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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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giovedì 15 dicembre 2011

Siena, la storia socialista: il partito dei riformisti dal dopo guerra agli anni ’90


Tanti compagni del garofano insieme per ricostruire un percorso nato e mai interrotto da oltre cento anni.

“Il pensiero socialista e riformista è vivo più che mai ed in questa fase storica in cui sembra regnare l’assenza di valori e punti di riferimento partiti come il Psi tornano ad avere un ruolo centrale nell’elaborazione politica e culturale”. Semplici ma significative le parole del capogruppo del Psi-Riformisti Leonardo Tafani in apertura della presentazione del volume “Viaggio a Siena nel secolo scorso. Il Psi tra cronaca e storia”, il primo dei quaderni che ricostruisce la storia del partito del garofano dal dopoguerra agli anni ’90. “Nei prossimi mesi proseguirà l’opera, con la seconda parte che andrà ad analizzare gli ultimi venti anni dei socialisti nel nostro territorio”, ha proseguito Tafani. Alla presentazione non sono mancati nomi e persone storiche del Psi senese e la sala di Palazzo Patrizi ha stento ha contenuto tanti volti noti e meno noti che hanno caratterizzato la vita del partito a Siena. Significative le parole inviate dal sindaco Franco Ceccuzzi al Psi-Riformisti: “Mi pare azzeccata la scelta dei curatori di seguire come filo rosso dell’opera quello della memoria utilizzando gli strumenti dell’intervista e della testimonianza di chi, a Siena, ha dato e continua a dare corpo e voce alle idee socialiste anche all’interno delle istituzioni, esprimendo personalità di grande valore umano e politico. Memoria che si fa cronaca avvincente e racconto di una città, la nostra, cambiata e cresciuta anche grazie alle istanze riformiste avanzate dai socialisti. Un contributo che è ancora oggi prezioso e vivo, grazie alle idee e alle proposte di chi oggi è erede di una storia importante e protagonista della vita politica della città”. A vedere la sala piena e sentire i tanti commenti sulla necessità in Italia di un partito che sia legato al Partito Socialista Europeo e contestualmente ai territori, ha dato ai presenti la certezza che sia l’inizio di una nuovo percorso. Il quaderno ha voluto ripercorrere la storia socialista, una storia importante e piena di personalità di grande capacità amministrativa, una capacità dimostrata sempre con la determinazione di chi sa guardare oltre il presente e sa fare progetti per il futuro. Il Psi di Siena vuole rendere forti queste radici per i più giovani che non hanno vissuto quella storia, ma vuole soprattutto avere lo sguardo rivolto al futuro, per interpretare i cambiamenti radicali che il nostro paese dovrà affrontare, con senso di responsabilità e innovazione di cui dobbiamo farci carico per il bene delle generazioni del futuro.Unanimi i pareri positivi per l’opera realizzata da Serafina Baglioni, Michele Bonadio, Duccio Di Gaetano, Francesca Paoli e Lucia Pianigiani, che è stata presentato da Antonio Cardini, Mauro Barni e Pieraldo Ciucchi, la serata è stata moderata dal giornalista Michele Taddei. La pubblicazione è un vero e proprio viaggio nella memoria riformista senese, dove grazie anche a preziose immagini tanti compagni potranno rivedere un pezzo significativo della loro vita. Non mancano i ricordi dei compagni che hanno avuto incarichi di maggiori prestigio, come Sandro Pertini, Bruto Puccetti e Canzio Vannini, oppure lo stesso Mauro Barni, visibilmente emozionato per il suo “ritorno a casa”, anche se non era mai uscito dalla stessa, al pari della presenza socialista nella città e nella provincia di Siena, sempre forte e significativa negli ultimi cento anni. Il libro è stato editato da Pascal Editrice ed è stato stampato dall’Industria Grafica Pistolesi.

sabato 10 settembre 2011

Lettera aperta ai direttori dei giornali : raccontate la verità su Lavitola e L'Avanti

Una lettera, aperta e indignata, ai direttori di giornali e tv "perché raccontino la verità sulla vicenda dell'Avanti". A scriverla Riccardo Nencini, segretario nazionale del PSI, alla luce degli ultimi sviluppi giudiziari che vedono al centro Valter Lavitola."Paghiamo colpe che non sono di nessuno dei nostri padri - scrive Nencini - ma di un millantatore che ha pensato, mettendo una L ed un apostrofo, di entrare nel pantheon dei direttori del più antico giornale della sinistra italiana. Assieme a Costa, Nenni, Pertini, Lombardi. Fin dalla mia elezione a segretario del PSI, nell'estate del 2008, ho lavorato con impegno per restituire ai socialisti un pezzo importante della loro identità, riportando in vita sia l'*Avanti! *(senza articolo, come è sempre stato, ed in edizione settimanale) che Mondoperaio. In questo difficile percorso mi sono imbattuto nel binario parallelo sul quale Lavitola e i suoi hanno scorrazzato per quasi due decenni con scaltrezza e con una condotta da pirati abbondantemente ripagata dal finanziamento pubblico all'editoria. Ne sono esempio gli oltre due milioni e mezzo di euro ottenuti nel 2009. Continuerò a lottare in ogni sede - conclude Nencini - e con ogni strumento a mia disposizione perché venga resa verità e giustizia".

giovedì 16 giugno 2011

Serve il riformismo

di Riccardo Nencini

Il risultato numerico alla luce delle precedenti consultazioni, tutte fallite, e per i ripetuti e fallosi tentativi del Governo di affossare i quesiti, è straordinario, ma quello politico è eclatante e rafforza la mezza rivoluzione iniziata con il voto amministrativo di neppure un mese fa. Senza quel voto, il quorum non sarebbe stato raggiunto. I quattro quesiti nascondevano, e dall’inizio una questione puramente politica, - quello sul legittimo impedimento e quello sul nucleare – e intendevano promuoverla ben oltre il significato referendario. Ma senza Napoli, Milano, Cagliari, Trieste e Novara, senza l’annunciata fine della missione berlusconiana, la questione politica sarebbe rimasta sullo sfondo, cornice di un’opera di autore noto. Chi dunque sostiene che i referendum vanno giudicati secondo parametri apolitici sbaglia grandemente (solo in piccola parte ha ragione). Tra i quattro sì, sacrosanti, quello sul legittimo impedimento, è quello che meriterebbe subito una più attenta riflessione. La giustizia in Italia è drammaticamente lenta, e nel caso in cui l’indagato sia un esponente di governo questo costituisce un danno oggettivo per la persona e per la funzione che espleta. Se è vero che le norme salva-premier hanno fatto diventare intollerabile il rapporto tra potere politico e giustizia, è non meno vero che il problema potrebbe riproporsi in futuro, anche se non nei termini malati che ci ha imposto Berlusconi. Allora invece di ricercare impossibili salvacondotti, perché non immaginare una giustizia più veloce per i vertici del governo come ha suggerito anche l’ex ministro e ora governatore leghista Zaia a urne aperte? In attesa di una vera riforma non sarebbe male una soluzione che garantisse una giustizia uguale per tutti, ma anche capace di aiutare l’Italia a funzionare meglio.

Un’ultima riflessione sul futuro che ci attende. Che succederà da oggi ai prossimi mesi ?

Si fronteggeranno due fenomeni. Il primo, il protagonismo soggettivista, inverato di pratiche demagogiche e populiste, mostrerà sempre più la corda. Sobrietà e responsabilità riprenderanno il loro posto e, con loro, la politica e forse anche i partiti. Il secondo, il superamento di questo lungo ciclo non avverrà repentinamente, hic et nunc; vi saranno scosse di assestamento del tutto naturali e l’attenzione politica verrà catturata soprattutto da due fattori. Il centro-destra italiano, a differenza da molte destre europee, ha saputo ‘costituzionalizzare’ gli estremismi. Nella sua azione di rilancio questo è un vantaggio. Lo svantaggio è dato dal comportamento del suo leader, destinato a restare nonostante tutto. Quanto accadrà nei due schieramenti segnerà il tempo prossimo venturo. Nel centro-sinistra italiano è ancora troppo marcato il deficit di riformismo. Se resta così, il futuro potrebbe essere meno propizio del presente amministrativo-referendario.
L’Italia non ha bisogno di coalizioni “carriste”, ma di riformismo al governo: solo così la mezza rivoluzione di questa primavera non resterà incompiuta.

giovedì 9 giugno 2011

RICCARDO NENCINI: QUATTRO SI E QUATTRO FIRME PER CAMBIARE L'ITALIA

"Domenica 12 e lunedì 13 giugno le elettrici e gli elettori italiani sono chiamati alle urne per rispondere a quattro quesiti referendari che possono rappresentare, con il raggiungimento del quorum e la vittoria dei Sì, un ulteriore avviso di sfratto, dopo il chiaro segnale venuto dalle recenti elezioni amministrative, per il governo Berlusconi e la precaria maggioranza parlamentare che ancora lo sostiene.

I socialisti invitano dunque a recarsi ai seggi e a votare quattro SI.

I temi oggetto del referendum sono infatti da anni al centro delle nostre battaglie. In particolare è necessario sventare il tentativo del governo volto a perseguire una politica energetica basata sulla costruzione di nuove centrali nucleari, tema già sollevato nel 1987 dal Psi che fu tra i promotori di un analogo e vittorioso referendum, garantire che la giustizia sia davvero uguale per tutti, cancellando l'iniqua legge sul legittimo impedimento e rendere l'acqua un bene fruibile per tutti i cittadini pur nella consapevolezza che, su questa questione, occorrerà adottare interventi legislativi atti ad evitare che il monopolio delle aziende pubbliche sia assoluto non essendoci imprese collocate sul mercato che potrebbero invece favorire maggiore efficienza delle reti idriche con un costante monitoraggio e manutenzione degli impianti e, in virtù della concorrenza, ad un costo più basso per i cittadini. Sarà inoltre necessario modificare l'attuale normativa che, in tema di gestione dell' acqua, consente ai comuni di ricoprire la doppia veste di controllori e controllati. L'occasione data della consultazione referendaria dimostra una volta di più quanto sia indispensabile cambiare l'Italia.
Muovendo da codesta convinzione abbiamo proposto all'attenzione dei cittadini quattro petizioni popolari per modificare l'attuale legge elettorale, cambiare il finanziamento pubblico ai partiti, per istituire una tassa equa sulle transazioni finanziarie e per innovare la legislazione sul lavoro, allo scopo di eliminare la precarietà e dare parità vera a uomini e donne. Prosegue in tutta Italia la raccolta firme già avviata. Chiediamo ai cittadini di aderire apponendo una firma su ciascuna delle petizioni.Lo potranno fare recandosi presso i gazebo che i socialisti allestiscono in tutti i capoluoghi di provincia."

giovedì 2 giugno 2011

Intervento personale di Pieraldo Ciucchi (PSI Toscana)

“I promotori dei due referendum sull’acqua chiedono agli elettori un voto contro la privatizzazione dell’acqua. E’ una richiesta infondata pretestuosa e ingannevole. Non c’è in Italia nessuna legge che privatizza l’acqua e nessuna forza politica intende proporla. L’acqua è e resta un bene pubblico, demaniale, come pubblica è e resta la proprietà delle reti e degli impianti idrici: per questo voto due NO sui quesiti referendari sull'acqua. Gli amministratori pubblici fiorentini e toscani sanno bene quale disastro per i bilanci e gli assetti organizzativi dei loro comuni rappresenterebbe un successo dei referendum. Le donne e gli uomini di sinistra votino NO per dire no ad una sinistra conservatrice e demagoga e far prevalere finalmente una sinistra innovativa, riformista e di governo”. Lo ha detto Pieraldo Ciucchi, consigliere regionale del PSI, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Firenze per dichiarare il suo voto, a titolo personale, “Per 2 no ai referendum sull'acqua”.“La legge di cui con i referendum si vogliono abrogare due articoli – ha spiegato Ciucchi – stabilisce che alla gestione dei servizi di raccolta, conservazione, depurazione, distribuzione dell’acqua possano partecipare capitali, tecnologie, competenze di società industriali specializzate nel settore, servizi che in caso di vittoria dei sì sarebbero gestiti direttamente ed esclusivamente dai comuni singoli o associati. La procedura della gara, che i referendari vogliono abolire, ha l’evidente obiettivo di introdurre criteri di trasparenza, di concorrenza, di efficienza e di economicità che la gestione diretta non è in grado di assicurare. Dato che gli investimenti necessari per adeguare acquedotti, fognature e depuratori sono calcolati a oltre 60 miliardi di euro – prosegue - escludere, come propongono i referendari, che una parte di tali risorse possa derivare da investimenti privati appare come una pura bestialità”.
Secondo Ciucchi, la gestione dei servizi idrici da parte di società per azioni “potrà consentire finalmente trasparenza sul costo effettivo dell’acqua, incentivo a non sprecarla, equità sociale nel pagarla”. “Con la gestione pubblica infatti – spiega ancora - una parte del costo è pagato dal consumatore e una parte grava sulla fiscalità generale (oltre la parte che storicamente è andata ad alimentare l’abnorme debito pubblico italiano). Ne consegue che nessuno sa cosa paga davvero per avere l’acqua al rubinetto di casa o dell’azienda, che chi ne consuma di più vede pagato una parte del proprio abuso o spreco dalla totalità dei cittadini contribuenti, che chi risparmia con comportamenti ambientalmente corretti viene solo in parte premiato con bollette più contenute. L’acqua è destinata a costare sempre di più perché nel futuro sarà un bene sempre più scarso e di sempre più difficile e costoso reperimento. Essenziale sarà che il costo sia pagato in modo chiaro ed equo, di più chi ne consuma di più, e che altrettanto chiari siano i criteri che assicurino alle fasce sociali più deboli l’esenzione o la riduzione delle tariffe”.
Una legge, quella attuale, che poteva essere anche migliore e potrà essere migliorata in futuro (in particolare per la parte fondamentale relativa alle autorità di regolazione, di controllo e di tutela dell’utenza), ma che rappresenta comunque “un primo punto di approdo di un lungo percorso normativo che sia in Italia sia in Europa ha visto le forze del centrosinistra italiano protagoniste attive e determinanti” e che ora rischiano di spararsi sui piedi.

mercoledì 18 maggio 2011

Successo elettorale dei Socialisti in Toscana, Siena assegnati i seggi


Soffia forte il vento socialista a Siena ed in Toscana. Sono stati assegnati i seggi per il consiglio comunale di Siena, che sarà composto dal sindaco e da 32 membri, con sbarramento dalla ripartizione dei seggi le liste che hanno preso meno del 3%. Nella compagine di maggioranza andranno 21 seggi: il Partito democratico avrà 15 consiglieri , alla lista civica Siena Futura 3, ai Riformisti 2 (che raddoppiano), Sinistra Ecologia e Libertà 1, mentre rimangono a secco Federazione della Sinistra e IdV. All'opposizione andranno 5 seggi per la lista Nannini e fuori rimangono la Lega Nord e le due liste in appoggio. Per la lista Corradi, un consigliere a testa per "Per Corradi Sindaco", Liste Civiche Senesi e Nuovo Polo. Un seggio avranno i candidati a sindaco Alessandro Nannini, Gabriele Corradi e Laura Vigni, fuori di un soffio Pinassi.

''Il Psi e' determinante in Toscana per l'affermazione dei candidati di centrosinistra e si conferma come la forza del cambiamento. I risultati straordinari di Siena (7,1%) e Grosseto (7,4), l'exploit di Figline Valdarno (8,9), la buona affermazione a Cascina (3,2) e Sansepolcro (3,7), il candidato sindaco di Montevarchi Vincenzo Caciulli al ballottaggio: sono il segno inequivocabile che gli elettori hanno premiato la credibilita' dei socialisti, che si accreditano ovunque come la forza del riformismo in grado di essere determinante per la vittoria del centrosinistra''. E' il commento di Pieraldo Ciucchi, segretario regionale del Psi della Toscana, ai risultati delle elezioni amministrative.

''I socialisti - prosegue Ciucchi - hanno saputo rispondere all'esigenza dei comuni chiamati al voto di rilanciarsi con politiche innovative e con un profilo riformista indispensabile per affrontare e vincere le delicate sfide del futuro. Abbiamo messo in campo candidature in grado di coniugare esperienza e solidita' culturale, indispensabili per fronteggiare la sfida che attende gli enti locali in una stagione di profonda trasformazione del sistema istituzionale in un contesto di contrazione delle risorse''.

''Da ieri - conclude Ciucchi - c'e' un'aria nuova che puo' davvero consentire di innescare quella rivoluzione del buonsenso che rilanci nuove opportunita' per tutti, che premi il merito e si occupi di quei problemi sociali che investono le fasce piu' deboli della societa', i giovani precari, gli anziani, le famiglie in difficolta'''.


sabato 14 maggio 2011

Riformisti, insieme ed uniti per Siena

Domenica e lunedì i senesi saranno chiamati alle urne per eleggere il nuovo Consiglio Comunale ed il nuovo Sindaco. Nella scheda elettorale gli elettori troveranno il simbolo dei Riformisti, presente da dieci, il più longevo fra quelli presenti, che nell'ultimo Consiglio Comunale ha sfiorato il 10% dei voti. Il consenso è stato confermato anche nelle ultime elezioni provinciali, che hanno consentito al partito di esprimere l'assessore alla Cultura e Sport Marco Saletti. Una forza politica radicata e concreta, dunque, non un'associazione o una lista civica. La tradizione dei Riformisti è quella Socialista, che ha avuto gloriosi amministratori nel corso di sessanta anni di governo nel territorio, con le eccellenze degli ultimi sindaci socialisti, mai dimenticati dai cittadini. I Riformisti si presenteranno in appoggio al candidato sindaco Franco Ceccuzzi. Come la Balzana è fatta di bianco e nero, anche la coalizione di centro-sinistra è frutto della sintesi di culture diverse, unite, proprio come nella Balzana, per il bene di Siena. I Riformisti rappresentano la parte di equilibrio della coalizione, il centro, la forza in grado di dare la svolta verso la concretezza e la decisione di cui la città ha bisogno per uscire ancora più forte e coesa dalla crisi economica. I Riformisti rappresentano dunque il voto utile per eccellenza, necessario per riportare al pragmatismo e alla concretezza il governo della città, lontano da ogni deriva demagogica o massimalista. Con questo spirito 32 cittadini hanno deciso di "mettere la loro faccia" e di candidarsi, chiedendo il vostro voto e il vostro supporto. Nessuno di loro è professionista della politica, ma tutti sono convinti di poter dare un apporto forte alla lista dei Riformisti ed al governo della città, forti delle idee, della nostra tradizione e dell'altissimo senso di responsabilità che deve essere al centro del pensiero e delle azioni di ogni amministratore, il tutto finalizzato a quella che noi chiamiamo “La rivoluzione del buonsenso”. Adesso manca solo l'ultimo passo verso un nuovo Risorgimento per Siena. Saliamo dunque quest’ultimo gradino, con decisione. Con il vostro voto e il vostro supporto per la lista dei Riformisti, siamo sicuri che ce la faremo, tutti insieme, uniti, come questa città è capace di fare nei momenti di difficoltà. (Riformisti Siena)

mercoledì 11 maggio 2011

Un' Epinay italiana

di Riccardo Nencini - Partito Socialista Italiano

Il 15 ed il 16 maggio centinaia di amministrazioni comunali in tutta Italia ed una manciata di province saranno chiamate al voto. Saremo presenti con nostri candidati in quasi tutti i comuni, in moltissimi dei quali con liste autonome e con il nostro simbolo, nuovo ed orgogliosamente fregiato del tricolore. Ci siamo e non abbiamo alcuna intenzione di restare alla finestra.
Non ci siamo limitati a candidare donne e uomini capaci e preparati, ma ci siamo mobilitati contestualmente in tutte le città italiane, anche in quelle che non votano, per raccogliere le firme con cui cominciare a rifare l’Italia: per sostenere la necessità di una politica trasparente, di una finanza più equa, di un mondo del lavoro flessibile ma non più precario, per liberare il talento e le nuove energie, soprattutto dei giovani. Votare per i candidati socialisti significa sostenere la battaglia di un partito che, seppur escluso dal Parlamento e sistematicamente cancellato dall’informazione nazionale, rappresenta l’unica forza della sinistra coerentemente ancorata alla storia del riformismo italiano, socialista e liberale. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha recentemente suggerito un’analisi impietosa degli ultimi quindici anni di storia della sinistra italiana. Limitarsi a prenderne atto senza mettere mano a “questa” sinistra sarebbe un comportamento da sciocchi. La risposta la devono dare per primi i partiti della sinistra riformista, Pd e socialisti, con la mossa del cavallo, da fare subito dopo queste amministrative.
Evitiamo di ricadere nelle polemiche autoreferenziali e passiamo direttamente a dare vita ad un movimento nuovo di zecca che si richiami al socialismo liberale; un “partito per l’Italia” legato al Pse e che si batta per allargare l’Internazionale socialista all’area democratica, dialogando con Obama, ma anche con i leader laici che possono emergere dalla stagione di rivolgimenti che sta interessando alcuni Paesi africani. Noi siamo pronti ad una costituente che riprenda la strada interrotta nel 2005, quella della coalizione riformista, a partire da Pd e socialisti. Quella coalizione segnò una duplice vittoria, nelle europee del 2004 e nelle regionali del 2005 vinse perché era “credibile, affidabile e praticabile”; e furono le ultime vittorie. Ci serve un’Epinay italiana.

martedì 10 maggio 2011

Caffè Riformista, incontro a Siena

Sport, musica e cultura a Siena, questi i temi del Caffè Riformista in programma domani, mercoledì 11 maggio alle ore 17.30 presso il Bar Fonte Gaia in Piazza del Campo. Sarà presente Gabriele Borghini, ex sovrintendente ai beni culturali della provincia di Siena. Saranno affrontati anche i temi delle strutture sportive e per le tante attività legate alla musica che si svolgono nel territorio cittadino. Saranno presenti anche i 32 candidati al Consiglio Comunale. La partecipazione è aperta a tutta la cittadinanza.

venerdì 6 maggio 2011

La storia di Arezzo... è una storia socialista


Con questo slogan, il Partito Socialista Italiano si presenta, per la prima volta dal 1992, alle elezioni amministrative. Siamo stati perfino “modesti”: è la storia europea a essere una storia socialista. Lo è anche, ovviamente, la storia italiana, dal giorno in cui Andrea Costa entrò nel parlamento del regno: un’elezione in apparenza “impossibile” visto che si votava con il maggioritario e in base al censo. Era il 1882. Sappiamo che non sarà facile ripetere questo exploit ad Arezzo fra poche settimane ma abbiamo voluto accettare questa sfida ponendoci “a servizio” e come elemento catalizzatore di un’area rimasta priva di sostanziale rappresentanza politica dopo la crisi e la scomparsa dei partiti storici che hanno caratterizzato 50 anni di vita repubblicana. L’area è quella propriamente socialista ma anche più generalmente laica di tendenza radicale, liberale, repubblicana e democratica. I socialisti, il cui riferimento culturale è la grande famiglia del Partito socialista europeo, si pongono come punto di riferimento per tutte queste persone. E le chiamano a raccolta, solleticandone l’orgoglio e il senso di appartenenza, perché sarebbe assurdo che in un paese europeo-occidentale scompaiano proprio quei filoni culturali che hanno creato l’Italia un secolo e mezzo fa. Mettiamo quindi in chiaro, usando una formula sgradevole ma invalsa negli ultimi anni, che voto “utile” per chi crede in un progetto socialista, laico, riformista a servizio di Arezzo è la croce sulla lista e sul simbolo PSI.

giovedì 5 maggio 2011

Spazio alle migliori idee dei giovani

"Essere giovani a Siena non è semplice. E’ vero che la città è a dimensione d’uomo, che tutto sommato la qualità della vita è buona, ma è altrettanto vero che per un giovane è assolutamente difficile trovare il modo di emergere, di provare a realizzare i propri sogni". "I Riformisti - si legge in un comunicato - da sempre sostengono che ci sono ancora troppe difficoltà, spesso figlie del più odioso nepotismo, ovvero dei vantaggi che hanno solo i figli di… Sono i paradossi di questa città, dove è più facile fare il professionista se il proprio padre o un parente già lo fa. Premiare competenza e merito deve dunque essere molto più di una semplice dichiarazione d’intenti. Con i fatti il comune deve cercare di favorire, per quanto la legge consente, i giovani professionisti, geometri, architetti, ingegneri, avvocati e così via. Va data la possibilità di far vedere il proprio valore e la propria capacità. Stesso discorso i giovani che vogliono fare impresa. Le difficoltà sono grandissime, la burocrazia infinita, così come gli ostacoli da affrontare". In proposito è intervenuto Jacopo Di Dio, candidato al Consiglio Comunale nella lista dei Riformisti: “Ho diciannove anni e credo che la politica debba contribuire a migliorare la condizione giovanile. Per questo ‘ho messo la faccia’, non delegando la rappresentanza, impegnandomi in prima persona. Ho toccato con mano quanto sia difficoltoso andare in banca con un progetto e chiedere che venga finanziato. Se negli Usa avessero le stesse modalità di azione che abbiamo in Italia forse non avrebbero avuto vita le idee che poi hanno rivoluzionato il mondo, tipo Google, Facebook, oppure andando indietro nel tempo, Apple o Microsoft. In Italia le banche spesso guardano la data di nascita e non valutano l’idea. Mi piacerebbe che il sistema bancario senese accrescesse i fondi destinati all’imprenditoria giovanile, dando ampia fiducia quando il capitale di rischio è basso, ma l’idea bellissima. Credo che si possa fare, deve essere fatto. Con la crisi la situazione dei giovani è sempre più difficile. Molti devono andare a pietire per un posto da 600 euro come precario, nella migliore delle ipotesi. E’ umiliante tutto ciò, uccide i nostri sogni. Io ho 19 anni e tanta voglia di fare bene, prima cosa portando avanti le mie idee e quelle dei Riformisti con forza. Credo che l’apporto di ciascuno di noi possa essere determinante”.

mercoledì 4 maggio 2011

L’obiettivo dei socialisti è la riduzione dei costi della burocrazia pubblica ed una maggiore efficienza dell’apparato dello stato a livello locale.

Il buon governo delle Istituzioni

Le priorità:

- Superare le Comunità Montane sostituendole con l’Unione dei Comuni.
- Promuovere e favorire la fusione dei Comuni più piccoli
- Favorire l’associazione tra le Province affinché le funzioni fondamentali vengano svolte in modo sinergico in modo da abbattere i costi e consentire decisioni più efficaci per il territorio.
- Mettere subito in cantiere la formazione delle ‘Città Metropolitane’ previste dalla legge
- Promuovere il voto ai sedicenni per l’ elezione dei Consigli di Circoscrizione
- Definire una normativa per rendere trasparente, attraverso registri pubblici, la presenza dei gruppi di pressione nelle istituzioni locali

IL BUONGOVERNO DELL’ECONOMIA


- Il principale obiettivo dei socialisti impegnati nelle amministrazioni comunali e provinciali consisterà nella promozione di norme che aiutino concretamente le fasce di popolazione più colpite dalla crisi, attraverso una serie di misure specifiche e facilmente sostenibili.
- Fondi per gli anziani destinati al pagamento delle utenze domestiche.
- Interventi per la dilazione del pagamento dei mutui per acquisto della prima casa previo accordo-quadro tra amministrazioni locali ed istituti di credito.
- Incentivi economici, finalizzati a investimenti, per le imprese operanti nel commercio al minuto.
- Variazione delle rette per nidi, materne, mense e trasporti scolastici ed esenzione dal pagamento per quanti hanno perso il lavoro lasciando la famiglia a reddito zero. Fruizione allargata delle esenzioni sulle rette dei servizi educativi.
- Accordi con istituti di credito per agevolare lo smobilizzo dei crediti vantati da fornitori di beni e servizi comunali attraverso anticipi su fatture.
- Istituzione del ‘reddito di cittadinanza’ per coloro che hanno perso il lavoro e che non possono contare sugli ammortizzatori sociali, vincolando l’indennità alla partecipazione a corsi di formazione.
- Un fondo di garanzia per l’accesso al credito da parte delle piccole e medie imprese destinato a investimenti e ripatrimonializzazioni.
- L’impiego di disoccupati in funzioni di natura civica: dal controllo delle strade alla vigilanza di parchi e giardini pubblici, scuole, monumenti.
- Impegno per la realizzazione dell’innalzamento dell’occupazione femminile.
- Intensificazione della lotta all’evasione fiscale e alle tante forme di illegalità (contraffazione, lavoro minorile ecc).
- Non conteggiare nel Patto di stabilità i denari recuperati da Comuni e Regioni dalla lotta all’evasione fiscale

IL PROGETTO GIOVANI


E’ indispensabile promuovere strumenti per la valorizzazione del merito garantendo un diritto allo studio reale, allo scopo di favorire l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro e delle professioni.

Il progetto intende rimuovere le difficoltà che impediscono una reale emancipazione dalla famiglia di origine e una partecipazione attiva alla società civile tramite sostegni per le giovani famiglie a basso reddito, sul versante dei servizi sociali e delle politiche abitative.

Casa: Introduzione del ‘Contributo di emancipazione’ per l’affitto e l’ acquisto della prima casa

Diritto allo studio: Indroduzione di Borse di studio e istituzione di fondi per studenti universitari sotto forma di contributo alle spese di trasporto, acquisto libri, tasse universitarie e prestiti d’onore per percorsi universitari e di alta specializzazione

Sostegno ad attività economiche: Introduzione di strumenti come il microcredito e interventi mirati per le imprese a titolarità femminile. Prevedere l’apertura a tutti i settori produttivi e l’innalzamento dell’età dell’imprenditore beneficiario da 35 a 40 anni.

Lavoratori atipici: Introduzione di un fondo di garanzia per lavoratori atipici – giovani con contratto diverso da quello a tempo indeterminato – per consentire loro l’accesso al credito finalizzato ad interventi legati alla propria condizione familiare.

Riformisti Siena: per la donna norme e leggi per conciliare lavoro e vita privata

"La presenza delle donne in politica e nel mondo del lavoro è un tema che da sempre è presente nel dibattito, alle volte anche in modo un poco troppo retorico o strumentale al consenso del momento. Per i Riformisti le donne presenti nella lista dei propri candidati sono importanti per le idee che hanno e per quanto sono in grado di rappresentare, non certamente per un’ipotetica ‘parità di genere’ che francamente lascia il tempo che trova.

Lucia Pianigiani, candidata al Consiglio Comunale nelle prossime elezioni è un esempio di questo, ed ha le idee chiare sul ruolo delle donne nella politica e nel mondo del lavoro: “Nel periodo antecedente la presentazione delle liste ho sentito spesso parlare di quote rosa e ho notato che molti, ancor prima di leggere i nomi, hanno contato quante fossero le candidate in ciascuna lista. Ai Riformisti è stato chiesto perché avessero candidato solo sei donne. La ragione è molto semplice: la nostra lista rispecchia la realtà e noi siamo in lista perché siamo noi, non perché siamo donne.

Anche a me - continua Lucia Pianigiani - piacerebbe che in politica la rappresentanza maschile e femminile fossero percentualmente paritarie, ma purtroppo non è ancora così e il motivo, analogamente a quanto accade nel campo professionale, è da ricercare nella mancata applicazione delle politiche di conciliazione tra tempi di vita e tempi di lavoro. Il nostro territorio non è certo carente di donne che (oltre al senso pratico che contraddistingue coloro che sono da sempre abituate a barcamenarsi tra mille impegni e responsabilità quotidiane) possono mettere al servizio della collettività e degli organi di amministrazione un eccellente bagaglio culturale e professionale. Quello che manca, per far sì che le donne non siano costrette a scegliere tra realizzarsi professionalmente o dedicarsi agli impegni familiari che continuano a gravare principalmente su di loro, è l’attuazione delle politiche di conciliazione che esistono sulla carta, ma raramente nella realtà: si debbono creare condizioni di effettiva parità tra uomo e donna nel mondo del lavoro e nella società civile, rimuovendo gli ostacoli che discriminano le donne lavoratrici in generale e le imprenditrici in particolare.

Relativamente ai servizi - prosegue la candidata al Consiglio comunale dei Riformisti - sarebbe utile rendere più flessibili gli orari degli asili nido e delle scuole materne, che raramente rispondono in modo efficace agli orari delle mamme lavoratrici, in particolare di quelle sottoposte a turnazione, autonome o imprenditrici, con orari di lavoro lunghi, non sempre flessibili e responsabilità non facilmente delegabili. Comprendo perfettamente che la crisi economica non facilita il reperimento delle risorse necessarie, ma l’amministrazione dovrebbe considerare che i costi delle strutture private superano spesso il guadagno di chi ha appena intrapreso la propria carriera professionale e che non tutte le giovani mamme possono contare sul supporto dei nonni ”.

lunedì 2 maggio 2011

Elezioni amministrative in Toscana, le liste

ELEZIONI COMUNALI – COMUNI SUPERIORI A 15,000 ABITANTI

Arezzo

COMUNE

LISTA E CANDIDATI

SIMBOLO

Arezzo

PSI – Laici Riformisti per Arezzo

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Montevarchi

Democratici per Caciulli Sindaco

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Sansepolcro

PSI

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Grosseto

COMUNE

LISTA E CANDIDATI

SIMBOLO

Grosseto

Riformisti per Grosseto - PSI

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Pisa

COMUNE

LISTA E CANDIDATI

Cascina

Partito Socialista Italiano

Siena

COMUNE

LISTA E CANDIDATI

SIMBOLO

Siena

Riformisti

scarica il simbolo


Comuni sotto i 15000 abitanti, Partito Socialista Italiano

Anghiari Rossi Loris
Castiglion Fibocchi - Castiglion Fiorentino Vinerbi Nicola
Civitella in Val di Chiana Marzoli Sergio, Scicolone Giuseppe
Ortignano Raggiolo - Pratovecchio Vagnoli Vittorio
Castiglione della Pescaia Rotoloni Pier Paolo
Gavorrano Iacomelli Elisabetta
Orbetello Martellini Walter
Roccalbegna - Scansano - Capraia Isola - Rio Marina - Altopascio Sarti Mario (candidato sindaco)
Seravezza Giannini Pietro
Montignoso Gianfranceschi Raffaello
Buti - Lari Caroti Marzio, Tremolanti Angelo
Santa Luce Sammuri Paolo, Mariottini Tania
Vecchiano Orsini Antonio
Carmignano Fontani Giovanni Luciano
Chiusi Annulli Gianluca

Proposta riformisti Siena: incentivare le sinergie fra aziende, pari opportunità per tutte le imprese, valorizzando le eccellenze

Le piccole aziende ed i piccoli imprenditori locali sono la spina dorsale dell’economia del nostro territorio, che evidentemente non può vivere di solo terziario e servizi in genere. Un settore particolarmente significativo è quello delle piccole realtà editoriali del nostro territorio. Il bel portale SienaLibri.it le raccoglie quasi tutte e soprattutto è uno specchio di un settore particolarmente vivo e dinamico, nonostante la crisi economica degli ultimi tempi, che ha messo a dura prova anche le tante aziende tipografiche del nostro territorio, dove le parole ‘cassa integrazione’ e ‘riduzione dell’organico’ sono purtroppo all’ordine del giorno. Attualmente tante case editrici sono a Firenze, in un unico stand alla Mostra dell’Artigianato. Le sinergie sono dunque possibili e vanno incentivate. In proposito è intervenuto Vassili Skiftas, candidato al Consiglio Comunale di Siena nella lista dei Riformisti: “In un mondo dove la cultura alle volte viene vista come elemento straniero e alieno non è certamente facile per un questo comparto trovare spazio e visibilità. Tante tipografie sono in crisi e compatibilmente alle regole di legge, è necessario fare un piano equo per i tanti lavori sotto soglia e per gare a invito dei nostri enti. Le aziende con difficoltà sono molte e danno lavoro a moltissime persone. Troppo spesso si dimentica infatti che l’editoria è, prima di tutto, un’attività anche economica, oltre che culturale. Dietro ad un libro ci sono uomini e donne che lavorano. Una città con storia e cultura come la nostra non può certo sottovalutare questo fattore e deve fare il possibile per coniugare la politica culturale di alto livello con un’attenzione speciale per il settore editoriale e tipografico locale, cercando di agevolarlo e incentivarlo. Un grosso aiuto sarebbe favorire le aggregazioni fra imprese, promuovere le pubblicazioni, specie quelle inerenti la cultura e la storia della città, con in ruolo di coordinamento svolto dal Comune e da altri enti come la Provincia. Sarebbe bello sfruttare in modo più intensi anche la Fortezza, con una struttura stabile da primavera fino all’autunno in grado di ospitare tante iniziative, anche in ambito culturale e comunque per valorizzare le eccellenze del nostro territorio, di qualunque tipo siano. Un’altra proposta potrebbe essere la distribuzione degli e-book sul nostro territorio nei portali degli enti locali, ovvero valorizzando equamente anche i tanti siti internet di news locali, che negli ultimi anni sono diventati un punto fermo dell’informazione. Sviluppiamo dunque le manifestazioni che già esistono a Siena, come quelle molto belle organizzate dalla provincia. Sarebbe poi utile mettere a disposizione degli editori uno o più spazi permanenti e gratuiti che gli stessi potrebbero utilizzare per dare impulso alle proprie iniziative, tramite presentazioni, piccoli convegni, laboratori di lettura e scrittura, corsi. Una parte fondamentale per la tutela del settore tipografico ed editoriale è sicuramente la formazione, che necessita di maggiori risorse, proprio per la rivoluzione tecnologica che sta coinvolgendo questo comparto. I centri formativi locali devono sviluppare anche le possibilità che offre ad esempio Fondartigianato, sul quale la Regione Toscana negli ultimi mesi ha messo molta energia, coinvolgendo anche le imprese ed i loro lavoratori, vera forza e valore aggiunto delle aziende senesi”.

Gabriele Cerpi: a Siena sport , musica e giovani in primo piano

Sport e musica sono due temi cari ai Riformisti e sono anche argomenti centrali nella campagna elettorale anche per l´assetto urbanistico che deriva inevitabilmente dal "ridisegnare" prospettive e progetti in questo settore. Gabriele Cerpi lavora da anni nel mondo della comunicazione e si è candidato nelle liste dei Riformisti per il Consiglio Comunale di Siena: "Per la prima volta mi affaccio al mondo della politica e mi candido come consigliere comunale con la speranza di dar voce a chi, come me, ama Siena, la musica e lo sport. Fra i miei obiettivi principali ci sarà infatti una particolare attenzione alla seria carenza in questa città di spazi dedicati alla musica, allo svago, all'intrattenimento. In una città come Siena che vanta un'alta tradizione di scuole musicali di elevato livello e in seno a cui nascono numerose band musicali, intese come veicoli di socializzazione e comunicazione importantissimi e da sostenere, non esistono attualmente spazi deputati a questa attività. Nel programma del centrosinistra che sostiene la candidatura a sindaco di Franco Ceccuzzi, abbiamo incluso la possibilità di creare un auditorium all'interno della Fortezza Medicea, compatibilmente con la ristrutturazione dell´area. Se si creassero posti adeguati si potrebbe evitare quella triste realtà di sentire la musica "strozzata" entro le ore 24, come ora accade non solo nei pochi Pub cittadini che offrono musica "live", ma anche nelle feste di Contrada. Sarebbe dunque importante creare una struttura polifunzionale, che unisca spazi per concerti, magari anche di livello (così i grandi artisti si potrebbero esibire anche a Siena), senza dimenticare poi una o più sale cinematografiche. Uno dei miei punti programmatici riguarda poi lo sport. Siamo orgogliosi di vivere il grande sogno dello sport senese. La mia immagine di quello che dovrebbe essere il nuovo Rastrello è legata alla concezione di un tifo corretto e disciplinato come quello senese. Vedo, per questo, per una città di classe come Siena, uno stadio all'inglese, incastonato con saggezza nella "perla" della città, proprio sullo stile del Rastrello. Il mio sogno è vedere nascere una sinergia tra la questura della città, la dirigenza della Robur e le autorità del Comune di Siena concordi nel restituire il ruolo di contenitore di uno spettacolo sportivo allo stadio. Per concludere la mia attenzione si rivolgerà alle realtà locali, sia radiofoniche che televisive. Senza paragonarsi ai grandi network, vorrei una maggior considerazione e un maggior aiuto che possa evitare un sovraccarico di spot pubblicitari, fastidiosi all'ascolto e alla vista, ma unica fonte di sostentamento. Il mio sarà un impegno appassionato e non servile".

venerdì 22 aprile 2011

25 aprile



I Riformisti lanciano l'idea: farmaci a domicilio per chi ha bisogno

Sanità e sociale, due temi affrontati dai Riformisti nell’incontro con il dottor De Pascalis, presidente dell’Ordine dei Medici ed il dottor Ceccherini dell’Ordine dei Farmacisti di Siena in occasione del Caffè Riformista. I candidati dei Riformisti hanno avuto piena conferma della fattibilità di alcuni progetti che saranno presentati dagli eletti nel Consiglio Comunale. Importantissima è la proposta di consegnare i farmaci a domicilio, in particolare agli anziani ed a coloro che hanno difficoltà di spostamento o mobilità. Il progetto è fattibile fin da subito, visto che in materia ci sono già le regole dettate dalla Regione Toscana, che dovranno essere recepite anche a Siena, affinché questo progetto possa avere vita nei tempi più brevi possibile. Chi ha un bisogno lo ha adesso, non fra qualche settimana o mese. Sarà fondamentale, secondo i Riformisti, il ruolo del volontariato, che è un grande valore etico e morale, ma non solo, per il territorio senese. Dovrà dunque essere valorizzato il loro ruolo, dando la giusta soddisfazione e merito ai tanti volontari. La consegna dei farmaci a domicilio (legalmente possibile ed attuabile, lo ripetiamo) sarà uno dei primi progetti che i Riformisti porteranno in Consiglio Comunale riguardo alla sanità. Fin dai primi mesi di mandato dovranno essere previste azioni informative sulla rivoluzione che coinvolgerà la sanità nel 2012 con l’ingresso massiccio nel mercato di nuovi farmaci generici, che avranno costi più bassi rispetto a quelli tradizionali ed efficacia uguale. I cittadini dovranno essere messi a conoscenza di tutto ciò, con azioni chiare, trasparenti, visto il risparmio che potranno avere. Tutto ciò dovrà essere fatto in collaborazione anche con i medici di famiglia, che dovranno essere i primi ad informare gli assistiti di questa possibilità. Dovrà dunque essere esaltato il loro compito, anche nell’ottica dei ricoveri ospedalieri e dell’accesso al Pronto Soccorso (sulla nuova struttura il giudizio lo daremo solo fra qualche mese, quando il servizio sarà assestato ed eventualmente corretto). Il comune dovrà quindi farsi parte attiva per risolvere i problemi dei parcheggi nei pressi dell’ospedale per i visitatori e per coloro che devono recarsi nella struttura per esami diagnostici. Si dovrà pensare anche agli spazi per i dipendenti, collaborando con l’azienda ospedaliera, visto che i costi dei parcheggi per i lavoratori dovranno essere a carico loro e non della collettività senese. Maggiori dovranno essere anche i servizi dentro le Scotte per i dipendenti, ma anche per i pazienti ed i visitatori. In poche parole il Comune dovrà accrescere il suo ruolo di informazione e di indirizzo, anche verso la Regione Toscana che ha la responsabilità della struttura. Ancora i tempi di attesa per alcuni esami sono troppo lunghi e la burocrazia alle volte è odiosa per gli utenti. La “Rivoluzione del buonsenso”, come recita lo slogan dei Riformisti, fatta di piccole cose, ma che sono di vitale importanza per i cittadini. (fonte: Partito Socialista Riformisti Siena)

giovedì 21 aprile 2011

La sfida della cultura, intervento di Lucia Pianigiani

"La cultura per i Riformisti è a un tempo cardine della visione e volano dell’economia di Siena e del suo territorio. Quello che preoccupa, oltre ai tagli già determinati in sede di manovra finanziaria, è la determinazione delle funzioni fondamentali dei Comuni nel campo della cultura di fronte alla nuova legislazione in itinere: Federalismo fiscale municipale, Decreto sui fabbisogni standard, nuova Carta delle autonomie locali. A ciò si uniscono le minori risorse che arriveranno dalla Fondazione Mps, che renderà necessario reperire fondi anche in altri ambiti, come la Comunità Europea. In proposito è intervenuta Lucia Pianigiani, candidata al Consiglio Comunale nella lista dei Riformisti: “In un contesto così difficile come quello che stiamo vivendo il Comune di Siena dovrà affrontare la sfida dell’economia della cultura, ‘Siena Capitale europea della cultura 2019’ con progetti diversi ed innovativi. Attualmente la visione della città vive nel disegno riformatore che dalla Liberazione arriva alle prime fondamentali trasformazioni dell’ordinamento giuridico (enti locali, credito, sanità …) degli anni ‘90. Tanti i progetti realizzati in quegli anni, con il fondamentale ruolo di sviluppo svolto dall’Università degli Studi per decenni, il piano regolatore, la costruzione del Policlinico universitario, l’avvio della trasformazione dell’antico Spedale da nosocomio in Cittadella dell’arte, la partecipazione alla nascita ed alla costruzione della Regione, la riforma della Fondazione Accademia Chigiana, la nascita dalla Scuola dell’Università di lingua e cultura italiana per stranieri, lo sviluppo della ricerca attorno al nucleo fondamentale dell’Istituto sieroterapico Sclavo, il consolidamento patrimoniale e radicamento nazionale e internazionale del Monte dei Paschi. Ognuna di queste tappe e realizzazioni trova il protagonismo di una cultura riformatrice che ha precisi riferimenti nella storia politica e quindi nelle donne e negli uomini della città che hanno interpretato il riformismo senese: è per larga parte la storia del Partito Socialista Italiano. In questa storia, in questo difficile momento e per un futuro di nuovo riformismo, mi riconosco. Dobbiamo dunque ripartire dalla nostra storia, per dare nuovo slancio al futuro, con progetti nuovi e innovativi, primo fra tutti la valorizzazione del Santa Maria della Scala”. (Lucia Pianigiani candidata al Consiglio Comunale di Siena lista dei Riformisti)

Il nuovo inizio - Avanti ! della domenica n. 24

di Riccardo Nencini

Nella larghissima maggioranza dei comuni e delle province italiane chiamate al voto di maggio – almeno nei quattro quinti delle amministrazioni – il Psi si presenta, da solo o in alleanza con partiti e movimenti laici. A Trieste ed in altri comuni presentiamo il nuovo simbolo. L’unico partito ad aver inserito il tricolore nella foto di famiglia più importante, nella nostra identità. Un omaggio alla buona Italia. Sembrava un’impresa impossibile e invece eccoci qua, in piedi! A disturbare i sogni tutti i manovratori del mondo. Il 16 maggio misureremo la differenza con il voto alle politiche del 2008 e sarà un confronto positivo. Saldo attivo!
Sommeremo questo saldo ad un tesseramento conclusosi bene ed a sondaggi che cominciano finalmente a risalire. Vincere le amministrative per essere competitivi alle politiche. Senza illudersi. Il ciclo berlusconiano è finito ma il governo tiene. Tiene senza affrontare le tante fragilità di questa Italia, a partire da una crisi economica stampata sulla crisi delle istituzioni. Una cornice terribile. Un’Italia strappata. Un’altra ragione per stare in piedi.

mercoledì 20 aprile 2011

Massimo Braida Riformisti Siena: casa, un problema per i giovani

“Rate del mutuo alte rispetto al reddito. Facciamo un fondo immobiliare etico”

Il tema della casa è ancora al centro della campagna elettorale, in particolare dopo il lungo iter di approvazione del regolamento urbanistico di Siena. I Riformisti da anni hanno fatto la proposta delle ‘case a riscatto’ e ribadito con forza la necessità di puntare sulle ristrutturazioni e riqualificazioni piuttosto che sulle nuove cementificazioni. In proposito è intervenuto Massimo Braida, candidato al Consiglio Comunale nella lista Riformisti: “La mia candidatura a Consigliere Comunale di questa città vuole porre marcatamente l’accento sul problema degli alloggi. Il mercato immobiliare ha valori del tutto sbilanciati per quanto, soprattutto, registrano i cittadini senesi in ragione delle continue difficoltà nel ricorso al credito bancario, nella sempre crescente crisi economica, che ha completamente sbilanciato il rapporto rata/reddito, rendendo frequentemente vane le possibilità di acquistare casa. Il ripopolamento della nostra città non può quindi contare, in via esclusiva, sulla proliferazione delle edificazioni che, come visto e vissuto, non hanno ‘calmierato’ i prezzi. Questo cupo scenario, che non sembra destinato a mutare nel breve termine, rende quindi necessaria l’adozione di urgenti iniziative atte a offrire occasioni abitative all’effettiva portata delle giovani coppie e delle famiglie con bassi redditi, dotandosi, in particolare, di efficaci strumenti in grado di differenziare i canoni di locazione ed i prezzi di vendita in base alle diverse situazioni sociali e che possano garantire il rispetto di criteri oggettivi per l’accesso al ‘bene casa’. La costituzione di un fondo immobiliare etico dedicato agli affitti sociali può rappresentare un nuovo inizio”.

In Toscana nasce il percorso enogastronomico dedicato alle eccellenze da agricoltura biologica

Nuova ed interessante iniziativa dedicata ai prodotti locali di qualità da agricoltura biologica. L'idea è quella di un percorso enogastronomico curato dal Consorzio Biologico Toscana Qualità con sede a Montepulciano (Siena) in collaborazione con l'Associazione Free Tuscany di Lucignano (Arezzo). Partendo da Lucignano verso Montepulciano e viceversa, l'iniziativa intende attirare visitatori italiani e stranieri amanti della natura, della storia medioevale e del vivere bene all'insegna del cibo di qualità, per un turismo non di massa. Nell'ambito di questa iniziativa, nei i giorni scorsi è stato aperto un negozio denominato La Fantina proprio a Montepulciano in zona Crocetta ed esattamente in Via Bernabei. Si tratta di uno spaccio con inedita ambientazione rurale all’interno e all'esterno del bellissimo palazzo storico del 500 appartenuto anticamente alla famiglia Fanti. All'interno del negozio, gestito dal Consorzio Biologico Toscana Qualità di cui Free Tuscany fa parte come ente non commerciale, sarà infatti possibile acquistare e degustare prodotti di ottima qualità e biologici. Coloro che visiteranno il negozio potranno trovare tante delizie della Val d'Orcia e Val di Chiana: vino, olio, salumi di grigio toscano e cinta senese, carne chianina, pasta artigianale, formaggi e latticini, confetture, frutta e verdura fresca, succhi, farine, pici, miele, legumi e cereali, birra artigianale e tutto ciò che il territorio offre. Il percorso segue poi la direzione della Val di Chiana aretina verso Lucignano dove si trova il Bio Cafè situato nel suggestivo borgo di via Roma: un locale associativo interamente dedicato alla promozione del cibo di eccellenza da agricoltura biologica e dove, i volontari dell'Associazione Free Tuscany, collaborano e operano per far conoscere la qualità e la bontà del cibo certificato e garantito. I prodotti locali e non solo sono poi acquistabili anche da casa in Italia e all'Estero tramite il sito internet www.agritoscana.net , dove una organizzazione commerciale su base etica cumula gli ordini settimanalmente e provvede a consegnare o spedire la spesa a domicilio.

Sanità e sociale, le proposte dei Riformisti di Siena

Sanità e sociale, due temi importantissimi per i Riformisti da sempre, non solo adesso che siamo a ridosso della campagna elettorale. I contenuti programmatici di tali temi saranno presentati dopo domani, giovedì 21 aprile alle ore 17.30 al Bar Fonte Gaia in Piazza del Campo, quando verrà effettuato un “Caffè Riformista” monotematico su questi argomenti. Interventi esterni saranno tenuti da dottor Fulvio De Pascalis presidente dell’Ordine dei Medici di Siena e dal dottor Paolo Savigni, presidente dell’Ordine dei Farmacisti di Siena. Interverrà anche Andrea Fontani, giovane medico del Pronto Soccorso di Siena e contemporaneamente borsista in Chirurgia, che farà un’analisi sui problemi dei giovani medici in attesa di una collocazione fissa e soprattutto darà il suo punto di vista sul nuovo Pronto Soccorso e sulle varie ipotesi di riorganizzazione delle chirurgie, temi questi che i Riformisti ritengono centrali nel programma elettorale. Le relazioni inizieranno alle 18, mentre nella mezz’ora precedente, ovvero dalle 17.30 in poi, i 32 candidati della lista Riformisti incontreranno gli elettori che vorranno conoscerli.

sabato 19 marzo 2011

A Siena i Riformisti hanno incontrato il candidato Franco Ceccuzzi


Il direttivo comunale dei Riformisti di Siena ha incontrato il candidato sindaco della coalizione di centro sinistra Franco Ceccuzzi. E’ stato un confronto chiaro, corretto e leale, nel quale sono stati ribaditi i punti programmatici fondanti della coalizione, sui quali c’è stata grande sintonia.

I Riformisti per primi hanno creduto nella candidatura espressa dal partito di maggioranza relativa, il Pd, che legittimamente e politicamente doveva esprimere il candidato sindaco, senza passare dalle primarie che rischiavano di essere solo motivo di divisione.

Qualche mese fa eravamo soli a dire questo, adesso tutti hanno convenuto che era la scelta migliore, anche con qualche imbarazzo e con evoluzioni da “trapezzista”. E’ evidente che in una coalizione ampia, coesa per il bene della città, ma frutto della sintesi di culture diverse ci possano essere dei principi non omologhi, essendo gli stessi specchio della società civile, dove non tutti si sentono eredi di una stessa cultura, per fortuna. Tutto ciò secondo i Riformisti è un valore ed un fattore che unisce, visto che lealmente dichiarato, e non causa di divisione.

Siena ha bisogno di un governo forte per uscire dalla crisi economica che ha coinvolto non solo la città, ma tutto il mondo. La città ha bisogno di “governabilità”, di forze che lealmente sostengano le azioni governative, dialogando, discutendo se necessario, ma uniti nel sostenere le sintesi che usciranno dal democratico confronto, con la lealtà delle persone corrette, che hanno davanti solo il bene della città e dei cittadini.

Fin dal 1921 i socialisti nel congresso di Livorno si differenziarono con una scissione dalle forze che facevano riferimento ai dettami di Lenin e di Stalin poi. Sono passati quasi 90 anni, che hanno visto comunque le forze socialiste e comuniste, insieme a quelle cattoliche, collaborare per il bene di Siena e dell’Italia, dalla Resistenza con i Partigiani socialisti come Sandro Pertini, fino al governo del territorio di questi anni, nel rispetto dei reciproci valori, lealmente, trovando sempre la giusta sintesi per il bene della comunità, sapendo di rappresentare anche fasce di cittadini culturalmente assortite. I socialisti hanno tolto la falce e martello dal simbolo nel 1985, in tempi non sospetti, altri, legittimamente, li hanno ancora, come testimonianza della loro cultura.

I Riformisti ed il loro candidato a sindaco hanno convenuto che nei prossimi anni la città si troverà di fronte a sfide nuove. La crisi economica e le minori risorse a disposizione degli enti obbligheranno ad azioni radicalmente diverse da quanto accaduto negli ultimi decenni. In questo senso è necessaria una discontinuità nel metodo e nella forma. I Riformisti sono stati parte del governo della città ed ovviamente non rinnegano le scelte che hanno votato e sostenuto in tanti anni, nella logica sopra esposta. Ovviamente ogni forza politica ha i suoi livelli di responsabilità, secondo il peso della rappresentanza. Non si può essere di lotta e di governo, non fa parte della cultura socialista e sarebbe offensivo nei confronti dei cittadini, che hanno ampia capacità di vedere, leggere e capire, quindi decidere chi rappresenta meglio le loro aspettative.

Metodo diverso significa anche azioni chiare e decise, una fase i cui le “non scelte”, rimandare, concertazioni infinite tese solo a perdere tempo non saranno possibili. I cittadini, i giovani senesi, i tanti anziani, le aziende, i commercianti, gli imprenditori, i liberi professionisti hanno bisogno di azioni immediate e forti in risposta alla grave crisi, che vadano a sommarsi a quelle già intraprese dando alle stesse una spinta decisiva.

I Riformisti ed il loro candidato Franco Ceccuzzi hanno convenuto che dovranno essere gli elettori ad indicare i livelli di rappresentanza delle forze politiche nei prossimi organismi di governo, con un’operazione chiara e limpida, trasparente. Saranno i senesi con il loro voto a dettare le griglie di rappresentanza. Su questo c’è stata totale sintonia fra i Riformisti ed il candidato a sindaco della coalizione di centro sinistra.

Orgogliosamente il simbolo dei Riformisti sarà il più vecchio nella prossima scheda elettorale, segno che nel tempo le scelte fatte hanno avuto il sostegno della città. La lealtà e la totale trasparenza con la quale i Riformisti dialogano con la città siamo sicuri che avranno il giusto premio anche numerico dentro le urne il prossimo maggio.

Per questa ragione i Riformisti hanno proseguito nella loro condivisone dei valori con la società civile con il mondo delle professioni, delle partite iva, dei commercianti, degli artigiani, dalla scuola, della cultura, di tutto un mondo che ha bisogno di chiarezza e di rappresentanza.

Ci siamo aperti al confronto ed abbiamo trovato delle grandi sintonie che ci auguriamo di poter sostenere con forza e vigore grazie al massiccio sostegno dei nostri elettori.

Adesso è il momento dei fatti. I Riformisti sono pronti a fare la loro parte a dare il loro contributo alla coalizione di centro sinistra ed al candidato sindaco Franco Ceccuzzi. Per concludere ricordiamo una bella frase di Sandro Pertini, Presidente e Partigiano, uno dei padri storici del Partito Socialista Italiano e del riformismo, anche se qualcuno la sua fiera appartenenza al nostro partito finge o ha difficoltà a ricordarla: “I giovani non hanno bisogno di sermoni, i giovani hanno bisogno di esempi di onestà, di coerenza e di altruismo”.

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