, di più chi ne consuma di più, e che altrettanto chiari siano i criteri che assicurino alle fasce sociali più deboli l’esenzione o la riduzione delle tariffe”.
Una legge, quella attuale, che poteva essere anche migliore e potrà essere migliorata in futuro (in particolare per la parte fondamentale relativa alle autorità di regolazione, di controllo e di tutela dell’utenza), ma che rappresenta comunque “un primo punto di approdo di un lungo percorso normativo che sia in Italia sia in Europa ha visto le forze del centrosinistra italiano protagoniste attive e determinanti” e che ora rischiano di spararsi sui piedi.
mercoledì 18 maggio 2011
Successo elettorale dei Socialisti in Toscana, Siena assegnati i seggi
''Il Psi e' determinante in Toscana per l'affermazione dei candidati di centrosinistra e si conferma come la forza del cambiamento. I risultati straordinari di Siena (7,1%) e Grosseto (7,4), l'exploit di Figline Valdarno (8,9), la buona affermazione a Cascina (3,2) e Sansepolcro (3,7), il candidato sindaco di Montevarchi Vincenzo Caciulli al ballottaggio: sono il segno inequivocabile che gli elettori hanno premiato la credibilita' dei socialisti, che si accreditano ovunque come la forza del riformismo in grado di essere determinante per la vittoria del centrosinistra''. E' il commento di Pieraldo Ciucchi, segretario regionale del Psi della Toscana, ai risultati delle elezioni amministrative.
''I socialisti - prosegue Ciucchi - hanno saputo rispondere all'esigenza dei comuni chiamati al voto di rilanciarsi con politiche innovative e con un profilo riformista indispensabile per affrontare e vincere le delicate sfide del futuro. Abbiamo messo in campo candidature in grado di coniugare esperienza e solidita' culturale, indispensabili per fronteggiare la sfida che attende gli enti locali in una stagione di profonda trasformazione del sistema istituzionale in un contesto di contrazione delle risorse''.
''Da ieri - conclude Ciucchi - c'e' un'aria nuova che puo' davvero consentire di innescare quella rivoluzione del buonsenso che rilanci nuove opportunita' per tutti, che premi il merito e si occupi di quei problemi sociali che investono le fasce piu' deboli della societa', i giovani precari, gli anziani, le famiglie in difficolta'''.
sabato 14 maggio 2011
Riformisti, insieme ed uniti per Siena
mercoledì 11 maggio 2011
Un' Epinay italiana
Non ci siamo limitati a candidare donne e uomini capaci e preparati, ma ci siamo mobilitati contestualmente in tutte le città italiane, anche in quelle che non votano, per raccogliere le firme con cui cominciare a rifare l’Italia: per sostenere la necessità di una politica trasparente, di una finanza più equa, di un mondo del lavoro flessibile ma non più precario, per liberare il talento e le nuove energie, soprattutto dei giovani. Votare per i candidati socialisti significa sostenere la battaglia di un partito che, seppur escluso dal Parlamento e sistematicamente cancellato dall’informazione nazionale, rappresenta l’unica forza della sinistra coerentemente ancorata alla storia del riformismo italiano, socialista e liberale. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha recentemente suggerito un’analisi impietosa degli ultimi quindici anni di storia della sinistra italiana. Limitarsi a prenderne atto senza mettere mano a “questa” sinistra sarebbe un comportamento da sciocchi. La risposta la devono dare per primi i partiti della sinistra riformista, Pd e socialisti, con la mossa del cavallo, da fare subito dopo queste amministrative.
Evitiamo di ricadere nelle polemiche autoreferenziali e passiamo direttamente a dare vita ad un movimento nuovo di zecca che si richiami al socialismo liberale; un “partito per l’Italia” legato al Pse e che si batta per allargare l’Internazionale socialista all’area democratica, dialogando con Obama, ma anche con i leader laici che possono emergere dalla stagione di rivolgimenti che sta interessando alcuni Paesi africani. Noi siamo pronti ad una costituente che riprenda la strada interrotta nel 2005, quella della coalizione riformista, a partire da Pd e socialisti. Quella coalizione segnò una duplice vittoria, nelle europee del 2004 e nelle regionali del 2005 vinse perché era “credibile, affidabile e praticabile”; e furono le ultime vittorie. Ci serve un’Epinay italiana.
martedì 10 maggio 2011
Caffè Riformista, incontro a Siena
venerdì 6 maggio 2011
La storia di Arezzo... è una storia socialista
giovedì 5 maggio 2011
Spazio alle migliori idee dei giovani
mercoledì 4 maggio 2011
L’obiettivo dei socialisti è la riduzione dei costi della burocrazia pubblica ed una maggiore efficienza dell’apparato dello stato a livello locale.
Le priorità:
- Superare le Comunità Montane sostituendole con l’Unione dei Comuni.
- Promuovere e favorire la fusione dei Comuni più piccoli
- Favorire l’associazione tra le Province affinché le funzioni fondamentali vengano svolte in modo sinergico in modo da abbattere i costi e consentire decisioni più efficaci per il territorio.
- Mettere subito in cantiere la formazione delle ‘Città Metropolitane’ previste dalla legge
- Promuovere il voto ai sedicenni per l’ elezione dei Consigli di Circoscrizione
- Definire una normativa per rendere trasparente, attraverso registri pubblici, la presenza dei gruppi di pressione nelle istituzioni locali
IL BUONGOVERNO DELL’ECONOMIA
- Il principale obiettivo dei socialisti impegnati nelle amministrazioni comunali e provinciali consisterà nella promozione di norme che aiutino concretamente le fasce di popolazione più colpite dalla crisi, attraverso una serie di misure specifiche e facilmente sostenibili.
- Fondi per gli anziani destinati al pagamento delle utenze domestiche.
- Interventi per la dilazione del pagamento dei mutui per acquisto della prima casa previo accordo-quadro tra amministrazioni locali ed istituti di credito.
- Incentivi economici, finalizzati a investimenti, per le imprese operanti nel commercio al minuto.
- Variazione delle rette per nidi, materne, mense e trasporti scolastici ed esenzione dal pagamento per quanti hanno perso il lavoro lasciando la famiglia a reddito zero. Fruizione allargata delle esenzioni sulle rette dei servizi educativi.
- Accordi con istituti di credito per agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati da fornitori di beni e servizi comunali attraverso anticipi su fatture.
- Istituzione del ‘reddito di cittadinanza’ per coloro che hanno perso il lavoro e che non possono contare sugli ammortizzatori sociali, vincolando l’indennità alla partecipazione a corsi di formazione.
- Un fondo di garanzia per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese destinato a investimenti e ripatrimonializzazioni.
- L’impiego di disoccupati in funzioni di natura civica: dal controllo delle strade alla vigilanza di parchi e giardini pubblici, scuole, monumenti.
- Impegno per la realizzazione dell’innalzamento dell’occupazione femminile.
- Intensificazione della lotta all’evasione fiscale e alle tante forme di illegalità (contraffazione, lavoro minorile ecc).
- Non conteggiare nel Patto di stabilità i denari recuperati da Comuni e Regioni dalla lotta all’evasione fiscale
IL PROGETTO GIOVANI
E’ indispensabile promuovere strumenti per la valorizzazione del merito garantendo un diritto allo studio reale, allo scopo di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e delle professioni.
Il progetto intende rimuovere le difficoltà che impediscono una reale emancipazione dalla famiglia di origine e una partecipazione attiva alla società civile tramite sostegni per le giovani famiglie a basso reddito, sul versante dei servizi sociali e delle politiche abitative.
Casa: Introduzione del ‘Contributo di emancipazione’ per l’affitto e l’ acquisto della prima casa
Diritto allo studio: Indroduzione di Borse di studio e istituzione di fondi per studenti universitari sotto forma di contributo alle spese di trasporto, acquisto libri, tasse universitarie e prestiti d’onore per percorsi universitari e di alta specializzazione
Sostegno ad attività economiche: Introduzione di strumenti come il microcredito e interventi mirati per le imprese a titolarità femminile. Prevedere l’apertura a tutti i settori produttivi e l’innalzamento dell’età dell’imprenditore beneficiario da 35 a 40 anni.
Lavoratori atipici: Introduzione di un fondo di garanzia per lavoratori atipici – giovani con contratto diverso da quello a tempo indeterminato – per consentire loro l’accesso al credito finalizzato ad interventi legati alla propria condizione familiare.
Riformisti Siena: per la donna norme e leggi per conciliare lavoro e vita privata
Lucia Pianigiani, candidata al Consiglio Comunale nelle prossime elezioni è un esempio di questo, ed ha le idee chiare sul ruolo delle donne nella politica e nel mondo del lavoro: “Nel periodo antecedente la presentazione delle liste ho sentito spesso parlare di quote rosa e ho notato che molti, ancor prima di leggere i nomi, hanno contato quante fossero le candidate in ciascuna lista. Ai Riformisti è stato chiesto perché avessero candidato solo sei donne. La ragione è molto semplice: la nostra lista rispecchia la realtà e noi siamo in lista perché siamo noi, non perché siamo donne.
Anche a me - continua Lucia Pianigiani - piacerebbe che in politica la rappresentanza maschile e femminile fossero percentualmente paritarie, ma purtroppo non è ancora così e il motivo, analogamente a quanto accade nel campo professionale, è da ricercare nella mancata applicazione delle politiche di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Il nostro territorio non è certo carente di donne che (oltre al senso pratico che contraddistingue coloro che sono da sempre abituate a barcamenarsi tra mille impegni e responsabilità quotidiane) possono mettere al servizio della collettività e degli organi di amministrazione un eccellente bagaglio culturale e professionale. Quello che manca, per far sì che le donne non siano costrette a scegliere tra realizzarsi professionalmente o dedicarsi agli impegni familiari che continuano a gravare principalmente su di loro, è l’attuazione delle politiche di conciliazione che esistono sulla carta, ma raramente nella realtà: si debbono creare condizioni di effettiva parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro e nella società civile, rimuovendo gli ostacoli che discriminano le donne lavoratrici in generale e le imprenditrici in particolare.
Relativamente ai servizi - prosegue la candidata al Consiglio comunale dei Riformisti - sarebbe utile rendere più flessibili gli orari degli asili nido e delle scuole materne, che raramente rispondono in modo efficace agli orari delle mamme lavoratrici, in particolare di quelle sottoposte a turnazione, autonome o imprenditrici, con orari di lavoro lunghi, non sempre flessibili e responsabilità non facilmente delegabili. Comprendo perfettamente che la crisi economica non facilita il reperimento delle risorse necessarie, ma l’amministrazione dovrebbe considerare che i costi delle strutture private superano spesso il guadagno di chi ha appena intrapreso la propria carriera professionale e che non tutte le giovani mamme possono contare sul supporto dei nonni ”.
lunedì 2 maggio 2011
Elezioni amministrative in Toscana, le liste
ELEZIONI COMUNALI – COMUNI SUPERIORI A 15,000 ABITANTI
Arezzo
COMUNE | LISTA E CANDIDATI | SIMBOLO |
Arezzo | ||
Montevarchi | ||
Sansepolcro |
Grosseto
COMUNE | LISTA E CANDIDATI | SIMBOLO |
Grosseto |
Pisa
COMUNE | LISTA E CANDIDATI |
Cascina |
Siena
COMUNE | LISTA E CANDIDATI | SIMBOLO |
Siena |
Comuni sotto i 15000 abitanti, Partito Socialista Italiano
Anghiari Rossi Loris
Castiglion Fibocchi - Castiglion Fiorentino Vinerbi Nicola
Civitella in Val di Chiana Marzoli Sergio, Scicolone Giuseppe
Ortignano Raggiolo - Pratovecchio Vagnoli Vittorio
Castiglione della Pescaia Rotoloni Pier Paolo
Gavorrano Iacomelli Elisabetta
Orbetello Martellini Walter
Roccalbegna - Scansano - Capraia Isola - Rio Marina - Altopascio Sarti Mario (candidato sindaco)
Seravezza Giannini Pietro
Montignoso Gianfranceschi Raffaello
Buti - Lari Caroti Marzio, Tremolanti Angelo
Santa Luce Sammuri Paolo, Mariottini Tania
Vecchiano Orsini Antonio
Carmignano Fontani Giovanni Luciano
Chiusi Annulli Gianluca
Proposta riformisti Siena: incentivare le sinergie fra aziende, pari opportunità per tutte le imprese, valorizzando le eccellenze
Gabriele Cerpi: a Siena sport , musica e giovani in primo piano
venerdì 22 aprile 2011
I Riformisti lanciano l'idea: farmaci a domicilio per chi ha bisogno
giovedì 21 aprile 2011
La sfida della cultura, intervento di Lucia Pianigiani
Il nuovo inizio - Avanti ! della domenica n. 24
Sommeremo questo saldo ad un tesseramento conclusosi bene ed a sondaggi che cominciano finalmente a risalire. Vincere le amministrative per essere competitivi alle politiche. Senza illudersi. Il ciclo berlusconiano è finito ma il governo tiene. Tiene senza affrontare le tante fragilità di questa Italia, a partire da una crisi economica stampata sulla crisi delle istituzioni. Una cornice terribile. Un’Italia strappata. Un’altra ragione per stare in piedi.
mercoledì 20 aprile 2011
Massimo Braida Riformisti Siena: casa, un problema per i giovani
In Toscana nasce il percorso enogastronomico dedicato alle eccellenze da agricoltura biologica
Nuova ed interessante iniziativa dedicata ai prodotti locali di qualità da agricoltura biologica. L'idea è quella di un percorso enogastronomico curato dal Consorzio Biologico Toscana Qualità con sede a Montepulciano (Siena) in collaborazione con l'Associazione Free Tuscany di Lucignano (Arezzo). Partendo da Lucignano verso Montepulciano e viceversa, l'iniziativa intende attirare visitatori italiani e stranieri amanti della natura, della storia medioevale e del vivere bene all'insegna del cibo di qualità, per un turismo non di massa. Nell'ambito di questa iniziativa, nei i giorni scorsi è stato aperto un negozio denominato La Fantina proprio a Montepulciano in zona Crocetta ed esattamente in Via Bernabei. Si tratta di uno spaccio con inedita ambientazione rurale all’interno e all'esterno del bellissimo palazzo storico del 500 appartenuto anticamente alla famiglia Fanti. All'interno del negozio, gestito dal Consorzio Biologico Toscana Qualità di cui Free Tuscany fa parte come ente non commerciale, sarà infatti possibile acquistare e degustare prodotti di ottima qualità e biologici. Coloro che visiteranno il negozio potranno trovare tante delizie della Val d'Orcia e Val di Chiana: vino, olio, salumi di grigio toscano e cinta senese, carne chianina, pasta artigianale, formaggi e latticini, confetture, frutta e verdura fresca, succhi, farine, pici, miele, legumi e cereali, birra artigianale e tutto ciò che il territorio offre. Il percorso segue poi la direzione della Val di Chiana aretina verso Lucignano dove si trova il Bio Cafè situato nel suggestivo borgo di via Roma: un locale associativo interamente dedicato alla promozione del cibo di eccellenza da agricoltura biologica e dove, i volontari dell'Associazione Free Tuscany, collaborano e operano per far conoscere la qualità e la bontà del cibo certificato e garantito. I prodotti locali e non solo sono poi acquistabili anche da casa in Italia e all'Estero tramite il sito internet www.agritoscana.net , dove una organizzazione commerciale su base etica cumula gli ordini settimanalmente e provvede a consegnare o spedire la spesa a domicilio.
Sanità e sociale, le proposte dei Riformisti di Siena
sabato 19 marzo 2011
A Siena i Riformisti hanno incontrato il candidato Franco Ceccuzzi
I Riformisti per primi hanno creduto nella candidatura espressa dal partito di maggioranza relativa, il Pd, che legittimamente e politicamente doveva esprimere il candidato sindaco, senza passare dalle primarie che rischiavano di essere solo motivo di divisione.
Qualche mese fa eravamo soli a dire questo, adesso tutti hanno convenuto che era la scelta migliore, anche con qualche imbarazzo e con evoluzioni da “trapezzista”. E’ evidente che in una coalizione ampia, coesa per il bene della città, ma frutto della sintesi di culture diverse ci possano essere dei principi non omologhi, essendo gli stessi specchio della società civile, dove non tutti si sentono eredi di una stessa cultura, per fortuna. Tutto ciò secondo i Riformisti è un valore ed un fattore che unisce, visto che lealmente dichiarato, e non causa di divisione.
Siena ha bisogno di un governo forte per uscire dalla crisi economica che ha coinvolto non solo la città, ma tutto il mondo. La città ha bisogno di “governabilità”, di forze che lealmente sostengano le azioni governative, dialogando, discutendo se necessario, ma uniti nel sostenere le sintesi che usciranno dal democratico confronto, con la lealtà delle persone corrette, che hanno davanti solo il bene della città e dei cittadini.
Fin dal 1921 i socialisti nel congresso di Livorno si differenziarono con una scissione dalle forze che facevano riferimento ai dettami di Lenin e di Stalin poi. Sono passati quasi 90 anni, che hanno visto comunque le forze socialiste e comuniste, insieme a quelle cattoliche, collaborare per il bene di Siena e dell’Italia, dalla Resistenza con i Partigiani socialisti come Sandro Pertini, fino al governo del territorio di questi anni, nel rispetto dei reciproci valori, lealmente, trovando sempre la giusta sintesi per il bene della comunità, sapendo di rappresentare anche fasce di cittadini culturalmente assortite. I socialisti hanno tolto la falce e martello dal simbolo nel 1985, in tempi non sospetti, altri, legittimamente, li hanno ancora, come testimonianza della loro cultura.
I Riformisti ed il loro candidato a sindaco hanno convenuto che nei prossimi anni la città si troverà di fronte a sfide nuove. La crisi economica e le minori risorse a disposizione degli enti obbligheranno ad azioni radicalmente diverse da quanto accaduto negli ultimi decenni. In questo senso è necessaria una discontinuità nel metodo e nella forma. I Riformisti sono stati parte del governo della città ed ovviamente non rinnegano le scelte che hanno votato e sostenuto in tanti anni, nella logica sopra esposta. Ovviamente ogni forza politica ha i suoi livelli di responsabilità, secondo il peso della rappresentanza. Non si può essere di lotta e di governo, non fa parte della cultura socialista e sarebbe offensivo nei confronti dei cittadini, che hanno ampia capacità di vedere, leggere e capire, quindi decidere chi rappresenta meglio le loro aspettative.
Metodo diverso significa anche azioni chiare e decise, una fase i cui le “non scelte”, rimandare, concertazioni infinite tese solo a perdere tempo non saranno possibili. I cittadini, i giovani senesi, i tanti anziani, le aziende, i commercianti, gli imprenditori, i liberi professionisti hanno bisogno di azioni immediate e forti in risposta alla grave crisi, che vadano a sommarsi a quelle già intraprese dando alle stesse una spinta decisiva.
I Riformisti ed il loro candidato Franco Ceccuzzi hanno convenuto che dovranno essere gli elettori ad indicare i livelli di rappresentanza delle forze politiche nei prossimi organismi di governo, con un’operazione chiara e limpida, trasparente. Saranno i senesi con il loro voto a dettare le griglie di rappresentanza. Su questo c’è stata totale sintonia fra i Riformisti ed il candidato a sindaco della coalizione di centro sinistra.
Orgogliosamente il simbolo dei Riformisti sarà il più vecchio nella prossima scheda elettorale, segno che nel tempo le scelte fatte hanno avuto il sostegno della città. La lealtà e la totale trasparenza con la quale i Riformisti dialogano con la città siamo sicuri che avranno il giusto premio anche numerico dentro le urne il prossimo maggio.
Per questa ragione i Riformisti hanno proseguito nella loro condivisone dei valori con la società civile con il mondo delle professioni, delle partite iva, dei commercianti, degli artigiani, dalla scuola, della cultura, di tutto un mondo che ha bisogno di chiarezza e di rappresentanza.
Ci siamo aperti al confronto ed abbiamo trovato delle grandi sintonie che ci auguriamo di poter sostenere con forza e vigore grazie al massiccio sostegno dei nostri elettori.
Adesso è il momento dei fatti. I Riformisti sono pronti a fare la loro parte a dare il loro contributo alla coalizione di centro sinistra ed al candidato sindaco Franco Ceccuzzi. Per concludere ricordiamo una bella frase di Sandro Pertini, Presidente e Partigiano, uno dei padri storici del Partito Socialista Italiano e del riformismo, anche se qualcuno la sua fiera appartenenza al nostro partito finge o ha difficoltà a ricordarla: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.
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