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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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domenica 25 gennaio 2009

Partito Socialista newsletter del 25 gennaio 2009



NEWSLETTER SETTIMANALE DEL 25 gennaio 2009


PARTITO

Il parlamentino del partito ha approvato lo Statuto
CONSIGLIO NAZIONALE: NENCINI ABBATTEREMO IL PATTO DEL MINOTAURO
sabato 24 gennaio 2009
Esiste un gran connubio tra maggioranza e opposizione. Ma è un fatto che non ha precedenti nelle sue modalità, perché questo 'patto del Minotauro', questa alimentazione assistita del Partito Democratico da parte del Pdl non avviene per dare risposte alla grave crisi economica ed istituzionale del paese, bensì perché chi sta al governo ha deciso di scegliersi il più conveniente competitore possibile dentro l'opposizione". Lo ha affermato il segretario del Partito, Riccardo Nencini, affrontando il tema della possibile riforma elettorale europea nel passaggio della relazione con cui ha aperto i lavori del C.N. "L'accordo tra Pdl e Partito Democratico - ha aggiunto - si è realizzato anche su Federalismo, Rai, Regolamenti per velocizzare il Parlamento, Lesioni costituzionali sul caso Villari, contribuendo ad aggravare la crisi di un sistema democratico che attua ormai riforme per decreto legge". Davanti a questo stato di cose, ha proseguito il segretario , che ha ricordato di aver già chiesto un nuovo incontro con il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e aver saldato l'intesa con i partiti non presenti in Parlamento, attraverso il 'Comitato per la Democrazia', "ci prepariamo alle primarie delle idee per radicarci sul territorio in vista delle amministrative". "Riempiremo le grandi città con i manifesti del Socialismo Europeo - ha concluso Nencini - e terremo entro aprile una grande Conferenza Programmatica dei socialisti riformisti. Sul piano elettorale ci presenteremo con il nostro simbolo e con le nostre liste, mentre sul piano della battaglia politica quotidiana ci batteremo per abbattere il Minotauro metà Pd metà Pdl con tutti i partiti che vorranno unirsi a noi. Ma - ha poi aggiunto il segretario - a conclusione della sua relazione in Cn - approviamo noi oggi l'odg Follini in materia di rapporti con Di Pietro, che è lontano dai disegni riformisti per il suo giustizialismo e per il suo radicalismo ideologico e saremo a sinistra con la nostra autonomia lavorando a un'alleanza tra riformisti dentro e fuori del Parlamento. Ma se la legge elettorale sarà modificata interverremo pesantemente sul piano giuridico e su quello degli accordi politici nelle amministrazioni locali".
Per il cordinatore nazionale della segreteria socialista Marco Di Lello "In quello che fu lo schieramento di centrosinistra c'e' chi lavora per vincere, come il Ps che propone una nuova e diversa coalizione riformista, e chi, in nome di una presunta autosufficienza, lavora per perdere anche le prossime elezioni amministrative. Prendiamo atto con rammarico che il Pd dopo aver consegnato la guida del Paese a Berlusconi si appresta a far lo stesso negli enti locali".
Il Consiglio Nazionale si è concluso con l'approvazione all'unanimità della relazione di Riccardo Nencini e con l'approvazione dello Statuto del partito.


Nencini: innovazione e sfida riformista la sua eredità
BETTINO CRAXI. BOBO: LE VICENDE DI OGGI CI CONSEGNANO INTATTE LE SUE PREVISIONI
sabato 24 gennaio 2009
'Merito e bisogni, Grande Riforma, attenzione alla piccola e media impresa restano centrali anche in questa Italia. Non c' è che da raccogliere il senso vero della eredità politica di Craxi: l' innovazione e la sfida riformista. Ingredienti che mancano alla sinistra italiana per essere competitiva e costituire un blocco credibile alternativo al centro destra'.
E' stato questo il filo conduttore dell' intervento di Riccardo Nencini, segretario del Ps, alla commemorazione di Bettino Craxi, svoltasi all'inizio dei lavori del CN del partito, a pochi giorni dal nono anniversario della sua scomparsa.
Nel corso dell'iniziativa è stato mostrato un video in gran parte inedito, "Craxi Il Socialista", il cui montaggio è stato curato da Bobo Craxi. "Le vicende di oggi ci consegnano tutte intatte - ha detto Bobo ricordando il padre e il politico in un intervento commovente - le previsioni e gli ammonimenti di Bettino Craxi sulla natura politica delle indagini dell'epoca e di quelle che le seguirono, sull'incapacità di rinnovamento di un sistema politico che avrebbe finito per generare illusioni 'noviste' e proporre nuovi modelli di riferimento e nuovi eroi che, guarda caso, calcano ancora la scena quotidiana della politica italiana, anzi ne sono protagonisti".
"Nel ricordare Bettino Craxi, voglio ricordare che noi fummo 'craxiani' perché socialisti e non il contrario".
Con queste parole Pia Locatelli, presidente del CN del, ha aperta questa mattina la commemorazione di Bettino Craxi per il nono anniversario della sua morte.
"L'idea che il Partito socialista fosse il partito di Craxi, e non dei socialisti e delle socialiste - ha proseguito Locatelli - sarebbe parsa strana soprattutto a Bettino. Chi sostiene di essere 'craxiano' senza essere più socialista propone un'idea della vicenda socialista degli anni '80 implausibile, legata al ruolo demiurgico di un leader svincolato dalla vicenda collettiva di cui ha fatto parte. Un sofisma per giustificare carriere e collocazioni, per lo più nel centrodestra, che non hanno giustificazione alcuna con la nostra storia.
Fu anche, il Psi ha detto ancora la Presidente dell'IS donne - un potente anticorpo contro certe tendenze moderate e persino reazionarie che paradossalmente nascevano proprio dalla cultura comunista, attraverso le vicende del compromesso storico, della legislazione di emergenza, del rifiuto dell'alternanza di governo. Fummo socialisti, europei, garantisti, moderni. Fummo e siamo socialisti.



PRIMO PIANO
RIFORMA ELETTORALE. COMUNICATO DEL COMITATO PER LA DEMOCRAZIA
venerdì 23 gennaio 2009
Il Comitato per la democrazia, alla luce della notizia diffusa secondo la quale sarebbe stato sancito un accordo tra Pd e Pdl per riformare la legge elettorale delle Europee, introducendo uno sbarramento al 4%, manifesta stupore e sconcerto. Il fatto che a tre mesi dall'inizio della campagna elettorale, quando già le forze politiche hanno cominciato la raccolta delle firme per la presentazione delle liste, così come previsto dall'attuale normativa, prenda corpo la tentazione di por mano a rivedere sostanzialmente la legge elettorale, non può che suscitare forte preoccupazione e ferma protesta. Piegare la legge elettorale all'interesse dei due partiti maggiori e soprattutto alla necessità del Pd di porre un freno alla caduta di consenso registrata nel Paese, altro non è che attentare alle regole di una civile convivenza democratica nel rispetto delle idee e delle posizioni di tutti. Uno sbarramento elettorale al 4%, che è il doppio rispetto a quello previsto per le liste apparentate alle elezioni politiche, non ha ragione di essere nel contesto europeo, dove le singole identità vanno a rappresentare storie e tradizioni politiche e non a formare un esecutivo, e non sono perciò passibili nemmeno delle assurde critiche rivolte durante la recente campagna elettorale, di "voto inutile" ai fini degli equilibri di governo. Qualora la notizia del tentativo di un colpo di mano dell'ultima ora sulla legge elettorale fosse confermata il Comitato per la democrazia annuncia fin d'ora che penserà a produrre forme di protesta e azioni politiche clamorose.
Mauro Del Bue (Partito socialista)
Franco Russo (Rifondazione comunista)
Clemente Mastella (Udeur)
Carlo Leoni (Sinistra democratica)
Paola Balducci (Verdi)
Mimmo Magistro (Psdi)
Stefano De Luca (Pli)
Pino Quartana (Partito d'azione)
Nicola Cariglia (Comitato dei 101)

Daremo una risposta politica e giuridica
RIFORMA ELETTORALE. NENCINI: VA IN ONDA L'ASSASSINIO DELLA POLITICA
23/01/2009 -
"Le idee degli altri si devono piegare o con le buone o con le cattive; le regole democratiche di tutti devono essere decise solo da Berlusconi e Veltroni; gli italiani restino seduti davanti alla televisione a guardare "il Grande Fratello" e, se vogliono, il nuovo telegiornale unificato "l'Orecchio da Mercante". Ritengo che siano questi i tre allegati all'accordo sottobanco sul cambiamento della legge elettorale per le europee che Pdl e Pd stanno siglando in queste ore". Lo afferma il segretario del
Partito, Riccardo Nencini, commentando l'ipotesi di intesa tra maggioranza e opposizione sullo sbarramento al 4% in vista delle elezioni del 6 e 7 giugno. "Tutto così sarebbe perfettamente in linea - conclude Nencini - con la semplificazione di cui tanto si parla: l'assassinio della politica e di ogni sua forma di vita".
"Sara' battaglia, decisa. Daremo una risposta politica e giuridica".
Prosegue Nencini "Metteremo in campo tutto quello che e' possibile per opporci, a cominciare dalla convocazione del Comitato per la democrazia che riunisce tutti i partiti fuori dal Parlamento per assumere decisioni". Ma oltre alla risposta politica, Nencini tratteggia anche i margini della risposta giuridica: "C'e' una legge in vigore che dice che la raccolta di firme per presentarsi alle elezioni parte da sei mesi prima, per questo sono davvero sospetti i tempi di questo accordo.
Noi socialisti- conclude il Segretario- siamo attualmente impegnati nella raccolta delle firme per la presentazione del simbolo, iniziativa deliberata dalla segreteria del partito.

EUROPEE. NENCINI RINNOVA L'APPELLO ALLA SINISTRA
22/01/2009 -
"Mi auguro che la scelta di Vendola, che stimo e rispetto, di riunire a Chianciano nel fine settimana una forza che intende rompere con le tradizioni comuniste, possa spingersi fino ad accogliere l'appello che noi socialisti stiamo rivolgendo a sinistra da alcuni mesi: scegliere tutti
insieme a giugno il socialismo europeo: unica libera tradizione di sinistra in Europa". E' quanto affermato dal segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini commentando con i giornalisti il dibattito interno a Rifondazione.

ELUANA: LOCATELLI, DA POLETTO E SACCONI PRESSIONI INACCETTABILI
22/01/2009 -
"Bene ha fatto la presidente del Piemonte Mercedes Bresso a protestare vivacemente per le parole del cardinal Poletto".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Nessuno - continua la Locatelli - puo' criticare l'arcivescovo di Torino se esprime il parere della Chiesa sul caso Englaro, ma merita una censura quando invita i medici all'obiezione di coscienza. Questo è anche dovuto al fatto che su questioni cosi' gravi e complesse manca una legge adeguata e la discussione avviene solo sui giornali e nelle parrocchie anziche' in Parlamento mentre non si da' neppure corso alle decisioni della magistratura. Oggi l'unica cosa evidente è che dal ministro Sacconi, nel caso della clinica di Udine, e dal cardinal Poletto con l'invito a obiettare rivolto ai medici delle strutture pubbliche, arrivano pressioni inaccettabili che hanno uno stesso obiettivo: intimidire chi la pensa differentemente dalle gerarchie cattoliche. Forse - conclude l'esponente socialista - anche per questo i credenti in Italia sono tanti, ma sempre meno quelli che vanno a messa".


Sancito il principio della divisione del Paese
FEDERALISMO FISCALE: DI LELLO: UNO SPEZZATINO INDIGESTO
22/01/2009 -
Le legittime aspirazioni di ampie fasce della popolazione a vedersi allegerita la pressione fiscale, migliorati i servizi ed attuata la lotta agli sprechi ed alle inefficienze che sono alla base del Federalismo Fiscale vengono definitivamente frustrate dall'approvazione di un disegno di legge che non risponde ai dubbi della Ragioneria dello Stato, che non ha copertura finanziaria e che legittima il pericoloso principio della perequazione orizzontale: così Marco Di Lello - coordinatore della segreteria del partito - commenta l'approvazione al Senato del ddl sul federalismo Fiscale.
Si tratta di un indigeribile spezzatino della Repubblica, continua Di Lello, di dubbia legittimità costituzionale che sancisce solo il principio di una divisione del Paese fondata sull'egoismo dell'Italia più ricca che, ancor più grave in un momento di crisi, abbandona il Sud al proprio destino e fa ricadere eventuali inefficienze sulle tasche dei cittadini anzichè, come proposto dai socialisti, sulla testa dei governanti spreconi.
E' il prezzo - conclude Di Lello - che Berlusconi paga a Bossi ma è anche l'ennesima occasione persa dalla balbettante opposizione parlamentare di fare una battaglia di giustizia ed equità, scegliendo, per l'ennesima volta, di non scegliere.


Nencini:è lo "sbarramento della democrazia"
COMITATO PER LA DEMOCRAZIA: IN TV PUBBLICA PIU' SPAZIO A ITALO BOCCHINO CHE AI PARTITI
martedì 20 gennaio 2009
"Berlusconi e Veltroni continuano a parlare più o meno ufficiosamente di sbarramenti elettorali per le elezioni europee, che a poco più di cinque mesi dall'appuntamento con gli elettori è un fatto ridicolo, ma nessuno parla dello 'Sbarramento alla Democrazia' con cui i partiti che non sono presenti in Parlamento, ma vivi e radicati politicamente e culturalmente in Italia, vengono imbavagliati e ignorati nella comunicazione delle proprie iniziative e della loro presenza". Lo ha affermato il segretario del Partito Socialista, Riccardo Nencini al termine della riunione del "Comitato per la Democrazia" svoltosi nella sede della Direzione del partito di Piazza in Lucina a Roma. Il Comitato, coordinato dal Ps, e a cui aderiscono Rifondazione comunista, Verdi, Sinistra Democratica, Udeur, Partito Socialdemocratico, Partito Liberale, Partito d'Azione, Movimento dei 101, chiederà un nuovo incontro con il Capo dello Stato e con gli attuali presidenti della Rai e della commissione parlamentare di vigilanza. Il Comitato inoltre renderà permanente a partire da oggi la sua stabilità di svolgimento e di azione, e si riunirà di volta in volta in luoghi storicamente significativi della vita democratica italiana. "Non è possibile - ha sostenuto Nencini nel corso dell'incontro - che partiti che rappresentano l'8% degli italiani abbiano da tempo il 50% degli spazi televisivi concessi a Italo Bocchino".

OBAMA DAY: LOCATELLI, TROPPE ASPETTATIVE RISCHIANO DI DANNEGGIARLO
martedì 20 gennaio 2009
"Obama è 'solo' il 44.mo presidente degli Stati Uniti, carismatico, democratico, preparato, ma stiamo attenti a non santificarlo perché non può fare miracoli".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Due milioni di persone - continua la Locatelli - assisteranno alla cerimonia e un altro miliardo sarà davanti alla Tv con un livello di attenzione dei mass media che non si era mai visto. Come donna e come socialista, mi unisco alla gioia e alla soddisfazione generale per il suo insediamento alla Casa Bianca, ma aggiungo un appello al senso di realtà. In una situazione di estrema difficoltà sia per il suo Paese che per tutto il pianeta, Obama è circondato da una fiducia senza precedenti che rischia di creare aspettative impossibili da realizzare che possono alla fine danneggiarlo. Con tutta la fiducia che in tanti nutriamo nei suoi confronti dobbiamo però ricordarci che il mondo non lo si cambia con una rivoluzione, ma con riforme graduali, che hanno bisogno di tempo, cooperazione e impegno duraturi. Non vorrei - conclude l'esponente socialista - che chi oggi si aspetta i miracoli dal neo presidente, di fronte anche solo a un mezzo miracolo, possa gridare al tradimento, rendendo tutto più difficile".

IAN PALACH. I SOCIALISTI A PRAGA
lunedì 19 gennaio 2009
Nel quarantesimo anniversario del sacrificio di Jan Palach, a Praga una delegazione di socialisti italiani, guidata dall'eurodeputato Pia Locatelli Presidente dell'Internazionale socialista delle donne), ha ricordato l'eroe cecoslovacco davanti al monumento sulla Piazza Venceslao, eretto a memoria del giovane che si diede fuoco per protestare contro l'aggressione sovietica.
Alla commemorazione italiana hanno partecipato due protagonisti di primo piano della Primavera di Praga e del dissenso durante gli anni della normalizzazione: Venek Silhan e la moglie Libuse. Il primo, che ha assistito alla commemorazione con le lacrime agli occhi, è l'economista che, durante il XIV congresso del Partito comunista, svoltosi in forma straordinaria e in forma clandestina (nel sobborgo operaio di Visocany) nella Praga appena invasa dai sovietici, venne eletto alla carica di segretario generale del partito, perché assumesse i poteri di Alexandr Dubcek, il quale qualche ora prima era stato trascinato a Mosca in manette per essere umiliato dal Cremlino.
"Sono stato eletto segretario generale il 22 agosto del 1969 e lo rimasi per una settimana. Fu anche grazie alla nostra resistenza che Mosca fu costretta a far tornare in patria Dubcek e gli altri dirigenti sequestrati da Mosca" ha ricordato Silhan, dissidente durante la normalizzazione, il quale subito dopo la Rivoluzione di Velluto, è stato per alcuni anni alla guida come retore della Università di economia di Praga. "Noi non abbiamo mai tradito gli ideali della Primavera" ha voluto sottolineare senza nascondere il proprio orgoglio e ricordando anche altre figure simbolo di quei giorni, come Jiri Pelikan.
Al suo fianco Libuse Silhanova, ex portavoce del movimento Charta77 e attuale vicepresidente del Comitato ceco della Federazione Internazionale dei Diritti Umani di Helsinki, la quale ha ricordato il valore ancora attuale del gesto compiuto da Jan Palach e dagli altri giovani che, dopo di lui, seguirono il suo esempio per la libertà del loro paese. Ad ascoltarli, in silenzio, anche un gruppo di studenti che facevano parte della delegazione.
La corona di fiori sul luogo del martirio di Jan Palach è stata posta da Valentina Morelli, 27enne segretaria regionale del Partito socialista della Lombardia, assieme a un'altra giovanissima, Katerina Prudkova, responsabile del dipartimento estero del Partito socialdemocratico della Repubblica ceca (Cssd)

Elezioni in Sardegna. Nencini: Davide contro due Golia
lunedì 19 gennaio 2009
"I socialisti sardi hanno fatto la scelta giusta: liste nei collegi rappresentative di un moderno riformismo e di spiccata autonomia, con un proprio candidato alla presidenza della Regione, il Segretario regionale Peppino Balìa. Davide contro due Golia".
E' afferma il segretario del Partito, Riccardo Nencini, a proposito della campagna elettorale apertasi ufficialmente in Sardegna "e imbastita - prosegue Nencini dai due "Superbi Superpoli" all'insegna del menefreghismo amministrativo e politico dell'isola". "Si tratta di elezioni regionali - ha concluso il segretario del Ps - non di una ripetizione delle elezioni politiche con Soru al posto di Veltroni. Il tentativo ormai chiaro a tutti è quello di darsi un palcoscenico nazionale tralasciando di discutere dei programmi di governo per la Sardegna".


COMUNICATI

Contratti. Turci: Sconfitta per il mondo sindacale
venerdì 23 gennaio 2009
Il mancato accordo dei sindacati sulla riforma dei contratti rappresenta una sconfitta per tutto il mondo sindacale.La Cgil ha fatto ben poco per evitare il suo splendido isolamento,mentre gli altri sindacati e il ministro Sacconi hanno volentieri cercato l'accordo separato.Il risultato è che i problemi critici che pure ci sono in quell'accordo non sono stati affrontati e i sindacati si troveranno divisi e in una situazione caotica ad affrontare i prossimi rinnovi contrattuali.Intanto al tavolo col Governo ieri non è emersa nessuna soluzione concreta per estendere gli ammortizzatori sociali ai precari e ai lavoratori delle piccole e medie imprese,mentre Tremonti ancora resiste su una linea minimalista di risposta alla crisi e alla recessione,in aperta contraddizione con il resto d'Europa.Questo sarebbe invece il momento di un grande sforzo unitario del paese per affrontare la crisi e le riforme necessarie ,in particolare del mercato del lavoro,degli ammortizzatori sociali e del welfare.La divisione sindacale non porterà nulla di buono


Palcoscenico. Biscardini: la Lega non impoverisca Milano
venerdì 23 gennaio 2009
"La battaglia per difendere le produzioni della sede Rai di Milano è vecchia di almeno 20 anni. Che sia la Lega a trasferire la sede di Palcoscenico a Roma e la produzione a Napoli ha del grottesco."
Lo dichiarato Roberto Biscardini della segreteria nazionale del Partito Socialista che ha aggiunto: "Grottesco non solo per quanto riguarda l'azienda Rai, ma anche per quanto riguarda Milano. Forse non ci si rende conto che Milano è una delle città simbolo del teatro di produzione e una delle città italiane più importanti dal punto di vista teatrale.
Discorso a parte - conclude Biscardini - è l'ipotesi che dietro il trasferimento a Roma di Palcoscenico ci sia l'obiettivo del cambio di format. Con ciò si darebbe un colpo mortale ad una delle poche trasmissioni di grande valore culturale dell'attuale Rai.

Stupri: Locatelli, meno propaganda e più educazione alla non violenza
venerdì 23 gennaio 2009
"Alemanno, e con lui tutto il centrodestra, almeno ora la smetta di fare propaganda con campagne di odio contro gli immigrati e inutili persecuzioni delle prostitute di strada perché la violenza contro le donne ha radici assai più profonde".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Oggi - continua la Locatelli - sarebbe troppo facile dare al sindaco di Roma la patente di incapace visto che neppure lui ha saputo eliminare la violenza dalle strade della capitale che oltretutto, come si è visto, porta indifferentemente la firma di italiani e stranieri. Piuttosto anche il centrodestra dovrebbe riconoscere una volta per tutte che quella contro gli stupri è soprattutto una battaglia culturale, fatta di educazione alla non violenza e al rispetto della parità tra uomini e donne che dovrebbe cominciare nelle scuole ma non fermarsi agli adolescenti. E il primo segnale di autocritica - conclude l'esponente socialista - dovrebbe partire proprio dalle televisioni di Berlusconi, troppo spesso tolleranti con le immagini di violenza e la mercificazione del corpo femminile".

Negozi ebrei sigillati. Lucacchioni giovani estremisti dimostrano intolleranza e inciviltà
venerdì 23 gennaio 2009
"Esprimo a nome di tutti i giovani socialisti e del mio Partito, la piena solidarietà ai commercianti ebrei del Quartiere Africano a Roma, che all'alba di stamane hanno trovato le saracinesche dei loro negozi sigillate e corredate da fasci littori"- dichiara Chiara Lucacchioni, responsabile nazionale delle politiche giovanili del Partito Socialista.
"Tali gesti, proprio a pochi giorni dalla Giornata della Memoria della Shoah, riportano il nostro Paese indietro a periodi bui di inciviltà e intolleranza e sono il simbolo di una non cultura che incita alla xenofobia e all'odio razziale"-continua la Lucacchioni, che afferma "la cosa che mi preoccupa di più è il riacutizzarsi di tali azioni soprattutto tra i giovanissimi, estremisti di destra e di sinistra, che invece di rileggere e capire i drammi della storia, continuano a professare le loro ideologie con gesti sconsiderati."
"I socialisti sono stati partigiani attivi, hanno giocato un ruolo fondamentale durante la Resistenza. Sono stati uccisi, umiliati, esiliati. Ma la storia, alla fine, ci ha dato ragione su tutto. Proprio per ricordare coloro che si sono impegnati a fondare un'Italia democratica e libera, colgo l'appello lanciato dal mio segretario Nazionale, Riccardo Nencini, nel fare Senatore a vita, il Presidente emerito Giuliano Vassalli, che non ha certo bisogno di presentazioni." "Questa proposta-conclude la Lucacchioni- non solo sarebbe un riconoscimento all'uomo Vassalli e alle idee che da sempre contraddistinguono la nostra storia, ma sarebbe davvero una lezione morale, democratica e civile per tutti coloro che continuano a fomentare azioni di odio razziale."


Lucacchioni. Fini alla Sapienza: Università dovrebbe essere luogo dialogo
giovedì 22 gennaio 2009
"L'Università dovrebbe essere un luogo di confronto, aperto al dialogo fra posizioni politiche diverse"-dichiara Chiara Lucacchioni, Responsabile Nazionale delle Politiche Giovanili del PS, in merito alle contestazioni che il presidente Fini ha ricevuto ieri al suo arrivo alla Sapienza.
"Credo che sia un errore trasformare le legittime occasioni di manifestazione del pensiero in un'occasione di insulto nei confronti delle istituzioni e di chi le rappresenta".
"Già al Papa fu impedito di parlare; questi fatti contribuiscono a indebolire l'obiettivo primario dell'Università: non solo preparare i ragazzi all'ingresso nel mondo del lavoro, ma soprattutto formare le loro coscienze attraverso un confronto leale e democratico."
"Mentre la reazione del Presidente Fini è stata apprezzabile e giusta, trovo eccessive -commenta la Lucacchioni- le reazioni di alcuni esponenti del centro-destra che invocavano improbabili interventi della forza pubblica per far tacere i contestatori."


Quote rosa. Locatelli: nessuno ha trovato una strada migliore
giovedì 22 gennaio 2009
"Se la ministra Carfagna riesce a trovare un modo per far entrare le donne nelle istituzioni senza ricorrere al meccanismo delle quote, ben venga".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne replicando al ministro delle Pari opportunita', in audizione alla commissione Affari costituzionali alla Camera.
"Purtroppo pero' - continua la Locatelli - fino a oggi, in tutto il mondo, nessuno e' stato capace di inventare uno strumento alternativo altrettanto efficace e tante prima della Carfagna, che non volevano le quote, si sono convinte che alla fine non c'era altra strada. Vorrei essere rassicurata dalla ministra - conclude l'esponente socialista - perche' il timore e' che dietro questa posizione si nasconda semplicemente un modo per perdere tempo e non fare nulla".

Dichiarazione di Lanfranco Turci (Responsabile Economico del PS) sull'operazione FIAT
mercoledì 21 gennaio 2009
In una situazione che vede il settore dell'auto investito da una crisi che va oltre gli effetti recessivi della crisi finanziaria internazionale, l'iniziativa della Fiat va apprezzata per il coraggio e la lungimiranza. Così Lanfranco Turci Responsabile Economico del PS
La carta della Chrysler è sicuramente impegnativa- ha proeguito Turci-ma è importante che la Fiat la possa giocare con l'apporto tecnologico e non con l'apporto di mezzi finanziari che non sarebbero oggi alla sua portata.
Ora occorre che l'Europa trovi una linea comune per incentivare la modernizzazione ecologica dell'industria automobilistica, evitando il risorgere di protezionismi che- conclude il dirigente socialista- danneggerebbero il mercato unico.

Caso Englaro. Di Lello: dignità alle istituzioni da Errani e Bresso
martedì 20 gennaio 2009
"I socialisti avevano lanciato un appello ai governatori del centrosinistra perchè le istituzioni rispettassero le sentenze della magistratura e ne attuassero le disposizioni: a distanza di cinque giorni apprendiamo con soddisfazione che prima Vasco Errani ed ora Mercedes Bresso hanno offerto la propria disponibilità a Beppino Englaro per la necessaria assistenza di strutture sanitarie pubbliche idonee ad eseguire la sentenza del tribunale di Milano". Lo ha affermato Marco Di Lello coordinatore nazionale della segreteria socialista. "Contemporaneamente - ha aggiunto Di Lello - c'è da sottolineare la pavidità degli altri governatori che hanno scelto la comoda via del silenzio in una vicenda drammatica oggetto di fin troppe speculazioni e che da tema etico è oggi divenuta innanzitutto questione di diritto: governare significa scegliere, prendiamo atto con amarezza che anche tanti nel centrosinistra non hanno il coraggio di farlo".

Pensioni: Locatelli, Governo non può fare cassa
martedì 20 gennaio 2009
"Berlusconi si dice d'accordo sull'innalzamento dell'eta' pensionabile delle donne, ma deve avere ben presente che mentre sana una discriminazione nei confronti degli uomini la condizione femminile rischia di peggiorare".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Le regole e gli impegni che vengono dall'Europa - continua la Locatelli - devono valere sempre, non solo quando ci fa comodo o non possiamo farne a meno. Il presidente del consiglio prima di innalzare l'eta' pensionabile delle donne lavoratrici dovrebbe preoccuparsi di migliorarne le condizioni di vita. Il nostro paese e' penultimo nella Ue, secondo solo a Malta, con un misero 46%, nella classifica delle donne che lavorano e ben lontano dall'obbiettivo del 60% sottoscritto 9 anni fa anche dall'Italia con l'Agenda di Lisbona. L'Europa non ci chiede solo di equiparare l'eta' pensionabile, ci chiede anche di fare asili nido e scuole materne ma noi rispetto agli obbiettivi europei siamo neppure a un terzo del cammino. Anche per la cura degli anziani siamo assolutamente carenti. Cosi' - conclude l'esponente socialista - le donne lavorano il doppio dei loro compagni: gratis in casa e pagate meno fuori".


Englaro. Zanca: Caffarra accetti la realtà, lo stato è laico
martedì 20 gennaio 2009
Il segretario emiliano-romagnolo del Partito socialista Paolo Zanca replica molto duramente all'arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra intervenuto ieri nella vicenda Englaro stigmatizzando il ricovero della donna lecchese in regione sia come credente che come cittadino. Ed evocando pure il dettato costituzionale. In Emilia-Romagna, ribatte il socialista "non c'e' gente che vuole farsi intimidire". E' "evidente che Monsignor Caffarra voglia provocare- prosegue Zanca- vuole sollevare deliberatamente un polverone". Anche perche' la situazione e' "diametralmente opposta a quella descritta da Caffarra: ci sono sentenze dei tribunali italiani che parlano molto chiaro". E "mi pare il cardinal Caffarra non faccia parte dell'autorita' giudiziaria, una volta forse". Dunque, per il segretario regionale dei socialisti, la situazione non e' quella evocata dal cardinale bolognese: "Il fatto vero- fa presente Zanca- e' che ci troviamo di fronte ad un ministro inquisito dal Tribunale dei ministri per violenza privata".
Insomma, incalza il socialista, "il problema ancora una volta per il vescovo Caffarra e' accettare la dura realta': quello che lui professa e' uno dei credi che si possono professare in uno stato laico". Allora, cambia la lettura delle parole del cardinale: "Vuole alzare un polverone per evitare che succedano cose legittimate dai tribunali italiani- sottolinea Zanca- e chi si muove in questa direzione e' 'border line'". L'invito, conclude il segretario "e' di non seguire le provocazioni di Caffarra".

Linate. Biscardini: Colaninno dice il falso
martedì 20 gennaio 2009
" Colaninno dice il falso: uno così o lo si ferma o lo si ricovera."
Lo dichiara Roberto Biscardini della segreteria nazionale del Partito socialista, da sempre difensore di un altra strategia per Malpensa e per Linate.
"Non è assettabile che le falsità vengano messe sul tavolo contro il parere di tutti gli esperti, con una arroganza intellettuale che non ha limiti. Colaninno vende la bufala dell'indispensabilità di Alitalia per salvare Malpensa e ci chiede di fare karakiri sulla chiusura di Linate.
Ma al contrario accogliere la logica del monopolio della nuova Alitalia vuol dire affossare sia Malpensa, sia Linate.
La politica, la Regione e il Comune facciano sentire il loro dissenso. Non spetta alla politica farsi carico delle tasche di Colaninno. Malpensa e Linate si possono benissimo salvare insieme a condizione di liberarsi della morsa infernale di Alitalia vecchia o nuova che sia."

Craxi. Battilocchio: dal Pd un silenzio assordante sulla sua figura
lunedì 19 gennaio 2009
"Negli ultimi mesi della sua segreteria Ds, Piero Fassino volle inserire Bettino Craxi all'interno del pantheon del Pd. Oggi, a nove anni dalla sua morte, mentre buona parte del mondo politico ricorda la figura innovatrice e riformista di Craxi, dispiace il silenzio assordante che proviene proprio dai democratici". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito socialista, Alessandro Battilocchio, da Hammamet (Tunisia), dove partecipa alla giornata di commemorazione in ricordo dell'ex leader del Psi.


Craxi : "Quello di Veltroni è un garantismo di maniera"
sabato 17 gennaio 2009
"Per Del Turco non sprecò una parola mentre, per il figlio di Di Pietro, Veltroni si prodiga in solidarietà".
E' quanto afferma in una nota Bobo Craxi, dirigente nazionale del Partito socialista, giunto quest'oggi ad Hammamet in vista della commemorazione del padre, Bettino Craxi, che si terrà lunedì prossimo a 9 anni dalla morte.
"E' una 'doppiezza' che si commenta da sola", commenta Craxi, "un garantismo 'di maniera' di fronte all'avanzare di fatti che stanno divorando i 'cuccioli' di una falsa rivoluzione. Di Pietro ha finito con l'impiccarsi alla sua stessa corda: mi auguro che l'atto dovuto di cui suo figlio ha beneficiato non generi, nella sua famiglia, il dolore che ha prodotto in decine di persone perseguitate dallo stesso Di Pietro, il quale rappresenta, ormai, una figura tragica all'interno di una farsa che non fa ridere nessuno. Veltroni", aggiunge Craxi, "carezza il 'cane' che lo morde, ormai vittima di un declino che suona come un regolamento di conti. Lui e Di Pietro", conclude il figlio del leader del Psi, "sono complici di un crimine tragico: l'aver trucidato la sinistra e le sue speranze".

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