NEWSLETTER DEL 24 APRILE 2008
Domenica il voto per i ballottaggi
Labellarte: i socialisti stanno nel centrosinistra
"Il Partito Socialista parteciperà con impegno alla votazione di ballottaggio in programma domenica e lunedì prossimi e sosterrà nella stragrande maggioranza dei casi i candidati Sindaci e Presidenti di provincia del centro sinistra con i quali è stato alleato al primo turno".
Lo dichiara Gerardo Labellarte, responsabile degli Enti locali che continua: "La presenza autonoma con il nostro simbolo nella coalizione di centro sinistra, rifiutata a livello nazionale per la incomprensibile scelta di Veltroni e del PD, è stata invece sollecitata nelle realtà locali ed ha consentito la vittoria del centro sinistra al primo turno in realtà come Benevento (PS al 4.8) e Pescara (PS al 2,9 mentre il Sindaco D'Alfonso ha vinto per qualche decimale). Al secondo turno - prosegue Labellarte - i socialisti saranno altrettanto determinanti in molte situazioni, Si pensi alla provincia e al comune di Massa (PS rispettivamente al 5,8 e al 4,5) alla Provincia di Foggia (PS al 6,3) al comune di Pisa (3,9) e in moltissimi altri importanti comuni tra i quali Casoria, comune campano di 85.000 abitanti dove Tommaso Casillo guida la coalizione ed il partito ha superato al primo turno il 22%. Al comune e alla provincia di Roma il PD ha rifiutato, perseverando nell'errore, la disponibilità espressa dai socialisti all'apparentamento con Rutelli e Zingaretti. Ciononostante, pur in presenza di comprensibili polemiche, gli organismi provinciali del Partito, per senso di responsabilità ed in coerenza con l'orientamento generale - conclude Labellarte - hanno ribadito il voto favorevole ai candidati di centro sinistra".
25 aprile, mantenere vivo il ricordo del sacrificio di tantissimi italiani
Craxi: non disperderne il valore politico e democratico
"E' essenziale - afferma Vittorio Craxi - non disperdere il valore politico e democratico che suscita ancora oggi, a tanti anni di distanza, la celebrazione del 25 aprile. Essa ci spinge, infatti, a mantenere vivo il ricordo del sacrificio di tantissimi italiani, che seppero rappresentare il bisogno di libertà e di democrazia che sono a fondamento della nostra cultura repubblicana. E' uno sforzo che va sostenuto, innanzitutto, per le nuove generazioni, affinché continuino a promuovere e a difendere gli ideali e i valori del 25 aprile, ideali e valori - conclude Vittorio Craxi - che ormai appartengono all'intera nazione, senza distinzione fra vinti e vincitori".
I socialisti nel territorio
Bolzano. Bertinazzo: il partito socialista non vuole rinunciare al proprio patrimonio
"I socialisti di Bolzano - afferma il segretario Alessandro Bertinazzo - sono coscienti del risultato negativo ottenuto alle recenti elezioni politiche, anche se esso risulta sensibilmente mitigato dai risultati ottenuti dal voto degli italiani all'estero e alle amministrative, dove i socialisti hanno dimostrato di esserci ancora e di poter contare sulla fiducia di molti cittadini.
L'ingannevole e poco democratico appello al voto utile, ha evidentemente influito sulle scelte di molti cittadini che non hanno voluto neppure ascoltare il richiamo del presidente Napolitano: in una democrazia non ci sono voti inutili, il voto deve essere solo libero.
Nell'assumersi la responsabilità di parte degli errori che hanno portato alla sconfitta elettorale della sinistra riformista in Italia e nel cercare di correggerli, auspicano che chiunque creda nel riformismo socialista, in qualsiasi gruppo politico oggi militi, faccia altrettanto.
Un risultato negativo di queste elezioni è quello di avere allontanato l'Italia dall'Europa. Nel parlamento europeo sono rappresentati i partiti popolare (277 seggi), socialista (218), liberali e democratici (106), più altre formazioni minori, anche se non per questo meno importanti. Ora nel parlamento italiano, egemonizzato da due gruppi politici eterogenei, abbiamo solo un partito, minoritario, che si richiama ai valori del partito popolare, nessun partito che si richiami ai valori del socialismo o del liberalismo. Meno europei di così non si poteva essere.
Gli italiani sono invece rappresentati da due raggruppamenti che non hanno storia e tradizioni comuni, che al loro interno hanno militanti che a livello europeo condividono le posizioni di partiti diversi. Raggruppamenti che hanno storie e tradizioni che devono dimenticare o ignorare perché altrimenti potrebbero essere motivo di divisione al loro interno, formatisi all'ultimo momento con l'unico scopo di conquistare il potere (obiettivo di per se non biasimevole), senza ideali radicati nella storia, aperti invece ad ogni alleanza avventurosa pur di conseguire questo obiettivo.
Noi crediamo che non ci sia un futuro senza un passato dal quale attingere per migliorarsi, correggendo gli errori commessi, migliorando i progressi già ottenuti e consolidando i risultati positivi già conseguiti, adeguandosi alle esigenze di una società in continuo movimento. Il partito socialista, nella ritrovata unità, non vuole rinunciare al patrimonio ereditato dai molti socialisti che per oltre un secolo hanno lottato, sacrificando talora la propria vita, per fare dell'Italia un paese libero, giusto e democratico. Anche se orgogliosi e anche un po' incazzati, non si chiudono però in una fortezza e sono pronti a confluire in una grande formazione politica unitaria, ponendo come unica condizione l'adesione, in Europa, alla grande famiglia del partito socialista europeo".
Torino. Bonino: su Repubblica notizia prive di fondamento
"Su 'La Repubblica' del 24 aprile - afferma Gian Luigi Bonino - appare un articolo che ipotizza la possibilità di una sostituzione all'Assessorato Regionale alla Sicurezza dell'Assessore Caracciolo indicando tre possibili candidati tra cui il sottoscritto. Personalmente e per quanto mi riguarda, intendo smentire qualsiasi mio interessamento o coinvolgimento in operazioni che ritengo frutto di notizie giornalistiche del tutto infondate. Le notizie relative all'Assessorato di Giovanni Caracciolo hanno occupato in modo distorto e non corretto le pagine della cronaca cittadina, in questi ultimi giorni, con toni anche ingenerosi nei suoi confronti. Per quanto mi riguarda intendo ancora sottolineare sia la mia estraneità, quanto riaffermare e rinnovare all'Assessore Caracciolo tutta la mia stima ed il mio affetto per l'impegno da lui dedicato al servizio dei cittadini in tanti anni di militanza socialista".
Orbassano (To). Giambarresi: l'Italia ha necessità di un Partito Socialista
"Ad Orbassano - afferma il segretario di sezione, eletto nello SDI, Giuseppe Giambarresi - comune di 24.000 abitanti della cintura di Torino, oltre alle politiche si è votato per le amministrative. Il Partito Socialista ha raccolto attorno a se quattro liste civiche e la lista della 'rosa bianca' costituendo, così, il Polo Socialista. Caratteristica del Polo Socialista è stata di avere raccolto consensi nell'opinione pubblica, essersi fatto portavoce di quanti hanno il torto di non essere schierati né con il PDL, né con il PD e trovando in Desirè Mensa la candidata sindaco capace di sintetizzare e rappresentare i diritti di queste persone. In questo modo il Polo Socialista ha ottenuto il ragguardevole risultato del 20% malgrado le difficoltà e il boicottaggio di alcuni dei personaggi che hanno firmato l'articolo nella newsletter del 22 aprile dal titolo 'Torino. Chiarire le responsabilità di quanto accaduto' e che conteneva la seguente frase: 'Il Partito resta unito e aperto al dialogo, ma non disponibile a consentire a chicchessia di venire a fare campagna acquisti al suo interno' ovviamente questo rende lecito a uno dei suddetti firmatari di fare 'campagna svendite'. Ritengo che l'Italia abbia necessità di un Partito Socialista per tutti i motivi brillantemente spiegati nei nostri siti web in questi ultimi giorni. Ritengo altresì che se il Partito in cui credo e per cui ho voglia ed entusiasmo per spendermi sottometterà la politica agli interessi personali di pochi facoltosi rappresentanti avrà dato ragione a chi non lo ritiene nemmeno utile".
Milano. 25 aprile, Biscardini: speriamo che in piazza ci sia anche Formigoni"I socialisti in piazza il 25 aprile per celebrare la democrazia riconquistata. Ma i valori della democrazia - afferma Roberto Biscardini - sono patrimonio di molti e non solo della sinistra. E' con questo spirito che, come sempre, domani alla manifestazione del 25 aprile ci saranno i socialisti e i militanti del Partito Socialista. D'altra parte ognuno ci va con la propria storia e così come da anni esponenti del vecchio fascismo partecipano alle manifestazioni del 25 aprile, perché sono ormai parte della democrazia di questo paese, cosi vi partecipino con la loro storia ex comunisti e forze estraparlamentare. Queste forze escluse non sono forze estranee. Non c'è da meravigliarsene. L'importante è che lo spirito sia unitario e positivo. Sull'assenza della Moratti - conclude Biscardini - è stato già detto tutto. Mi auguro che in piazza a rappresentare le istituzioni insieme a Penati ci sia anche Roberto Formigoni".
Milano. 25 aprile. Caputo: l'alto valore non è esaurito
"Il 25 aprile - afferma Roberto Caputo - non può essere ridotto a una manifestazione che abbia come obiettivo il ribaltamento in piazza del risultato elettorale. Sarebbe una sciocchezza politica. Il voto c'è già stato ed è quello. Il 25 aprile è la ricorrenza della liberazione dall'occupazione dei Nazifascisti. E neanche si può traslare la storia, affermando che la Resistenza fu solo comunista. Parteciparono partigiani comunisti, socialisti, cattolici, azionisti, liberali, monarchici e pezzi importanti dell'esercito italiano. Questa è la storia vera. L'immaginario è altra cosa. Milano è medaglia d'oro della Resistenza e fu città strategica per la Liberazione. L'assenza del sindaco Moratti è grave perché le vacanze si fanno tenendo conto degli impegni istituzionali, sempre che la Moratti li ritenga tali. Ma non riduciamo il 25 aprile a questa non partecipazione. Il valore di questa data è più alto e non è certo esaurito. E va rispettato nel suo complesso. Mi auguro che domani si svolga una manifestazione di popolo, di tutta Milano, pacifica e politicamente all'altezza della simbologia che rappresenta".
Bologna. Ghedini a Boselli: bisogna esserci, continua rappresentarci
"Caro Enrico - scrive Alfio Chedini in una lettera inviata a Enrico Boselli - ho letto ed apprezzato le tue dimissioni in seguito al risultato elettorale come un fatto di dignità umana e di lezione politica rilevante. E' vero le vittorie hanno tanti padri mentre le sconfitte ne hanno uno solo e tu giustamente ne hai tratto le conclusioni. A risultato ottenuto sarebbe troppo facile disquisire su cosa si doveva fare e dire. E' un esercizio sul quale non mi impegno anche se ognuno di noi può e deve avere le sue idee e convinzioni. L'impostazione politica della campagna elettorale è stata da tutti condivisa ed i distinguo di oggi sono tardivi ed inutili. Ciò non deve esimerci dal valutare con impegno cercando di capire le ragioni di un terremoto che ha colto tutti di sorpresa, dico tutti, vincitori, sconfitti e non rappresentati. Il problema ora è di serrare le file e verificare se vi sono le condizioni per continuare. Personalmente credo di sì. Il Congresso di giugno dovrebbe sancire questa volontà. Abbiamo per il prossimo anno due scadenze, le amministrative generali e le europee.
Credo che in queste due competizioni il Partito ci debba essere. Dopo il terremoto c'è la fase di ricostruzione e noi dobbiamo dedicarci a questo. Lo dico io dopo 48 anni di iscrizione al Partito Socialista, a 68 anni di età e 45 di attività politica ed amministrativa piena. Non ho mai lesinato il mio impegno, per il socialismo ho dato tutto me stesso, non chiedendo nessun beneficio particolare. Ne prova il fatto che percepisco 1.200 Euro di pensione e finisco di pagare il mutuo il prossimo anno. Tutto questo per dirti la mia volontà e la richiesta che tu ripensi la tua decisione per il bene del Partito stesso. Ricordo il novembre 1994 quando ad appena 37 anni ti è stata consegnata la Direzione del Partito in un momento di fuggi fuggi.
Ricordo e conservo la famosa foto sulla scalinata del Palazzo dei Congressi a Roma, così come ricordo che ogni delegato sottoscrisse un contributo per la cassa del Partito. Eravamo pieni di debiti ed inseguiti dal giustizialismo di Di Pietro e soci.
Più volte nel corso di questi anni mi sono chiesto se quel momento è stato un atto di coraggio o di incoscienza, e la risposta è sempre stata la stessa: lo abbiamo fatto per questo Paese ed anche per rispetto a quanti ci hanno preceduto con i loro insegnamenti di vita. Abbiamo retto per 15 anni, bisogna resistere ancora perché non possiamo darla vinta a chi in questi 15 anni non ha perso occasione per tentare di annientarci. Lo dobbiamo fare per questo Paese che ha bisogno di noi e delle nostre idee. I grandi traguardi di giustizia, di libertà e di progresso economico e sociale questo Paese li ha conosciuti quando forte era la presenza ed il pensiero Socialista. Ricordati che la crisi che attraversa il Paese è molto più profonda di quella del Partito e se non si inverte la rotta vedo anni abbastanza oscuri. Prima o dopo questo Paese si accorgerà che le fughe in avanti non servono e che abbisogna di riappropriarsi di valori, di principi e di metodi che solo il pensiero Socialista può offrire. Bisogna quindi esserci, e che tu continui a rappresentarci ancora per un po' di tempo".
Roma. Turci: sbagliato schierarsi con Rutelli
"La dichiarazione di un ampio gruppo di socialisti romani a favore di Rutelli per il ballottaggio di domenica prossima non mi trova assolutamente d'accordo". Lo afferma Lanfranco Turci. "Il PD ha rifiutato l'apparentamento che i Socialisti gli avevano offerto, senza porre nessuna condizione politica se non quella di riconoscere lo specifico contributo socialista a favore di Rutelli. L'arroganza del PD è arrivata al punto di negare ai socialisti il diritto di mettere il loro simbolo a fianco della miriade di altri simboli politici che sosterranno Rutelli. Di fronte a questo atteggiamento il candidato sindaco Grillini e la capolista socialista Daniela Brancati avevano giustamente invitato gli elettori socialisti a votare secondo coscienza. Evidentemente ci sono invece altri dirigenti socialisti che preferiscono gli schiaffi e ringraziano pure. Questa scelta - prosegue l'esponente socialista - esprime una subalternità nei confronti del PD che è più grave di quella che ha indotto altri dirigenti socialisti a confluire nel PD alla vigilia del voto. Il Partito Socialista si appresta ad andare al Congresso dopo la grave sconfitta delle ultime elezioni politiche. Sarà quella l'occasione per un confronto decisivo fra chi ritiene ancora valida l'ipotesi di una autonoma formazione socialista laica liberale, quale abbiamo proposto con l'Assemblea Costituente del luglio scorso, e chi invece pensa che sia venuto il momento di chiudere l'esperienza socialista. Ma in questo caso - conclude Turci - si abbia l'onestà intellettuale di proporlo con chiarezza e di decidere alla luce del sole insieme a tutti gli iscritti del Partito Socialista".
Roma. De Michelis: solidale con il no dei socialisti a Rutelli
"Un gruppo di dirigenti socialisti romani ha reso noto ieri, con una dichiarazione, che non intendono votare per Francesco Rutelli. Sento il bisogno di esprimere la mia solidarietà con tale posizione, soprattutto per una ragione politica". Lo afferma Gianni De Michelis che aggiunge: "Ritengo che in un momento come questo, dopo il risultato delle elezioni politiche, risulti, ancor più che inaccettabile, incomprensibile la decisione di Rutelli di respingere la proposta di apparentamento che gli era stata fatta dai socialisti romani, nel mentre medesimo trattamento non veniva riservato ad altre liste numericamente e politicamente assai meno significative di quella del Partito Socialista. Questo - conclude - la dice lunga sul destino che, secondo l'onorevole Rutelli, deve essere riservato ai socialisti".
Roma. Craxi: impedire la vittoria di una destra nostalgica
"Impedire la vittoria di una destra nostalgica e ormai dilagante - afferma Bobo Craxi - è il dovere di ogni democratico e socialista. Dopo il voto di Roma, qualunque sarà l'esito, diverrà necessario ripensare la sinistra italiana. In questo senso, è giusto esprimersi a favore del candidato democratico Francesco Rutelli".
Appuntamenti
Vallo della Lucania. 26 aprile ore 17.30. Incontro pubblico
Sabato 26 aprile alle ore 17,30 presso l'Aula consiliare del Convento ex domenicani incontro pubblico: "Dialogando sull'azione politica e amministrativa: riflessioni e prospettive".
Milano. 28 aprile ore 20.45. Assemblea
Lunedì 28 aprile alle ore 20,45 presso la Camera del Lavoro in Corso di Porta Vittoria 43, assemblea dei socialisti milanesi. All'ordine del giorno: a) situazione politica e organizzativa dopo le elezioni politiche e amministrative; b) preprazione del congresso nazionale del Partito Socialista il 7 e 8 giugno a Roma.
Rovigo. 28 aprile 21. Assemblea degli iscritti
Lunedì 28 aprile, ore 21.00, presso la Federazione di Rovigo assemblea degli iscritti al Partito Socialista, degli amministratori e dei candidati alle ultime elezioni, per una prima e non conclusiva riflessione sul voto del 13 e 14 scorso e sulle prospettive politiche che l'esito elettorale ha determinato.
Prato. 28 aprile ore 21.15. Riunione
Lunedì 28 aprile ore 21,15 presso la sede del Partito Piazza F. Lippi 6, riunione della costituente del Partito socialista, con il seguente O.d.g.: 1. Convocazione dell'Assemblea generale degl'iscritti al Partito nella Provincia di Prato e relativo O.d.g.; 2. iniziative da intraprendere o proseguire per la costruzione e il rafforzamento del Partito socialista nel territorio della Provincia di Prato; 3. Varie ed eventuali. I compagni sono pregati di essere presenti e puntuali.
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