Partito Socialista Europeo PSE - Attivisti in Europa - PES@ctivists - per contatto: socialisti@alice.it

Attivisti del Partito Socialista Europeo

Attivisti del Partito Socialista Europeo

martedì 22 luglio 2008

Partito Socialista newsletter dell 22 luglio 2008


NEWSLETTER DEL 22 LUGLIO 2008


IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO VENERDI' 25 LUGLIO ALLE ORE 11.00
IN ROMA, HOTEL MELIA' AURELIA ANTICA, VIA DEGLI ALDOBRANDESCHI N. 223, CON IL SEGUENTE
OdG:
1) esame situazione politica
2) elezione del Presidente del Consiglio nazionale
3) elezione della Direzione nazionale
4) nomina della Commissione per lo Statuto
5) nomina del Tesoriere

Info sul sito www.partitosocialista.it


IL DIBATTITO POLITICO

DEL TURCO. NENCINI: DI DIVERSO C'E' SOLO IL COMPORTAMENTO DI PAOLINI
Già nel 1964 Giorgio Amendola ruppe l'incantesimo della superiorità comunista.

"Dopo Lombroso e dopo le ridicole tesi della superiorità della razza ariana, ci tocca leggere una nuova teoria sulla diversità - nel senso: 'siamo i migliori' - degli ex-Ds rispetto agli iscritti e militanti di altri partiti. Si ignora da dove il vice presidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, tragga questo convincimento, non avendone traccia né nella scienza universale, né nella storia d' Italia e d' Europa. Possono invece soccorrere alla bisogna vicende e fatti figli del comunismo internazionale sui quali invece gli storici hanno fatto da tempo, e finalmente, ampia luce". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini. In una intervista al Riformista di oggi, Enrico Paolini, vicepresidente della giunta regionale dell'Abruzzo, democratico ex Ds, ha sostenuto che gli ex Ds sono antropologicamente 'diversi' da quelli che provengono da Margherita e Sdi. "Etica della responsabilità e correttezza di comportamenti - prosegue Nencini - obbligano chiunque ricopra funzioni di quel rilievo non a tacere, né ad 'assentarsi' da riunioni 'delicate', ma invitano a prendere posizione. Sempre". "Se vi è una diversità antropologica - continua ancora Nencini - essa consiste proprio in questi comportamenti ben poco istituzionali. L' incantesimo della superiorità comunista fu rotto da Giorgio Amendola con tre articoli su Rinascita fra l' ottobre e il dicembre 1964. Conviene che Paolini se li rilegga". "Al 'migliore' contro tutti ed a quelli che la pensano come lui - conclude il segretario socialista - conviene chiarire due cose : i socialisti abruzzesi vogliono che si torni subito al giudizio dei cittadini, senza altri tentennamenti; le primarie di coalizione potrebbero essere la strada maestra per scegliere il candidato alla presidenza della Regione".

BOSSI. CRAXI: SOLO OPPORTUNISTI GLI EX SOCIALISTI AL GOVERNO.
Nencini ha aperto la seduta del consiglio regionale della Toscana con l'inno di Mameli
"I sedicenti socialisti che stanno al Governo e che siedono nel Consiglio dei ministri della Repubblica italiana, se avessero un minimo di dignita' politica ed un briciolo di amor patrio e se la piantassero di ritenere mero folclore o frutto di grande intelligenza politica certe discutibili azioni di Umberto Bossi, si alzerebbero e non parteciperebbero ad un Cdm con un ministro anti - italiano. Siccome non lo faranno, almeno la piantassero di autocompiacersi del proprio passato socialista quando, per puro opportunismo, si sorvola intorno ad episodi come quello dei giorni scorsi: difendano l'identita' nazionale, anziche' barricarsi dietro logiche di alleanza ormai divenute una merce politica avariata". Cosi' Bobo Craxi, esponente del Partito socialista. Oggi intanto Riccardo Nencini, nella sua veste di Presidente del Consiglio regionale della Toscana, ha fatto aprire la seduta dell'Assemblea con le note dell'inno di Mameli. "E' una lacuna grave, fra le tante che spesso lo affliggono - ha detto il Segretario del Partito - quella di Bossi sull'inno di Mameli. Avrebbe dovuto sapere che, a differenza degli altri che si rivolgevano a sovrani, era un inno 'repubblicano', che si rivolgeva al 'popolo', e celebrava momenti storici di cui il 'popolo' era protagonista''. ''Insomma - ha continuato Nencini -, per un movimento come la Lega, che si richiama a radici popolari e che aspira ad interpretarne i sentimenti, un salto un po' troppo strumentale. Di questi tempi e in questa polemica il modo migliore per ricordare a tutti il significato simbolico dell'inno di Mameli, quello di una Nazione che aspirava, e conquistava, la sua liberta', era di farlo risuonare fra le mura di una Istituzione''. ''Cosi' abbiamo fatto - ha concluso -, cosi' lo interpretiamo, cosi' onoriamo la nostra Costituzione, di cui il presidente Napolitano si dimostra, ogni giorno di piu', rigoroso custode''.


LA FINE DELLA LATITANZA DI RADOVAN KARADZIC

RADOVAN KARADZIC L'EX LEADER POLITICO DEI SERBO BOSNIACI ARRESTATO VENERDI' SCORSO A BELGRADO
Nencini, suo arresto passo da gigante per la giustizia internazionale
Karadzic era insieme a Ratko Mladic e Slobodan Milosevic la figura simbolo delle brutalita' commesse durante le guerre balcaniche. Incriminato per genocidio e crimini di guerra, aveva sulla propria testa una taglia di 5 milioni di dollari messa dal governo degli Stati Uniti. Nato a Petnjica, nel nord del Montenegro si trasferi' a Sarajevo, in Bosnia Erzegovina, per studiare di psichiatria. Amante della poesia, si avvicino' allo scrittore nazionalista serbo Dobrica Cosic che lo incoraggio' a intraprendere la carriera politica. Nel 1989 fu tra i protagonisti della fondazione in Bosnia Erzegovina del Partito Democratico Serbo che si proponeva di proteggere e rafforzare gli interessi dei Serbi di Bosnia Erzegovina. Il 3 marzo 1992 un referendum cui avevano partecipato solo i Croato-Bosniaci e i Bosniaci Musulmani (mentre era stato boicottato dai Serbi di Bosnia), sanci' l'indipendenza della Repubblica dalla Jugoslavia. Poco piu' di un mese dopo la Bosnia Erzegovina venne riconosciuta dall'Onu come uno stato indipendente e sovrano, ma i Serbi di Bosnia non riconobbero il nuovo stato e proclamarono la nascita nei territori a prevalenza serba della Repubblica Serba (Republika Srpska), di cui Karadzic divenne presidente. E' accusato di aver ordinato la "pulizia etnica" di popolazioni bosniache e croate. Dal 1996 era ricercato per crimini di guerra dal Tribunale Penale Internazionale per i Crimini nella Ex-Jugoslavia. L'Interpol ha emesso contro di lui un mandato per crimini contro l'umanita', la vita e la salute pubblica, genocidio, gravi violazioni delle convenzioni di Ginevra del 1949, omicidio e violazioni delle norme e delle convenzioni di guerra. La sua capacita' di evitare la cattura per otto anni ha fatto di lui un eroe popolare in alcuni ambienti nazionalisti serbi. "Solo pochi giorni fa il mondo intero ha ricordato il massacro di Srebrenica, invocando un impegno ancora maggiore da parte delle istituzioni internazionali perché su quella tragedia fosse fatta chiarezza e giustizia. Oggi, con l'arresto di Karadzic, il maggiore responsabile di quell'eccidio, possiamo dire che la giustizia penale internazionale può fare un passo da gigante per ricucire una ferita ancora aperta". È quanto ha dichiarato Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito socialista, commentando la notizia dell'arresto di Radovan Karadzic. "La cattura di questo criminale - ha aggiunto Nencini - uno dei più efferati del secondo dopoguerra, rappresenta anche un segnale politicamente rilevante nell'ottica di un riavvicinamento della nazione serba all'Europa".


I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

MOSCHEA A MILANO. BISCARDINI: NO AI NOMADI DELLA PREGHIERA, UNA GRANDE CITTA' HA ANCHE UNA GRANDE MOSCHEA
L'atteggiamento del comune di Milano è indecoroso.
"I Socialisti ricordano la Costituzione e non indietreggiano rispetto all'articolo 8, la libertà di culto non può essere messa in discussione. La vicenda del dove consentire la preghiera ai musulmani a Milano ha dell'incredibile. Per toglierli giustamente da viale Jenner li hanno obbligati a diventare nomadi della preghiera: prima il Vigorelli poi il PalaSharp; poi si vedrà. Una contraddizione per una grande città come Milano che dovrebbe disporre tra le sue funzioni di eccellenza anche quelle di una grande moschea, così come accade in tutte le altre principali città del mondo." Lo ha dichiarato Roberto Biscardini del Partito Socialista che ha aggiunto: "L'atteggiamento del comune di Milano è indecoroso. Tolti i musulmani da viale Jenner non ha detto dove, come e con quali procedure urbanistiche si può arrivare ad una soluzione definitiva. Il comune si è limitato a dire che è un problema privato della comunità musulmana e ha scaricato sul Prefetto, quasi che fosse solo un problema di ordine pubblico, la soluzione di ogni questione. Non basta: il Comune governi la città, risolva i conflitti e affronti le questioni sul tappeto, evitando di violare l'articolo 8 della Costituzione."


FIRENZE. DPEF; MOZIONE DEL PARTITO SOCIALISTA, SI RIDUCA TASSA DIRITTO STUDIO UNIVERSITARIO
«La Giunta regionale verifichi la possibilità di ridurre significativamente la tassa regionale per il diritto allo studio universitario e di compensare la riduzione del gettito per le Aziende Regionali per il Diritto allo studio universitario attraverso risorse di bilancio regionale». È quanto chiedono, in una mozione iscritta all'ordine del giorno del Consiglio regionale, i consiglieri del Partito Socialista Pieraldo Ciucchi e Giancarlo Tei. «Le misure previste nel Dpef - si legge nella mozione - prevedono, tra l'altro, una consistente riduzione del carico fiscale da ottenere attraverso la rimodulazione dell'IRAP per circa 5 milioni e una riduzione del 10%, equivalente a 20 milioni di euro, delle tasse automobilistiche per le auto a basse emissioni inquinanti e l'esenzione per 5 anni per i veicoli alimentati a GPL e Metano. In questo contesto di sostanziale riduzione della pressione fiscale - proseguono Ciucchi e Tei - riteniamo quindi che possa inserirsi anche una riduzione per la tassa per il Diritto allo studio da contenersi all'interno dei 25 milioni di detassazioni previste nel documento DPEF 2009. «Sarebbe senz'altro un segnale - concludono i due consiglieri socialisti - che confermerebbe l'impegno mantenuto costantemente in questi anni dal Governo regionale nei riguardi del mondo universitario e giovanile».


APPUNTAMENTI

Todi (Pg), Venerdì 25 luglio ore 17 Hotel Bramante Riccardo Nencini partecipa al sesto seminario nazionale di cultura politica: "Il bipartitismo che non c'è. Può durare l'attuale sistema?" organizzato dalla 'Fondazione Liberal'


Bocciodromo Poggio Sommavilla, Collevecchio (RI); venerdì 25 luglio ore 20.00
I° Festa del Partito Socialista. Interviene Riccardo Nencini

Torino. Galleria d'arte moderna (GAM) Corso Galileo Ferraris 30; lunedì 28 luglio ore 18.00
Riccardo Nencini incontra i socialisti del Piemonte.


www.partitosocialista.it
Archivio Newsletter
Per inviare notizie e appuntamenti, per il sito o la newsletter scrivere a: redazione@partitosocialista.it
Per il partito scrivere a info@partitosocialista.it


CANCELLAZIONE dalla newsletter: Se il link non funzionasse si prega di copiare e incollare TUTTO il link nella barra indirizzi del browser.


Attenzione: per non ricevere piu la Newsletter andare al seguente link http://www.partitosocialista.it/IsiModules/Newsletter/Unsubscribe.aspx?mid=2887&email=pd8.costituente@blogger.com .

Nessun commento:

Archivio blog