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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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mercoledì 17 settembre 2008

Partito Socialista newsletter del 17 settembre 2008


NEWSLETTER DEL 17 SETTEMBRE 2008

SOCIALISTI IN FESTA: DA VIESTE PARTONO LE CAMPAGNE RIFORMISTE D'AUTUNNO
Al via venerdì 19 la tre giorni dei "Socialisti in Festa". Ricco il programma: tra gli ospiti Pezzotta, Latorre, Macaluso, Sgarbi. Si ritroveranno a Vieste (Fg) i socialisti ed i riformisti italiani per la prima edizione di "Socialisti in festa", la kermesse nazionale organizzata dal Partito Socialista e da Mondoperaio ed in programma da venerdì 19 a domenica 21 settembre prossimi. Ricco il programma degli appuntamenti, che vedranno la presenza di personalità di rilievo del mondo politico, economico, sindacale ed accademico. Tra gli ospiti che hanno confermato la loro presenza Savino Pezzotta, esponente dell'Udc ed ex leader della Cisl (domenica 21 ore 12), Nicola Latorre, senatore e membro della direzione nazionale del Pd, Grazia Francescato, portavoce nazionale dei Verdi (sabato 20 ore 16,30), Bruno Tabacci, vicepresidente della Commissione Bilancio al Senato, Enrico Morando, coordinatore del governo ombra del Pd, Nichi Vendola, presidente della Regione Puglia e leader della minoranza del Prc (venerdì 19, ore 18). Ci saranno anche Vittorio Sgarbi, che interverrà sabato 20 (ore 15) sul tema "I giovani, classe dirigente" ed Alessandro Cecchi Paone ("Esiste ancora la laicità?", sabato 20 ore 10). A fare gli onori di casa il segretario nazionale del Ps Riccardo Nencini, che aprirà la tre giorni (venerdì 19 ore 17) e chiuderà i lavori domenica 21 alle 12, con un dibattito dal titolo "Contro la politica bastarda" al quale parteciperanno anche Nicola Latorre e Savino Pezzotta. Nencini lancerà in quella occasione le prime due delle quattro "campagne d'autunno" dei socialisti, iniziative tematiche che vedranno il partito mobilitato su tutto il territorio nazionale. "Da Vieste - dice Nencini, che ha presentato la festa nel corso di una conferenza stampa assieme a Roberto Biscardini - parte il rilancio dell'azione dei socialisti italiani e con esso si avvia un modo nuovo di fare politica, basato sul rapporto diretto con i cittadini, su proposte concrete di riforma che investiranno gli aspetti più sentiti dalla gente: dal precariato nel mondo del lavoro al caro vita ed i costi impropri delle bollette, dal ripristino della preferenza nella legge elettorale ad un sistema complessivo di riforme delle istituzioni. Tutte tematiche che mettono al centro la semplificazione della vita dei cittadini, intesa anzitutto come miglioramento delle loro condizioni economiche e come un rinnovato, più diretto e trasparente rapporto con la politica, con il mondo del lavoro, con la burocrazia. Vogliamo - conclude - che l'Italia torni ad essere una repubblica fondata sulla partecipazione, sul merito, sulla responsabilità e sulla giustizia sociale. Il nostro è un appello a tutte le forze riformiste, perché da Vieste possa inaugurarsi una nuova stagione di idee e di riforme che il Paese non può più attendere".

video Riccardo Nencini su Skytg24 ospite di "Un caffè con.."

INTERNAZIONALE SOCIALISTA. LOCATELLI: RIMARRA' TALE, SPECULAZIONI SUL NOME AD USO INTERNO DELLA POLITICA
ITALIANA.

In merito alla notizia diffusa dall'Ansa oggi, secondo cui fonti non meglio identificate prevedono un imminente cambio di nome dell'Internazionale Socialista (IS), Pia Locatelli, vicepresidente dell'Internazionale Socialista e presidente dell'Internazionale Socialista Donne, dichiara che "sembra trattarsi di "boatos" ad uso interno della politica italiana, un segnale tra i tanti delle difficoltà di convivenza tra componente diessina e componente margheritina nel PD di Veltroni. L'Internazionale Socialista ha tenuto il suo congresso in Grecia solo pochissimi mesi fa, e un cambio di nome non è stato all'ordine del giorno del congresso, nè è ragionevole che lo sia in futuro". Pia Locatelli, che è con D'Alema una dei due membri italiani della presidenza della IS ricorda che "in cambio di nome in Internazionale Democratica è una vecchia idea, addirittura di Bettino Craxi, che a metà anni 80 la propose pensando soprattutto all'America Latina, dove i nostri partiti fratelli si chiamavano tutti "radicale" o "democratico". Ma da allora, in Cile, in Argentina e in altri paesi, la parola socialista si è diffusa e rafforzata. E' provinciale pretendere che si possa cambiare nome alla IS solo per un problema italiano. Quanto ai Democrats americani, i buoni rapporti ci sono, ma siamo ben lontani da una loro aggregazione alla IS.

I SOCIALISTI NEL TERRITORIO
FIRENZE; UNA NUOVA POLITICA PER LA TOSCANA, SERVE DISCONTINUITA' CON IL PASSATO
«La crisi che sta investendo la società odierna e la situazione di smarrimento che attraversa la sinistra riformatrice a seguito dell'esito delle elezioni d'aprile, impongono la presa d'atto della necessità, a livello nazionale e regionale, di una nuova iniziativa politica. La Toscana che si avvia ad eleggere numerose amministrazioni locali, richiede un forte impulso innovatore, politiche pubbliche adeguate al momento, segnali di discontinuità con il recente passato che ha evidenziato tendenze immobiliste e scarsa propensione a riformare in profondità sistemi di welfare, funzionamento degli apparati burocratici, servizi pubblici. Un quadro da cui emergono evidenti i segni del logoramento di un consenso decennale che rende impossibile ogni presunzione di autosufficienza da parte della maggiore forza del centrosinistra». È quanto sostiene la Direzione regionale del Partito Socialista, riunitasi ieri a Firenze. In un documento votato all'unanimità e firmato dal presidente della Direzione Franco Pazzaglia e dal presidente della Consulta degli amministratori socialisti Angelo Zubbani (sindaco di Carrara) i socialisti hanno indicato le priorità della strategia politica per le forze riformiste e indetto per il 24 e 25 ottobre prossimi una "Conferenza di programma" del Partito Socialista. Per il rilancio di una politica riformista, dicono i socialisti nel documento, «occorrono, in primo luogo, ipotesi di coalizione politica omogenee culturalmente onde evitare il rischio della paralisi dell'azione amministrativa su temi fondamentali per lo sviluppo e la coesione sociale quali le infrastrutture, il ciclo dei rifiuti, la qualità dei servizi sociali, la sicurezza». «Occorre - prosegue il testo - che le coalizioni elaborino e condividano preliminarmente un programma del governo locale non ambiguo e rispondente alle priorità delle azioni amministrative per il territorio. Infine - conclude il documento - che la scelta degli uomini che dovranno, nei Comuni e nelle Province, rappresentare al massimo livello le coalizioni siano effettuate attraverso percorsi lineari e trasparenti, tali da dare dignità alle diverse componenti della coalizione. Riteniamo le "primarie di coalizione" uno strumento utile a creare le condizioni di un "Patto di governo" stabile e condiviso». Al termine della riunione, la Direzione ha eletto la nuova Segreteria regionale così composta: Pieraldo Ciucchi (segretario), Marino Bianco, Vincenzo Caciulli, Anna Carli, Elisabetta Cianfanelli, Graziano Cipriani, Federico Eligi, Viviana Lorenzini, Franco Pazzaglia, Angelo Pedani, Aldo Repeti, Roberto Riccomi, Giuliano Sottani, Giancarlo Tei, Angelo Zubbani.




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