NEWSLETTER DEL 18 APRILE 2008
Intini: attacchi di Veltroni non giovano al Paese
"Ora Veltroni dovrà pagare un prezzo politico salato". Lo afferma Ugo intini, commentando l'intervista di stamani del segretario del Pd Walter Veltroni. "In qualsiasi paese del mondo - spiega Intini - l'alleanza con Di Pietro sarebbe consona a un partito di estrema destra. A causa della sua opzione strategica, il segretario del Pd si trova costretto a confrontarsi con questo tipo di opposizione e a rincorrere l'antipolitica e il giustizialismo, abbandonando i nobili propositi di reciproca legittimazione degli schieramenti esposti durante la campagna elettorale. In questo senso - conclude - le polemiche di stamani non fanno bene al Paese".
Nigra: aprire un confronto con forze che si riconoscono nel Pse
"Nel dibattito che si è aperto in queste ore all'interno della sinistra manca all'appello soltanto il Pd. Eppure, il partito di Veltroni, contrariamente a quanto si tenta di far credere, ha ottenuto una pesante sconfitta che ha spianato la strada alla larga vittoria di Berlusconi". Lo afferma Alberto Nigra "In Italia, le scelte politiche della sinistra non hanno trovato un punto di equilibrio intorno a quello che a livello europeo si dimostra essere l'unica esperienza feconda rappresentata dal Pse. La discriminante continua a essere quella di non volersi definire socialisti o per eccesso o per difetto. È evidente che il Partito socialista, Sinistra democratica e le parti del Pd che si riconoscono nell'esperienza del socialismo europeo devono aprire un serio e urgente confronto in vista delle prossime scadenze elettorali europee. Il Congresso del Partito socialista il 7 giugno dovrà farsi carico di aprire questo dibattito, consapevole che l'opposizione a Berlusconi e alla Lega non potrà essere esercitata sulla base di dinieghi ma sulla capacità di proporre un progetto innovativo per Paese".
Grillini: in paese normale Veltroni si sarebbe dimesso
Il voto del 13 e 14 aprile, per l'esponente dei Socialisti Franco Grillini, "non è andato benissimo perché, come tutti sanno, non c'è stato un apparentamento con il Pd, per motivi inspiegabili e inspiegati". E con i Socialisti ha pagato anche il Pd: "In Italia abbiamo vissuto uno tsunami politico che ha portato alla scomparsa di molte forze storiche della politica italiana: quelli del Pd hanno sbagliato il tiro perché hanno affossato la sinistra senza togliere nulla, anzi, alla destra. Binetti e Calearo non hanno portato un voto: il Pd ha ceduto più di due milioni di voti al centro senza guadagnarne nemmeno uno. Prodi è adesso giustamente infuriato, perché un leader come Veltroni, in un Paese normale, si sarebbe dimesso da un pezzo".
Grillini ne parla spiegando anche che "noi Socialisti continueremo, ovviamente non ci sciogliamo. Faremo il congresso il 5, 6 e 7 giugno. Sarà un congresso di rifondazione perché non è possibile che in un Paese occidentale non esista un Partito Socialista forte".
I socialisti nel territorio:
Svizzera. De Bortoli: difendere il grande patrimonio socialista
"Queste elezioni - afferma Giuseppe De Bortoli coordinatore del Partito Socialista in Svizzera - hanno cambiato il profilo politico dell'Italia facendola diventare un Paese spurio rispetto a tutti gli altri Paesi europei con i quali condivide invece non solo la propria collocazione geografica, ma anche una integrazione economica-politica di carattere continentale. L'Italia, infatti, dal l4 aprile 2008 è diventato l'unico Paese che nel proprio Parlamento non è rappresentata la sinistra politica e il Partito Socialista. Centosedici anni di lotte condotte in Italia del Partito Socialista ci obbligano a riprendere a fare politica, perché il 14 aprile è stata una terribile sconfitta politica, ma non può, ne deve, essere la fine del socialismo in Italia, come invece pare essere negli auspici, nella volontà (e nei sogni) di Veltroni e Binetti e di tutto il gruppo dirigente del Partito Democratico che, con una notevole faccia di bronzo, si sono presentati come il "nuovo" e il "vergine" della politica italiana
Dobbiamo ripartire riappropriandoci delle nostre idee che sono maggioritarie in Europa e che sono alla base di ogni progresso e civiltà. E sappiamo che dobbiamo ripartire da un dato elettorale che ci presenta un'impresa difficile, ma certamente possibile. Perché il dato elettorale è solo una parte minoritaria dell'area socialista nella società, come dimostrano i positivi dati elettorali raccolti fra i cittadini italiani all'estero.
Non dobbiamo farci spaventare - conclude - dalla batosta elettorale sapendo che c'è un grande lavoro da fare con grande modestia, ma che è sostenuto dall'orgoglio di chi vuole difendere il grande patrimonio socialista".
Milano. Tognoli: verso di me critiche che non comprendo
Ieri abbiamo pubblicato l'intervento di Roberto Biscardini in merito all'intervista che Carlo Tognoli aveva rilasciato (leggi) alle pagine milanesi del Corriere della Sera. Qui di seguito riportiamo, per dovere di replica, le osservazioni di Tognoli a Biscardini.
"Per avere detto che non è solo il PS l'erede del socialismo di Craxi, mi sono trovato di fronte agli insulti di Biscardini".
Lo scrive Carlo Tognoli in risposta a quanto affermato ieri da Roberto Biscardini che commentando una interviste dell'ex sindaco di Milano al 'Corriere della Sera' aveva affermato che "da quindici anni quando Tognoli decide di parlare di politica lo fa per criticare i socialisti che in questi anni hanno tentato, in mezzo a mille difficoltà, di tenere in vita un'organizzazione politica".
"Un conto infatti - continua Tognoli - è rispondere politicamente, altro conto dire che io sarei stato fuori dall'impegno politico per coltivare interessi personali. Mentre accetto tutte le critiche politiche, anche quando non le condivido, non posso tollerare che la forzata emarginazione cui sono stato costretto per undici anni venga contrabbandata come una scelta personale. Quando io affrontavo ingiusti processi, Biscardini faceva il consigliere regionale e poi il senatore (in quella campagna elettorale gli diedi un sostegno orientando a suo favore nel legnanese elettori che non avrebbero altrimenti votato l'ulivo). Non comprendo il suo livore poiché in questi anni, quando ho potuto esprimere qualche posizione politica (poche volte) non ho mai espresso giudizi sulle persone, e tanto meno nei confronti di Biscardini. Non ho aderito ad alcun 'polo' e, in diverse occasioni, ho continuato a votare socialista. Non ho aderito al partito popolare europeo, né ad altri partiti. Devo ringraziare per l'atteggiamento tenuto in tante circostanze nei miei confronti dal compagno Boselli e da molti altri dirigenti e militanti del PS. Qualche volta ho dissentito dalle scelte fatte, altre volte ho consentito, ma ho sempre nutrito nei confronti di tutti i socialisti sentimenti di amicizia. Che non cambiano".
Roma. Ps: appoggiamo Rutelli e Zingaretti
"Abbiamo deciso di appoggiare Rutelli e Zingaretti al ballottaggio perché crediamo nel dialogo, perché siamo un partito responsabile, perché siamo un partito di Sinistra". E' quanto afferma Pierluigi Sernaglia che aggiunge: "A Rutelli e Zingaretti chiediamo soltanto di fare sapere ai nostri elettori, a quei 350.000 socialisti che hanno votato il Partito Socialista, se vogliono il nostro voto. A Veltroni e Bettini di riflettere seriamente sulla scelta di esclusione fatta agli inizi della campagna elettorale. Riflettere se questa scelta ha creato realmente spazi di crescita come hanno sempre raccontato".
Grillini in precedenza aveva affermato che il "ballottaggio si gioca sul filo di lana" quindi "fanno comodo anche i miei 14mila voti. Vedremo se ci faranno la proposta di apparentamento e valuteremo la loro proposta politica. E' impensabile lasciare Roma a una destra neofascista".
Roma. Del Duce: Rutelli si conquisti voti socialisti
"Rutelli deve riconoscere l'importanza dei voti del Partito Socialista nella lotta decisiva per la difesa del centrosinistra a Roma. Un nuovo piano di edilizia popolare residenziale, l'adozione di un piano risolutivo per i problemi legati alla viabilità e l'adozione del registro delle Unioni civili sono solo alcuni punti sui quali Rutelli deve dare garanzie per conquistare i voti socialisti. I problemi della nostra città sono evidenti a tutti e non si può far finta che non esistano". E' quanto ha scritto sul suo Blog Nicola Del Duce, candidato al Comune di Roma.
Buonvicino (CS), il Comune più socialista d'Italia
Buonvicino (CS) è il Comune più socialista d'Italia con il 29,97 %, fonte ministero degli interni. Il sindaco socialista Giuseppe Greco, guida l'amministrazione da 4 anni , ed i frutti del buon lavoro si vedono.
Potenza. Salvatore: il sindaco di Lavello eletto in una lista di centrodestra
Contrariamente a quanto scritto ieri, il primo sindaco della Costituente socialista non è Antonio Annale, per la semplice reagione che è stato eletto senza il simbolo del partito e in una lista di centrodestra. La precisazione è doverosa in base a quanto sottolinea
Donato Salvatore.
"Con riferimento alla notizia apparsa sul sito del Partito e relativa alla elezione del primo sindaco della costituente socialista in Basilicata - afferma Donato Salvatore, Capolista PS alla Camera dei Deputati in Basilicata - si rende noto: che 'il sindaco socialista' è stato eletto in una lista di centrodestra senza il simbolo del PS; alla Camera la lista ha avuto solo 86 voti e che il PS ha sostenuto ufficialmente la lista sconfitta. Considero - ha concluso Salvatore - fuori dal partito gli iscritti del PS che hanno voluto e sostenuto la lista della PDL. a Lavello".
Appuntamenti
Loreto. 19 aprile ore 9.30. Comitato Promotore Ps
Sabato 19 aprile alle ore 9.30 presso l'ostello della gioventù di Loreto è convocata la riunione regionale del comitato promotore del partito socialista delle Marche.
Roma. 21 aprile ore 17.30. Incontro
Lunedì 21 aprile alle ore 17,30, presso i locali della sezione Centro Storico, viale Giotto 17, si terrà un'incontro per discutere l'esito elettorale ed il "Che fare?"
Milano. 21 aprile ore 21. Incontro
Lunedì 21 aprile alle ore 21, si terrà un incontro della Sezione Centro di Milano, via Alberto da Giussano 9, per discutere l'esito elettorale
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