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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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lunedì 29 settembre 2008

PS Toscana - Newsletter n° 40 del 29 settembre 200

PS Toscana - Newsletter n° 40 del 29 settembre 2008

A FIRENZE E IN TOSCANA APRIRE ALL'UDC PER UNA NUOVA ALTERNATIVA RIFORMISTA

Intervista di Pieraldo Ciucchi al periodico "I Riformisti"

Pieraldo Ciucchi, per porsi in modo credibile quale alternativa a Berlusconi, da dove dovrebbero ripartire i riformisti?
Una classe politica seria, all'altezza di rispondere alla straordinaria crisi politica ed elettorale in cui sta precipitando il centro sinistra in Italia dovrebbe preoccuparsi di cogliere l'opportunità che si presenta con le elezioni amministrative ed europee per ridefinire un nuovo progetto politico, per dotarsi di una nuova strategia in grado di tornare ad assumere nella prospettiva più breve possibile l'orizzonte del governo dell'Italia.

È davvero così compromessa la situazione?
Quella dello scorso aprile non è stata una sconfitta elettorale; è stata una sconfitta strategica dalla quale si può uscire avviando cantieri nuovi per avviare un lavoro di condensazione ed identità, cioè una politica per sviluppare un "noi" di più appartenenza ed identità: un impegno oggi sempre più indispensabile.

Con chi fare questo sforzo di rinnovamento, con chi reinventare una politica che il crollo delle ideologie ha formato e reso inaccettabile?
Penso che dobbiamo far riferimento alle grandi forze storiche del Paese, ai serbatoi di idealità e di forze che emergono nel suo seno. Penso a quanti guardano al socialismo nella sua storia di riscatto umano e di battaglie per la libertà ed al cattolicesimo di ieri, di oggi e di domani. Un cattolicesimo da chiamare all'appello per la costruzione di una nuova politica, depurata dai suoi potenziali e reali integralismi, che pure permangono, e ne va sollecitata una spinta laica ad occuparsi di politica per sostenere la ricostruzione del paese.

Ma il Partito Democratico non è già la sintesi dell'incontro fra le culture che hanno segnato la storia della prima repubblica?
Nella storia della prima repubblica e nelle battaglie che hanno determinato l'evoluzione di un progresso civile, sociale, economico dell'Italia si riscontra con continuità un segno, una firma, una battaglia politica o parlamentare di matrice socialista che oggi è assente nell'idea ispiratrice che ha dato vita al Partito Democratico. Il quale non regge alla sfida della modernità proprio perché è fallito il tentativo di ciò che allora la tradizione dell'ex PCI disponeva in termini elettorali e politici di associarsi con una vasta area cattolica nella prospettiva del governo del Paese.

Da dove ripartire allora?
Da un socialismo moderno volto ad incontrare tanta parte di cultura socialista liberale e liberaldemocratica che sta con Berlusconi, che non dobbiamo consentire di radicarsi stabilmente in quel campo. Si riparte da quel cattolicesimo in grado di fornire un serbatoio di classe dirigente intelligente e laica disponibile a servire il proprio Paese, perseguendo un bene comune perché mossi da una spinta disinteressata che oggi è quasi impossibile cercare da altre parti.

Come si declina questa impostazione politico-culturale sul piano della ricerca di nuove alleanze per il governo delle istituzioni locali?
Rinunciare ad assumere una iniziativa politica forte in questa direzione, significa rassegnarsi all'idea che l'UDC di Casini venga inesorabilmente riassorbita nel centrodestra, ma significa anche essere consapevoli di doversi apprestare ad una lunga stagione all'opposizione. La Toscana e Firenze invece, potrebbero rappresentare anche in virtù della forza del PD in questa regione, il laboratorio politico dal quale far scaturire una nuova prospettiva nell'assunzione di un diverso orientamento del PD rispetto alla necessità di definire un nuovo progetto politico nel segno di nuove alleanze se vuol riaprire la partita con il centro-destra.

Partendo dalla Toscana e da Firenze la proposta è quella di una alleanza con l'UDC?
Le profonde trasformazioni sociali di questo tempo dovrebbero portare a riflettere anche sui segni evidenti di logoramento di un consenso pluridecennale che è destinato costantemente a regredire se la sinistra riformista non archivia l'impostazione assunta in questo ultimo decennio e non si rinnova guardando con interesse a quei campi che hanno continuato a germogliare e ad alimentare il consenso verso Berlusconi. Stabilire relazioni di forte dialogo politico con l'UDC a Firenze e in Toscana, significa dare vita ad un cantiere che non potrà non avere riflessi positivi rispetto alla prerogativa di determinare una svolta strategica che conduca l'UDC ad una scelta di campo alternativa a Berlusconi cui il PD e le altre forze e movimenti di ispirazione riformista della sinistra italiana sono chiamate a favorire.

La "palla" che i Socialisti mettono in campo passa ora al PD ci pare di capire?
Certo, bisognerebbe che le tante candidature a Sindaco provenienti dal PD avessero la lungimiranza di fare un passo in dietro, che Domenici non pretendesse il continuismo programmatico senza se e senza ma. Occorrerebbe davvero che a prevalere, una volta tanto fosse la politica e l'interesse del centro-sinistra se davvero si vuol essere credibili nel "salvare l'Italia".



IL FEDERALISMO DEL GOVERNO E' UN VULNUS ALLA COSTITUZIONE

Grazie ad una mozione del Ps la Giunta riferirà all'aula

La Giunta regionale si è impegnata, in seguito ad una mozione presentata dai socialisti e con il conseguente plauso di tutte le forze politiche, a predisporre una comunicazione e a riferire al Consiglio sul tema del federalismo fiscale, sul quale è indispensabile un confronto tra il governo regionale, le forze politiche ed i cittadini.
La riforma presentata all'inizio di settembre dal ministro Calderoli in Consiglio dei ministri "in attuazione dell'articolo 119 della Costituzione" va ad incidere profondamente nei rapporti tra Stato e Regioni ma lo fa, a nostro avviso, introducendo elementi di incostituzionalità. L'articolo 120 della Costituzione prevede che la Regione non possa istituire dazi di importazione o esportazione o transito tra le Regioni, né adottare provvedimenti che ostacolino in qualsiasi modo la libera circolazione delle persone e delle cose tra le Regioni, né limitare l'esercizio del diritto al lavoro in qualunque parte del territorio nazionale. Sempre secondo il dettato costituzionale il Governo può sostituirsi a organi delle Regioni, delle Città metropolitane, delle Province e dei Comuni nel caso di mancato rispetto di norme e trattati internazionali o della normativa comunitaria oppure di pericolo grave per l'incolumità e la sicurezza pubblica, ovvero quando lo richiedono la tutela dell'u nità giuridica o dell'unità economica e in particolare la tutela dei livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali, prescindendo dai confini territoriali dei governi locali. La legge, conclude la Costituzione, definisce le procedure atte a garantire che i poteri sostitutivi siano esercitati nel rispetto del principio di sussidiarietà e del principio di leale collaborazione. Detto ciò, è evidente che la bozza Calderoli introduce un "vulnus", in quanto non definisce le procedure dei poteri sostitutivi del Governo previsti dall'art. 120 della Costituzione, separando l'attuazione dell'art. 119 dall'attuazione dell'art. 120, introdotto a garanzia e a tutela dell'unità giuridica, politica, civile e sociale dello Stato unitario, nonché a tutela dei livelli essenziali delle prestazioni riguardanti diritti civili e sociali di tutti gli italiani.



AL VIA LE 4 CAMPAGNE D'AUTUNNO: RIFORME, PRECARIATO, CARO VITA E DIRITTI CIVILI

Giovedì 2 ottobre a Roma Riccardo Nencini presenterà le proposte di legge di iniziativa popolare

Precariato nel lavoro, carovita, diritti civili, forma di governo. Saranno questi i temi delle quattro "campagne d'autunno" che il Partito Socialista lancerà giovedì a Roma, dove, davanti al palazzo della Corte di Cassazione, saranno presentate le proposte di legge di iniziativa popolare sulle quali partirà dalle prossime settimane una raccolta di firme in tutta Italia. «Sarà un autunno "caldo" – dice il segretario Riccardo Nencini -. Ci muoveremo su un doppio binario: presenteremo in Parlamento proposte di legge di iniziativa popolare raccogliendo per ogni legge le cinquantamila firme previste dalla Costituzione e al contempo continueremo la nostra battaglia per una 'Repubblica della partecipazione', promuovendo un 'Comitato per la democrazia' con le forze politiche non rappresentate in Parlamento, che metta i n campo una proposta di riforma delle istituzioni, per rafforzare la democrazia rappresentativa e difendere le preferenze alle prossime europee. Il nostro paese – ha detto ancora Nencini - deve ribellarsi al tentativo di riforma della legge elettorale europea e pretendere il mantenimento di un sistema proporzionale puro con preferenze, che garantisca la democrazia in Italia come in Europa».
Un 'testimonial' d'eccezione della campagna in difesa delle preferenze dei socialisti sarà Vittorio Sgarbi, che partecipando alla festa nazionale di Vieste ha definito «criminale» l'attuale sistema elettorale, parlando di una «democrazia ferita». Eliminare le preferenze, secondo Sgarbi, significa in sostanza sottrarre alla democrazia il criterio della meritocrazia nella selezione della classe politica.



TESSERAMENTO, SI PARTE IL 30 SETTEMBRE

La lettera del segretario nazionale Riccardo Nencini

Care compagne, cari compagni, innanzitutto un caloroso ringraziamento a ciascuno di voi, a tutti i 72.000 cittadini che con l'adesione alla Costituente hanno concorso alla nascita del Partito Socialista.
Il Congresso dello scorso luglio è stato l'ultima tappa di un percorso unitario che tutti insieme abbiamo lungamente auspicato e voluto e che, nonostante il risultato elettorale non soddisfacente, ricolloca i Socialisti a pieno titolo nel dibattito italiano.
Non basta. Ora dobbiamo compiere un salto di qualità, e individuare un nuovo modo di fare politica che ci permetta di fare arrivare le nostre idee e le nostre proposte ai cittadini e in tutte le sedi ove si decide. Inizieremo i primi di ottobre le Campagne pubbliche contro il carovita, per tutelare i lavoratori precari, per consentire la nascita di una Assemblea costituente che affronti il tema delle riforme istituzionali, per affermare i nuovi diritti di cittadinanza.
Avverto come primo compito di dover dedicare ogni energia, mia e dell'intero gruppo dirigente, all'azione di consolidamento delle strutture del partito che abbiamo appena ricreato, dando sin dai prossimi giorni avvio alla campagna 2008 di adesione al Partito Socialista, non solo nel nome della nostra storia ma soprattutto per costruire una sinistra libera e riformista che l'Italia di questo tempo non conosce.
Abbiamo un programma di lavoro ampio e ambizioso la cui realizzazione richiede un partito rinnovato e strutture forti e radicate sul territorio.
La Segreteria, nella riunione del 3 settembre scorso, ha stabilito che il tesseramento inizi il 30 settembre e abbia termine il 30 novembre 2008 e che possono iscriversi al Partito tutti i cittadini residenti in Italia che abbiano compiuto i 16 anni di età.
L'adesione ha un costo di € 30 (trenta), di cui 10 per ciascun iscritto nella regione saranno dalla Direzione stornati ai Comitati regionali che provvederanno a loro volta a riversare una parte ai Comitati provinciali.
L'iscrizione è individuale e dovrà essere fatta attraverso il bollettino di conto corrente precompilato che arriverà nelle case degli iscritti assieme a questa lettera o, in caso di dati parzialmente errati, con un bollettino postale da riempire in ogni sua parte. La tessera sarà spedita ad ogni compagno presso la residenza indicata nella domanda di adesione.

Con i miei migliori auguri

Riccardo Nencini


La Newsletter e realizzata a cura di Matteo Morandini
Ufficio Stampa e comunicazione, Gruppo PS – Consiglio Regionale della Toscana
Tel. 055.2387549 - Fax 055.2387550
E-mail: gruppopartitosocialista@consiglio.regione.toscana.it

© 2007 Gruppo PS Consiglio Regionale della Toscana



venerdì 26 settembre 2008

Modifica Partito Socialista newsletter del 26 settembre 2008


NEWSLETTER DEL 26 settembre 2008

Il 7 ottobre a Roma seminario promosso dal Ps. Interverranno Acquaviva, Binetti, Casini, Schiavone
BIOETICA: NENCINI: UNA PROPOSTA DI LEGGE DAI SOCIALISTI.

"Le forze politiche devono creare le condizioni per il varo di una legge su un tema che lacera ogni coscienza, di laici o di cattolici che siano, il tema del "fine vita". Non si tratta solo di adempiere all' impegno che il Parlamento si era preso di varare una legge sul testamento biologico entro dicembre, ma di cogliere e verificare subito alcuni segnali positivi che vengono dal Vaticano". Lo sottolinea il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini, secondo il quale "che la situazione sia in movimento per un intervento della magistratura sul caso Englaro o per le riflessioni in corso nel mondo cattolico sulla coscienza dei diritti dell' uomo ha una importanza relativa. Dobbiamo essere tutti impegnati a sostenere la necessità di legiferare sul fine vita. Di qui anche il contributo dei socialisti, che dedicano a questi temi un convegno, il prossimo 7 ottobre a Roma dal titolo 'I padroni della vita - Il testamento biologico: l' uomo e la sua natura'". "Noi pensiamo - sottolinea ancora Nencini - che una persona deve essere libera di rifiutare cure e di disporre della propria vita e che sia dunque legittimo legiferare al riguardo e vorremmo confrontarci con i richiami della Chiesa sulla indisponibilità della vita umana e con i doveri del medico di ogni possibile cura del malato. Ci proponiamo anche di partire da una proposta di legge che intendiamo presentare alla riflessione di tutti in modo da avere un riferimento pratico sul quale discutere e ci fa molto piacere la disponibilità di persone con punti di vista diversi dal nostro a confrontarsi con noi e a trovare se possibile punti significativi di convergenza". Al convegno socialista hanno dato la loro adesione Gennaro Acquaviva, Aldo Schiavone, la senatrice Paola Binetti, l'onorevole Carlo Casini, il dottor Giovanni Blandino, i professori Francesco Margiotta Broglio, Paola Muti, Mauro Barni.

ALITALIA. NENCINI: ECCESSIVI 7 ANNI DI TUTELE PER I DISOCCUPATI SE SI PENSA AI VERI PRECARI

«Bene che si stia arrivando ad una positiva conclusione su Alitalia, ma questa vicenda contiene anche aspetti che dovranno aprire una nuova frontiera sul mondo del lavoro e sulle tutele da garantire a chi resta senza occupazione. Colpisce infatti che agli oltre 3000 esuberi siano garantiti fino a sette anni di ammortizzatori sociali tra cassa integrazione e indennità di mobilità, un "salvagente" importante ma forse sproporzionato se pensiamo a tutti coloro che non perdono un posto "sicuro" per ritrovarsi precari, ma che precari lo sono ogni giorno, senza garanzie e senza una certezza per il futuro: un vero "secondo popolo" che con mille euro al mese non può pianificare il proprio avvenire da qui a un anno. Il precariato occupazionale, che poi diviene precariato sociale e crea una generazione insicura ed impaurita, non riguarda solo Alitalia, ma tutta l'Italia, ed è quindi dovere del governo e di tutti i partiti predisporre un quadro normativo che, in attuazione della legge Biagi, allinei il nostro Paese con le democrazie europee più avanzate».
Lo ha detto Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista, intervenendo sulla vicenda Alitalia. Come annunciato dalla festa dei riformisti di Vieste la settimana scorsa dallo stesso Nencini, il Ps avvierà nelle prossime settimane una campagna nazionale sul precariato e sui diritti di nuova generazione.

ALITALIA. SOLLAZZO: LA CGIL RECITI IL MEA CULPA
Una organizzazione sindacale - ha dichiarato Angelo Sollazzo, della Segreteria nazionale del Partito Socialista - deve rifuggire dalla tentazione di fare il partito politico.
"La presenza sindacale è un bene prezioso sui posti di lavoro, diventa dannosa quando ritiene di poter indirizzare le politiche industriali e sociali, prerogativa specifica della politica.
Le resistenze corporative di alcuni settori dei dipendenti Alitalia, la mancanza di serie alternative alla unica proposta in essere, la impossibilità di difendere privilegi e pretese assurde in questo particolare momento di crisi della compagnia di bandiera, hanno portato la CGIL a difendere le cause sbagliate per poi cedere con una resa senza condizioni.
Con questo atteggiamento dannoso la più grande associazione sindacale del Paese ha contribuito ad aumentare la distanza che si è creata in questi anni tra il mondo del lavoro e le associazioni sindacali.
Le scelte della CGIL oltre che sbagliate sono ancora più gravi se si pensa al danno recato, con le sue posizioni, all'immagine ed all'unità delle forze progressiste.

LEGGE ELETTORALE. BATTILOCCHIO A RONCHI, LA PROPOSTA DI RIFORMA DEL PDL E' LIBERTICIDA
E' una scusa quella di voler uniformare la legge italiana a quelle europee".
"Fa sorridere il fatto che ogni giorno esponenti della maggioranza cerchino tutte le scuse possibili ed immaginabili per giustificare il porcellum europeo che vogliono varare: oggi il Ministro Ronchi difende la proposta di abolizione delle preferenze per le europee con la scusa di voler uniformare le norme italiane a quelle degli altri paesi. In verità quella del Pdl è una proposta liberticida, che vuole cancellare il diritto degli elettori di poter scegliere i propri rappresentanti a Strasburgo". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio. "A Strasburgo - aggiunge Battilocchio - non esistono problemi legati alla governabilità ed alla stabilita'. Come abbiamo affermato nei giorni scorsi siamo pronti a scendere in piazza per impedire questo colpo di mano: un sonoro schiaffo agli italiani che magari avrà il risultato di far eleggere al Parlamento Europeo segretari, assistenti o peggio ex-atleti, cantanti anni Sessanta e magari il nuovo vincitore dell''Isola dei famosi'".

I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

FIRENZE. FEDERALISMO; GRAZIE A MOZIONE SOCIALISTA LA GIUNTA REGIONALE TOSCANA RIFERIRA' ALL'AULA. Una mozione del Partito Socialista ha provocato l'impegno da parte della Giunta a riferire al Consiglio sul tema del federalismo fiscale.
Ad annunciarlo è Pieraldo Ciucchi, presidente del gruppo Ps in Consiglio regionale, che nel corso della riunione dei capigruppo ha portato all'iscrizione dell'ordine del giorno una mozione socialista relativa alla riforma Calderoli.
«La riforma Calderoli - spiega Ciucchi - va ad incidere profondamente nei rapporti tra Stato e Regioni ma lo fa, a nostro avviso, introducendo elementi di incostituzionalità in quanto non definisce le procedure dei poteri sostitutivi del Governo previsti dall'art. 120 della Costituzione, separando l'attuazione dell'art. 119 dall'attuazione dell'art. 120, articolo introdotto a garanzia e a tutela dell'unità giuridica, politica, civile e sociale dello Stato unitario, nonché a tutela dei livelli essenziali delle prestazioni riguardanti diritti civili e sociali di tutti gli italiani.
«La Giunta - conclude Ciucchi - si è impegnata, su nostra sollecitazione e con il conseguente plauso di tutte le forze politiche, a predisporre una comunicazione e a riferire al Consiglio su un tema, quello del federalismo fiscale, sul quale è indispensabile un confronto tra il governo regionale, le forze politiche ed i cittadini».


APPUNTAMENTI


27 Settembre Orvieto ore 9.30
Assemblea di LIBERTA' EGUALE - Palazzo Capitano del Popolo - Riccardo Nencini interviene su "Riformisti al governo"

28 settembre 2008 Sarzana (SP) ore 10
Sala del Consiglio Comunale "2° Meeting delle Associazioni Pertini"

29 settembre Napoli ore 15,30
Real Orto Botanico. Tavola rotonda a conclusione del convegno"L'umanesimo socialista di Gaetano Arfé".
Introduce Vincenzo Esposito, modera Massimiliano Amato; partecipano: Giorgio Benvenuto,
Marco Di Lello, Rino Formica, Emanuele Macaluso, Umberto Ranieri, Giovanni Russo Spena,
Massimo Villone.

3 Ottobre Siena ore 10
Convegno UIL "Sicurezza Ergonomia" c/o Auditorium CIA Via degli Arti n 4. Ospite R.Nencini

4 Ottobre Mantova ore 16.30
Iniziativa circoli socialisti, c/o Sala degli Stemmi Comune di Mantova
partecipa Riccardo Nencini

5 Ottobre Napoli ore 18.30
"Italia quale futuro? Come vorremmo che voi, noi e l'Italia" c/o Palapartenope via Barbagallo 115
interviene Riccardo Nencini


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giovedì 25 settembre 2008

Partito Socialista newsletter del 25 settembre 2008


NEWSLETTER DEL 25 settembre 2008

BANNER I PADRONI DELLA VITA

Il 7 ottobre a Roma seminario promosso dal Ps. Interverranno Acquaviva, Binetti, Casini, Schiavone
BIOETICA: NENCINI: UNA PROPOSTA DI LEGGE DAI SOCIALISTI.
"Le forze politiche devono creare le condizioni per il varo di una legge su un tema che lacera ogni coscienza, di laici o di cattolici che siano, il tema del "fine vita". Non si tratta solo di adempiere all' impegno che il Parlamento si era preso di varare una legge sul testamento biologico entro dicembre, ma di cogliere e verificare subito alcuni segnali positivi che vengono dal Vaticano". Lo sottolinea il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini, secondo il quale "che la situazione sia in movimento per un intervento della magistratura sul caso Englaro o per le riflessioni in corso nel mondo cattolico sulla coscienza dei diritti dell' uomo ha una importanza relativa. Dobbiamo essere tutti impegnati a sostenere la necessità di legiferare sul fine vita. Di qui anche il contributo dei socialisti, che dedicano a questi temi un convegno, il prossimo 7 ottobre a Roma dal titolo 'I padroni della vita - Il testamento biologico: l' uomo e la sua natura'". "Noi pensiamo - sottolinea ancora Nencini - che una persona deve essere libera di rifiutare cure e di disporre della propria vita e che sia dunque legittimo legiferare al riguardo e vorremmo confrontarci con i richiami della Chiesa sulla indisponibilità della vita umana e con i doveri del medico di ogni possibile cura del malato. Ci proponiamo anche di partire da una proposta di legge che intendiamo presentare alla riflessione di tutti in modo da avere un riferimento pratico sul quale discutere e ci fa molto piacere la disponibilità di persone con punti di vista diversi dal nostro a confrontarsi con noi e a trovare se possibile punti significativi di convergenza". Al convegno socialista hanno dato la loro adesione Gennaro Acquaviva, Aldo Schiavone, la senatrice Paola Binetti, l'onorevole Carlo Casini, il dottor Giovanni Blandino, i professori Francesco Margiotta Broglio, Paola Muti, Mauro Barni.


Il Segretario del partito, intervistato da Radio Radicale: "Sulle europee pronti alla battaglia sulla preferenza"
NENCINI: LA SINISTRA SI INTERROGHI SULLA SOCIETA' CHE CAMBIA
"A Vieste oltre a lanciare le tre campagne perseguiremo durante l'autunno, abbiamo discusso dei nuovi confini della sinistra italiana, che pochi mesi fa ha subito la più sonora e sconvolgente sconfitta dal 1948 ad oggi, con l'obiettivo di trovare una fotografia diversa della società italiana, che è cambiata, che si è trasformata negli ultimi decenni. Una lettura necessaria se vogliamo comprendere perché pezzi della classe operaia tradizionale hanno votato la Lega o l'estrema destra. Necessaria se vogliamo capire le esigenze di quell'esercito di precari, ragazzi e ragazze diplomati e laureati tra i 18 e i 35 anni, che non hanno nessun diritto acquisito per il tipo di attività lavorativa che svolgono". E' quanto ha affermato Riccardo Nencini ai microfoni di Radio Radicale, intervistato dal Direttore Massimo Bordin. "Noi teniamo moltissimo alla nostra identità - ha aggiunto Nencini - e al collegamento con il socialismo europeo. E' anche per questo che sulla proposta di modifica della legge elettorale in discussione in questi giorni faremo una battaglia extra parlamentare perché la preferenza rimanga".


ALITALIA. TURCI: BENE EVITARE IL FALLIMENTO, MA L'OPERAZIONE RESTA NEGATIVA PER L'ITALIA.
"È positivo che il capitolo Alitalia giunga a un primo sbocco con la firma della Cgil e la probabile adesione dei piloti e degli assistenti di volo, evitando così il salto nel buio del fallimento. Ma questo risultato non deve farci perdere di vista le gravi responsabilità di Berlusconi e del centro destra che hanno fatto fallire a marzo l'accordo con Air France, determinando un sovracosto per il bilancio dello Stato di almeno due miliardi di euro". Lo afferma Lanfranco Turci, esponente del Partito Socialista. "Soprattutto - aggiunge Turci - occorre ora seguire con attenzione i passaggi che ancora devono essere compiuti. Quale prezzo pagherà la Cai per la polpa buona di Alitalia, dopo che lo Stato si è fatto carico di tutti gli oneri della bad company? Come evitare che un prezzo di favore si trasformi in rapide plusvalenze per gli imprenditori della cordata? Come evitare una politica tariffaria iniqua sulla pelle dei viaggiatori nelle tratte in cui la nuova Alitalia avrà il monopolio, dal momento che l'antitrust è stata messa a tacere? Quale sarà la politica attiva del lavoro per ricollocare i più di tremila lavoratori risultati in eccedenza?". "Nonostante la grancassa che Berlusconi si appresta a suonare - conclude Turci - questo resterà un capitolo negativo nella politica del centro destra e un pericoloso segnale di commistione di interessi pubblici e privati che tende a diventare la regola dell'Italia berlusconiana".

EUROPEE.NENCINI, BENE VELTRONI SU LEGGE ELETTORALE. ORA PERCORSO COMUNE
"L' impegno di Veltroni a sostenere il mantenimento del voto di preferenza e la sua contrarietà ad uno sbarramento che penalizzi la rappresentanza di forze politiche minori ma significative per la società italiana, è una posizione che salutiamo con soddisfazione e che consente ora di disegnare un percorso comune con il Pd". Lo sottolinea il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini, che stamani, dopo la lettera di Veltroni a Casini, ha avuto un colloquio con il segretario Udc Cesa e con Piero Fassino. "Proponiamo - aggiunge Nencini - la costituzione di un comitato comune con le forze politiche che si riconoscono in queste posizioni in modo da mettere in atto tutte le iniziative necessarie, in Parlamento e nel paese, per sostenere chi dimostra di avere a cuore i fondamenti di una partecipazione democratica dei cittadini alle scelte politiche".

I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

FIRENZE. CIUFFOLETTI: NON OPPORTUNO INGRESSO SOCIALISTI IN GIUNTA
Il segretario fiorentino: «Onoriamo patto di fine mandato ma guardiamo al futuro e a primarie di coalizione»

«Vale la pena far chiarezza delle indiscrezioni che ipotizzano un nuovo assessorato di nomina socialista ritagliato sulle deleghe lasciate vacanti dal pluriassessore Giani. Come federazione provinciale del Partito Socialista e come gruppo consiliare in Palazzo Vecchio riteniamo che l'ingresso in Giunta in questo momento, a pochi mesi dalla fine della legislatura, non sarebbe né serio, né opportuno poiché mancano i margini per poter svolgere un lavoro utile e significativo. Siamo un piccolo partito, ma manteniamo una nostra dignità».

A dichiararlo è Tommaso Ciuffoletti, segretario provinciale del Partito Socialista fiorentino, in merito alla situazione politica che si è determinata in seguito alle dimissioni dell'assessore Gozzini ed alla sua sostituzione con Giani.

«Con i nostri consiglieri in Palazzo Vecchio - spiega Ciuffoletti - abbiamo sottoscritto un patto di fine mandato che intendiamo onorare, come abbiamo ribadito ieri durante la riunione di maggioranza. In tale sede abbiamo ricordato, inoltre, che per noi le primarie di coalizione sono lo strumento più adatto per dare a tutte le forze che intendono partecipare ad un nuovo progetto per Firenze, la possibilità di prepararsi al meglio alla sfida elettorale con il centrodestra, che ad oggi sarebbe ingenuo ritenere già vinta. Rappresentano insomma - conclude - l'elemento politico dirimente per affrontare in maniera costruttiva l'elaborazione del nuovo programma della coalizione».


BOLOGNA. I SOCIALISTI IN PIAZZA CONTRO LA POLITICA DEL MINISTRO GELMINI
Il Partito Socialista di Bologna, il Partito Socialista Emilia Romagna e i Giovani Socialisti di Bologna aderiscono alla manifestazione del 26 settembre 2008, organizzata dalle associazioni dei genitori, dagli insegnanti e dai rappresentanti degli istituti scolastici del territorio, contro il decreto legge 137, la reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari italiane e gli scellarati tagli alla scuola pubblica. I giovani socialisti e i compagni del Partito Socialista saranno in Piazza XX Settembre a Bologna, alle ore 17.30, per manifestare la loro contrarietà alla politica del Ministro Gelmini e del governo in carica in tema di istruzione e per difendere la scuola pubblica, da sempre priorità e nel cuore dei socialisti.


APPUNTAMENTI

27 Settembre Orvieto ore 9.30
Assemblea di LIBERTA' EGUALE - Palazzo Capitano del Popolo - Riccardo Nencini interviene su "Riformisti al governo"

28 settembre 2008 Sarzana (SP) ore 10
Sala del Consiglio Comunale "2° Meeting delle Associazioni Pertini"

29 settembre Napoli ore 15,30

Real Orto Botanico. Tavola rotonda a conclusione del convegno"L'umanesimo socialista di Gaetano Arfé".
Introduce Vincenzo Esposito, modera Massimiliano Amato; partecipano: Giorgio Benvenuto,
Marco Di Lello, Rino Formica, Emanuele Macaluso, Umberto Ranieri, Giovanni Russo Spena,
Massimo Villone.

3 Ottobre Siena ore 10
Convegno UIL "Sicurezza Ergonomia" c/o Auditorium CIA Via degli Arti n 4. Ospite R.Nencini

4 Ottobre Mantova ore 16.30
Iniziativa circoli socialisti, c/o Sala degli Stemmi Comune di Mantova
partecipa Riccardo Nencini

5 Ottobre Napoli ore 18.30
"Italia quale futuro? Come vorremmo che voi, noi e l'Italia" c/o Palapartenope via Barbagallo 115
interviene Riccardo Nencini


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mercoledì 24 settembre 2008

Partito Socialista newsletter del 24 settembre 2008


NEWSLETTER DEL 24 settembre 2008

LEGGE ELETTORALE. BATTILOCCHIO: IN PIAZZA CONTRO L'EUROPORCELLUM
"Tutte le forze politiche che si oppongono alla oscena proposta di riforma della legge elettorale per le elezioni europee avanzata dal Pdl scendano in piazza per una grande manifestazione nazionale: dobbiamo pronunciare un netto 'no' all'europorcellum, a questo gratuito schiaffo ai cittadini". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio. Secondo Battilocchio "bisogna fare di tutto ed in fretta per evitare questa svolta antidemocratica, perché gli elettori vogliono continuare a scegliere i propri rappresentanti e non digerirebbero una nuova tornata elettorale in cui le decisioni vengono prese nelle 'stanze dei bottoni' delle segreterie dei partiti". "Noto con piacere - aggiunge Battilocchio - che nelle ultime ore molti esponenti territoriali, dirigenti, consiglieri regionali ed amministratori locali del Pdl stanno prendendo le distanze dallo 'scippo' dell'abolizione delle preferenze: scendano i piazza anche loro per difendere la democrazia nel nostro Paese".

I SOCIALISTI NEL TERRITORIO
CATANIA. CRAXI: IN SICILIA IL CLIENTELISMO IMPERA
"Per alcuni privilegiati, in Sicilia la disoccupazione ha una 'corsia preferenziale': ecco come si spiegano larghe vittorie, liste e 'listoni' corporativi che alimentano uno scarso ricambio politico ed un vero e proprio malcostume - ha affermato Bobo Craxi, Commissario del Partito socialista intervenendo a Catania durante una riunione in vista del prossimo Congresso regionale del partito - La Sicilia - ha sottolineato l'esponente socialista -è una terra che potrebbe vivere assai meglio e d'altro se non promettese tutto a tutti, sperperando denaro pubblico in direzioni 'oblique' e clientelari".

NEL 102° DALLA NASCITA PADOVA DEDICA UNA PIAZZA A SANDRO PERTINI.
In occasione dell'anniversario della nascita di Sandro Pertini, il Comune di Padova, grazie all'iniziativa dell'Assessore socialista Gaetano Sirone, ha deliberato di intitolare una piazza cittadina al primo Presidente socialista della repubblica. La piazza è delimitata dalle vie Venezia, Grassi e Masini. Alla cerimonia di intitolazione che avrà luogo giovedì 25 settembre 2008 alle ore 12, interverranno oltre al Sindaco della città patavina Flavio Zanonato e all' Assessore Sirone, Valdo Spini in rappresentanza della Direzione del partito, l'Assessore di Stella San Giovanni (comune di nascita di Pertini) Marina Lombardi e Gianfranco Perulli dell'associazione S. Pertini di Chioggia. Saranno presenti anche il segretario Regionale del partito Mauro De Robertis, Giovanni Crema, i consiglieri comunali del Partito Socialista e il Segretario Federazione socialista Sandra Faleschini.


BOLOGNA. I SOCIALISTI IN PIAZZA CONTRO LA POLITICA DEL MINISTRO GELMINI
Il Partito Socialista di Bologna, il Partito Socialista Emilia Romagna e i Giovani Socialisti di Bologna aderiscono alla manifestazione del 26 settembre 2008, organizzata dalle associazioni dei genitori, dagli insegnanti e dai rappresentanti degli istituti scolastici del territorio, contro il decreto legge 137, la reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari italiane e gli scellarati tagli alla scuola pubblica. I giovani socialisti e i compagni del Partito Socialista saranno in Piazza XX Settembre a Bologna, alle ore 17.30, per manifestare la loro contrarietà alla politica del Ministro Gelmini e del governo in carica in tema di istruzione e per difendere la scuola pubblica, da sempre priorità e nel cuore dei socialisti.


APPUNTAMENTI

27 Settembre Orvieto ore 9.30
Assemblea di LIBERTA' EGUALE - Palazzo Capitano del Popolo - Riccardo Nencini interviene su "Riformisti al governo"

28 settembre 2008 Sarzana (SP) ore 10
Sala del Consiglio Comunale "2° Meeting delle Associazioni Pertini"

29 settembre Napoli ore 15,30

Real Orto Botanico. Tavola rotonda a conclusione del convegno"L'umanesimo socialista di Gaetano Arfé".
Introduce Vincenzo Esposito, modera Massimiliano Amato; partecipano: Giorgio Benvenuto,
Marco Di Lello, Rino Formica, Emanuele Macaluso, Umberto Ranieri, Giovanni Russo Spena,
Massimo Villone.

3 Ottobre Siena ore 10
Convegno UIL "Sicurezza Ergonomia" c/o Auditorium CIA Via degli Arti n 4. Ospite R.Nencini

4 Ottobre Mantova ore 16.30
Iniziativa circoli socialisti, c/o Sala degli Stemmi Comune di Mantova
partecipa Riccardo Nencini

5 Ottobre Napoli ore 18.30
"Italia quale futuro? Come vorremmo che voi, noi e l'Italia" c/o Palapartenope via Barbagallo 115
interviene Riccardo Nencini


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martedì 23 settembre 2008

Partito Socialista newsletter del 23 settembre 2008


NEWSLETTER DEL 23 settembre 2008


RIFORMA ELETTORALE. SOLLAZZO: IN PIAZZA PER DIFENDERE LA DEMOCRAZIA

Le forze democratiche centriste e della sinistra - ha dichiarato Angelo Sollazzo della Segreteria Nazionale del Partito Socialista - devono procedere con assoluta urgenza alla convocazione di una manifestazione di piazza per evitare lo scippo di democrazia che il governo Berlusconi sta perpetrando con il progetto di nuova legge elettorale che elimina le preferenze e definisce una alta soglia di sbarramento che metterebbe fuori gioco tutte le formazioni minori, espressione di correnti di pensiero storiche e filosofiche che hanno fatto l'Italia. Parlamentari nominati, elettori che ratificano quanto già deciso dall'alto. In luogo di manifestazioni generiche, dove riecheggia il solito anti-berlusconismo inutile e datato, la sinistra ed il PD dovrebbero scendere in piazza per un argomento che è fondamentale per il nostro vivere civile e per il futuro della democrazia italiana.

I SOCIALISTI NEL TERRITORIO
NEL 102° DALLA NASCITA PADOVA DEDICA UNA PIAZZA A SANDRO PERTINI.

In occasione dell'anniversario della nascita di Sandro Pertini, il Comune di Padova, grazie all'iniziativa dell'Assessore socialista Gaetano Sirone, ha deliberato di intitolare una piazza cittadina al primo Presidente socialista della repubblica. La piazza è delimitata dalle vie Venezia, Grassi e Masini. Alla cerimonia di intitolazione che avrà luogo giovedì 25 settembre 2008 alle ore 12, interverranno oltre al Sindaco della città patavina Flavio Zanonato e all' Assessore Sirone, Valdo Spini in rappresentanza della Direzione del partito, l'Assessore di Stella San Giovanni (comune di nascita di Pertini) Marina Lombardi e Gianfranco Perulli dell'associazione S. Pertini di Chioggia. Saranno presenti anche il segretario Regionale del partito Mauro De Robertis, Giovanni Crema, i consiglieri comunali del Partito Socialista e il Segretario Federazione socialista Sandra Faleschini.


BOLOGNA. I SOCIALISTI IN PIAZZA CONTRO LA POLITICA DEL MINISTRO GELMINI

Il Partito Socialista di Bologna, il Partito Socialista Emilia Romagna e i Giovani Socialisti di Bologna aderiscono alla manifestazione del 26 settembre 2008, organizzata dalle associazioni dei genitori, dagli insegnanti e dai rappresentanti degli istituti scolastici del territorio, contro il decreto legge 137, la reintroduzione del maestro unico nelle scuole elementari italiane e gli scellarati tagli alla scuola pubblica. I giovani socialisti e i compagni del Partito Socialista saranno in Piazza XX Settembre a Bologna, alle ore 17.30, per manifestare la loro contrarietà alla politica del Ministro Gelmini e del governo in carica in tema di istruzione e per difendere la scuola pubblica, da sempre priorità e nel cuore dei socialisti.


APPUNTAMENTI

27 Settembre Orvieto ore 9.30
Assemblea di LIBERTA' EGUALE - Palazzo Capitano del Popolo - Riccardo Nencini interviene su "Riformisti al governo"

28 settembre 2008 Sarzana (SP) ore 10
Sala del Consiglio Comunale "2° Meeting delle Associazioni Pertini"

29 settembre Napoli ore 15,30

Real Orto Botanico. Tavola rotonda a conclusione del convegno"L'umanesimo socialista di Gaetano Arfé".
Introduce Vincenzo Esposito, modera Massimiliano Amato; partecipano: Giorgio Benvenuto,
Marco Di Lello, Rino Formica, Emanuele Macaluso, Umberto Ranieri, Giovanni Russo Spena,
Massimo Villone.

3 Ottobre Siena ore 10
Convegno UIL "Sicurezza Ergonomia" c/o Auditorium CIA Via degli Arti n 4. Ospite R.Nencini

4 Ottobre Mantova ore 16.30
Iniziativa circoli socialisti, c/o Sala degli Stemmi Comune di Mantova
partecipa Riccardo Nencini

5 Ottobre Napoli ore 18.30
"Italia quale futuro? Come vorremmo che voi, noi e l'Italia" c/o Palapartenope via Barbagallo 115
interviene Riccardo Nencini


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lunedì 22 settembre 2008

Partito Socialista newsletter del 22 settembre 2008


NEWSLETTER DEL 22 settembre 2008 - SPECIALE SOCIALISTINFESTA

Video


CONCLUSA LA TRE GIORNI RIFORMISTA.
GRANDE AFFLUSSO DI ISCRITTI E MILITANTI A SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO.IT.
DA VIESTE NENCINI LANCIA LE 3 CAMPAGNE D'AUTUNNO: RIFORME, PRECARIATO E DIRITTI CIVILI.

Un'Assemblea Costituente per le riforme istituzionali, norme per ridurre il precariato e diritti civili. Saranno questi i temi delle tre "campagne d'autunno" che il Partito Socialista ha lanciato oggi da Vieste, in chiusura della tre giorni di "Socialisti in festa", la kermesse nazionale dei riformisti organizzata dal Ps e da Mondoperaio.
"Ci muoveremo su un doppio binario - ha detto il segretario Riccardo Nencini chiudendo il dibattito al quale sono intervenuti Savino Pezzotta (Udc) e Nicola La Torre (Pd) - su tutto il territorio nazionale raccoglieremo le firme per presentare in Parlamento proposte di legge di iniziativa popolare, raccogliendo per ogni legge le cinquantamila firme previste dalla Costituzione. Continuerà inoltre la nostra battaglia per una 'Repubblica della partecipazione, e promuoveremo un 'Comitato per la democrazia' con le forze politiche non rappresentate in Parlamento, che metta in campo una proposta di riforma delle istituzioni, per rafforzare la democrazia rappresentativa e difendere le preferenze alle prossime europee".
"Il nostro paese - ha detto ancora Nencini - deve ribellarsi al tentativo di riforma della legge elettorale europea e pretendere il mantenimento di un sistema proporzionale puro con preferenze, che garantisca la democrazia in Italia come in Europa".
Un 'testimonial' d'eccezione della campagna in difesa delle preferenze dei socialisti sarà Vittorio Sgarbi, che proprio ieri da Vieste ha definito "criminale" l'attuale sistema elettorale. "La democrazia è stata ferita - ha detto Sgarbi - spero non colpita definitivamente, ma è sul punto di morire". Eliminare le preferenze, secondo Sgarbi, significa in sostanza sottrarre alla democrazia il criterio della meritocrazia nella selezione della classe politica.
La mattinata si era aperta con un dibattito sulla costituzione, nel quale si sono confrontati da una parte Rino Formica e Roberto Biscardini e dall'altra l'on. Stefano Ceccanti. I socialisti si sono dichiarati a favore di un riforma integrale della Costituzione, per rispondere alle esigenze di cambiamento rivendicate dalla società. "Noi - ha affermato Biscardini - invochiamo inoltre l'elezione diretta da parte dei cittadini di una Assemblea costituente per sottrarre al Parlamento e alle logiche di governo la riforma costituzionale". Per Stefano Ceccanti del Pd è invece sufficiente qualche aggiustamento e integrazione del titolo quinto, ad insegna del vecchio slogan "la Costitizione non si tocca".

Nella seconda giornata di "Socialisti in festa", applaudito intervento di Vittorio Sgarbi
No alla riforma della legge elettorale per le elezioni europee

Il nostro paese deve ribellarsi a questo tentativo di riforma della legge elettorale, e pretendere il mantenimento di un sistema proporzionale puro con le preferenze, che garantisca la democrazia in Italia come in Europa. E' stato questo il leit motiv della seconda giornata di "Socialisti in festa" la kermesse nazionale organizzata dal Partito Socialista e dalla rivista Mondoperaio che si chiude domani a Vieste. L'ospite più acclamato del pomeriggio è stato Vittorio Sgarbi, che discutendo delle prospettive politiche dell'Italia insieme ai giovani socialisti e ad Ada Girolamini, Alessandro Battilocchio, al prof. Carlo Sorrentino, dell'Università di Firenze, e a Mauro Quercioli, ha sottolineato come "con la distruzione della prima repubblica per opera di Di Pietro e con la polarizzazione della politica su due schieramenti privi di identità ci sia stata una deriva che ha cancellato dalla politica italiana i principali partiti tradizionali". "'Il sistema di oggi - ha aggiunto Sgarbi - è criminale: con l'eliminazione dell'immunità parlamentare e del sistema proporzionale, l'introduzione del maggioritario e l'eliminazione delle preferenze, la democrazia è stata ferita, spero non colpita definitivamente, ma è sul punto di morire". Sgarbi ha poi puntato il dito contro l'attuale classe dirigente, che non sarebbe frutto di meritocrazia: "Uno dei criteri di selezione dovrebbe essere il ritorno al proporzionale puro con le preferenze, il che vuol dire che uno deve organizzarsi e far vedere di essere in grado di avere persone che lo seguono. Invece oggi - ha concluso - prendiamo uno perchè ha gli occhi azzurri, poi un altro perché è molto obbediente e vengono fuori i ministri del nostro tempo, sia a sinistra che a destra, con situazioni molto imbarazzanti".
Un intervento molto applaudito quello del Sindaco di Salemi, che ha poi ricevuto dal Segretario Riccardo Nencini una delle prime cinque tessere onorarie del partito. Le tessere saranno consegnate anche a Oliviero Toscani, Pierpaolo Nenni, pronipote di Pietro, Nada Giorgi, la 'ragazza di Bube' protagonista del romanzo di Carlo Cassola, e Mariella Magi Dionisi, presidente della 'Associazione in memoria dei caduti per fatti di terrorismo delle forze dell'ordine e dei magistrati' e vedova dell'agente Fausto Dionisi, ucciso nel 1978 da Prima Linea. "Attestati simbolici di libertà - ha detto Nencini - per chi incarna quei valori che per noi rappresentano l'essenza stessa del riformismo: la creatività, lo spirito critico, la libertà, la democrazia e la giustizia. Valori che vorremmo immettere nella nostra societa', per cambiarla in nome di un individualismo solidale che rappresenta l'unica risposta ai bisogni di oggi". Oggi è stata anche la giornata dell'apertura del Senatore Giorgio Tonini (Pd) ad una ripresa del dialogo, in linea con la proposta di ieri di Enrico Morando.
Per quanto riguarda i panel di discussione, nella mattinata, si è tenuto il dibattito "I nuovi problemi del mondo". Nella sua presentazione, Luca Cefisi, della direzione nazionale del Ps, ha indicato le ragioni per cui la crisi politica italiana, connotata da una costante sollecitazione delle paure dell'elettorato verso la globalizzazione, con i continui richiami all'autarchia economica, alla concorrenza con le altre nazioni europee ed alla cacciata degli immigrati, fino ai rigurgiti razzisti e alla giustificazione storica del fascismo, richiede di ricordare costantemente le ragioni dell'internazionalismo e dell'europeismo dei socialisti. Margherita Fontanella, autrice de "Il sogno e la politica da Roosevelt a Obama" ha indicato i paradossi di una comunicazione politica italiana che imita ed evoca modelli americani, senza fare i conti con le diversità storiche e i contenuti reali delle proposte politiche. Graziella Mascia, del Prc, vicepresidente del Partito della sinistra europea, ha indicato nella condivisione con il Partito del socialismo europeo di una prospettiva europeista una piattaforma comune delle sinistre, perché è nella forza politica dell'Europa che si può trovare un bilanciamento ai molti rischi di un capitalismo incapace di risolvere le proprie crisi. Umberto Ranieri, del PD, ha convenuto che l'affermazione di un sistema di regole condiviso è la sola via per governare le dinamiche economiche internazionali, che certo non possono essere lasciate a sè stesse, come dimostrato anche dalla recente crisi finanziaria americana e internazionale. Per Bobo Craxi, che ha concluso la discussione, è evidente che c'è la necessità di governare politicamente l'economia globale, ma il governo dell'economia non è sufficiente senza garanzie di democrazia e diritti umani, pensando al paradosso cinese dove una spettacolare crescita economica è sì governata con mano ferrea, ma senza garanzie democratiche, portando al paradosso di una società più ricca ma non libera. Per Bobo Craxi, nella particolare situazione italiana, appaiono inquietanti i fenomeni di riduzione degli spazi di democrazia e partecipazione, un allarme che va al di là della discussione contingente sulle nuove leggi elettorali: c'è il rischio che di una limitazione graduale e condotta in maniera soffice della democrazia, attraverso la delegittimazione del ruolo dei partiti e della partecipazione.
All'interno della festa si è tenuto anche un incontro promosso dalla delegazione italiana nel gruppo del PSE, dal titolo "Socialisti in Europa. E in Italia?". Il punto interrogativo rende problematico un vecchio slogan socialista. La frattura tra la condizione della sinistra italiana e programmi e identità del socialismo europeo è stata al centro della discussione tra Alba Sasso, di Sinistra Democratica, e Pia Locatelli, capodelegazione degli eurodeputati del Ps italiano nel gruppo PSE. Per attuare i programmi del Pse, che sia Sasso che Locatelli evidentemente condividono, occorre anche in Italia un'unità della sinistra riformista sulla base dei simboli e dei valori del socialismo europeo. Scuola, formazione, sostenibilità dello sviluppo, pari opportunità: temi quasi scomparsi dall'agenda politica italiana, "orfani", perchè non valorizzati dai principali partiti italiani, ma invece essenziali per una forza del socialismo europeo. Il gruppo eurosocialista nel Parlamento è impegnato ad attuare un "modello europeo" fondato su più giustizia sociale, più opportunità, più istruzione e benessere: c'è il rischio che il contributo italiano a questo sforzo sia in futuro minimo. Per Grazia Francescato, leader della Federazione dei Verdi e ascoltatrice interessata, è possibile trovare a livello nazionale forme strette di collaborazione tra socialisti e verdi, pur nelle diversità delle famiglie europee: Berlusconi proclama di avere risolto il problema rifiuti, ma invece nasconde i rifiuti di Napoli sotto il tappeto, e precisamente nelle discariche. Un'alleanza riformista e ambientalista è necessaria, come lo è un comitato travsersale per la democrazia contro la spinta ad eliminare dalla scena politica il pluralismo politico, riducendolo ad un bipartitismo coatto. Cermelo Cedrone, consigliere del Comitato Economico e Sociale dell'Unione Europea, ha indicato nella maggiore coesione politica dell'Europa la chiave di volta di una politica riformista: occorre ottenere che l'Unione Europea sia ing rado di affrontare quei problemi, dal mercato del lavoro al clima, che non hanno più una soluzione a livello nazionale.
La giornata si è conclusa parlando di lavoro, con il dibattito 'Occupazione senza precarietà, che ha visto protagonisti Gianni De Michelis e Lanfranco Turci insieme ad Antonio Foccillo (Uil) e Susanna Camusso (Cgil). Ugo Intini ha infine presentato insieme ad Angelo Sollazzo l'utlimo libro di Antonio Ghirelli, "Aspettando la rivoluzione".


Alla festa nazionale del Ps Morando (Pd) apre ad 'emendamenti comuni'.
FEDERALISMO: DI LELLO PAGHINO I POLITICI, NON I CITTADINI

"Il federalismo della bozza proposta da Calderoli di solidale non ha nulla. Spacca l'Italia in due e costringe i governatori del mezzogiorno ad una scelta drammatica: o più tasse o meno servizi pubblici". E' quanto ha affermato il Coordinatore della Segreteria Nazionale del Partito Socialista durante il dibattito di apertura della festa nazionale del Ps che si tiene a Vieste (Fg). "Nessuno di noi - ha aggiunto Di Lello - vuol difendere i privilegi e gli sprechi. Perciò al governo Berlusconi facciamo una proposta: anziché far pagare ai cittadini le inefficienze degli amministratori locali sia la classe politica a pagarne i prezzi: ad esempio lo scioglimento degli enti locali inadempienti rispetto ai tetti di spesa fissati, ci sembra il modo migliore per responsabilizzare gli amministratori locali senza penalizzare i cittadini del mezzogiorno".
Il dibattito, al quale sono intervenuti tra gli altri anche Enrico Morando del Pd, e Marino Finozzi, Presidente del Consiglio regionale del Veneto, ha registrato anche un riavvicinamento tra i socialisti ed il Partito Democratico. Ad un appello rivolto dai socialisti a Morando, Coordinatore del governo ombra del Pd a lavorare insieme sugli emendamenti della bozza Calderoli, accogliendo favorevolmente la proposta si è impegnato a convocare una riunione comune per la prossima settimana. Soddisfazione è stata espressa da Giovanni Crema, dirigente nazionale del Partito Socialista: "Un lavoro comune può segnare l'inizio del superamento delle recenti lacerazioni tra Pd e Ps".



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mercoledì 17 settembre 2008

Partito Socialista newsletter del 17 settembre 2008


NEWSLETTER DEL 17 SETTEMBRE 2008

SOCIALISTI IN FESTA: DA VIESTE PARTONO LE CAMPAGNE RIFORMISTE D'AUTUNNO
Al via venerdì 19 la tre giorni dei "Socialisti in Festa". Ricco il programma: tra gli ospiti Pezzotta, Latorre, Macaluso, Sgarbi. Si ritroveranno a Vieste (Fg) i socialisti ed i riformisti italiani per la prima edizione di "Socialisti in festa", la kermesse nazionale organizzata dal Partito Socialista e da Mondoperaio ed in programma da venerdì 19 a domenica 21 settembre prossimi. Ricco il programma degli appuntamenti, che vedranno la presenza di personalità di rilievo del mondo politico, economico, sindacale ed accademico. Tra gli ospiti che hanno confermato la loro presenza Savino Pezzotta, esponente dell'Udc ed ex leader della Cisl (domenica 21 ore 12), Nicola Latorre, senatore e membro della direzione nazionale del Pd, Grazia Francescato, portavoce nazionale dei Verdi (sabato 20 ore 16,30), Bruno Tabacci, vicepresidente della Commissione Bilancio al Senato, Enrico Morando, coordinatore del governo ombra del Pd, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e leader della minoranza del Prc (venerdì 19, ore 18). Ci saranno anche Vittorio Sgarbi, che interverrà sabato 20 (ore 15) sul tema "I giovani, classe dirigente" ed Alessandro Cecchi Paone ("Esiste ancora la laicità?", sabato 20 ore 10). A fare gli onori di casa il segretario nazionale del Ps Riccardo Nencini, che aprirà la tre giorni (venerdì 19 ore 17) e chiuderà i lavori domenica 21 alle 12, con un dibattito dal titolo "Contro la politica bastarda" al quale parteciperanno anche Nicola Latorre e Savino Pezzotta. Nencini lancerà in quella occasione le prime due delle quattro "campagne d'autunno" dei socialisti, iniziative tematiche che vedranno il partito mobilitato su tutto il territorio nazionale. "Da Vieste - dice Nencini, che ha presentato la festa nel corso di una conferenza stampa assieme a Roberto Biscardini - parte il rilancio dell'azione dei socialisti italiani e con esso si avvia un modo nuovo di fare politica, basato sul rapporto diretto con i cittadini, su proposte concrete di riforma che investiranno gli aspetti più sentiti dalla gente: dal precariato nel mondo del lavoro al caro vita ed i costi impropri delle bollette, dal ripristino della preferenza nella legge elettorale ad un sistema complessivo di riforme delle istituzioni. Tutte tematiche che mettono al centro la semplificazione della vita dei cittadini, intesa anzitutto come miglioramento delle loro condizioni economiche e come un rinnovato, più diretto e trasparente rapporto con la politica, con il mondo del lavoro, con la burocrazia. Vogliamo - conclude - che l'Italia torni ad essere una repubblica fondata sulla partecipazione, sul merito, sulla responsabilità e sulla giustizia sociale. Il nostro è un appello a tutte le forze riformiste, perché da Vieste possa inaugurarsi una nuova stagione di idee e di riforme che il Paese non può più attendere".

video Riccardo Nencini su Skytg24 ospite di "Un caffè con.."

INTERNAZIONALE SOCIALISTA. LOCATELLI: RIMARRA' TALE, SPECULAZIONI SUL NOME AD USO INTERNO DELLA POLITICA
ITALIANA.

In merito alla notizia diffusa dall'Ansa oggi, secondo cui fonti non meglio identificate prevedono un imminente cambio di nome dell'Internazionale Socialista (IS), Pia Locatelli, vicepresidente dell'Internazionale Socialista e presidente dell'Internazionale Socialista Donne, dichiara che "sembra trattarsi di "boatos" ad uso interno della politica italiana, un segnale tra i tanti delle difficoltà di convivenza tra componente diessina e componente margheritina nel PD di Veltroni. L'Internazionale Socialista ha tenuto il suo congresso in Grecia solo pochissimi mesi fa, e un cambio di nome non è stato all'ordine del giorno del congresso, nè è ragionevole che lo sia in futuro". Pia Locatelli, che è con D'Alema una dei due membri italiani della presidenza della IS ricorda che "in cambio di nome in Internazionale Democratica è una vecchia idea, addirittura di Bettino Craxi, che a metà anni 80 la propose pensando soprattutto all'America Latina, dove i nostri partiti fratelli si chiamavano tutti "radicale" o "democratico". Ma da allora, in Cile, in Argentina e in altri paesi, la parola socialista si è diffusa e rafforzata. E' provinciale pretendere che si possa cambiare nome alla IS solo per un problema italiano. Quanto ai Democrats americani, i buoni rapporti ci sono, ma siamo ben lontani da una loro aggregazione alla IS.

I SOCIALISTI NEL TERRITORIO
FIRENZE; UNA NUOVA POLITICA PER LA TOSCANA, SERVE DISCONTINUITA' CON IL PASSATO
«La crisi che sta investendo la società odierna e la situazione di smarrimento che attraversa la sinistra riformatrice a seguito dell'esito delle elezioni d'aprile, impongono la presa d'atto della necessità, a livello nazionale e regionale, di una nuova iniziativa politica. La Toscana che si avvia ad eleggere numerose amministrazioni locali, richiede un forte impulso innovatore, politiche pubbliche adeguate al momento, segnali di discontinuità con il recente passato che ha evidenziato tendenze immobiliste e scarsa propensione a riformare in profondità sistemi di welfare, funzionamento degli apparati burocratici, servizi pubblici. Un quadro da cui emergono evidenti i segni del logoramento di un consenso decennale che rende impossibile ogni presunzione di autosufficienza da parte della maggiore forza del centrosinistra». È quanto sostiene la Direzione regionale del Partito Socialista, riunitasi ieri a Firenze. In un documento votato all'unanimità e firmato dal presidente della Direzione Franco Pazzaglia e dal presidente della Consulta degli amministratori socialisti Angelo Zubbani (sindaco di Carrara) i socialisti hanno indicato le priorità della strategia politica per le forze riformiste e indetto per il 24 e 25 ottobre prossimi una "Conferenza di programma" del Partito Socialista. Per il rilancio di una politica riformista, dicono i socialisti nel documento, «occorrono, in primo luogo, ipotesi di coalizione politica omogenee culturalmente onde evitare il rischio della paralisi dell'azione amministrativa su temi fondamentali per lo sviluppo e la coesione sociale quali le infrastrutture, il ciclo dei rifiuti, la qualità dei servizi sociali, la sicurezza». «Occorre - prosegue il testo - che le coalizioni elaborino e condividano preliminarmente un programma del governo locale non ambiguo e rispondente alle priorità delle azioni amministrative per il territorio. Infine - conclude il documento - che la scelta degli uomini che dovranno, nei Comuni e nelle Province, rappresentare al massimo livello le coalizioni siano effettuate attraverso percorsi lineari e trasparenti, tali da dare dignità alle diverse componenti della coalizione. Riteniamo le "primarie di coalizione" uno strumento utile a creare le condizioni di un "Patto di governo" stabile e condiviso». Al termine della riunione, la Direzione ha eletto la nuova Segreteria regionale così composta: Pieraldo Ciucchi (segretario), Marino Bianco, Vincenzo Caciulli, Anna Carli, Elisabetta Cianfanelli, Graziano Cipriani, Federico Eligi, Viviana Lorenzini, Franco Pazzaglia, Angelo Pedani, Aldo Repeti, Roberto Riccomi, Giuliano Sottani, Giancarlo Tei, Angelo Zubbani.




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martedì 16 settembre 2008

Partito Socialista newsletter del 16 settembre 2008


NEWSLETTER DEL 16 SETTEMBRE 2008

SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO
Si svolgerà a Vieste (Fg) la prima edizione di SOCIALISTINFESTA@MONDOPERAIO. (19-21 settembre)
La tre giorni socialista, nel corso della quale si terranno incontri e dibattiti con l'intervento di autorevoli esponenti del mondo della politica, della cultura e del giornalismo, sarà dedicata ai temi di maggiore attualità politica, dalle questioni economiche alle riforme costituzionali. L'obiettivo è di rendere questa occasione un momento di confronto tra le diverse voci del riformismo italiano, un confronto tra le forze politiche di maggioranza e di opposizione, presenti e non presenti in Parlamento, e le organizzazioni sindacali ed imprenditoriali.
PER PRENOTARE IL SOGGIORNO OCCORRE, COLLEGARSI AL LINK SOTTOSTANTE
Prenotazioni


MERCOLEDI 17 SETTEMBRE ALLE ORE 9,30, RICCARDO NENCINI SU SKYTG24 OSPITE DI "UN CAFFE' CON.."



LEGGE ELETTORALE. SOLLAZZO: I SONDAGGI UTILI A BERLUSCONI QUANDO GLI FANNO COMODO.
Fa specie che il grande cultore dei sondaggi, in tutte le salse, ne rifiuti uno, molto semplice, sul tipo di legge elettorale che gli italiani vorrebbero - così Angelo Sollazzo della Segreteria nazionale del Partito Socialista.
Che oltre l'80 percento degli italiani vogliano fortissimamente il ritorno al sistema delle preferenze - osserva Sollazzo - dà molto fastidio al Cavaliere che si guarda bene di farvi un qualsiasi riferimento.
Sono anni che si parla della distanza abissale tra la società politica e quella reale, del mancato controllo da parte degli elettori sui loro eletti, della possibilità di sanzionarli, non confermandoli in Parlamento - prosegue l'esponente socialista - del distacco profondo degli eletti dal territorio visto che gli stessi sono nominati e non valutati dal popolo quindi disinteressati ai problemi degli elettori.
Tutto questo - conclude Sollazzo - provoca un forte risentimento tra la gente, di qualsiasi colore politico, che vuole riappropriarsi del diritto di scegliersi i propri rappresentanti, evitando che i leaders e le oligarchie delle segreterie decidano per tutti.

I SOCIALISTI NEL TERRITORIO
INFRASTRUTTURE; CIUCCHI (PS): NUOVA PISTA QUESTIONE DIRIMENTE PER SVILUPPO DEL VESPUCCI
«L'unico modo per uscire dagli ultradecennali panegirici e affrontare la questione dello sviluppo del Vespucci per un suo migliore funzionamento resta quello di procedere alla definizione di una nuova pista in grado di dare risposte positive a quegli aspetti connessi alla sicurezza, al rumore, all'impatto ambientale che l'attuale configurazione dell'aeroporto non è in grado di soddisfare. Tutta Firenze sa che Adf ha un progetto per l'aeroporto Vespucci. Un progetto pronto e chiuso in un cassetto, che forse è opportuno sia adesso conosciuto dalle istituzioni e dai cittadini. Se così non dovesse essere, rischiamo di depotenziare non solo il Vespucci ma tutto lo sviluppo che da questo può derivare per la città di Firenze».

Lo ha detto Pieraldo Ciucchi, presidente del gruppo Partito Socialista in Consiglio regionale, intervenendo in aula questa mattina nel corso della seduta speciale dedicata alle infrastrutture. La mozione presentata da Ciucchi per chiedere la realizzazione di una nuova pista per l'aeroporto Vespucci di Firenze, votata anche dai gruppi della Pdl e dell'Udc, è stata respinta dall'aula.
«È giunto il momento - ha proseguito Ciucchi - che i documenti licenziati dalle istituzioni recitino parole di chiarezza, senza rifugiarsi nel politichese. Per questo abbiamo voluto essere chiari nel richiedere alla Giunta regionale di assumere una posizione netta in favore dello sviluppo dello scalo fiorentino. Dal dibattito abbiamo registrato che ci sono tra le forze politiche dei punti di incontro che fino a qualche mese fa non erano neanche ipotizzabili, ma constatiamo che il problema rimane quello di contestualizzarli e di trasformarli in proposte concrete. Su tutte la realizzazione della nuova pista, che rimane il punto dirimente da cui dipende il futuro del Vespucci».


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Delegazione Italiana PS al Parlamento Europeo n. 13-16

per visualizzare la versione htm: http://www.delegazioneps.eu/nl/13-16.htm


Notizie dall'Europa

newsletter n.13-16
31 agosto 2008
www.delegazioneps.eu


Delegazione Italiana PS - Gruppo Socialista al Parlamento europeo


notizie dal Parlamento

giovedì 10 luglio
Bambini rom: censura del Parlamento Europeo sulle iniziative di Maroni
La schedatura dei bambini rom tramite il prelievo delle impronte digitali, per pretese ragioni di identificazione, promossa dal Ministro dell'Interno Maroni in alcune grandi città italiane, è stata censurata ieri dal Parlamento europeo che ha approvato una risoluzione di condanna, promossa dal gruppo PSE con il sostegno di molti altri eurodeputati, anche liberali e popolari. Il Parlamento europeo invita l'Italia a sospendere la raccolta e l'utilizzo delle impronte digitali in attesa del giudizio della Commissione europea in merito ai decreti legislativi e alle ordinanze che hanno dichiarato lo stato di emergenza per un anno in relazione alla questione Rom. Il Parlamento ha affermato con nettezza che qualsiasi censimento su base etnica costituirebbe un atto di discriminazione vietato dal diritto comunitario e dai principi fondativi dell'Unione europea, sanciti nella Carta dei diritti fondamentali e nella Convenzione europea dei diritti dell'Uomo.

venerdì 11 luglio
Olimpiadi: il Parlamento europeo non va a Pechino

Cessate le polemiche inutili su un boicottaggio dei Giochi olimpici che nessuno voleva, neppure i tibetani, è rimasta la questione di compiere alcuni gesti simbolici che indichino il malessere per la situazione dei diritti umani in Tibet. In occasione del voto di una risoluzione che invita le autorità cinesi a rispettare gli impegni assunti di fronte al Comitato Olimpico Internazionale, il Presidente dell'Assemblea, il popolare tedesco Hans-Gert Poettering, ha reso noto che avrebbe partecipato alla cerimonia inaugurale. Posizione coerente con l'orientamento di Merkel e Brown, e opposta a quella di Berlusconi e Sarkozy. In effetti, l'Europa si è divisa a seconda delle tradizioni diplomatiche nazionali.

venerdì 18 luglio
Energia. Locatelli: più energie verdi e a minor costo per l'europa del futuro

Pia Locatelli, a Parigi alla riunione informale del Consiglio europeo della ricerca organizzato dalla Presidenza UE francese, è intervenuta ieri per presentare di fronte ai rappresentanti della Commissione e dei 27 Paesi europei la posizione del Parlamento, a nome della commissione parlamentare Itre (Industria, Tecnologia, Ricerca), nell'ambito della discussione "Come assicurare quantità e qualità della fornitura di energia europea nel 2020: il contributo della ricerca". Il Parlamento europeo ha indicato come prioritario l'aumento dei fondi per la ricerca, votando un budget per 2,3 miliardi di euro nei 7 anni. Gli obiettivi fissati per il 2020 sono centrati sullo sviluppo e l'impiego di tecnologie energetiche innovative, a basso costo e bassa intensità carbonica, essenziale per ridurre le emissioni e creare nuovi mercati per l'industria europea. Al fine di raggiungere questi obiettivi, è vitale ridurre il costo dell'energia verde e promuovere l'innovazione nel settore energetico e ciò richiede sforzi ulteriori nella ricerca e nello sviluppo, migliorando il processo di trasferimento delle tecnologie dai Centri di ricerca alle imprese e perfezionando il quadro di regolamentazione.

sabato 30 agosto
Da oggi minori costi per il roaming telefonico

Dal 30 agosto costerà meno telefonare o ricevere chiamate mentre si è in viaggio nell'Unione Europea. Il prezzo massimo per le chiamate effettuate in roaming (il sistema di pagamento al destinatario che scatta quando usiamo il nostro cellulare all'estero, e quindi la compagnia telefonica del Paese in cui ci troviamo ci addebita il "trasferimento di chiamata" da oppure verso il nostro operatore nazionale) scende da 0,49 a 0,46 euro al minuto (Iva esclusa) per effettuare chiamate e da 0,24 a 0,22 al minuto (Iva esclusa) per ricevere telefonate. Queste riduzioni delle tariffe sono il risultato del regolamento europeo sul roaming, proposto dalla Commissione europea nel 2006 quando i prezzi viaggiavano in media sui 1,15 euro al minuto. Le riduzioni dei prezzi delle chiamate in roaming, che entreranno in vigore il 30 agosto, si applicheranno in tutti i 27 Stati membri. I prezzi caleranno ancora a partire dal 30 agosto 2009, scendendo a 0,434 euro al minuto per le chiamate effettuate e a 0,19 euro al minuto per le telefonate ricevute mentre ci si trova in un altro Paese dell'UE.

comunicati stampa

mercoledì 2 luglio
Liberata Ingrid Betancourt

"E' con immensa gioia che accogliamo la notizia della liberazione di Ingrid Betancourt, che finalmente dopo oltre sei anni di prigionia viene restituita alla sua famiglia e ai suoi affetti". Lo afferma Pia Locatelli, presidente dell'Internazionale Socialista Donne e capodelegazione del Ps al Parlamento europeo, che si è battuta a lungo per la liberazione della senatrice francese, richiamando l'attenzione sul suo caso in occasione della seduta plenaria della Commissione sulla condizione delle donne alle Nazioni Unite e attuando una raccolta di firme che sono state consegnate all'ambasciatore colombiano. "Simbolo della lotta a corruzione e narcotraffico in Colombia - prosegue l'esponente socialista - la Betancourt ha sopportato con coraggio e dignità una lunga e difficile prigionia, pagando un altissimo prezzo per il suo impegno sociale e politico. La sua liberazione rappresenta una vittoria e una speranza per tutte le altre donne che si trovano tuttora private della libertà a causa dei loro ideali."

martedì 8 luglio
Locatelli su impronte digitali ai rom: "il governo italiano in imbarazzo di fronte all'Europa"

Sulle dichiarazioni del ministro Ronchi oggi a Strasburgo al Parlamento europeo, che ha giustificato la raccolta delle impronte digitali con la tutela degli stessi minori, negando l'intenzione di una schedatura etnica da parte del Governo italiano, Pia Locatelli, capodelegazione del Partito Socialista a Strasburgo, ha commentato che "se non è una schedatura etnica, è comunque una misura discriminatoria, e quindi odiosa. Minori italiani o extracomunitari a rischio purtroppo ce ne sono, e non si è mai pensato di ricorrere alle impronte digitali. Ciò implicherebbe che un intero popolo sia potenzialmente criminale e vada identificato con misure di polizia, e su questo il Governo italiano è in imbarazzo di fronte all'Europa". "Peraltro - aggiunge Pia Locatelli - ci pare di capire che alla fine i rom senza permesso di soggiorno, magari ormai apolidi, nati in Italia e mai regolarizzati, dopo le forche caudine delle impronte digitali, saranno in qualche modo 'sanati'. Quindi senza dirlo il Governo sta facendo l'unica cosa possibile, ma ipocritamente, senza ammetterlo per non turbare le frange xenofobe del suo elettorato, e facendo 'la faccia feroce' ".

giovedì 10 luglio
Battilocchio: dopo l'intervento di Sarkozy, sede unica del Parlamento europeo

"Condivido le priorità espresse da Nicholas Sarkozy relative al semestre di presidenza francese, che oltre all'approvazione del pacchetto su clima ed energia e ad una politica comune sul tema dell'immigrazione, contemplano una forte spinta per il rilancio dell'integrazione europea: superare l'immobilismo, uscire dalla crisi che fa seguito al voto irlandese e rilanciare il percorso europeo è un dovere delle nostre istituzioni". È quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, che stamattina ha partecipato a Strasburgo all'intervento in plenaria del presidente francese Nicolas Sarkozy. Battilocchio lancia poi una provocazione: "Se Sarkozy vuole davvero riavvicinare l'Europa ai cittadini, un segnale forte potrebbe essere quello di avviare sotto la sua presidenza una discussione sulla possibilità di avere un'unica sede dell'Europarlamento a Bruxelles, utilizzando quella di Strasburgo per altri scopi, come ad esempio per il polo tecnologico europeo. Si eviterebbero così gli sprechi di risorse e di energie che le istituzioni dell'UE devono sostenere ogni mese per questa inutile prassi".

martedì 15 luglio
Locatelli: "bene l'impegno europeista del governo, ma i nodi sull'immigrazione rimangono tutti"

La capodelegazione del PS nel gruppo PSE al Parlamento europeo, Pia Locatelli, così commenta la conferenza stampa del Presidente della Commissione UE Barroso con il premier Berlusconi oggi a Roma: "Bene l'impegno del governo sul Trattato di Lisbona, un'eredità del centrosinistra. Ci si rende contro che la tradizione europeista dell'Italia non si può smantellare, e tanto peggio per i leghisti e il loro anti-europeismo. Barroso ha fatto bene anche a ricordare che l'euro ha portato anche molti benefici, e il carovita non è conseguenza della moneta unica. Però - aggiunge l'europarlamentare -, nonostante la grande diplomazia con cui si è espresso, se Barroso dice che ha fiducia in una soluzione positiva nell'immediato futuro vuol dire che ad oggi questa soluzione non c'è. Ma più significativa ancora la precisazione di Berlusconi sulla volontà di integrare i minori rom: come andiamo dicendo da tempo, dietro la retorica delle impronte c'è una sanatoria silenziosa, che è forse necessaria, ma andrebbe dichiarata serenamente".

mercoledì 16 luglio
Rom, Battilocchio: "le mani dei bimbi meglio sporche di nutella che di inchiostro delle questure"

L'eurodeputato questa mattina ha visitato il campo nomadi della Cesarina, a Roma. "Ritorno oggi di persona in un campo nomadi della Capitale per ribadire che le mani dei bambini di tutto il mondo devono sporcarsi di colori, di gesso, di nutella e non dell'inchiostro delle questure". E' quanto ha affermato l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, che questa mattina ha visitato il campo nomadi 'Villaggio della Solidarietà' di via della Cesarina, a Roma, insieme ad alcuni dirigenti dell'Opera Nomadi, associazione che all'interno del campo gestisce una ludoteca per minori ed un centro di segretariato sociale. "La sicurezza - ha aggiunto Battilocchio - viene oggi percepita come uno dei problemi più importanti dei cittadini del nostro Paese, ed è dovere dello Stato garantirla: in questa vicenda il problema non è l'identificazione in sé, ma il fatto che questa avvenga su base etnica e con una pratica fortemente discriminatoria. E' al contempo necessaria una responsabilizzazione dei rappresentanti della comunità Rom, in particolare per garantire il rispetto delle regole: vanno favoriti i processi di integrazione e di inclusione, con particolare riferimento nel caso dei minori alla scolarizzazione, all'assistenza sanitaria ed al miglioramento delle condizioni di vita dei bambini rom".

mercoledì 30 luglio
Locatelli su assegni sociali: "governo molto lontano dai modelli europei di welfare State"

La capodelegazione del Partito Socialista nel gruppo PSE al Parlamento Europeo, Pia Locatelli, ha così commentato "l'ennesimo pasticcio di questa maggioranza, che andando a caccia di presunti abusi da parte di qualche immigrato anziano aveva tolto l'assegno sociale a migliaia di anziani poveri, mettendo nello stesso tritacarne italiani e immigrati, ma soprattutto donne anziane, casalinghe, madri di famiglia, tutte persone prive di versamenti contributivi per chiare ragioni culturali e sociali. Il governo poi ci ha messo una pezza, pur discriminando in maniera pesante e probabilmente inutile gli immigrati rispetto agli italiani. In ogni caso i 'riformisti' Brunetta e Sacconi dovrebbero prendere atto che possono pure rivendicare una loro personale identità riformista ma la loro maggioranza è fatta di xenofobi e incompetenti, senza alcuna sensibilità sociale verso i più poveri. Siamo mille miglia lontani dai modelli europei di welfare State, siamo in un thatcherismo all'amatriciana" ha concluso l'esponente socialista.

giovedì 31 luglio
Locatelli: "Trattato di Lisbona: passo avanti, ma l'orizzonte rimane quello di una vera Costituzione europea"

Pia Locatelli, capodelegazione degli eurodeputati del PS al Parlamento europeo, manifesta la soddisfazione dei socialisti per "la ratifica del Trattato di Lisbona, secondo quanto il gruppo del PSE auspicava". Ad avviso dell'europarlamentare, peraltro, "l'orizzonte, per noi, rimane quello di una vera Costituzione europea. Il Trattato attuale rimane quindi solo una tappa, pur importante, in questa direzione. La tradizione europeista dell'Italia" ha concluso Locatelli "trova comunque anche oggi una sua conferma. Al netto dei ridicoli ordini del giorno leghisti, che mescolano sacro e profano, radici cristiane e quote latte, screditando un'altra volta l'Italia presso l'opinione pubblica europea."

giovedì 31 luglio
Trattato UE: Battilocchio (PS), approvazione unanime è vanto per l'Italia

"Finalmente una buona notizia dal Parlamento (italiano ndr): l'approvazione unanime del Trattato di Lisbona rappresenta un vanto per il nostro Paese. Va oggettivamente riconosciuta al presidente Berlusconi l'abilità di aver condotto a ragionare anche gli alleati più riottosi, che pure, solo poche settimane fa, brindavano con boccali grondanti di birra per festeggiare il 'no' di Dublino. Nel complesso l'Italia stavolta fa una gran bella figura: spero che si concluda celermente l'iter di approvazione negli Stati restanti e ci si concentri poi per trovare la soluzione appropriata con l'Irlanda, affinché entro il 2008 si concluda l'intero processo". E' quanto afferma l'eurodeputato socialista Alessandro Battilocchio. "Sento di rappresentare - aggiunge Battilocchio, che nel 2004 fu il più giovane deputato eletto a Strasburgo - anche i giovani dei 27 Paesi quando dico, a voce alta, che è giunto il momento che l'Europa faccia un salto di qualità, divenendo vero soggetto politico: un sogno impostato dai nostri nonni, cui le nuove generazioni di Europei guardano con grande speranza per il futuro".

sabato 9 agosto
Locatelli su guerra in Ossezia: "condanna di ogni violenza"

Pia Locatelli, capodelegazione PS nel gruppo PSE al Parlamento europeo, esprimendo la condanna dei socialisti per ogni atto di violenza ai danni della popolazione civile in Ossezia, da qualunque parte provenga, ha dichiarato che "non c'è alibi che tenga di fronte alle migliaia di vittime e di profughi che pagano il prezzo degli opposti nazionalismi". Per Pia Locatelli, che è anche presidente dell'Internazionale Socialista Donne, "la vita delle persone innocenti, delle donne e della famiglie vittime della guerra, va tutelata sopra tutto. Tutte le parti vanno ricondotte alla ragione, e Osce e Onu non possono delegare al confronto tra Usa e Russia questioni che riguardano l'intera comunità internazionale. Occorrono il ritorno alla legalità internazionale e il rispetto dei diritti umani." "In questo", ha concluso l'europarlamentare, "L'Unione Europea può svolgere un ruolo di mediazione e pacificazione, senza dimenticare che comunque si tratta di una questione di competenza di organismi quali l'Osce e l'Onu".

notizie d'agenzia

lunedì 21 luglio
Nomadi: Locatelli e Battilocchio (Ps): Maroni paternalista

"La proposta di 'dare la cittadinanza ai minori rom abbandonati' continua a dimostrare, al di là delle dichiarate intenzioni umanitarie, il paternalismo e l'allarmismo inutile che ispirano il ministro Maroni" lo dichiarano in una nota congiunta gli eurodeputati Pia Locatelli ed Alessandro Battiloccchio, del Partito Socialista. "Dalle dichiarazioni di Maroni - sostengono Locatelli e Battilocchio - non si capisce perché eventuali minori rom abbandonati debbano essere trattati diversamente da un minore abbandonato di altra origine. Se invece" proseguono "si intende mettere in dubbio e contestare la potestà genitoriale nelle famiglie rom, pretendendo una verifica dei rapporti familiari a colpi di impronte digitali che non si effettua nei confronti di nessun altro, ecco che ricadremmo nella patente discriminazione, fomentata dal sospetto e dallo scandalismo, che è già stata condannata dall'Europa. Invitiamo invece Maroni - concludono gli europarlamentari socialisti - ad affrontare i veri problemi: sul piano sociale, quello dell'emarginazione dei rom, che colpisce i minori e le loro famiglie; sul piano dei diritti, quello di una riforma della legge della cittadinanza, che dia a tutti gli stranieri il diritto ad accedere alla cittadinanza italiana con procedure non vessatorie, rapide e trasparenti" (Ansa)


approfondimento

giovedì 28 agosto
Barak Obama: chiara visione, chiari impegni, poca demagogia

di Pia Locatelli

(Pia Locatelli, capodelegazione PS nel gruppo PSE, invitata all'International Leadership Forum, organizzato dal National Democratic Institute nell'ambito della convenzione democratica, ha partecipato alla Convention che ha eletto Barack Obama candidato democratico alla presidenza degli Stati Uniti)

"Time to change" (tempo di cambiare), lo slogan della Convention del Partito democratico americano, è risuonato in continuazione per tutti i quattro giorni di questo mega-incontro che ha riunito 4.800 delegati in rappresentanza di milioni di militanti, simpatizzanti, semplici cittadini chiamati nei mesi scorsi a scegliere tra i possibili candidati, infine tra Barack Obama e Hillary Clinton. Insieme ai delegati ed ai superdelegati, che contano circa per il 20%, migliaia di presenti per tre giorni nel Pepsi-Centre e nel quarto, all'aperto, come John Kennedy nel 1960, nello stadio Invesco dove Obama ha tenuto il suo discorso di accettazione della candidatura ed ha presentato il suo programma davanti a 84.000 persone.
Il suo discorso a chiusura della Convention democratica ha fatto fare ad Obama un balzo di otto punti, ritornando largamente in testa nei sondaggi (48% contro 42% per McCain). Diversamente dall'opinione dell'Osservatore Romano (che ritiene sarà vantaggio di breve durata), penso che il programma presentato nel suo discorso darà solidità alla candidatura di Obama, finora presentata più attraverso la novità del personaggio, il primo candidato afro-americano, che non appunto il programma.
Inizia con le tasse e subito precisa che cambiare significa un sistema di tassazione che non favorisca i lobbisti che l'hanno scritto ma i lavoratori e le piccole imprese che lo meritano; dire basta agli incentivi fiscali per le aziende che esportano posti di lavoro per darli invece alle aziende che creano nuovi posti di lavoro nel Paese; taglio delle tasse del 95% per le famiglie della middle class, sostegno alle piccole aziende e a quelle nuove, altamente tecnologiche che creeranno posti di lavoro a loro volta altamente tecnologici. Con grande soddisfazione dell'ex vicepresidente Al Gore - presente con un ottimo discorso sui temi a lui cari del cambiamento climatico, dell'energia, dell'emergenza ecologica -, Barack Obama si è impegnato ad eliminare la dipendenza dal petrolio del Medio Oriente in 10 anni, per il bene dell'economia, della sicurezza, del futuro del pianeta. 150 miliardi di investimenti in dieci anni per fonti energetiche rinnovabili, energia eolica, solare, nuova generazione di biocarburanti... e ricerca per rendere sicura l'energia nucleare. Investimenti nell'istruzione, a partire dalla scuola elementare per la quale sarà reclutato un esercito di nuovi insegnanti, meglio pagati e meglio supportati, ai quali verranno chiesti in cambio alti standard di qualità ed insieme responsabilità. E promessa a tutti gli studenti, impegnati a servire la comunità e il Paese, della certezza di un'educazione universitaria. Servizi sanitari a costi accessibili, possibilità di conciliare lavoro e famiglia, uguale salario per uguale lavoro perché "voglio che le mie figlie abbiano esattamente le stesse opportunità dei vostri figli"... Un riferimento a dove trovare i fondi viene dall'impegno a impedire alle grandi società scappatoie per eludere le tasse ed a chiudere i paradisi fiscali, insieme ad un lavoro di verifica puntuale e sistematica del budget federale per eliminare spese inutili ed inefficaci, razionalizzazione della macchina pubblica, perché non si può vincere le sfide del XXI secolo con una burocrazia del XX. Promesse ed impegni che si riferiscono al governo ma a ciascun cittadino americano. Non basta trovare le risorse finanziarie, che certamente servono, ma occorre soprattutto un rinnovato senso di responsabilità che Barack Obama sollecita soprattutto fra i Democratici, richiamando John Kennedy e quella che lui definiva "la nostra forza intellettuale e morale". La promessa americana significa responsabilità individuale e responsabilità reciproca, significa mantenere gli impegni, nel Paese e all'estero.
Obama rivendica di aver previsto l'errore della guerra in Iraq e di aver votato contro perché era una guerra che distraeva dalle vere minacce per l'America; rimprovera a McCain di aver respinto la richiesta di maggiori risorse e truppe in Afghanistan per combattere il terrorismo e accusa la coppia Bush e McCain di aver dissipato la credibilità dell'America nel mondo.
Un grande discorso, che ha richiamato tutti alla responsabilità: chiara visione, chiari impegni, poca demagogia ed insieme un po' di poesia e soprattutto ottimismo e fiducia, fiducia nel futuro e nelle persone per dare slancio al Paese, quello che manca in Europa, quello che manca in Italia.




links

Pia Locatelli - www.pialocatelli.eu
Alessandro Battilocchio - www.battilocchio.com
Gianni De Michelis - gianni.demichelis@europarl.europa.eu
Partito Socialista - www.partitosocialista.it
Delegazione Italiana nel Gruppo PSE - www.delegazionepse.it
Gruppo PSE al Parlamento europeo - www.socialistgroup.org
per informazioni - luca.cefisi@europarl.europa.eu



a cura di Luca Cefisi





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