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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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giovedì 5 maggio 2011

Spazio alle migliori idee dei giovani

"Essere giovani a Siena non è semplice. E’ vero che la città è a dimensione d’uomo, che tutto sommato la qualità della vita è buona, ma è altrettanto vero che per un giovane è assolutamente difficile trovare il modo di emergere, di provare a realizzare i propri sogni". "I Riformisti - si legge in un comunicato - da sempre sostengono che ci sono ancora troppe difficoltà, spesso figlie del più odioso nepotismo, ovvero dei vantaggi che hanno solo i figli di… Sono i paradossi di questa città, dove è più facile fare il professionista se il proprio padre o un parente già lo fa. Premiare competenza e merito deve dunque essere molto più di una semplice dichiarazione d’intenti. Con i fatti il comune deve cercare di favorire, per quanto la legge consente, i giovani professionisti, geometri, architetti, ingegneri, avvocati e così via. Va data la possibilità di far vedere il proprio valore e la propria capacità. Stesso discorso i giovani che vogliono fare impresa. Le difficoltà sono grandissime, la burocrazia infinita, così come gli ostacoli da affrontare". In proposito è intervenuto Jacopo Di Dio, candidato al Consiglio Comunale nella lista dei Riformisti: “Ho diciannove anni e credo che la politica debba contribuire a migliorare la condizione giovanile. Per questo ‘ho messo la faccia’, non delegando la rappresentanza, impegnandomi in prima persona. Ho toccato con mano quanto sia difficoltoso andare in banca con un progetto e chiedere che venga finanziato. Se negli Usa avessero le stesse modalità di azione che abbiamo in Italia forse non avrebbero avuto vita le idee che poi hanno rivoluzionato il mondo, tipo Google, Facebook, oppure andando indietro nel tempo, Apple o Microsoft. In Italia le banche spesso guardano la data di nascita e non valutano l’idea. Mi piacerebbe che il sistema bancario senese accrescesse i fondi destinati all’imprenditoria giovanile, dando ampia fiducia quando il capitale di rischio è basso, ma l’idea bellissima. Credo che si possa fare, deve essere fatto. Con la crisi la situazione dei giovani è sempre più difficile. Molti devono andare a pietire per un posto da 600 euro come precario, nella migliore delle ipotesi. E’ umiliante tutto ciò, uccide i nostri sogni. Io ho 19 anni e tanta voglia di fare bene, prima cosa portando avanti le mie idee e quelle dei Riformisti con forza. Credo che l’apporto di ciascuno di noi possa essere determinante”.

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