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giovedì 2 giugno 2011

Intervento personale di Pieraldo Ciucchi (PSI Toscana)

“I promotori dei due referendum sull’acqua chiedono agli elettori un voto contro la privatizzazione dell’acqua. E’ una richiesta infondata pretestuosa e ingannevole. Non c’è in Italia nessuna legge che privatizza l’acqua e nessuna forza politica intende proporla. L’acqua è e resta un bene pubblico, demaniale, come pubblica è e resta la proprietà delle reti e degli impianti idrici: per questo voto due NO sui quesiti referendari sull'acqua. Gli amministratori pubblici fiorentini e toscani sanno bene quale disastro per i bilanci e gli assetti organizzativi dei loro comuni rappresenterebbe un successo dei referendum. Le donne e gli uomini di sinistra votino NO per dire no ad una sinistra conservatrice e demagoga e far prevalere finalmente una sinistra innovativa, riformista e di governo”. Lo ha detto Pieraldo Ciucchi, consigliere regionale del PSI, nel corso di una conferenza stampa tenuta a Firenze per dichiarare il suo voto, a titolo personale, “Per 2 no ai referendum sull'acqua”.“La legge di cui con i referendum si vogliono abrogare due articoli – ha spiegato Ciucchi – stabilisce che alla gestione dei servizi di raccolta, conservazione, depurazione, distribuzione dell’acqua possano partecipare capitali, tecnologie, competenze di società industriali specializzate nel settore, servizi che in caso di vittoria dei sì sarebbero gestiti direttamente ed esclusivamente dai comuni singoli o associati. La procedura della gara, che i referendari vogliono abolire, ha l’evidente obiettivo di introdurre criteri di trasparenza, di concorrenza, di efficienza e di economicità che la gestione diretta non è in grado di assicurare. Dato che gli investimenti necessari per adeguare acquedotti, fognature e depuratori sono calcolati a oltre 60 miliardi di euro – prosegue - escludere, come propongono i referendari, che una parte di tali risorse possa derivare da investimenti privati appare come una pura bestialità”.
Secondo Ciucchi, la gestione dei servizi idrici da parte di società per azioni “potrà consentire finalmente trasparenza sul costo effettivo dell’acqua, incentivo a non sprecarla, equità sociale nel pagarla”. “Con la gestione pubblica infatti – spiega ancora - una parte del costo è pagato dal consumatore e una parte grava sulla fiscalità generale (oltre la parte che storicamente è andata ad alimentare l’abnorme debito pubblico italiano). Ne consegue che nessuno sa cosa paga davvero per avere l’acqua al rubinetto di casa o dell’azienda, che chi ne consuma di più vede pagato una parte del proprio abuso o spreco dalla totalità dei cittadini contribuenti, che chi risparmia con comportamenti ambientalmente corretti viene solo in parte premiato con bollette più contenute. L’acqua è destinata a costare sempre di più perché nel futuro sarà un bene sempre più scarso e di sempre più difficile e costoso reperimento. Essenziale sarà che il costo sia pagato in modo chiaro ed equo, di più chi ne consuma di più, e che altrettanto chiari siano i criteri che assicurino alle fasce sociali più deboli l’esenzione o la riduzione delle tariffe”.
Una legge, quella attuale, che poteva essere anche migliore e potrà essere migliorata in futuro (in particolare per la parte fondamentale relativa alle autorità di regolazione, di controllo e di tutela dell’utenza), ma che rappresenta comunque “un primo punto di approdo di un lungo percorso normativo che sia in Italia sia in Europa ha visto le forze del centrosinistra italiano protagoniste attive e determinanti” e che ora rischiano di spararsi sui piedi.

lunedì 29 novembre 2010

Pieraldo Ciucchi: serve una grande riforma politica

Per i socialisti, serve un ''nuovo protagonismo dei cittadini, che torneranno a battersi per una Italia bisognosa di buona politica, capace di sottrarsi all'abbraccio mortale di gruppi d'interesse, delle corporazioni, delle vuote rappresentanze professionali e di categoria''. E, ha detto Ciucchi, ''il Psi puo' concorrere immettendovi il proprio bagaglio ideale e culturale per delineare una societa' che coniughi il valore della liberta' con il senso di responsabilita' ed il bisogno di giustizia sociale e che difenda tenacemente il diritto al lavoro, alla salute, all'istruzione''.

L'obiettivo e' quello di ricostruire un'area politica che fondi i propri valori e le proprie azioni nelle esperienze democratiche, socialiste e liberali in grado di raccogliere il consenso di milioni di elettrici ed elettori. ''Il pensiero politico ispirato ai valori del socialismo liberale - ha detto ancora Ciucchi - puo' tornare a riaccendersi se anzitutto sapremo interpretare il compito di prospettare il campo largo in cui coniugare l'affermazione di un progetto di Nuovo Riformismo con l'azione di costruzione di una Nuova Repubblica''.

Per quanto riguarda la Toscana, i socialisti sono chiamati a portare il loro contributo di idee e progetti, ''alla imprescindibile riforma del sistema politico istituzionale e di governance regionale e a tutte quelle azioni di governo necessarie a stimolare l'economia e a modellare in senso piu' moderno ed efficiente il welfare'' (fonte: adnkronos)

mercoledì 23 giugno 2010

Psi della provincia di Siena elegge i delegati

Venerdì prossimo 25 giugno i socialisti si ritroveranno per l’assemblea provinciale elettiva in vista della prossima stagione congressuale. Per tutti gli iscritti al Partito Socialista – Riformisti della provincia di Siena l’appuntamento è per le ore 17.30, presso l’Hotel Due Ponti in Viale Europa 12, poco prima del Ruffolo. All’ordine del giorno ci sarà l’elezione dei delegati in vista dell’assise regionale, oltre ad altri punti. Potranno partecipare tutti gli iscritti al partito.

lunedì 22 marzo 2010

Clamorosa vittoria dei socialisti in Francia con il 54,3 %

DICHIARAZIONE DI RICCARDO NENCINI: ORA ANCHE IN ITALIA UN NO ALL'INGIUSTA POLITICA DEL GOVERNO

"I francesi hanno detto no al loro governo, un no ad una ingiusta politica di mancate riforme, di tasse soffocanti, di diritti dei più deboli violati, di cattive amministrazioni locali: ora tocca agli italiani.
Tocca anche a noi dare un segnale politico di grande significato che faccia capire come Berlusconi sia arrivato al capolinea. Il passaggio essenziale è una forte alleanza fra tutte le componenti del centro sinistra; il programma è semplice e ripercorre le strade che Martine Aubry ha saputo battere senza paura: sono le strade del riformismo socialista, serio, competente, in grado di mantenere promesse e impegni’’.

lunedì 15 marzo 2010