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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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domenica 25 gennaio 2009

Partito Socialista newsletter del 25 gennaio 2009



NEWSLETTER SETTIMANALE DEL 25 gennaio 2009


PARTITO

Il parlamentino del partito ha approvato lo Statuto
CONSIGLIO NAZIONALE: NENCINI ABBATTEREMO IL PATTO DEL MINOTAURO
sabato 24 gennaio 2009
Esiste un gran connubio tra maggioranza e opposizione. Ma è un fatto che non ha precedenti nelle sue modalità, perché questo 'patto del Minotauro', questa alimentazione assistita del Partito Democratico da parte del Pdl non avviene per dare risposte alla grave crisi economica ed istituzionale del paese, bensì perché chi sta al governo ha deciso di scegliersi il più conveniente competitore possibile dentro l'opposizione". Lo ha affermato il segretario del Partito, Riccardo Nencini, affrontando il tema della possibile riforma elettorale europea nel passaggio della relazione con cui ha aperto i lavori del C.N. "L'accordo tra Pdl e Partito Democratico - ha aggiunto - si è realizzato anche su Federalismo, Rai, Regolamenti per velocizzare il Parlamento, Lesioni costituzionali sul caso Villari, contribuendo ad aggravare la crisi di un sistema democratico che attua ormai riforme per decreto legge". Davanti a questo stato di cose, ha proseguito il segretario , che ha ricordato di aver già chiesto un nuovo incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e aver saldato l'intesa con i partiti non presenti in Parlamento, attraverso il 'Comitato per la Democrazia', "ci prepariamo alle primarie delle idee per radicarci sul territorio in vista delle amministrative". "Riempiremo le grandi città con i manifesti del Socialismo Europeo - ha concluso Nencini - e terremo entro aprile una grande Conferenza Programmatica dei socialisti riformisti. Sul piano elettorale ci presenteremo con il nostro simbolo e con le nostre liste, mentre sul piano della battaglia politica quotidiana ci batteremo per abbattere il Minotauro metà Pd metà Pdl con tutti i partiti che vorranno unirsi a noi. Ma - ha poi aggiunto il segretario - a conclusione della sua relazione in Cn - approviamo noi oggi l'odg Follini in materia di rapporti con Di Pietro, che è lontano dai disegni riformisti per il suo giustizialismo e per il suo radicalismo ideologico e saremo a sinistra con la nostra autonomia lavorando a un'alleanza tra riformisti dentro e fuori del Parlamento. Ma se la legge elettorale sarà modificata interverremo pesantemente sul piano giuridico e su quello degli accordi politici nelle amministrazioni locali".
Per il cordinatore nazionale della segreteria socialista Marco Di Lello "In quello che fu lo schieramento di centrosinistra c'e' chi lavora per vincere, come il Ps che propone una nuova e diversa coalizione riformista, e chi, in nome di una presunta autosufficienza, lavora per perdere anche le prossime elezioni amministrative. Prendiamo atto con rammarico che il Pd dopo aver consegnato la guida del Paese a Berlusconi si appresta a far lo stesso negli enti locali".
Il Consiglio Nazionale si è concluso con l'approvazione all'unanimità della relazione di Riccardo Nencini e con l'approvazione dello Statuto del partito.


Nencini: innovazione e sfida riformista la sua eredità
BETTINO CRAXI. BOBO: LE VICENDE DI OGGI CI CONSEGNANO INTATTE LE SUE PREVISIONI
sabato 24 gennaio 2009
'Merito e bisogni, Grande Riforma, attenzione alla piccola e media impresa restano centrali anche in questa Italia. Non c' è che da raccogliere il senso vero della eredità politica di Craxi: l' innovazione e la sfida riformista. Ingredienti che mancano alla sinistra italiana per essere competitiva e costituire un blocco credibile alternativo al centro destra'.
E' stato questo il filo conduttore dell' intervento di Riccardo Nencini, segretario del Ps, alla commemorazione di Bettino Craxi, svoltasi all'inizio dei lavori del CN del partito, a pochi giorni dal nono anniversario della sua scomparsa.
Nel corso dell'iniziativa è stato mostrato un video in gran parte inedito, "Craxi Il Socialista", il cui montaggio è stato curato da Bobo Craxi. "Le vicende di oggi ci consegnano tutte intatte - ha detto Bobo ricordando il padre e il politico in un intervento commovente - le previsioni e gli ammonimenti di Bettino Craxi sulla natura politica delle indagini dell'epoca e di quelle che le seguirono, sull'incapacità di rinnovamento di un sistema politico che avrebbe finito per generare illusioni 'noviste' e proporre nuovi modelli di riferimento e nuovi eroi che, guarda caso, calcano ancora la scena quotidiana della politica italiana, anzi ne sono protagonisti".
"Nel ricordare Bettino Craxi, voglio ricordare che noi fummo 'craxiani' perché socialisti e non il contrario".
Con queste parole Pia Locatelli, presidente del CN del, ha aperta questa mattina la commemorazione di Bettino Craxi per il nono anniversario della sua morte.
"L'idea che il Partito socialista fosse il partito di Craxi, e non dei socialisti e delle socialiste - ha proseguito Locatelli - sarebbe parsa strana soprattutto a Bettino. Chi sostiene di essere 'craxiano' senza essere più socialista propone un'idea della vicenda socialista degli anni '80 implausibile, legata al ruolo demiurgico di un leader svincolato dalla vicenda collettiva di cui ha fatto parte. Un sofisma per giustificare carriere e collocazioni, per lo più nel centrodestra, che non hanno giustificazione alcuna con la nostra storia.
Fu anche, il Psi ha detto ancora la Presidente dell'IS donne - un potente anticorpo contro certe tendenze moderate e persino reazionarie che paradossalmente nascevano proprio dalla cultura comunista, attraverso le vicende del compromesso storico, della legislazione di emergenza, del rifiuto dell'alternanza di governo. Fummo socialisti, europei, garantisti, moderni. Fummo e siamo socialisti.



PRIMO PIANO
RIFORMA ELETTORALE. COMUNICATO DEL COMITATO PER LA DEMOCRAZIA
venerdì 23 gennaio 2009
Il Comitato per la democrazia, alla luce della notizia diffusa secondo la quale sarebbe stato sancito un accordo tra Pd e Pdl per riformare la legge elettorale delle Europee, introducendo uno sbarramento al 4%, manifesta stupore e sconcerto. Il fatto che a tre mesi dall'inizio della campagna elettorale, quando già le forze politiche hanno cominciato la raccolta delle firme per la presentazione delle liste, così come previsto dall'attuale normativa, prenda corpo la tentazione di por mano a rivedere sostanzialmente la legge elettorale, non può che suscitare forte preoccupazione e ferma protesta. Piegare la legge elettorale all'interesse dei due partiti maggiori e soprattutto alla necessità del Pd di porre un freno alla caduta di consenso registrata nel Paese, altro non è che attentare alle regole di una civile convivenza democratica nel rispetto delle idee e delle posizioni di tutti. Uno sbarramento elettorale al 4%, che è il doppio rispetto a quello previsto per le liste apparentate alle elezioni politiche, non ha ragione di essere nel contesto europeo, dove le singole identità vanno a rappresentare storie e tradizioni politiche e non a formare un esecutivo, e non sono perciò passibili nemmeno delle assurde critiche rivolte durante la recente campagna elettorale, di "voto inutile" ai fini degli equilibri di governo. Qualora la notizia del tentativo di un colpo di mano dell'ultima ora sulla legge elettorale fosse confermata il Comitato per la democrazia annuncia fin d'ora che penserà a produrre forme di protesta e azioni politiche clamorose.
Mauro Del Bue (Partito socialista)
Franco Russo (Rifondazione comunista)
Clemente Mastella (Udeur)
Carlo Leoni (Sinistra democratica)
Paola Balducci (Verdi)
Mimmo Magistro (Psdi)
Stefano De Luca (Pli)
Pino Quartana (Partito d'azione)
Nicola Cariglia (Comitato dei 101)

Daremo una risposta politica e giuridica
RIFORMA ELETTORALE. NENCINI: VA IN ONDA L'ASSASSINIO DELLA POLITICA
23/01/2009 -
"Le idee degli altri si devono piegare o con le buone o con le cattive; le regole democratiche di tutti devono essere decise solo da Berlusconi e Veltroni; gli italiani restino seduti davanti alla televisione a guardare "il Grande Fratello" e, se vogliono, il nuovo telegiornale unificato "l'Orecchio da Mercante". Ritengo che siano questi i tre allegati all'accordo sottobanco sul cambiamento della legge elettorale per le europee che Pdl e Pd stanno siglando in queste ore". Lo afferma il segretario del
Partito, Riccardo Nencini, commentando l'ipotesi di intesa tra maggioranza e opposizione sullo sbarramento al 4% in vista delle elezioni del 6 e 7 giugno. "Tutto così sarebbe perfettamente in linea - conclude Nencini - con la semplificazione di cui tanto si parla: l'assassinio della politica e di ogni sua forma di vita".
"Sara' battaglia, decisa. Daremo una risposta politica e giuridica".
Prosegue Nencini "Metteremo in campo tutto quello che e' possibile per opporci, a cominciare dalla convocazione del Comitato per la democrazia che riunisce tutti i partiti fuori dal Parlamento per assumere decisioni". Ma oltre alla risposta politica, Nencini tratteggia anche i margini della risposta giuridica: "C'e' una legge in vigore che dice che la raccolta di firme per presentarsi alle elezioni parte da sei mesi prima, per questo sono davvero sospetti i tempi di questo accordo.
Noi socialisti- conclude il Segretario- siamo attualmente impegnati nella raccolta delle firme per la presentazione del simbolo, iniziativa deliberata dalla segreteria del partito.

EUROPEE. NENCINI RINNOVA L'APPELLO ALLA SINISTRA
22/01/2009 -
"Mi auguro che la scelta di Vendola, che stimo e rispetto, di riunire a Chianciano nel fine settimana una forza che intende rompere con le tradizioni comuniste, possa spingersi fino ad accogliere l'appello che noi socialisti stiamo rivolgendo a sinistra da alcuni mesi: scegliere tutti
insieme a giugno il socialismo europeo: unica libera tradizione di sinistra in Europa". E' quanto affermato dal segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini commentando con i giornalisti il dibattito interno a Rifondazione.

ELUANA: LOCATELLI, DA POLETTO E SACCONI PRESSIONI INACCETTABILI
22/01/2009 -
"Bene ha fatto la presidente del Piemonte Mercedes Bresso a protestare vivacemente per le parole del cardinal Poletto".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Nessuno - continua la Locatelli - puo' criticare l'arcivescovo di Torino se esprime il parere della Chiesa sul caso Englaro, ma merita una censura quando invita i medici all'obiezione di coscienza. Questo è anche dovuto al fatto che su questioni cosi' gravi e complesse manca una legge adeguata e la discussione avviene solo sui giornali e nelle parrocchie anziche' in Parlamento mentre non si da' neppure corso alle decisioni della magistratura. Oggi l'unica cosa evidente è che dal ministro Sacconi, nel caso della clinica di Udine, e dal cardinal Poletto con l'invito a obiettare rivolto ai medici delle strutture pubbliche, arrivano pressioni inaccettabili che hanno uno stesso obiettivo: intimidire chi la pensa differentemente dalle gerarchie cattoliche. Forse - conclude l'esponente socialista - anche per questo i credenti in Italia sono tanti, ma sempre meno quelli che vanno a messa".


Sancito il principio della divisione del Paese
FEDERALISMO FISCALE: DI LELLO: UNO SPEZZATINO INDIGESTO
22/01/2009 -
Le legittime aspirazioni di ampie fasce della popolazione a vedersi allegerita la pressione fiscale, migliorati i servizi ed attuata la lotta agli sprechi ed alle inefficienze che sono alla base del Federalismo Fiscale vengono definitivamente frustrate dall'approvazione di un disegno di legge che non risponde ai dubbi della Ragioneria dello Stato, che non ha copertura finanziaria e che legittima il pericoloso principio della perequazione orizzontale: così Marco Di Lello - coordinatore della segreteria del partito - commenta l'approvazione al Senato del ddl sul federalismo Fiscale.
Si tratta di un indigeribile spezzatino della Repubblica, continua Di Lello, di dubbia legittimità costituzionale che sancisce solo il principio di una divisione del Paese fondata sull'egoismo dell'Italia più ricca che, ancor più grave in un momento di crisi, abbandona il Sud al proprio destino e fa ricadere eventuali inefficienze sulle tasche dei cittadini anzichè, come proposto dai socialisti, sulla testa dei governanti spreconi.
E' il prezzo - conclude Di Lello - che Berlusconi paga a Bossi ma è anche l'ennesima occasione persa dalla balbettante opposizione parlamentare di fare una battaglia di giustizia ed equità, scegliendo, per l'ennesima volta, di non scegliere.


Nencini:è lo "sbarramento della democrazia"
COMITATO PER LA DEMOCRAZIA: IN TV PUBBLICA PIU' SPAZIO A ITALO BOCCHINO CHE AI PARTITI
martedì 20 gennaio 2009
"Berlusconi e Veltroni continuano a parlare più o meno ufficiosamente di sbarramenti elettorali per le elezioni europee, che a poco più di cinque mesi dall'appuntamento con gli elettori è un fatto ridicolo, ma nessuno parla dello 'Sbarramento alla Democrazia' con cui i partiti che non sono presenti in Parlamento, ma vivi e radicati politicamente e culturalmente in Italia, vengono imbavagliati e ignorati nella comunicazione delle proprie iniziative e della loro presenza". Lo ha affermato il segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini al termine della riunione del "Comitato per la Democrazia" svoltosi nella sede della Direzione del partito di Piazza in Lucina a Roma. Il Comitato, coordinato dal Ps, e a cui aderiscono Rifondazione comunista, Verdi, Sinistra Democratica, Udeur, Partito Socialdemocratico, Partito Liberale, Partito d'Azione, Movimento dei 101, chiederà un nuovo incontro con il Capo dello Stato e con gli attuali presidenti della Rai e della commissione parlamentare di vigilanza. Il Comitato inoltre renderà permanente a partire da oggi la sua stabilità di svolgimento e di azione, e si riunirà di volta in volta in luoghi storicamente significativi della vita democratica italiana. "Non è possibile - ha sostenuto Nencini nel corso dell'incontro - che partiti che rappresentano l'8% degli italiani abbiano da tempo il 50% degli spazi televisivi concessi a Italo Bocchino".

OBAMA DAY: LOCATELLI, TROPPE ASPETTATIVE RISCHIANO DI DANNEGGIARLO
martedì 20 gennaio 2009
"Obama è 'solo' il 44.mo presidente degli Stati Uniti, carismatico, democratico, preparato, ma stiamo attenti a non santificarlo perché non può fare miracoli".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Due milioni di persone - continua la Locatelli - assisteranno alla cerimonia e un altro miliardo sarà davanti alla Tv con un livello di attenzione dei mass media che non si era mai visto. Come donna e come socialista, mi unisco alla gioia e alla soddisfazione generale per il suo insediamento alla Casa Bianca, ma aggiungo un appello al senso di realtà. In una situazione di estrema difficoltà sia per il suo Paese che per tutto il pianeta, Obama è circondato da una fiducia senza precedenti che rischia di creare aspettative impossibili da realizzare che possono alla fine danneggiarlo. Con tutta la fiducia che in tanti nutriamo nei suoi confronti dobbiamo però ricordarci che il mondo non lo si cambia con una rivoluzione, ma con riforme graduali, che hanno bisogno di tempo, cooperazione e impegno duraturi. Non vorrei - conclude l'esponente socialista - che chi oggi si aspetta i miracoli dal neo presidente, di fronte anche solo a un mezzo miracolo, possa gridare al tradimento, rendendo tutto più difficile".

IAN PALACH. I SOCIALISTI A PRAGA
lunedì 19 gennaio 2009
Nel quarantesimo anniversario del sacrificio di Jan Palach, a Praga una delegazione di socialisti italiani, guidata dall'eurodeputato Pia Locatelli Presidente dell'Internazionale socialista delle donne), ha ricordato l'eroe cecoslovacco davanti al monumento sulla Piazza Venceslao, eretto a memoria del giovane che si diede fuoco per protestare contro l'aggressione sovietica.
Alla commemorazione italiana hanno partecipato due protagonisti di primo piano della Primavera di Praga e del dissenso durante gli anni della normalizzazione: Venek Silhan e la moglie Libuse. Il primo, che ha assistito alla commemorazione con le lacrime agli occhi, è l'economista che, durante il XIV congresso del Partito comunista, svoltosi in forma straordinaria e in forma clandestina (nel sobborgo operaio di Visocany) nella Praga appena invasa dai sovietici, venne eletto alla carica di segretario generale del partito, perché assumesse i poteri di Alexandr Dubcek, il quale qualche ora prima era stato trascinato a Mosca in manette per essere umiliato dal Cremlino.
"Sono stato eletto segretario generale il 22 agosto del 1969 e lo rimasi per una settimana. Fu anche grazie alla nostra resistenza che Mosca fu costretta a far tornare in patria Dubcek e gli altri dirigenti sequestrati da Mosca" ha ricordato Silhan, dissidente durante la normalizzazione, il quale subito dopo la Rivoluzione di Velluto, è stato per alcuni anni alla guida come retore della Università di economia di Praga. "Noi non abbiamo mai tradito gli ideali della Primavera" ha voluto sottolineare senza nascondere il proprio orgoglio e ricordando anche altre figure simbolo di quei giorni, come Jiri Pelikan.
Al suo fianco Libuse Silhanova, ex portavoce del movimento Charta77 e attuale vicepresidente del Comitato ceco della Federazione Internazionale dei Diritti Umani di Helsinki, la quale ha ricordato il valore ancora attuale del gesto compiuto da Jan Palach e dagli altri giovani che, dopo di lui, seguirono il suo esempio per la libertà del loro paese. Ad ascoltarli, in silenzio, anche un gruppo di studenti che facevano parte della delegazione.
La corona di fiori sul luogo del martirio di Jan Palach è stata posta da Valentina Morelli, 27enne segretaria regionale del Partito socialista della Lombardia, assieme a un'altra giovanissima, Katerina Prudkova, responsabile del dipartimento estero del Partito socialdemocratico della Repubblica ceca (Cssd)

Elezioni in Sardegna. Nencini: Davide contro due Golia
lunedì 19 gennaio 2009
"I socialisti sardi hanno fatto la scelta giusta: liste nei collegi rappresentative di un moderno riformismo e di spiccata autonomia, con un proprio candidato alla presidenza della Regione, il Segretario regionale Peppino Balìa. Davide contro due Golia".
E' afferma il segretario del Partito, Riccardo Nencini, a proposito della campagna elettorale apertasi ufficialmente in Sardegna "e imbastita - prosegue Nencini dai due "Superbi Superpoli" all'insegna del menefreghismo amministrativo e politico dell'isola". "Si tratta di elezioni regionali - ha concluso il segretario del Ps - non di una ripetizione delle elezioni politiche con Soru al posto di Veltroni. Il tentativo ormai chiaro a tutti è quello di darsi un palcoscenico nazionale tralasciando di discutere dei programmi di governo per la Sardegna".


COMUNICATI

Contratti. Turci: Sconfitta per il mondo sindacale
venerdì 23 gennaio 2009
Il mancato accordo dei sindacati sulla riforma dei contratti rappresenta una sconfitta per tutto il mondo sindacale.La Cgil ha fatto ben poco per evitare il suo splendido isolamento,mentre gli altri sindacati e il ministro Sacconi hanno volentieri cercato l'accordo separato.Il risultato è che i problemi critici che pure ci sono in quell'accordo non sono stati affrontati e i sindacati si troveranno divisi e in una situazione caotica ad affrontare i prossimi rinnovi contrattuali.Intanto al tavolo col Governo ieri non è emersa nessuna soluzione concreta per estendere gli ammortizzatori sociali ai precari e ai lavoratori delle piccole e medie imprese,mentre Tremonti ancora resiste su una linea minimalista di risposta alla crisi e alla recessione,in aperta contraddizione con il resto d'Europa.Questo sarebbe invece il momento di un grande sforzo unitario del paese per affrontare la crisi e le riforme necessarie ,in particolare del mercato del lavoro,degli ammortizzatori sociali e del welfare.La divisione sindacale non porterà nulla di buono


Palcoscenico. Biscardini: la Lega non impoverisca Milano
venerdì 23 gennaio 2009
"La battaglia per difendere le produzioni della sede Rai di Milano è vecchia di almeno 20 anni. Che sia la Lega a trasferire la sede di Palcoscenico a Roma e la produzione a Napoli ha del grottesco."
Lo dichiarato Roberto Biscardini della segreteria nazionale del Partito Socialista che ha aggiunto: "Grottesco non solo per quanto riguarda l'azienda Rai, ma anche per quanto riguarda Milano. Forse non ci si rende conto che Milano è una delle città simbolo del teatro di produzione e una delle città italiane più importanti dal punto di vista teatrale.
Discorso a parte - conclude Biscardini - è l'ipotesi che dietro il trasferimento a Roma di Palcoscenico ci sia l'obiettivo del cambio di format. Con ciò si darebbe un colpo mortale ad una delle poche trasmissioni di grande valore culturale dell'attuale Rai.

Stupri: Locatelli, meno propaganda e più educazione alla non violenza
venerdì 23 gennaio 2009
"Alemanno, e con lui tutto il centrodestra, almeno ora la smetta di fare propaganda con campagne di odio contro gli immigrati e inutili persecuzioni delle prostitute di strada perché la violenza contro le donne ha radici assai più profonde".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Oggi - continua la Locatelli - sarebbe troppo facile dare al sindaco di Roma la patente di incapace visto che neppure lui ha saputo eliminare la violenza dalle strade della capitale che oltretutto, come si è visto, porta indifferentemente la firma di italiani e stranieri. Piuttosto anche il centrodestra dovrebbe riconoscere una volta per tutte che quella contro gli stupri è soprattutto una battaglia culturale, fatta di educazione alla non violenza e al rispetto della parità tra uomini e donne che dovrebbe cominciare nelle scuole ma non fermarsi agli adolescenti. E il primo segnale di autocritica - conclude l'esponente socialista - dovrebbe partire proprio dalle televisioni di Berlusconi, troppo spesso tolleranti con le immagini di violenza e la mercificazione del corpo femminile".

Negozi ebrei sigillati. Lucacchioni giovani estremisti dimostrano intolleranza e inciviltà
venerdì 23 gennaio 2009
"Esprimo a nome di tutti i giovani socialisti e del mio Partito, la piena solidarietà ai commercianti ebrei del Quartiere Africano a Roma, che all'alba di stamane hanno trovato le saracinesche dei loro negozi sigillate e corredate da fasci littori"- dichiara Chiara Lucacchioni, responsabile nazionale delle politiche giovanili del Partito Socialista.
"Tali gesti, proprio a pochi giorni dalla Giornata della Memoria della Shoah, riportano il nostro Paese indietro a periodi bui di inciviltà e intolleranza e sono il simbolo di una non cultura che incita alla xenofobia e all'odio razziale"-continua la Lucacchioni, che afferma "la cosa che mi preoccupa di più è il riacutizzarsi di tali azioni soprattutto tra i giovanissimi, estremisti di destra e di sinistra, che invece di rileggere e capire i drammi della storia, continuano a professare le loro ideologie con gesti sconsiderati."
"I socialisti sono stati partigiani attivi, hanno giocato un ruolo fondamentale durante la Resistenza. Sono stati uccisi, umiliati, esiliati. Ma la storia, alla fine, ci ha dato ragione su tutto. Proprio per ricordare coloro che si sono impegnati a fondare un'Italia democratica e libera, colgo l'appello lanciato dal mio segretario Nazionale, Riccardo Nencini, nel fare Senatore a vita, il Presidente emerito Giuliano Vassalli, che non ha certo bisogno di presentazioni." "Questa proposta-conclude la Lucacchioni- non solo sarebbe un riconoscimento all'uomo Vassalli e alle idee che da sempre contraddistinguono la nostra storia, ma sarebbe davvero una lezione morale, democratica e civile per tutti coloro che continuano a fomentare azioni di odio razziale."


Lucacchioni. Fini alla Sapienza: Università dovrebbe essere luogo dialogo
giovedì 22 gennaio 2009
"L'Università dovrebbe essere un luogo di confronto, aperto al dialogo fra posizioni politiche diverse"-dichiara Chiara Lucacchioni, Responsabile Nazionale delle Politiche Giovanili del PS, in merito alle contestazioni che il presidente Fini ha ricevuto ieri al suo arrivo alla Sapienza.
"Credo che sia un errore trasformare le legittime occasioni di manifestazione del pensiero in un'occasione di insulto nei confronti delle istituzioni e di chi le rappresenta".
"Già al Papa fu impedito di parlare; questi fatti contribuiscono a indebolire l'obiettivo primario dell'Università: non solo preparare i ragazzi all'ingresso nel mondo del lavoro, ma soprattutto formare le loro coscienze attraverso un confronto leale e democratico."
"Mentre la reazione del Presidente Fini è stata apprezzabile e giusta, trovo eccessive -commenta la Lucacchioni- le reazioni di alcuni esponenti del centro-destra che invocavano improbabili interventi della forza pubblica per far tacere i contestatori."


Quote rosa. Locatelli: nessuno ha trovato una strada migliore
giovedì 22 gennaio 2009
"Se la ministra Carfagna riesce a trovare un modo per far entrare le donne nelle istituzioni senza ricorrere al meccanismo delle quote, ben venga".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne replicando al ministro delle Pari opportunita', in audizione alla commissione Affari costituzionali alla Camera.
"Purtroppo pero' - continua la Locatelli - fino a oggi, in tutto il mondo, nessuno e' stato capace di inventare uno strumento alternativo altrettanto efficace e tante prima della Carfagna, che non volevano le quote, si sono convinte che alla fine non c'era altra strada. Vorrei essere rassicurata dalla ministra - conclude l'esponente socialista - perche' il timore e' che dietro questa posizione si nasconda semplicemente un modo per perdere tempo e non fare nulla".

Dichiarazione di Lanfranco Turci (Responsabile Economico del PS) sull'operazione FIAT
mercoledì 21 gennaio 2009
In una situazione che vede il settore dell'auto investito da una crisi che va oltre gli effetti recessivi della crisi finanziaria internazionale, l'iniziativa della Fiat va apprezzata per il coraggio e la lungimiranza. Così Lanfranco Turci Responsabile Economico del PS
La carta della Chrysler è sicuramente impegnativa- ha proeguito Turci-ma è importante che la Fiat la possa giocare con l'apporto tecnologico e non con l'apporto di mezzi finanziari che non sarebbero oggi alla sua portata.
Ora occorre che l'Europa trovi una linea comune per incentivare la modernizzazione ecologica dell'industria automobilistica, evitando il risorgere di protezionismi che- conclude il dirigente socialista- danneggerebbero il mercato unico.

Caso Englaro. Di Lello: dignità alle istituzioni da Errani e Bresso
martedì 20 gennaio 2009
"I socialisti avevano lanciato un appello ai governatori del centrosinistra perchè le istituzioni rispettassero le sentenze della magistratura e ne attuassero le disposizioni: a distanza di cinque giorni apprendiamo con soddisfazione che prima Vasco Errani ed ora Mercedes Bresso hanno offerto la propria disponibilità a Beppino Englaro per la necessaria assistenza di strutture sanitarie pubbliche idonee ad eseguire la sentenza del tribunale di Milano". Lo ha affermato Marco Di Lello coordinatore nazionale della segreteria socialista. "Contemporaneamente - ha aggiunto Di Lello - c'è da sottolineare la pavidità degli altri governatori che hanno scelto la comoda via del silenzio in una vicenda drammatica oggetto di fin troppe speculazioni e che da tema etico è oggi divenuta innanzitutto questione di diritto: governare significa scegliere, prendiamo atto con amarezza che anche tanti nel centrosinistra non hanno il coraggio di farlo".

Pensioni: Locatelli, Governo non può fare cassa
martedì 20 gennaio 2009
"Berlusconi si dice d'accordo sull'innalzamento dell'eta' pensionabile delle donne, ma deve avere ben presente che mentre sana una discriminazione nei confronti degli uomini la condizione femminile rischia di peggiorare".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Le regole e gli impegni che vengono dall'Europa - continua la Locatelli - devono valere sempre, non solo quando ci fa comodo o non possiamo farne a meno. Il presidente del consiglio prima di innalzare l'eta' pensionabile delle donne lavoratrici dovrebbe preoccuparsi di migliorarne le condizioni di vita. Il nostro paese e' penultimo nella Ue, secondo solo a Malta, con un misero 46%, nella classifica delle donne che lavorano e ben lontano dall'obbiettivo del 60% sottoscritto 9 anni fa anche dall'Italia con l'Agenda di Lisbona. L'Europa non ci chiede solo di equiparare l'eta' pensionabile, ci chiede anche di fare asili nido e scuole materne ma noi rispetto agli obbiettivi europei siamo neppure a un terzo del cammino. Anche per la cura degli anziani siamo assolutamente carenti. Cosi' - conclude l'esponente socialista - le donne lavorano il doppio dei loro compagni: gratis in casa e pagate meno fuori".


Englaro. Zanca: Caffarra accetti la realtà, lo stato è laico
martedì 20 gennaio 2009
Il segretario emiliano-romagnolo del Partito socialista Paolo Zanca replica molto duramente all'arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra intervenuto ieri nella vicenda Englaro stigmatizzando il ricovero della donna lecchese in regione sia come credente che come cittadino. Ed evocando pure il dettato costituzionale. In Emilia-Romagna, ribatte il socialista "non c'e' gente che vuole farsi intimidire". E' "evidente che Monsignor Caffarra voglia provocare- prosegue Zanca- vuole sollevare deliberatamente un polverone". Anche perche' la situazione e' "diametralmente opposta a quella descritta da Caffarra: ci sono sentenze dei tribunali italiani che parlano molto chiaro". E "mi pare il cardinal Caffarra non faccia parte dell'autorita' giudiziaria, una volta forse". Dunque, per il segretario regionale dei socialisti, la situazione non e' quella evocata dal cardinale bolognese: "Il fatto vero- fa presente Zanca- e' che ci troviamo di fronte ad un ministro inquisito dal Tribunale dei ministri per violenza privata".
Insomma, incalza il socialista, "il problema ancora una volta per il vescovo Caffarra e' accettare la dura realta': quello che lui professa e' uno dei credi che si possono professare in uno stato laico". Allora, cambia la lettura delle parole del cardinale: "Vuole alzare un polverone per evitare che succedano cose legittimate dai tribunali italiani- sottolinea Zanca- e chi si muove in questa direzione e' 'border line'". L'invito, conclude il segretario "e' di non seguire le provocazioni di Caffarra".

Linate. Biscardini: Colaninno dice il falso
martedì 20 gennaio 2009
" Colaninno dice il falso: uno così o lo si ferma o lo si ricovera."
Lo dichiara Roberto Biscardini della segreteria nazionale del Partito socialista, da sempre difensore di un altra strategia per Malpensa e per Linate.
"Non è assettabile che le falsità vengano messe sul tavolo contro il parere di tutti gli esperti, con una arroganza intellettuale che non ha limiti. Colaninno vende la bufala dell'indispensabilità di Alitalia per salvare Malpensa e ci chiede di fare karakiri sulla chiusura di Linate.
Ma al contrario accogliere la logica del monopolio della nuova Alitalia vuol dire affossare sia Malpensa, sia Linate.
La politica, la Regione e il Comune facciano sentire il loro dissenso. Non spetta alla politica farsi carico delle tasche di Colaninno. Malpensa e Linate si possono benissimo salvare insieme a condizione di liberarsi della morsa infernale di Alitalia vecchia o nuova che sia."

Craxi. Battilocchio: dal Pd un silenzio assordante sulla sua figura
lunedì 19 gennaio 2009
"Negli ultimi mesi della sua segreteria Ds, Piero Fassino volle inserire Bettino Craxi all'interno del pantheon del Pd. Oggi, a nove anni dalla sua morte, mentre buona parte del mondo politico ricorda la figura innovatrice e riformista di Craxi, dispiace il silenzio assordante che proviene proprio dai democratici". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito socialista, Alessandro Battilocchio, da Hammamet (Tunisia), dove partecipa alla giornata di commemorazione in ricordo dell'ex leader del Psi.


Craxi : "Quello di Veltroni è un garantismo di maniera"
sabato 17 gennaio 2009
"Per Del Turco non sprecò una parola mentre, per il figlio di Di Pietro, Veltroni si prodiga in solidarietà".
E' quanto afferma in una nota Bobo Craxi, dirigente nazionale del Partito socialista, giunto quest'oggi ad Hammamet in vista della commemorazione del padre, Bettino Craxi, che si terrà lunedì prossimo a 9 anni dalla morte.
"E' una 'doppiezza' che si commenta da sola", commenta Craxi, "un garantismo 'di maniera' di fronte all'avanzare di fatti che stanno divorando i 'cuccioli' di una falsa rivoluzione. Di Pietro ha finito con l'impiccarsi alla sua stessa corda: mi auguro che l'atto dovuto di cui suo figlio ha beneficiato non generi, nella sua famiglia, il dolore che ha prodotto in decine di persone perseguitate dallo stesso Di Pietro, il quale rappresenta, ormai, una figura tragica all'interno di una farsa che non fa ridere nessuno. Veltroni", aggiunge Craxi, "carezza il 'cane' che lo morde, ormai vittima di un declino che suona come un regolamento di conti. Lui e Di Pietro", conclude il figlio del leader del Psi, "sono complici di un crimine tragico: l'aver trucidato la sinistra e le sue speranze".

HYDE PARK

DAL PROSSIMO 15 GENNAIO, ALL'INTERNO DEL SITO www.partitosocialista.it SARÀ A DISPOSIZIONE UNA LIBERA TRIBUNA VIRTUALE CHIAMATA HYDE PARK (IL PARCO DI LONDRA CELEBRE PER LO "SPEAKER'S CORNER") NELLA QUALE SARANNO INSERITI I VIDEOMESSAGGI DI TUTTI COLORO I QUALI INTENDONO DARE UN CONTRIBUTO AL DIBATTITO POLITICO ED ALLA VITA DEL PARTITO.
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domenica 18 gennaio 2009

Partito Socialista newsletter del 17 gennaio 2009




NEWSLETTER DEL 17 gennaio 2009

PARTITO

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO SABATO 24 gennaio ALLE ORE 10.00 IN ROMA c/o ROMA EVENTI-PIAZZA DI SPAGNA, VIA ALIBERT 5 CON IL SEGUENTE ODG:
1) relazione del Segretario nazionale
2) adozione dello Statuto nazionale
3) varie


Gaza. Nota della Segreteria Nazionale del Partito
Il Partito Socialista sostiene la richiesta dell'Internazionale Socialista e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per un immediato cessate-il-fuoco a Gaza e un immediato intervento umanitario.
Per i socialisti, in Italia e nel mondo, non vi può essere una soluzione militare alla presente crisi di Gaza. Le azioni di Hamas in territorio israeliano devono cessare, e deve essere ristabilita l'unità dell'Autorità Nazionale Palestinese. Al tempo stesso, le azioni militari, in particolare contro i civili a Gaza non appaiono utili a garantire la sicurezza di Israele, e rappresentano una forma sproporzionata e inaccettabile di rappresaglia che allontana i pur timidi segnali di consolidamento della pace che si avviarono un anno orsono nella Conferenza di Annapolis.
Appare indispensabile un'iniziativa della comunità internazionale che:
ponga fine alla spirale di violenza;
protegga la popolazione civile;
promuova l'unità e la legittimità degli organi di autogoverno palestinese e la sicurezza di Israele con mezzi politici, economici e diplomatici.
La tragica situazione di Gaza ripropone con ancor maggiore urgenza il rilancio del processo di pace, attraverso le iniziative della Lega Araba, dell'Egitto, del "Quartetto".
In questo quadro, l'Unione Europea può e deve accrescere garantire l'intervento umanitario a favore della popolazione di Gaza, assieme ad una forte iniziativa politica. Il comportamento del Governo italiano non è apparso all'altezza della situazione , esso ha mantenuto un atteggiamento sovente sbilanciato rompendo una continuità con la tradizionale politica estera del nostro paese, attento alle ragioni della pace in Medio Oriente ed equilibrato nel mantenere un rapporto politico con Israele e Paesi Arabi. Il governo italiano non sembra essere in grado di sviluppare una politica estera che sappia tenere conto dell'importanza che il quadro mediterraneo e mediorientale hanno per l'Italia, ma anche dei doveri del nostro Paese e delle aspettative rivolte all'Italia da parte dei popoli mediterranei, vieppiù rafforzate dalla presenza ormai stabile di comunità di cittadini stranieri di origine araba. Occorre che il mondo politico italiano, le organizzazioni non governative e umanitarie, i sindacati, le istituzioni economiche e culturali si mobilitino, mettendo a frutto il patrimonio di relazioni del sistema-Italia.
Il Partito Socialista esprime in questo senso il suo apprezzamento per iniziative annunciate in questi giorni, quali quelle della Cgil e della Tavola della Pace, rivolte a sostenere la tregua e il negoziato, ma lamenta la mancanza di una piattaforma ampiamente condivisa, che pure è esistita per esempio negli anni 80, per il sostegno italiano al processo di pace e al principio "due popoli, due stati", con la partecipazione dei maggiori sindacati, e di tutte le principali forze politiche democratiche di governo e di opposizione, facendo della pace in Medio Oriente una missione nazionale condivisa. Il Partito Socialista non cesserà di denunciare e combattere ogni atto di minaccia alle comunità ebraiche, che strumentalizzi la vicenda di Gaza per riproporre veleni antisemiti

PRIMO PIANO

Di Lello:una vergogna nazionale
ENGLARO.LA CLINICA CITTA' DI UDINE SI TIRA INDIETRO. DOMENICA I SOCIALISTI IN PIAZZA A LECCO
Il CdA della Clinica Città di Udine, con un clamoroso voltafaccia, a maggioranza, ha detto no alla possibilità di effettuare distacco del sondino che tiene in vita Eluana.
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, un mese fa, in barba alla sentenza della Cassazione bloccò il trasferimento nella struttura sanitaria udinese di Eluana dalla clinica di Lecco dove è ricoverata. Il ministro aveva definito 'illegale' la sospensione del trattamento di alimentazione e idratazione artificiale su pazienti in stato vegetativo nelle strutture del sistema sanitario nazionale. Ciononostante la 'Casa di cura città di Udine' si era detta disponibile ad effettuare il distacco del sondino.
Duro il commento di Marco Di Lello, Coordinatore della Segreteria Nazionale del partito:"Se esiste da qualche parte un Presidente di Regione che se la sente di far rispettare una sentenza è pregato di battere un colpo e far così finire la vicenda Englaro che, dopo il nuovo no di Udine, ha assunto i caratteri dell'assurdità e i colori di una vergogna nazionale"
Domenica prossima, 18 gennaio i socialisti scenderanno in piazza a Lecco con i rappresentanti dell' Associazione Luca Coscioni di Milano nell' iniziativa organizzata a sostegno della battaglia che Peppino Englaro sta conducendo da anni.
Per il Partito Socialista saranno presenti tra gli altri Riccardo Nencini, Segretario Nazionale del Partito, Pia Locatelli, Presidente dell'Internazionale Socialista Donne, Roberto Biscardini della Segreteria Nazionale del Partito, Federico Parea, Presidente del Comitato Regionale Lombardo e Valentina Morelli, Segretaria regionale della Lombardia.
Ecco il programma della manifestazione:
h 17.30 - ritrovo in piazza Diaz
h 18.00 - interventi dell'Associazione Luca Coscioni e di Riccardo Nencini
h 18.30 - partenza della "Fiaccolata per la libertà di Eluana"
h 19.15 - arrivo presso la Clinica Talamone, struttura che ospita Eluana Englaro, e consegna delle 17 rose per Eluana e scioglimento del corteo.


Una delegazione socialista a Praga nel quarantennale del sacrificio dello studente
PALACH. LOCATELLI: EROE DELLA DEMOCRAZIA
Nel quarantesimo anniversario del sacrificio di Jan Palach, lo studente che si immolò sulla piazza San Venceslao per protesta contro l'invasione sovietica, una delegazione di socialisti sarà a Praga per una commemorazione. Della delegazione, guidata da Pia Locatelli Presidente del CN del partito e dell'IS donne e dalla Segretaria regionale del Ps della Lombardia Valentina Morelli,fa parte un nutrito gruppo di studenti lombardi, sulle orme di una memoria storica da conservare.
La delegazione socialista incontrerà Jiri Dienstbier, fondatore di "Charta77", la prima organizzazione per i diritti civili nei paesi comunisti ed esponenti della socialdemocrazia ceca. L'iniziativa socialista è contemporanea ad altre iniziative italiane, tra cui una della destra ed una degli ex-esponenti del movimento studentesco milanese degli anni 60. "Ma a differenza degli ex-sessantottini" secondo Pia Locatelli "i socialisti italiani, sostennero la causa della "Primavera di Praga" ad alta voce, accogliendo esuli, quali Jiri Pelikan che venne candidato ed eletto al Parlamento europeo, e sostenendo gli oppositori cecoslovacchi. Quanto all'idea di un Palach eroe di destra" ha concluso l'eurodeputata "ricordo bene l'amarezza di Jiri Pelikan per come la destra italiana cercò di inserire lo studente praghese, che difendeva la Primavera di Praga, in un improbabile

ANTISEMITISMO IN OLANDA. CEFISI: I 2 DEPUTATI NON SONO SOCIALISTI
"I due deputati olandesi accusati di aver partecipato ad una manifestazione antisemita ad Amsterdam, non appartengono al Partito laburista, membro olandese del PSE, bensì a un partito di estrema sinistra detto appunto "socialista". I due deputati olandesi, quindi, sia se davvero colpevoli di atti antisemiti, sia, com'è più probabile, di non essersi doverosamente dissociati da atti di altri, non rappresentano comunque in alcun modo i socialisti europei ed il Pse. La posizione politica e la cultura dei
socialisti in tutta Europa è fermamente avversaria di ogni forma di razzismo, antisemita o antislamico" questa la precisazione di Luca Cefisi, membro italiano della presidenza del Partito del Socialismo Europeo, in merito a quanto riportato oggi da alcuni quotidiani italiani.

PRECARIATO. NENCINI: IL PD SOSTENGA LA RACCOLTA FIRME DEI SOCIALISTI
"Meglio tardi che mai. La campagna di comunicazione del Partito Democratico contro il precariato e i contratti a termine è un passo importante verso l'innovazione e soprattutto verso la politica riformista a cui il Partito Socialista sta tentando da mesi di trascinare tutta la sinistra italiana".
Lo ha affermato il segretario del Ps Riccardo Nencini. "Spiace tuttavia - ha aggiunto - la tardiva consapevolezza sulla necessità di regole certe di salvaguardia sanitaria e sindacale. Per garantire anche i lavoratori di questo tipo concretamente i democratici possono fare subito una cosa molto semplice: firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per la quale i socialisti stanno raccogliendo le firme nelle principali città italiane".

PENSIONI: LOCATELLI: CARFAGNA CAPOVOLGA LA SUA SCELTA
"I risparmi ottenuti facendo lavorare di piu' le donne, servirebbero solo per fare cassa secondo la filosofia del 'passata la festa, gabbato lo santo'".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"La ministra Carfagna - continua la Locatelli - in una lettera al Corriere della Sera, nel condividere totalmente la proposta del collega Brunetta di innalzare l'eta' pensionabile delle donne nella pubblica amministrazione, propone di utilizzare l'eventuale risparmio per destinarlo a migliorare i servizi che aiutino le donne a lavorare conciliando maternita' e carriera e a dare pure uno stipendio alle casalinghe.
La ministra ci permetta di esprimere tutti i nostri dubbi sulla volonta', e la capacita', di questo governo di implementare i servizi sociali, e in particolare quelli che dovrebbero aiutare le donne a lavorare, come asili nido e assistenza agli anziani. Se davvero la ministra crede in quello che dice, capovolga la sua ricetta e proponga piuttosto prima di migliorare le condizioni delle donne lavoratrici per chiedere loro solo dopo di restare a lavoro per un tempo piu' lungo.
Quanto all'idea di usare sempre lo stesso fondo per dare uno stipendio alle casalinghe, noto che questo dovrebbe essere l'ultimo dei suoi problemi perche' il rischio, nelle condizioni in cui e' oggi il lavoro femminile, e' che si crei un incentivo per tenere le donne a casa, indebolendone l'autonomia e aggravando, in ultima istanza, il dato generale dell'occupazione in Italia rispetto al resto dell'Europa. Esattamente il contrario - conclude l'esponente del Ps - di quello che ci serve".


GAZA. CRAXI: IL GOVERNO E' TROPPO SBILANCIATO
Perché il Governo italiano non esprime neanche una nota di preoccupazione e di sdegno per l'eccidio di 322 bambini palestinesi? Perché non manifesta lo stesso sentimento della Commissione europea, rimasta sgomenta innanzi al bombardamento della sede delle Nazioni Unite? Perché non quantifica e non riferisce dell'entità degli aiuti alla popolazione palestinese, misure annunciate più volte dal ministro degli Esteri ma fino ad ora mai messe in pratica? L'atteggiamento del nostro Governo è sbilanciato, troppo sbilanciato. E ne pagheremo le conseguenze per un lungo periodo".


Nencini interviene nel gruppo creato da Rondolino su Facebook
E SE NOIALTRI DI SINISTRA VOTASSIMO ALLE EUROPEE?
L'immagine di Groucho Marx che Rondolino ha usato come logo per questo gruppo potrebbe far pensare che si tratta di una provocazione o di una boutade. Non è così. E' quanto emerge dal dibattito che si è sviluppato nel quale desidero inserirmi con alcune considerazioni che spero servano a chiarire i dubbi e a superare i disagi che dal dibattito medesimo appaiono in tutta la loro evidenza.
Breve premessa: mai come oggi, in presenza della crisi identitaria e progettuale del PD che appare irreversibile la sinistra riformista così come da sempre avviene Europa, può essere rappresentata unicamente dall'insieme dei valori del socialismo democratico. Tuttavia per essere attuale il socialismo non può essere quello di prima. Dopo il socialismo dei partiti e il socialismo degli Stati bisogna fondare il 'socialismo dei cittadini' . Con le esperienze della società aperta il socialismo oggi è chiamato ad incontrarsi ed a fondersi.
La cultura liberale che ha prevalso in Italia si è presentata in una chiave neo-liberista, tesa a valorizzare un individualismo egoistico ed edonista. Un successo favorito dal disastro del sistema comunista e dalle difficoltà della socialdemocrazia.
Alla coalizione conservatrice che guida l'Italia si contrappone una sinistra incapace di elaborare un progetto per il futuro, ridotta a polemizzare su singole questioni, unita solo dall'antiberlusconismo e quando difende le categorie tradizionali, dai professori ai magistrati, agli occupati nelle grandi aziende, fino alla Chiesa come struttura di potere.
Questa contrapposizione blocca la società in una paludosa conservazione dell'esistente.
L'innovazione dei riformisti deve nascere da qui:pensare ad una società fondata sull'interdipendenza prodotta dalla mobilità delle persone, delle idee, delle informazioni. Una società i cui pilastri siano l'inclusione, il merito, la responsabilità e il rigore. Cerco di spiegare brevemente i tre punti:
1) Inclusione significa aprirsi ad una forte duttilità culturale per affrontare soprattutto i nuovi bisogni. E' stata questa ridefinizione a spiazzare la sinistra, connotatasi nel Novecento grazie alla centralità della dinamica produttiva e ora, da un lato attardata a difendere logiche sindacali sempre più declinanti verso il corporativismo, dall'altro sbilanciata verso inefficaci radicalità. Insomma: difende la 'società appagata', dimentica il terzo popolo ,quello del precariato stabile,non investe sui produttori di futuro, giovani in testa.
2) La sinistra italiana ha sempre avuto timore nel riconoscere il merito perché le appariva un tradimento dell'azione collettiva e dell'appartenenza di classe. In una società centrata sulla diversità. Il merito è invece il principale elemento per tendere alla giustizia sociale e stabilire eguaglianza di opportunità
3) Rigore nella gestione della cosa pubblica, rigore nel promuovere l'interesse collettivo, responsabilità che si misura nella capacità di includere l'altro come interlocutore cui si riconoscono gli stessi diritti.
La sinistra può essere competitiva e presentabile se interpreta l'Italia che le sta di fronte abbandonando gli occhiali del passato, inefficaci a leggere una società profondamente cambiata.
Il cammino comune intrapreso dal Partito Socialista con i socialisti spagnoli e con i laburisti inglesi e la condivisione del manifesto del P.S.E. si inseriscono in questa cornice. Non solo appartenenza identitaria ma soprattutto ridefinizione condivisa di un progetto politico.
La somma di queste considerazioni mi porta a sostenere, credo a buon diritto, che alle Europee "noialtri di sinistra dobbiamo votare".

Battilocchio: intervenga Napolitano
EUROPEE. NENCINI: NO A MODIFICHE LEGGE ELETTORALE
«Non abbiamo cambiato idea rispetto alla riunione che si tenne sulla legge elettorale nello scorso novembre a Montecitorio e alla quale intervennero oltre a Veltroni, D'Alema, Casini e i leader di tutti i partiti non rappresentati in Parlamento. Siamo contrari a modifiche della legge elettorale che togliessero ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Se si pensasse a modificare la legge con procedure e sotterfugi si metterebbero a rischio anche alleanze locali». Lo afferma il segretario del Partito, Riccardo Nencini, che ha anche annunciato che martedì prossimo, 20 gennaio, si terrà un incontro, nella sede del Partito Socialista, fra tutti i rappresentanti delle forze politiche non presenti in Parlamento.
L'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio aggiunge:
"Ancora una volta l'Italia fa sorridere tutta Europa: 26 Paesi su 27 sono gia' da settimane in campagna elettorale per le europee di giugno, con liste pronte, sistemi elettorali consolidati e con i miei colleghi impegnati a spiegare ai cittadini cosa hanno fatto in questi anni e soprattutto cosa vogliono fare nel prossimo quinquennio. Da noi invece, riemerge un dibattito provinciale che, tra l'altro, nulla ha a che vedere con l'Europa: non si parla delle possibilita' ed opportunita' che le Istituzioni comunitarie mettono a disposizione dei cittadini, magari davanti alla crisi economica che stiamo vivendo, ma ci si arrovella in un dibattito che vola raso terra, tra sbarramenti annunciati ed abolizione delle preferenze, funzionali solo agli interessi di bottega di qualcuno". . "Il tempo per una riforma elettorale - osserva Battilocchio - e' scaduto ed il tentativo di queste di Pd e Pdl ore va sventato. Ritengo penosa la sortita dell'esponente del Pd Soro, che vuole far credere che il modello belga salvaguardi le preferenze: a parte il fatto che il modello belga non funziona nemmeno in Belgio, che da anni e' senza governo, abbia almeno il coraggio di dire chiaramente che stanno tentando di portare a termine un colpo di mano che prevede le liste bloccate. Insomma- conclude l'esponente socialista- evitiamo di prendere ancora in giro gli italiani, con giri di parole e frasi in politichese: una riforma elettorale per le europee a poche settimane dal voto e' un furto democratico bello e buono. Mi auguro che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torni a far sentire la sua voce autorevole in materia".
Infine, interviene anche Pia Locatelli, capodelegazione del Partito a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne: "Più che la soglia di sbarramento sarebbe davvero grave osserva la Locatelli-se anche per l'elezione di Strasburgo si eliminassero le preferenze introducendo con qualche furberia il listino bloccato.
"Ci aspettiamo - continua la Locatelli - che il Partito democratico si opponga con decisione a qualunque tentativo di togliere agli italiani anche quest'ultima possibilità di scelta democratica consegnando a leader mai eletti da un vero congresso il potere assoluto di indicare i futuri europarlamentari. Comunque, qualunque cosa decida Veltroni - conclude l'esponente del Ps - dovrebbe almeno chiarire di quale gruppo faranno parte i futuri eletti del Pd se non vuole aggiungere alle 'porcate' della maggioranza anche la confusione dell'opposizione


Comunicati

Firenze; Ciucchi a Spini, ripensa la tua corsa solitaria
«Un uomo politico dell'esperienza di Valdo Spini non può non essere consapevole che non rientra realisticamente nel novero delle cose possibili che, in caso di ballottaggio alle elezioni di giugno, possa essere lui a contrapporsi al candidato che emergerà dalle "primarie" del centro sinistra. Penso che tutti si debba stare con i piedi per terra, consapevoli, anche sulla scorta dei sondaggi riportati dai quotidiani cittadini, come il velleitarismo possa rischiare di sfociare nell'avventurismo. Chiedo dunque a Valdo di ripensare la sua corsa solitaria, perché il suo prestigio e la sua storia politica non possono sfociare nell'auspicio di essere addirittura sostenuto dalla destra in caso di ballottaggio».
È quanto dichiara Pieraldo Ciucchi, segretario regionale del Partito Socialista, rivolgendosi a Valdo Spini, che nei mesi scorsi ha annunciato la volontà di candidarsi a sindaco per il Comune di Firenze.
«Firenze - conclude Ciucchi - ha bisogno di uomini che interpretino al meglio la cultura socialista liberale per sostenere un processo di azione riformatrice nel governo della città. In questo senso la generosità e l'amore per questa città di Valdo Spini sono speculari al bisogno di generare un nuovo progetto del centrosinistra per Firenze, dove le ragioni della storia e della cultura socialista possono tornare ad essere protagoniste del suo risveglio e della sua rinascita».

Perugia. Fazio Amabile, della FGS, eletto Presidente del Consiglio degli studenti dell'Università
Il Giovane Socialista Fazio Amabile eletto poche settimane fa al Consiglio degli Studenti dell'Università degli Studi di Perugia nelle liste dell'UDU raccogliendo un gran numero di preferenze, ieri sera è stato eletto PRESIDENTE del Consiglio.
L'elezione è arrivata alla seconda votazione: Amabile ha raccolto il voto favorevole di 17 consiglieri su 30.
Fazio Mabile è il primo Presidente del Consiglio che la Sinistra riesce ad eleggere.
Questo risultato rappresenta per tutto il movimento studentesco e soprattutto per i Giovani Socialisti un importante successo, che può fare ben sperare per il futuro del movimento socialista all'interno delle Università.

Europarlamento. Battilocchio: si alla trasparenza sulle presenze dei deputati
"Il no della stragrande maggioranza degli eurodeputati del Pdl alla risoluzione di Cappato approvata ieri dalla plenaria di Strasburgo che impegna l'europarlamento a mettere online le presenze dei deputati europei mi sembra davvero poco sensato". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio.
"Ritengo - aggiunge Battilocchio, che nell'attuale legislatura è stato uno degli eurodeputati più presenti a Strasburgo - che questa proposta sia la base dalla quale ripartire soprattutto in vista delle prossime elezioni europee. Qualcuno vorrebbe una delegazione italiana di nominati con una modifica della legge elettorale che preveda le liste bloccate. Noi siamo al contrario convinti che i cittadini debbano avere la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, magari tra chi ha lavorato più e meglio in questi anni: ben venga dunque questa battaglia 'anti-assenteista' con la pubblicazione online delle presenze dei singoli deputati".

Craxi: "Fini riceva il delegato dell'Autorità palestinese"
"Il presidente della Camera dei deputati, terza carica istituzionale dello Stato, al fine di bilanciare la propria posizione politica riceva il delegato dell'Autorità palestinese e muova la sua preoccupazione per gli oltre mille morti che ha già provocato il conflitto a Gaza".
E' quanto propone in una nota Vittorio Craxi, della Segretria nazionale del Partito socialista.
"Diversamente", aggiunge Craxi, "la sua presenza alla manifestazione pro - Israele, temperata da dichiarazioni equilibrate, potrebbe apparire eccessivamente ed inutilmente

PD. Sollazzo: ''Veltroni ha messo in ginocchio la sinistra''
Mai un leader di Partito è riuscito ad inanellare in tanto poco tempo tanti errori consecutivi - ha dichiarato Angelo Sollazzo della Segreteria Nazionale del Partito Socialista.
Walter Veltroni con le sue brillanti intuizioni è riuscito a mettere in ginocchio la sinistra italiana ed in particolare la sinistra di governo.
D'altra parte non ci si poteva aspettare altro da chi riesce a rinnegare le proprie origini arrivando, dopo essere stato segretario nazionale dei giovani del PCI e Direttore dell'organo ufficiale del PCI, a dichiarare di non essere stato mai comunista.
Parimenti ha messo in discussione la stessa collocazione a sinistra del suo Partito, erede del più grande partito comunista d'occidente.
La figuraccia rimediata a Madrid, dove non potendo firmare il manifesto socialista per le europee ha costretto il povero Fassino a firmare per conto di un morto quale oggi è il partito dei DS, ha chiuso il cerchio delle cantonate veltroniane.
L'innovatore, chi voleva mandare il socialismo in soffitta come ferrovecchio del Novecento, l'Obama italiano, l'inventore di un nuovo modello di Partito, unico in Europa, si becca una sonora sberla alle politiche, facendo rimpiangere Prodi, il che sembrava impossibile, non riesce a dare una identità al Partito Democratico che non si colloca nel socialismo europeo ma non si capisce neanche quale è oggi la sua posizione anche in Italia.
La ricetta socialista per affrontare la crisi diventa l'unica possibile in Italia e in Occidente anche in presenza di Governi di destra, il ferrovecchio si dimostra più che necessario, il socialismo risorge.
Veltroni dopo aver governato Roma per otto anni, lasciando un mare di debiti, pensando alle zone ricche della capitale ed investendo in notti bianche, in festivals cinematografari e canori, in spettacoli e canzonette, dimenticando le borgate della nuova e vecchia povertà e le sue stesse origini, aveva dichiarato che il suo futuro impegno sarebbe stato in Africa.
Speriamo che non fossero solo promesse vuote. Veltroni l'Africa ti aspetta.

UAAR. Locatelli: dove non colpisce la censura arriva l'autocensura
In attesa di conoscere le motivazioni con cui la Concessionaria degli spazi pubblicitari sui bus di Genova ha rifiutato la pubblicità della Uaar, constatiamo purtroppo ancora una volta che nel nostro Paese dove non colpisce la censura arriva l'autocensura".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Ci auguriamo, a meno che non si sia trattato di pressioni sotterranee e inconfessabili - continua la Locatelli - che la decisione sia il frutto di un malinteso senso d'opportunità, visto che lo stesso Sindaco e la Curia genovese avevano espresso piena fiducia nella maturità dei cittadini demandando la scelta finale alla Concessionaria stessa. Resta il fatto - conclude l'esponente socialista - che evidentemente in Italia si può liberamente ragionare su ogni credo religioso ma non sull'ateismo, considerato alla stregua, se non peggio, della pornografia, mentre i credenti vengono considerati come bambini incapaci di accostarsi liberamente e convintamente alla loro fede, qualunque essa sia


Sul sito
www.partitosocialista.it

Le elezioni europee:occasione decisiva per il Partito Socialista.
di Lanfranco Turci

Gaza. Ascoltare le ragioni dei protagonisti, senza pregiudiziali di sorta.
di Vincenzo Iacovissi

Hamas o Israele? (Hamas il vero nemico del popolo palestinese)
di Alessandro Zella

Anno 2009: come vivere la crisi.
di Giuseppe De Bortoli

E' consultabile, secondo le decisioni assunte nella recente Conferenza di organizzazione, la bozza di Statuto elaborata dalla apposita commissione nominata dal congresso di Montecatini.
Lo Statuto sarà approvato in via definitiva dal Consiglio Nazionale del 24/1
La bozza è stata approvata all'unanimità dalla commissione, salvo gli articoli 8, 12 e 20, per i quali vengono proposte due diverse formulazioni.
Chiunque voglia far pervenire osservazioni può inviarle a statuto@partitosocialista.it


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mercoledì 14 gennaio 2009

NEWSLETTER ERRATA CORRIGE

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO SABATO 24 gennaio 2009 ALLE ORE 10.00 IN ROMA c/o ROMA EVENTI-PIAZZA DI SPAGNA, VIA ALIBERT 5 CON IL SEGUENTE ODG:
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Partito Socialista newsletter del 13 gennaio 2009



NEWSLETTER DEL 13 gennaio 2009


PARTITO

IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO SABATO ALLE ORE 10.00 IN ROMA c/o ROMA EVENTI-PIAZZA DI SPAGNA, VIA ALIBERT 5 CON IL SEGUENTE ODG:
1) relazione del Segretario nazionale
2) adozione dello Statuto nazionale
3) varie

Napoli. Grande affluenza ai seggi per l'elezione del Segretario della Federazione del PS
Grande affluenza ai 4 seggi predisposti presso il Tiberio Palace Hotel di Napoli per l'elezione del segretario provinciale del Partito Socialista: al termine della giornata i votanti sono risultati 1361 che, contemporaneamente, hanno sottoscritto le 4 proposte di legge di iniziativa popolare.
"Una grande dimostrazione di vitalita' dei socialisti napoletani- ha commentato il coordinatore nazionale del Ps Marco Di Lello- di cui il centrosinistra non potra' non tenere conto.
Segretario della federazione napoletana è stato eletto Pasquale Beneduce


Eletti i vertici dell'ASCI
Si è tenuta a Roma la prima assemblea dell'ASCI, Associazione Cattolici Socialisti Italiani, per eleggere gli organi statutari.
La riunione è stata aperta da Angelo Sollazzo, della Segreteria Nazionale del Partito il quale ha ricordato come il Partito abbia voluto questa iniziativa sulla base di una analisi politica che ha tenuto conto del fatto che, secondo un sondaggio della CEI, l'80% degli iscritti al PS si dichiarano cattolici, per dare voce a questa importante componente politica-culturale, per affermare che il PS è portatore dei valori della laicità senza indulgere ad anticlericalismi di maniera.
Filippo Poleggi, che aveva svolto la relazione di base all'assemblea costituente, ha invitato ad iniziare una profonda riflessione, da proseguire nell'immediato, sul lavoro che deve avviare l'associazione sui temi sociali e morali dibattuti nel mondo cattolico e di riflesso nella società, per affermare una presenza di credenti che s'ispiri alla carità politica, alla condivisione delle condizioni di sofferenza sociale, alla visione di una chiesa più inclusiva e misericordiosa, ispiratrice di un impegno politico per un mondo più giusto e pacificato.
L'Assemblea ha eletto il Consiglio Nazionale ed la suo interno Gennaro Acquaviva Presidente Onorario, Filippo Poleggi, Portavoce, Andrea Nesi, Vice Presidente, Pasquale Mastracchio Segretario Generale.

PRIMO PIANO

Il convegno "Totalitarismo e democrazia" organizzato all'Anpi
RESISTENZA. NENCINI A VASSALLI: AL TUO FIANCO PER SCONGIURARE I TENTATIVI DI REVISIONISMO

"Caro Giuliano, per ragioni legate al mio ufficio di Presidente del Consiglio regionale della Toscana non potrò, e me ne dolgo, intervenire al convegno organizzato dall' ANPI che, giustamente, Ti vedrà protagonista, quale testimone e attore dell'epopea della resistenza italiana. Desidero tuttavia assicurare a Te e a coloro che saranno presenti al convegno, l'impegno costante del Partito Socialista a salvaguardia dei valori della Resistenza, che in questi giorni Tu hai richiamato con la giusta enfasi, a fronte di taluni spericolati quanto inaccettabili tentativi revisionistici e addirittura legislativi che tali valori si propongono evidentemente di oscurare". Così Riccardo Nencini in una lettera inviata a Giuliano Vassalli, Presidente Emerito della Corte Costituzionale, che oggi ha preso parte al convegno "Totalitarismo e democrazia, occorre rispettare la lezione della storia", che si è tenuto presso la Sala del Cenacolo della Camera dei Deputati. All'iniziativa, promossa dall'Associazione Nazionale Partigiani d'Italia per denunciare il tentativo dell'attuale maggioranza di governo di sovvertire la storia della Repubblica Italiana attraverso il disegno di legge n. 1360, con il quale si intende equiparare partigiani, militari e deportati ai repubblichini di Salò con un istituendo Ordine del Tricolore, hanno partecipato molti esponenti politici e rappresentanti delle associazioni della resistenza. In sala a rappresentare il Partito Socialista, Mauro Del Bue.
"La relazione che accompagna il disegno di legge - ha denunciato l'Anpi nel documento introduttivo - sostiene infatti 'la pari dignità di una partecipazione al conflitto di molti combattenti, giovani e meno giovani, cresciuti nella temperie culturale guerriera e imperiale del ventennio, che ritennero onorevole la scelta a difesa del regime ferito e languente'. Analoga operazione fu già tentata dalla destra nelle precedenti legislature, ma venne respinta: ora tenta un gravissimo colpo di forza. L'Anpi e tutte le forze politiche, sociali, culturali che si richiamano all'antifascismo e ai valori della Resistenza sanciti nella Costituzione della Repubblica non possono che opporsi al disegno di legge attualmente in discussione nella Commissione Difesa della Camera".
Netto il giudizio di Vassalli, che durante il fascismo fu vittima di arresti e torture: "La situazione è difficile ma bisogna fare di tutto per far sapere come stanno realmente le cose. Chiarire a chi non l'ha vissuto cosa è stato quel periodo storico". "Lo status di combattente - ha aggiunto Vassalli - non va riconosciuto a nessuno di coloro che fecero parte della Rsi. Bisogna dire no e non solo per ragioni politiche ma anche dal punto di vista costituzionale. La Cassazione è chiara in merito. Tutte quelle pronunce sono concordi nel definire i repubblichini come nemici. Altro che iniziativa coerente con la cultura di pace della nuova Italia: hanno avuto tutto, l'amnistia di Togliatti, la legittimazione democratica immediata, l'Msi in Parlamento, adesso sono al potere, incuranti del fatto che non esiste paese in Europa dove i collaborazionisti del nazismo sono premiati".

COLOMBIA. OSTAGGI FARC: PIA LOCATELLI TRA I MEDIATORI
Pia Locatelli, europarlamentaresocialista presidente dell'Internazionale Socialista donne, e Graca Machel Mandela, moglie del leader sudafricano, potrebberofar parte del gruppo dei mediatori incaricati di riportare inliberta' gli ostaggi delle Farc: lo afferma il sito della radiocolombiana Caracol.
Secondo l'emittente, la proposta sarebbe stata avanzata dalla senatrice Piedad Cordoba che avrebbe anche fatto altri nomi, tra cui quello del Premio Nobel Rigoberta Menchu' e della presidente dell'Associazione delle madri della Plaza de Mayo, Hebe de Bonafini.
Pia Locatelli e' stata piu' volte in Colombia dove ha recentemente partecipato a una manifestazione per la difesa dei diritti civili, ricorda Radio Caracol. Nei giorni scorsi, le Farc avevano precisato che per liberare sei degli ostaggi che hanno in mano e' necessaria la mediazione di ''qualche personalita' democratica'' di un paese terzo, ''oppure della comunita' internazionale che possa fare da garante''. Ieri, il presidente colombiano, Alvaro Uribe, aveva d'altra parte proposto il Vaticano quale garante per giungere al rilascio dei sei ostaggi.

EUROPEE. NENCINI: DIALOGO SULLA CRISI NON SULLA LEGGE ELETTORALE
«Ci risiamo. L' Italia avrebbe bisogno di politiche condivise per combattere la peggiore crisi economica che si ricordi e l'unico accordo che i due poli ricercano è quello di modificare la legge elettorale per le elezioni europee». Lo sottolinea il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini. «Votiamo fra cinque mesi e ancora gli italiani non sanno se vi sarà o meno la preferenza per scegliere i candidati. Non è un bello spettacolo - conclude Nencini - e comunque la situazione imporrebbe ben altre priorità».

Unioni Civili. Locatelli: Carfagna ministra delle opportunità mancate
"Prendiamo atto che questo governo, al pari del precedente, neppure volendolo ha la forza di contrastare l'ipocrisia perbenista delle gerarchie cattoliche e regolamentare con una legge le unioni di fatto".
È quanto afferma l'europarlamentare del Partito socialista Pia Locatelli, presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Ci dispiace - continua la Locatelli - che la ministra Carfagna - dopo tanto silenzio sul tema dell'età pensionabile delle donne - si scuota solo oggi per il giusto richiamo del presidente della Corte Costituzionale, Giovanni Maria Flick, per ricordare che lei è personalmente contraria 'all'equiparazione delle unioni di fatto al matrimonio'. Dato che è una minoranza a chiedere l'equiparazione, così dicendo mischia le carte in tavola per contrastare una soluzione ragionevole del problema. Dimentica che oggi i diritti vengono negati non solo alle coppie non sposate, etero o omosessuali, ma anche a tante altre che convivono per ragioni di necessità o di assistenza. A questo punto - conclude l'europarlamentare socialista - vista la poltrona che occupa, le suggeriamo almeno di cambiare nome al suo ministero e di ribattezzarlo: ministero delle opportunità mancate".


Israele. Craxi: "C'è il rischio di atteggiamenti estremistici"
"La partecipazione del ministro 'ombra' degli Affari esteri del Pd, nonché membro della commissione Medio Oriente dell'Internazionale socialista, ad una manifestazione a sostegno dei bombardamenti israeliani su Gaza desta una certa sorpresa".
E' quanto dichiara in una nota Bobo Craxi, della Segreteria nazionale del Partito socialista .
"Nella sinistra italiana", sottolinea Craxi, "vi è sempre stata una pluralità di opinioni, com'è legittimo che sia, sulla difficile questione mediorientale. Ma la piattaforma politica di convocazione di quella manifestazione risulta addirittura in contrasto con la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu, che invoca il cessate il fuoco". "Vi è uno squilibrio evidente di posizioni nel nostro Paese", conclude l'esponente socialista, "e il rischio è che prevalgano atteggiamenti estremistici da ambo le parti

Crisi. Nencini: sostegno a famiglie ed occupazione
Le famiglie in difficolta' sono al centro delle proposte anti-crisi prospettate dal segretario del Partito socialista Riccardo Nencini, che e' anche a favore di un maggior sostegno all'occupazione nel commercio e nella piccola impresa. Mentre per quanto riguarda l'ipotesi della cassa integrazione diversificata per regione secondo Nencini "e' bene che ad esprimersi siano i sindacati, le parti sociali". Le misure suggerite dal Ps - ha spiegato ieri all'incontro "Impresa, lavoro, sviluppo economico" dedicato al ricordo del Senatore socialista Tommaso Mancia, che si è tenuto a Polverigi (Ancona), al quale erano presenti oltre al Segretario Nazionale, anche l'Eurodeputato Alessandro Battilocchio, il neo assessore Regionale Lidio Rocchi, l'intera dirigenza politica del Partito Socialista delle Marche e gran parte degli amministratori regionali, provinciali e comunali - riguardano la sospensione delle rette scolastiche per i figli di cassintegrati, e una revisione delle fasce di reddito per l'accesso ai trasporti e alle mense scolastice. 'Chiediamo anche - ha aggiunto - maggiori tutele per il mondo del lavoro precario, la ricontrattazione dei mutui per le famiglie a rischio di pignoramento della casa, e un sostegno al pagamento delle tasse universitarie e dei libri di testo per chi ha figli all'universita''. Quanto all'emendamento al decreto anti-crisi sulla cassa integrazione in deroga differenziata, Nencini attende "le valutazioni delle quattro maggiori sigle sindacali".



Sul sito www.partitosocialista.it

Alitalia, qualche consiglio al sindaco Moratti
Di Roberto Biscardini

Gaza. Ascoltare le ragioni dei protagonisti, senza pregiudiziali di sorta.
di Vincenzo Iacovissi

Hamas o Israele? (Hamas il vero nemico del popolo palestinese)
di Alessandro Zella

Anno 2009: come vivere la crisi.
di Giuseppe De Bortoli
E' consultabile, secondo le decisioni assunte nella recente Conferenza di organizzazione, la bozza di Statuto elaborata dalla apposita commissione nominata dal congresso di Montecatini.
Lo Statuto sarà approvato in via definitiva dal Consiglio Nazionale del 24/1
La bozza è stata approvata all'unanimità dalla commissione, salvo gli articoli 8, 12 e 20, per i quali vengono proposte due diverse formulazioni.
Chiunque voglia far pervenire osservazioni può inviarle a statuto@partitosocialista.it

DAL PROSSIMO 15 GENNAIO, ALL'INTERNO DEL SITO www.partitosocialista.it SARÀ A DISPOSIZIONE UNA LIBERA TRIBUNA VIRTUALE CHIAMATA HYDE PARK (IL PARCO DI LONDRA CELEBRE PER LO "SPEAKER'S CORNER") NELLA QUALE SARANNO INSERITI I VIDEOMESSAGGI DI TUTTI COLORO I QUALI INTENDONO DARE UN CONTRIBUTO AL DIBATTITO POLITICO ED ALLA VITA DEL PARTITO.
I VIDEOMESSAGGI, DI UNA DURATA NON SUPERIORE AI 2 MINUTI POTRANNO ESSERE INVIATI A redazione@partitosocialista.it. SI CONSIGLIA DI USARE UN GESTORE D'INVIO DI FILES SUPERIORI ALLA NORMALE CAPACITÀ DI UNA CASELLA POSTALE (ES. www.filemail.com)
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Delegazione Italiana PS al Parlamento Europeo n. 22-23

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Notizie dall'Europa

newsletter n.23-24
31 dicembre 2008
www.delegazioneps.eu


Delegazione Italiana PS - Gruppo Socialista al Parlamento europeo


verso le elezioni

martedì 2 dicembre
Il Manifesto del PSE

A Madrid, il Consiglio generale del Partito del Socialismo Europeo ha approvato il Manifesto elettorale in 71 punti, piattaforma unica dei socialisti europei per le prossime elezioni di giugno.
I socialisti proporranno agli elettori in tutti i 27 Paesi della Unione Europea un programma dal titolo "Prima le persone-Una nuova direzione per l'Europa" basato su 6 punti principali: rilancio dell'economia e lotta alla crisi finanziaria, maggiore equità sociale (l'Europa "sociale"), lotta al cambiamento climatico, difesa delle pari opportunità, affermazione di un'efficace politica di immigrazione, costruzione dell'Europa come soggetto politico mondiale per la pace e la sicurezza.
Riccardo Nencini, a nome del Partito Socialista, ha sottoscritto a Madrid il Manifesto del Partito del Socialismo Europeo "People first" (Prima le persone), nel corso di una cerimonia che ha riunito i leader socialisti europei, dal presidente del PSE Poul Nyrup Rasmussen al capogruppo europarlamentare Martin Schulz, a capi di governo come il bulgaro Stanishev e il portoghese Socrates, alla nuova segretaria del Partito socialista francese Martine Aubry. Nencini ha letto il brano del Manifesto che chiede parità di trattamento per tutti i cittadini, senza discriminazioni, con il riconoscimento in tutta Europa dei matrimoni e dei patti di convivenza riconosciuti in uno degli Stati europei. Un messaggio per la laicità e i diritti di tutte le famiglie, convenzionali o meno. Per il PS erano inoltre presenti Pia Locatelli, capodelegazione del PS al Parlamento europeo, Luca Cefisi, membro della presidenza del PSE, Bobo Craxi, responsabile per la politica estera, e diversi altri quadri e militanti, che hanno partecipato nelle delegazioni dei giovani socialisti europei (Ecosy), della RosArcobaleno, oppure come iscritti agli "@ttivisti", la comunità telematica dei partiti del PSE.
Tra gli italiani, oltre a Nencini, hanno firmato Mercedes Bresso, presidente della regione Piemonte, a titolo di presidente della delegazione socialista del Comitato europeo delle Regioni (CoR), Giacomo Filibeck, presidente Ecosy, e Piero Fassino, a nome dei Democratici di Sinistra, in assenza di un'adesione del Partito Democratico di Veltroni.

notizie dal Parlamento

lunedì 1 dicembre
La Francia, a nome dell'Europa, guida la battaglia all'Onu contro la repressione dell'omosessualità

È stata presentata alle Nazioni Unite dalla Francia, nell'ambito delle iniziative per il semestre francese di presidenza europea, e quindi a nome di tutta l'UE, una proposta di dichiarazione sull'orientamento sessuale e l'identità di genere che richiede ai 190 Stati membri dei cinque continenti di depenalizzare l'omosessualità negli Stati dove i comportamenti omosessuali sono ancora puniti a norma di legge (una decina quelli che prevedono addirittura la pena di morte). In sede Onu, si profila la resistenza degli Stati il cui ordinamento è ispirato da fonti religiose, quali la repubblica islamica dell'Iran, che ritiene la punizione dell'omosessualità conforme alla legge islamica, e il Vaticano, che è ufficialmente contrario perché teme che la fine delle discriminazioni giuridiche nei confronti degli omosessuali apra le porte ai matrimoni tra persone dello stesso sesso.

mercoledì 3 dicembre
A Oslo l'inizio della fine per le"cluster bombs": una battaglia europea

Ad Oslo si è tenuta la cerimonia per la firma della Convenzione sulle "munizioni a grappolo" già adottata il 30 maggio 2008 a Dublino. Con l'impulso della Commissione Europea e con il sostegno dell'Europarlamento, 21 Paesi dell'UE fanno parte di 107 Stati che hanno accettato la Convenzione che vieta l'uso, la produzione, il trasferimento e lo stoccaggio di munizioni a grappolo. Sono stabilite misure per assistere le vittime di queste armi e per bonificare le aree contaminate presenti in molti Stati che hanno attraversato periodi di conflitto. Le "cluster bombs" sono particolari bombe o proiettili che si aprono "a grappolo" proiettando ciascuna decine di piccoli ordigni esplosivi. Poiché una certa percentuale non esplode subito ma rimane sul terreno, si tratta di armi che hanno un effetto specialmente pesante sui civili, anche dopo la fine delle ostilità. E' addirittura possibile che all'origine questa percentuale di malfunzionamento sia stata calcolata e accettata con l'intenzione di "minare" ampi spazi di territorio con un'arma "cieca" e dagli effetti terroristici. Mentre l'Europa ha nella sua maggioranza deciso il sostegno alla Convenzione, Stati Uniti, Russia e Cina hanno silenziosamente evitato di impegnarsi.

giovedì 4 dicembre
Il Dalai Lama al Parlamento europeo

A chiusura dell'anno europeo del dialogo interculturale, ha parlato alla plenaria del Parlamento europeo il Dalai Lama. Il leader religioso tibetano ha tenuto a sottolineare come il suo più profondo interesse sia quello di promuovere i valori umani e l'armonia tra le religioni. Il presidente del Parlamento Hans-Gert Pöttering lo ha accolto con queste parole: "Il suo approccio non violento è un esempio straordinario di attivismo pacifico per una campagna degna di causa".
"Il mondo ha fatto troppo poco per risolvere la questione del Tibet: come socialisti siamo per la libertà, l'autodeterminazione e per il rispetto delle minoranze e contro ogni intollerabile violazione dei diritti umani": è quanto ha affermato l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, a margine dell'intervento del Dalai Lama davanti al Parlamento europeo riunito in plenaria a Bruxelles. "In tutto questo - ha aggiunto Battilocchio - le olimpiadi sono state un'occasione mancata."

venerdì 5 dicembre
"Laboratorio Europa": studenti in visita al Parlamento

Un gruppo di studenti provenienti da Frosinone e Ciampino, vincitori del progetto 'Laboratorio Europa', ha visitato oggi la sede del Parlamento europeo di Bruxelles, accompagnato dall'eurodeputato Alessandro Battilocchio. Il 'Laboratorio Europa' è un'attività ideata dal centro 'Europe Direct Lazio' di Viterbo, volta a promuovere la partecipazione alla cittadinanza attiva e l'informazione sull'Unione europea tra gli studenti delle scuole superiori provenienti dal Lazio, e che ha visto la partecipazione anche di delegazioni provenienti da Toscana e Umbria. La prima fase del 'Laboratorio' si è svolta attraverso incontri in aula con gli studenti, da parte dei formatori di 'Europe Direct Lazio' e poi con una simulazione vera e propria, nella quale gli studenti danno vita a un'attività del Parlamento europeo e dei suoi organi ausiliari. La 'sessione plenaria' si è tenuta il 16 maggio scorso presso l'aula magna della facoltà di Agraria di Viterbo.

martedì 9 dicembre
Diritti dei minori: riunione a Bruxelles, non abbassare la guardia nei Paesi in via di sviluppo

"Non possiamo più chiudere gli occhi davanti a ciò che accade a milioni di bambini che hanno avuto la sfortuna di nascere in Paesi lacerati dai conflitti e dalla povertà. I dati sui quali discutiamo oggi sono davvero preoccupanti: 250.000 bambini stimati dall'Onu come attivamente coinvolti nei conflitti armati a livello mondiale. E' una piaga intollerabile sulla salvaguardia dei diritti umani". E' quanto ha affermato l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, che ha aperto con la sua relazione il convegno "Bambini nei Paesi in via di sviluppo", organizzato dall'eurogruppo Pse e che si è tenuto questa mattina presso la sede di Bruxelles del Parlamento europeo. All'iniziativa hanno partecipato tra gli altri molti eurodeputati ed i responsabili internazionali di Ong impegnate a difesa dei minori in Paesi in via di sviluppo, come 'Save the children' e 'Child to child'. "Già lo scorso anno - ha aggiunto Battilocchio - il Parlamento europeo si era espresso in seduta plenaria contro l'utilizzo dei bambini soldato, esortando tutti i Paesi a ratificare il protocollo opzionale alla Convenzione dell'Onu sui diritti del fanciullo. Ma non possiamo abbassare la guardia, dobbiamo continuare a lavorare perché in una reale società civile i diritti dei bambini vengono al primo posto". Battilocchio ha ricevuto la scorsa settimana dall'Unicef il prestigioso riconoscimento di 'Difensore dell'infanzia'.

mercoledì 17 dicembre
Premio Sakharov, vent'anni per i diritti umani

Nel 1988 il Parlamento europeo istituiva il premio Sakharov, un riconoscimento ai difensori dei diritti dell'uomo e della libertà di opinione. Il premio, dedicato al famoso fisico sovietico Sakharov, che mise in gioco carriera e libertà personale per difendere i diritti umani nell'Urss, è diventato un po' il "premio Nobel dei diritti umani". Il primo premiato fu Nelson Mandela, allora soltanto un avvocato in carcere da troppo tempo in Sud Africa. Nell'aula di Straburgo si è tenuta oggi una cerimonia per festeggiare i vent'anni di lavoro e i vincitori negli ultimi due decenni: tra gli altri, lo slovacco Alexander Dubcek (premio Sakharov1989), la birmana Aung San Suu Kyi (1990), la la curda Leila Zana (1995), il premio collettivo a "Reporters sans frontières" (2005). Tra gli assenti alla cerimonia perché ristretti nella loro libertà, proprio Aung San Suu Kyi e il cinese Hu Jia, premiato quest'anno ma in sua forzata assenza. "Anche 20 anni fa la sedia riservata al vincitore del Premio Sakharov era vuota", ha ricordato il presidente del Parlamento Poettering facendo riferimento a Nelson Mandela, poi gloriosamente eletto presidente del Sudafrica. Presente anche la vedova di Sakharov, Elena Bonner.

venerdì 19 dicembre
Parlamento europeo: le novità in vista della nuova legislatura

Alla fine dei lavori di dicembre, prima della pausa natalizia, si è definita completamente una serie di novità nel lavoro del Parlamento europeo sul piano della trasparenza ed efficienza, che avranno attuazione con la prossima legislatura 2009-14. In primo luogo troverà applicazione lo statuto dei parlamentari europei, che prevede una remunerazione uguale per tutti gli eletti, senza distinzione del Paese di provenienza: la remunerazione sarà, oltre che uguale per tutti, tassata a livello europeo. Questo porterà sicuramente ad un abbassamento delle retribuzioni degli europarlamentari italiani, mentre le vedranno migliorare i rappresentanti di alcuni Paesi dell'Europa dell'Est. Anche gli assistenti parlamentari riceveranno norme adeguate al loro lavoro: i "portaborse", infatti, che svolgono un lavoro umile e oscuro ma di grande utilità per i lavori parlamentari, sono da sempre sottoposti a contratti di lavoro precari e sfavorevoli rispetto agli standard contrattuali che si riscontrano normalmente nelle aziende o negli enti pubblici; saranno fissate norme rigide e inderogabili, sia a tutela dei loro diritti come lavoratori sia a garanzia della loro competenza, che per i gradi più alti vedrà come condizione necessaria una laurea e la conoscenza di più di una lingua dell'Unione Europea.

31 dicembre /1 gennaio
Crisi di Gaza: l'Europa alla prova

Il passaggio di consegne tra Parigi e Praga ha subito evidenziato delle difficoltà: Praga ha un approccio diverso da Parigi sull'escalation nella Striscia di Gaza e in una prima dichiarazione ha difeso i raid israeliani alla luce del lancio di razzi da parte di Hamas. La Francia ha invece condannato le violenze da entrambe le parti e ha proposto una tregua umanitaria di 48 ore. Certamente la presidenza ceca è meno autorevole ed esperta di quella francese, e del resto il governo ceco si è sempre allineato con la politica di Bush, senza sostenere la linea diplomatica dell'Unione Europea che la Francia in questi mesi ha dettato con forza. Alla fine, è stata Praga a correggere il tiro, dopo poche ore di pressioni da Parigi, Madrid e Londra, denunciando anch'essa l'eccesso di violenza sui civili e la necessità di aprire corridoi umanitari. Mirek Topolanek, Primo Ministro della Repubblica ceca, ha annunciato che ha in programma una missione diplomatica europea in Medio Oriente per tentare di venire a capo del conflitto nella Striscia di Gaza. La missione si sovrappone al viaggio del presidente francese, Nicolas Sarkozy, diretto in Egitto, Israele e Cisgiordania per premere per un cessate il fuoco e poi in Libano e in Siria, ma Topolanek ha assicurato di aver avuto un lungo colloquio telefonico con il Presidente francese.
"L'ennesima terribile tragedia che sta avvenendo in queste ore a Gaza deve spingere tutta la comunità internazionale e in primo luogo l'Unione Europea a intervenire non solo per ottenere una tregua immediata ma anche per impedire la sconfitta definitiva di Abu Mazen" ha dichiarato l'europarlamentare Pia Locatelli, capodelegazione del PS italiano nel gruppo PSE. "Può essere infatti - continua Locatelli - che dietro gli attacchi di Hamas per spingere Israele a una comprensibile se pure esagerata reazione, vi sia proprio l'obiettivo di marginalizzare politicamente il Presidente palestinese e lasciare che a parlare siano solo gli elementi più radicali, il terrorismo e le armi. Così quanto avviene oggi a Gaza potrebbe ripetersi domani in Cisgiordania. L'Italia, che presiederà il G8 e che in Medioriente ha sempre avuto un rapporto equilibrato con tutte le parti in causa, può svolgere - conclude l'esponente socialista - un ruolo importante facendo di Abu Mazen un interlocutore politico indispensabile per impedire che con la sua sconfitta venga definitivamente travolta la linea dei riformisti".

comunicati stampa

lunedì 1 dicembre
Giornata contro l'Aids: partire da prevenzione nelle scuole

"Quella all'Aids è una lotta che va affrontata puntando innanzitutto sull'informazione e sulla prevenzione: è importante andare incontro ai giovani, per renderli consapevoli dei pericoli di contagio e per eliminare pregiudizi culturali rispetto all'uso di metodi preventivi come il preservativo. Oggi, nell'ambito della giornata mondiale contro l'Aids, vorrei ricordare la petizione 'Cut Aids cut vat on condoms' lanciata dal gruppo del Pse al Parlamento europeo lo scorso anno, che chiede di ridurre a livello continentale l'imposta Iva sui preservativi per incentivarne il consumo, per la quale centinaia di giovani socialisti sono mobilitati in molte piazze italiane". Lo afferma l'eurodeputato Alessandro Battilocchio. "È necessaria - aggiunge Battilocchio - una campagna di informazione assillante, che abbia nelle scuole la sua base di partenza, perché i giovani possano capire e conoscere i pericoli del contagio e quindi consapevolmente evitare i comportamenti a rischio. In tal senso apprezzo molto la proposta del mio ex-collega Nicola Zingaretti, oggi Presidente della Provincia di Roma, per la distribuzione nelle scuole della provincia di materiale informativo. Infine, non possiamo chiudere gli occhi davanti alle stragi che questa malattia compie nel mondo intero. I dati dell'Unicef fanno rabbrividire: 2 milioni di bambini affetti da Hiv alla nascita, la metà dei quali senza cure adeguate morirà prima di aver compiuto i 2 anni d'età. E'una carneficina quotidiana che va combattuta con tutti i mezzi possibili".

martedì 9 dicembre
Fame: Battilocchio, i numeri del rapporto Fao fanno rabbrividire

"A 60 anni dalla Dichiarazione universale sui Diritti umani l'alimentazione è ancora un diritto negato per almeno un settimo della popolazione mondiale: i numeri che emergono dal rapporto della Fao sullo stato dell'insicurezza alimentare nel mondo, che stimano quasi in un miliardo le persone in stato di malnutrizione cronica, fanno rabbrividire". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista Alessandro Battilocchio, membro della commissione Sviluppo del Parlamento europeo. "Si tratta - aggiunge Battilocchio - di una situazione inaccettabile davanti alla quale la comunità internazionale ha l'obbligo di intervenire attraverso azioni congiunte per affrontare l'impatto dell'innalzamento dei prezzi sulle popolazioni più povere ed individuare politiche e strategie per la salvaguardia e la tutela del diritto all'alimentazione: la Dichiarazione universale sui Diritti umani, insomma, non può rimanere scritta solo sulla carta. Oggi, anche se è in atto una crisi finanziaria, non possiamo ridurre gli aiuti verso i Paesi in via di sviluppo ma soprattutto dobbiamo concertare azioni chiare e risolute a livello internazionale, perché gli errori del passato, ultima la chiusura al ribasso nel vertice Fao di Roma dello scorso giugno, non possono più essere commessi". "Non è possibile che ad ogni vertice internazionale l'obiettivo di sconfiggere la fame nel mondo si allontani sempre di più: negli anni Novanta sembrava raggiungibile nel 2015, oggi non prima del 2050. Per noi sono numeri - conclude Battilocchio - per un miliardo di persone è un flagello quotidiano".

domenica 14 dicembre
Pensioni: Locatelli a Brunetta e Carfagna, un tavolo europeo per discuterne

"Se Brunetta vuole equiparare l'età pensionabile, faccia sul serio e prenda a cuore tutte le 'equiparazioni', non solo quelle che 'convengono' al governo ma anche quelle che convengono alle donne". È quanto afferma l'europarlamentare socialista Pia Locatelli, capodelegazione del PS italiano al Parlamento europeo. "Si affronti con serietà il problema dello Stato sociale nella sua complessità - continua l'esponente socialista - se non si vuole correre il rischio di strumentalizzare un tema di drammatica attualità. Per sfuggire a ogni tentazione propagandistica, suggerisco al ministro Brunetta, ma anche alla ministra Carfagna, di incontrarci per discuterne in un'ottica davvero europea, prendendo a modello i Paesi dove ci sono non solo età pensionabili uguali per i due sessi ma anche tanti servizi per la famiglia che in Italia ricadono ancora quasi esclusivamente sulle spalle delle donne".


approfondimento

mercoledì 17 dicembre
Il Parlamento europeo blocca la decisione dei governi: no all'orario di lavoro a 65 ore settimanali

Il Parlamento europeo ha respinto la proposta di portare la settimana di lavoro fino a 65 ore, accogliendo tutti gli emendamenti della commissione Lavoro del Parlamento stesso. Con 421 sì, 273 no e 11 astensioni, l'emendamento-chiave stabilisce che l'orario settimanale è di 48 ore e concede tre anni di deroga agli Stati dell'Unione Europea, eliminando in pratica la possibilità di "sottrarsi" (opt-out). La decisione è considerata una vittoria del gruppo del Pse, in accordo con la Ces, la Confederazione dei sindacati europei, essendo socialista il relatore spagnolo Alejandro Cercas. E' stato infatti ribadito il principio di un tetto massimo di 48 ore per il lavoro dipendente, straordinari inclusi, principio storico per il movimento sindacale, tanto che in Italia risale addirittura al 1919 la prima proposta della Fiom di ridurre l'orario giornaliero a 8 ore (48 settimanali) a parità di salario, proposta che allora ebbe successo senza scioperi. Ma le "8 ore di lavoro, 8 per la vita privata, 8 per dormire" sono ancora più antiche, e si identificano con la nascita del movimento dei lavoratori: la decisione di organizzare manifestazioni in una data fissa per ottenere le 8 ore lavorative viene presa addirittura a Parigi, il 14 luglio 1889, al Congresso della Seconda Internazionale, quando i delegati approvano all'unanimità la mozione presentata dalla delegazione francese e statunitense: "Una grande manifestazione sarà organizzata per una data stabilita, in modo che simultaneamente in tutti i Paesi e in tutte le città, nello stesso giorno, i lavoratori chiederanno alle pubbliche autorità di ridurre per legge la giornata lavorativa a 8 ore e di mandare ad effetto le altre risoluzioni del Congresso di Parigi". Il ritorno strisciante a settimane lavorative di 60 e più ore, più o meno consentite ormai in 15 dei 27 Paesi della UE, stava del resto provocando crescente malessere nel mondo del lavoro: in particolare, gli addetti alla sicurezza e alcuni medici avevano denunciato il disagio di categorie che in molti casi non si vedevano più riconosciuto il diritto a turni di riposo adeguati. Medici provenienti da vari Paesi d' Europa hanno sfilato in camice bianco, davanti alla sede del Parlamento, chiedendo che il tempo di guardia fosse considerato tempo lavorativo e che fosse loro garantito il diritto di usufruire dei riposi compensativi subito dopo il lavoro svolto. Più in generale, il voto a Strasburgo indica la volontà politica dell'Europarlamento di bilanciare le decisioni dei governi UE, dato che la proposta di aumentare l'orario settimanale a 65 ore, formalizzata dalla Commissione europea in una bozza di direttiva, proveniva dal Consiglio europeo, cioè dai governi stessi dei Paesi UE, a seguito di un deciso intervento in questo senso della Francia e dell'Italia, in un clima reso propizio all'iniziativa dalla presenza di una maggioranza di centrodestra tra I governi europei in questa fase. Si era aggiunta anche la Gran Bretagna, che storicamente utilizza la opt-out per attuare proprie regole, secondo una tradizione giuridica anglosassone refrattaria al diritto "continentale" e all'armonizzazione europea. Peraltro, nel gruppo Pse esiste da tempo una posizione unitaria, che "regge" anche quando governi a guida socialista o laburista esprimono posizioni differenziate. Infatti, sottolinea proprio il portavoce del Gruppo Socialista sull'occupazione, l'eurodeputato laburista britannico Stephen Hughes, "è il miglior risultato in cui potevamo sperare, siamo nella migliore delle posizioni possibili per negoziare con il Consiglio. Abbiamo indicato chiaramente che le deroghe all'orario di lavoro settimanale devono essere abolite; i negoziati serviranno a decidere entro quale scadenza. Abbiamo anche affermato chiaramente che il servizio di guardia svolto dai medici in ospedale deve essere contabilizzato all'interno dell'orario di lavoro. La posizione del Consiglio non gli permetterebbe di guadagnare abbastanza da vivere". Il portavoce del Gruppo Socialista e negoziatore del Parlamento europeo sull'orario di lavoro, l'eurodeputato spagnolo Alejandro Cercas, aggiunge: "E' una grande vittoria per il Parlamento europeo e per l'Europa sociale. Abbiamo l'opportunità di correggere una cattiva decisione. Chiediamo alla Commissione europea di svolgere il proprio ruolo di mediatore per arrivare ad una vera Europa sociale. Il Parlamento - conclude Cercas - ha ascoltato i medici, i sindacati e i lavoratori la cui la salute e sicurezza erano messe a repentaglio dall'orario di lavoro prolungato. Era in gioco il futuro dell'Europa sociale". Rimane ora la necessità di una procedura di conciliazione tra Parlamento e Commissione, che se fallirà provocherà comunque l'azzeramento della proposta di direttiva, essendo in quest'ambito il Parlamento europeo ad avere un potere di veto.




links

Pia Locatelli - www.pialocatelli.eu

Rapisardo Antinucci - rapisardo.antinucci@partitosocialista.it

Alessandro Battilocchio - www.battilocchio.com
Gianni De Michelis - gianni.demichelis@europarl.europa.eu
Partito Socialista - www.partitosocialista.it
Delegazione Italiana nel Gruppo PSE - www.delegazionepse.it
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a cura di Luca Cefisi





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