AMMINISTRATIVE CONFERMANO VITALITA’ DEI SOCIALISTI, ORA SVOLTA NELLA POLITICA NAZIONALE DEL PARTITO
Dai dati delle Comunali il Ps si attesta attorno al 3,5%, ma il centrosinistra esce indebolito.
«Dal voto amministrativo si evidenzia la vitalità del socialismo toscano, che in alcune realtà si è rivelata determinante per l’affermazione dei candidati sindaci del Pd in un quadro di alleanza delle forze riformiste. Il voto socialista si presenta ovunque in Toscana come un voto utile per il governo delle amministrazioni locali di centrosinistra».È l’analisi di Pieraldo Ciucchi, segretario regionale del Ps e capogruppo in Consiglio regionale, all’indomani del voto. Un voto che per i socialisti si è rivelato dal sapore agrodolce, dal momento che al dato negativo delle Politiche (1,1%, comunque superiore al risultato nazionale) ha fatto da contraltare un’affermazione incoraggiante in molti comuni chiamati al rinnovo delle amministrazioni. Spiccano a questo proposito il 5,8% alle Provinciali di Massa Carrara, il 4,5% al comune di Massa, il 3,8% a Pisa, il 3,2% a Campi Bisenzio, determinante per l’affermazione al primo turno di Adriano Chini, il 2,4% a Viareggio. «Balzano agli occhi – spiega Ciucchi - le enormi discrepanze, in termini di voti assoluti e di percentuali, tra il voto alle politiche e quello alle amministrative che, soprattutto nei comuni più grandi, ha confermato la buona salute del Partito socialista (nonostante il risultato decisamente negativo per il Parlamento) determinando al contempo un’inversione di tendenza netta per altre forze del centrosinistra. Un altro aspetto politicamente rilevante riguarda invece l’affermazione, in vaste aree della regione, del centrodestra e l’indebolimento di un centrosinistra che da oggi deve avviare una riflessione al suo interno finalizzata al rafforzamento di un’area riformista che si ponga l’obiettivo di aggregare anche in Toscana i ceti produttivi, le nuove generazioni e tutti quei cittadini che chiedono maggiore sicurezza ed un’attenzione al territorio che concili la tutela dell’ambiente con la modernizzazione dei servizi e delle infrastrutture».
«Con questi numeri – prosegue - i socialisti risorgono rispetto al dato sconfortante delle Politiche, penalizzato dalla polarizzazione del voto verso Pd e Pdl. Si conferma una realtà che dice due cose: che il Ps è vivo e spesso determinante per l’affermazione dell’area riformista, e che fughe in avanti da parte del Pd nel voler marcare una propria autosufficienza possono rivelarsi velleitarie e nascondere brutte sorprese. Adesso – dice ancora Ciucchi - va ridefinito un quadro di alleanze con tutte le forze riformiste ed in questa direzione lavoreremo noi socialisti toscani, che già da tempo e con grande senso di responsabilità siamo impegnati in tutte le istituzioni, a partire dalla Regione, a promuovere un modello di governo fondato sullo sviluppo delle infrastrutture, sul rilancio dell’economia, sulla valorizzazione delle eccellenze, sulla semplificazione della burocrazia. «Per quanto riguarda il futuro prossimo dei socialisti italiani – conclude Ciucchi – è evidente che la Costituente socialista ha fallito gli obiettivi che si era posta e che è necessario imprimere una svolta in tempi brevissimi, con l’avvio di un nuovo corso in cui diventino protagonisti quei gruppi dirigenti regionali che in questi quindici tormentati anni hanno rappresentato il vero elemento di testimonianza e di rivendicazione della storia, dei valori e della cultura riformista e liberale del socialismo italiano. Da qui riprende il nostro cammino, per rifondare una sinistra moderna per governare una società articolata e complessa, che non si rivolga al passato ripartendo dalla falce e martello».
Tratto dal sito Socialisti di Toscana http://www.socialistitoscana.it/
Dai dati delle Comunali il Ps si attesta attorno al 3,5%, ma il centrosinistra esce indebolito.
«Dal voto amministrativo si evidenzia la vitalità del socialismo toscano, che in alcune realtà si è rivelata determinante per l’affermazione dei candidati sindaci del Pd in un quadro di alleanza delle forze riformiste. Il voto socialista si presenta ovunque in Toscana come un voto utile per il governo delle amministrazioni locali di centrosinistra».È l’analisi di Pieraldo Ciucchi, segretario regionale del Ps e capogruppo in Consiglio regionale, all’indomani del voto. Un voto che per i socialisti si è rivelato dal sapore agrodolce, dal momento che al dato negativo delle Politiche (1,1%, comunque superiore al risultato nazionale) ha fatto da contraltare un’affermazione incoraggiante in molti comuni chiamati al rinnovo delle amministrazioni. Spiccano a questo proposito il 5,8% alle Provinciali di Massa Carrara, il 4,5% al comune di Massa, il 3,8% a Pisa, il 3,2% a Campi Bisenzio, determinante per l’affermazione al primo turno di Adriano Chini, il 2,4% a Viareggio. «Balzano agli occhi – spiega Ciucchi - le enormi discrepanze, in termini di voti assoluti e di percentuali, tra il voto alle politiche e quello alle amministrative che, soprattutto nei comuni più grandi, ha confermato la buona salute del Partito socialista (nonostante il risultato decisamente negativo per il Parlamento) determinando al contempo un’inversione di tendenza netta per altre forze del centrosinistra. Un altro aspetto politicamente rilevante riguarda invece l’affermazione, in vaste aree della regione, del centrodestra e l’indebolimento di un centrosinistra che da oggi deve avviare una riflessione al suo interno finalizzata al rafforzamento di un’area riformista che si ponga l’obiettivo di aggregare anche in Toscana i ceti produttivi, le nuove generazioni e tutti quei cittadini che chiedono maggiore sicurezza ed un’attenzione al territorio che concili la tutela dell’ambiente con la modernizzazione dei servizi e delle infrastrutture».
«Con questi numeri – prosegue - i socialisti risorgono rispetto al dato sconfortante delle Politiche, penalizzato dalla polarizzazione del voto verso Pd e Pdl. Si conferma una realtà che dice due cose: che il Ps è vivo e spesso determinante per l’affermazione dell’area riformista, e che fughe in avanti da parte del Pd nel voler marcare una propria autosufficienza possono rivelarsi velleitarie e nascondere brutte sorprese. Adesso – dice ancora Ciucchi - va ridefinito un quadro di alleanze con tutte le forze riformiste ed in questa direzione lavoreremo noi socialisti toscani, che già da tempo e con grande senso di responsabilità siamo impegnati in tutte le istituzioni, a partire dalla Regione, a promuovere un modello di governo fondato sullo sviluppo delle infrastrutture, sul rilancio dell’economia, sulla valorizzazione delle eccellenze, sulla semplificazione della burocrazia. «Per quanto riguarda il futuro prossimo dei socialisti italiani – conclude Ciucchi – è evidente che la Costituente socialista ha fallito gli obiettivi che si era posta e che è necessario imprimere una svolta in tempi brevissimi, con l’avvio di un nuovo corso in cui diventino protagonisti quei gruppi dirigenti regionali che in questi quindici tormentati anni hanno rappresentato il vero elemento di testimonianza e di rivendicazione della storia, dei valori e della cultura riformista e liberale del socialismo italiano. Da qui riprende il nostro cammino, per rifondare una sinistra moderna per governare una società articolata e complessa, che non si rivolga al passato ripartendo dalla falce e martello».
Tratto dal sito Socialisti di Toscana http://www.socialistitoscana.it/
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