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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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mercoledì 22 dicembre 2010

PSI: IL DOCUMENTO POLITICO APPROVATO DALLA SEGRETERIA NAZIONALE

La Segreteria Nazionale, riunitasi il 16/10/2010, approva la relazione del Segretario Riccardo Nencini:

1) Ritiene si sia aperta una nuova fase politica nonostante il Parlamento abbia bocciato la mozione di sfiducia. E' fallita infatti la "missione" per la quale il Presidente del Consiglio aveva chiesto il consenso degli italiani. L'Italia è più divisa, più povera, con istituzioni più deboli, lontana dalla possibilità di agganciare la ripresa in tempi brevi.

2) Il Psi ritiene necessario che le forze riformiste del centrosinistra si ritrovino, qui ed ora, per definire un programma e un progetto di "ricostruzione nazionale" in grado di dare risposte concrete alla crisi del sistema politico e istituzionale, causa principale della crisi economica e sociale che sta travolgendo soprattutto il mondo giovanile.

3) L'opportunità di rovesciare la destra non si realizza attraverso la presentazione del "fronte delle sinistre" ma con una coalizione della sinistra riformista con le forze di centro strette attorno ad un progetto per l'Italia fondato sul lavoro, sulla sicurezza, sulla sobrietà, sul merito, lontano da ogni radicalismo e da ogni forma di giustizialismo, sulla linea tracciata dal Congresso di Perugia.

4) Tenere le primarie tra i partiti della sinistra significherebbe, in questa situazione, chiudersi in un recinto, moltiplicare le lacerazioni ed isolarsi da un rapporto con partiti e movimenti dell'area di centro con i quali ricercare un'alleanza.

5) Il Psi proseguirà nei suoi contatti con radicali ed ambientalisti per costruire iniziative comuni su questioni che stanno nel cuore degli italiani (dai costi della politica all'informazione) senza escludere un lavoro condiviso in alcune tra le città che andranno al voto in primavera.

6) Deplora l'On. Rosy Bindi per il giudizio espresso sulla storia del socialismo in Italia. Un giudizio che mistifica la realtà e dimostra come certe letture della vicenda politica italiana siano del tutto funzionali all'avversario politico che si intende combattere.

lunedì 20 dicembre 2010

BARAGATTI (GIOVANI SOCIALISTI): DIFENDIAMO L’UNIVERSITA’ PUBBLICA, MA NO A VIOLENZA

“Mercoledì ci sarà il voto al Senato sulla riforma Gelmini, speriamo solo che non sia un’altra giornata di tensione e violenza perché sarebbe l’ennesima pagina nera per il nostro Paese e lo svilimento della protesta dei vari movimenti studenteschi”. Così Luca Baragatti, segretario regionale dei giovani socialisti toscani, commenta la situazione verso l’approvazione del DDL Gelmini.

“Bisogna evitare in qualsiasi modo che gli scontri di Roma, certamente non organizzati dagli studenti, si ripetano perché è ingiustificabile che qualcuno possa liberamente usare il diritto a manifestare degli studenti per mettere a ferro e a fuoco Roma e i suoi cittadini screditando una protesta legittima ma sta anche agli organizzatori dei cortei segnalare alle forze dell’ordine eventuali infiltrati”.

“Per quanto riguarda il DDL credo – continua Baragatti – sarebbe meglio che il ministro Gelmini smettesse di mantenere un comportamento ferreo e chiamasse le varie organizzazioni studentesche e non a un tavolo per trovare una soluzione che possa andare incontro a tutti sebbene questa riforma non sia del tutto da bocciare: non si può dire che sia un totale disastro questo testo perché ci sono molte cose giuste su cui si può concordare ma altre rischiano di tagliare il diritto allo studio e alla ricerca dell’Università italiana”.



Luca Baragatti

Segretario Regionale FGS Toscana