NEWSLETTER DEL 16 APRILE 2008
Elezioni, buoni i risultati dei socialisti alle amministrative
Nigra: un segnale di grande vitalità
"Nonostante Veltroni i socialisti non sono scomparsi" Lo afferma Alberto Nigra, responsabile della Comunicazione del Partito socialista analizzando i dati delle amministrative. In particolare alle provinciali c'è da segnalare il 6,5% di Foggia contro il 3,5 delle politiche; il 5,8 di Massa Carrara contro il 2,3% e il 4,8 di Benevento contro l'1,2 %. Per quanto riguarda i comuni, tra gli altri, segnaliamo il risultato di Brescia, dove la lista del candidato sindaco Laura Castelletti ha preso il 6,7% mentre alle politiche il risultato è stato solo dello 0, 54; di Pescara dove il Ps ha preso il 2,9% contro lo 0,8%; di Pisa con il 3,9% contro l'1% delle politiche, di Asti con il 2,6 contro lo 0,5. Nei comuni superiori ai 15.000 abitanti c'è da segnalare il caso eclatante di Casoria, dove il candidato sindaco socialista Tommaso Casillo è andato al ballottaggio e il Ps ha preso il 22,5% con oltre 10.000 voti contro il 2,82% delle politiche; di Afragola con il 4,3 a fronte dello 0,86; di San Giovanni Rotondo 4,8% contro l' 1,16; di Orbassano 7,4% contro l'1,8%; Ivrea 4,1% contro l'1,5; di Ferentino 5,8 contro il 3,1; di Sant Elpido a Mare 3,2 contro 0,6. Sono risultati - prosegue l'esponente socialista - che evidenziano il radicamento territoriale, la popolarità dei nostri candidati, in presenza di una legge elettorale che consente di esprimere le preferenze, la logica delle alleanze che premia le forze coalizzate e non la scelta di parte esercitata dal Pd, accompagnata dalla truffaldina campagna sul voto utile, rivelatosi poi inutile, architettata da Veltroni, che ha ottenuto l'unico risultato di far vincere clamorosamente Berlusconi. Il Congresso del Partito socialista - conclude Nigra - dovrà riflettere con estrema attenzione su questi risultati, valorizzarli nella formazione del gruppo dirigente e ricostruire una presenza a partire da questo segnale positivo".
Italiani all'estero, risultati ben diversi dalle politiche
Cefisi: i socialisti ci sono
"I socialisti non sono scomparsi ed è ragionevole ritenere che una gran parte in Italia abbia votato Veltroni, perché onestamente preoccupata di esprimere un 'voto utile'. Lo ha dichiarato il coordinatore della campagna socialista all'estero, Luca Cefisi, registrando come i dati del PS nella circoscrizione Estero siano di valore triplo rispetto a quelli in Italia. "Abbiamo registrato un'onestà d'intenti di decine di migliaia di nostri compagni ingannati dalle bugie del PD, e personalmente di Veltroni, che ha dichiarato di essere 'quasi' vicino a battere Berlusconi, pur sapendo perfettamente che si stava preparando una sconfitta epocale per tutto il centrosinistra. Molti nostri elettori sono stati così convinti dalla spaventosa fanfara mediatica in nome del 'voto utile'. Una prova di questo è nel risultato tra gli italiani all'estero, dove il diverso sistema elettorale ha fatto sì che gli elettori socialisti si siano orientati senza timori verso il loro naturale partito di riferimento. Un'altra prova è nel risultato delle elezioni locali, comunali e provinciali di questi stessi giorni, che danno risultati per il Ps ben diversi da quelli delle politiche. Il risultato nella Circoscrizione Estero, benché non abbia portato eletti socialisti in Parlamento, ha indicato un seguito socialista consistente. Liste preparate in pochi giorni e senza sufficiente supporto finanziario - conclude Cefisi - con pochissime risorse organizzative, portate avanti con il volontariato, di fronte a campagne miliardarie condotte dagli avversari, hanno conseguito, tra l'altro, l'8% in Francia, quasi il 7% in Belgio e Spagna, 4% in Argentina, 5,7% in Uruguay".
Craxi: risultato significativo
"Gli italiani residenti all'estero assegnano al Partito socialista - afferma Bobo Craxi - un saldo molto onorevole e significativo. Ciò significa che i nostri connazionali nel mondo comprendono l'importanza dell'esistenza del Partito socialista nel nostro Paese. Si tratta di un dato che segnala una grande maturità, anche se purtroppo reso inutile da una legge elettorale ingiusta ed ingannevole".
De Michelis: riflettere sulla debacle
"Il risultato elettorale consegna all'Italia un panorama politico totalmente nuovo, di cui vedremo gli effetti sul governo concreto del Paese. Personalmente dubito che tale risultato rappresenti una scelta definitiva degli italiani nei confronti di un sistema bipartitico. In realtà il drenaggio a favore delle due maggiori coalizioni è stato più la conseguenza di una legge elettorale che, caso unico al mondo, prevede quella vera e propria anomalia democratica che è rappresentata dal premio di maggioranza". Lo afferma Gianni De Michelis per il quale "il cambiamento è avvenuto e che, anche se i suoi effetti non possono essere ritenuti irreversibili, con essi bisognerà fare i conti durante quella che si caratterizzerà come una vera e propria fase di transizione verso una nuova normalità politica per il nostro Paese".
"In questa prospettiva ai socialisti, e soprattutto al gruppo dirigente che si è assunto la responsabilità di guidare il processo che abbiamo voluto definire Costituente, corre l'obbligo di riflettere sulle ragioni che hanno portato alla debacle elettorale. La verità è che il Partito socialista e Boselli non hanno saputo lanciare nessun messaggio convincente e credibile agli elettori che fornisse loro una buona ragione per resistere al richiamo del voto utile e per mantenere la preferenza a una forza che dichiarava la sua esplicita identità socialista. L'unico messaggio è stato quello del laicismo, ancorché declinato in forme tali da allontanare più consensi di quelli che avvicinava. Inoltre abbiamo pagato il prezzo di una transizione incompiuta tra lo Sdi e il Nuovo Partito socialista.
Il primo proposito, ora, è quello di non arrendersi, avendo avviato un progetto di costruzione del nuovo partito, che non si sottrarrà alla sfida delle ulteriori verifiche del 2009 e del 2010. Questo implica la definitiva archiviazione delle identità da cui è nata la Costituente, nessuna delle quali è in grado di reggere al terremoto politico risultante dalle elezioni. Tutto ciò inoltre dovrà accompagnarsi a un forte rinnovamento del gruppo dirigente e alla contemporanea messa a punto di un credibile messaggio politico, accompagnato dalla chiara individuazione di un percorso che permetta di cogliere le crepe che si apriranno nello schema di quel bipartitismo che e' stato messo fortemente in dubbio dagli stessi elettori".
I socialisti nel territorio
Milano. Caputo: passare dagli slogan elettorali ai fatti
"Le elezioni - afferma Roberto Caputo - sono ormai finite e non si può continuare all'infinito con gli slogan elettorali. Il problema della sicurezza è serio e non può essere risolto in una gara a chi la spara più grossa, a chi propone le soluzioni più estreme. L'emergenza Rom riguarda tutta l'Europa e l'Italia ha sbagliato a non attuare la moratoria come hanno fatto altri paesi. In questo modo è diventata il ricettacolo di tutti i Rom che vengono rifiutati dalle altre nazioni e che vengono spinti fuori dalla Romania dalle stesse autorità rumene. Oltre agli sgomberi, quindi, bisogna pensare ora anche a una politica di rimpatri, perché il numero di Rom presente sul territorio di Milano è diventato insostenibile e il Governo nazionale deve intervenire diplomaticamente con la Romania per mettere un freno a questo fenomeno".
Bologna. Grillini: sinistra, risorgi con me nel 2009
"Risorgete con me, nel 2009". Franco Grillini lancia questo messaggio alla Sinistra arcobaleno di Bologna uscita con le ossa rotte dalle elezioni. Il candidato socialista spera infatti che Prc, Verdi, Pdci, Sd e Cantiere convergano sulla sua candidatura a sindaco "che comunque ci sarà, sostenuta da una lista socialista e da una lista civica a cui riprenderò a lavorare nei prossimi giorni".
Insomma, Grillini non desiste, anzi, rilancia: "A Roma ho fatto uno strepitoso allenamento; ho fatto una campagna elettorale kamikaze, a mani nude, ma sono decisivo per il ballottaggio. Ho preso 14 mila preferenze, i socialisti hanno lo 0,4% nel dato della Camera a Roma, io raddoppio; oggi 96 testate giornalistiche mi citano: non ho mai avuto tanto successo, non ho mai avuto tanto potere contrattuale, sto solo aspettando che qualcuno mi chiami" per il ballottaggio tra Rutelli e Alemanno. Ma, intanto, il pensiero corre anche a Bologna: Grillini conferma di volersi candidare e il dato elettorale di due giorni fa non lo spaventa. "Adesso che so cosa significa candidarsi a sindaco, cosa volete che sia farlo a Bologna? Farò la lista civica, poi si aprirà una trattativa con la sinistra. D'altronde il Pd, ora che ha il 49%, vorrà andare da solo. E poi dove lo mette Cofferati?". Insomma, lo spazio per una candidatura a sinistra del Pd c'è, secondo Grillini. Anche senza l'Arcobaleno. "La sinistra, secondo me, deve presentarsi unita, ma ognuno con il proprio simbolo".
"Se sono importante per il ballottaggio a Roma figuriamoci nella mia città", insiste Grillini. Il voto delle politiche non c'entra, le elezioni amministrative sono cose diverse, soprattutto in una città come Bologna. E poi deve passare un anno: in tre mesi è cambiato un mondo, figuriamoci cosa può succedere in un anno che vedrà il Pd, stando a quel che sentiamo in questi giorni, andare all'inciucio con Berlusconi...".
Dunque, alla sinistra che si lecca le ferite "dico: Risorgete con me". E in attesa di risposte e segnali, a loro ricorda che comunque una lista "Grillini sindaco" ci sarà e sfoggia il risultato romano: da solo "ho fatto campagna senza spendere un soldo e ho preso più voti di Baccini che ha speso una follia; ho preso più voti dei Radicali e delle liste di Rutelli messe insieme".
Imperia. Gradi: voltiamo pagina
"La forza reale del Partito Socialista - afferma il segretario provinciale Mauro Gradi - è quella riportata nei collegi esteri (3,1 %) e confermata alle contestuali elezioni amministrative: oltre il 3 % di media nazionale. La stessa percentuale conseguita alle ultime elezioni provinciali di Imperia (3,0 %).
Archiviate le aspre polemiche che hanno accompagnato la competizione elettorale nell'ambito dell'ex Unione e al di là dei numeri che nel nostro caso, come in quello di Bertinotti, hanno espresso un risultato drogato dall'uragano veltrusconiano del voto utile, se il grande sconfitto, cioè, Walter Veltroni, riconoscesse di aver sbagliato, dovremmo tutti quanti voltare pagina e ricostruire, in questo paese, una coalizione di Centro-Sinistra rinnovata e semplificata a tre anime: PD, Partito Socialista-Radicali Italiani, Sinistra Arcobaleno. Un nuovo Centro-Sinistra che, in prospettiva, traguardi ad un unico soggetto che non può essere l'attuale PD ma potrebbe trovare una sintesi in un moderno e allargato PSE. Se questo non avvenisse e Veltroni permanesse nella sua logica perdente del 'vado da solo', i socialisti, anche in Liguria, si coalizzeranno con chi condividerà un progetto riformista dalla parte delle persone più deboli e bisognose".
Roma. Antinucci: decisione sui ballottaggi nei prossimi giorni
"Il Partito socialista - afferma Rapisardo Antinucci - si riunirà nei prossimi giorni per valutare l'atteggiamento da tenere in vista dei ballottaggi per il comune e la provincia di Roma''.
Roma. Sernaglia: meglio un papalino che un post-fascista
"Sicuramente come socialisti e uomini di Sinistra, di una sinistra non rappresentata in Parlamento, alla guida del Governo di Roma preferiamo un papalino a un post- fascista". Lo ha affermato Pierluigi Sernaglia, sulla possibilità di apparentamento con il candidato sindaco di Roma del Pd, Francesco Rutelli, per il ballottaggio al Comune di Roma.
Come spiega Sernaglia, "siamo in attesa delle decisioni degli organi di partito, fino ad adesso non è stata presa nessuna decisione in merito".
Cagliari. Fs, Caligaris: intervenga Berlusconi per garantire traffico merci
"Un grave, preoccupante, silenzio è calato sulla decisione di Trenitalia, confermata dall'amministratore delegato Vincenzo Soprano, di mettere fine a partire dal 30 giugno alla linea Golfo Aranci-Civitavecchia che garantiva il trasporto merci su ferrovia tra la Sardegna e il Continente. Il Governo Berlusconi dovrà tempestivamente intervenire per evitare che la decisione assunta dalle Ferrovie dello Stato assesti un colpo mortale alla continuità territoriale del traffico merci indispensabile per l'economia isolana". Lo afferma Maria Grazia Caligaris che ha chiesto al Ministero dei trasporti un'inchiesta ed alle magistrature contabile e ordinaria un'indagine sulle responsabilità che hanno provocato la situazione di degrado degli scali merci e il grave deficit di bilancio. "E' indispensabile - sostiene la consigliera regionale socialista - accertare le eventuali speculazioni edilizie e chi trarrà vantaggio dalla soppressione del traffico merci su strada ferrata dopo gli ingenti stanziamenti pubblici".
"A prescindere dalle responsabilità della Regione sul mancato sviluppo del piano regionale per le merci all'interno di quello generale dei trasporti, il Governo nazionale - sottolinea Caligaris - non può ignorare le drammatiche conseguenze che la decisione della divisione Cargo di Trenitalia (Gruppo Ferrovie dello Stato) avrà sull'economia della Sardegna. I posti di lavoro a rischio, diretti, sono oltre 600 tra gli operai delle società Keller e Convesa e quelli impegnati nel collegamento marittimo e ferroviario e molte altre centinaia sono quelli nell'indotto. Senza poi contare i costi sull'aumento delle merci e delle materie prime che dovranno necessariamente viaggiare sui mezzi gommati e quelli all'ambiente e alla viabilità per il considerevole aumento di TIR e di camion sulle strade dell'isola. Costi che si ripercuoteranno sui consumatori che vedranno lievitare i prezzi dei prodotti".
"L'amministratore delegato di Trenitalia, nel comunicare ai sindacati i dati di bilancio - a fronte di 9.182 milioni di valore della produzione, 26.412 di costo complessivo - ha detto che non vi è alcuna alternativa alla chiusura del collegamento marittimo e allo smantellamento del traffico merci, senza alcun accenno alle responsabilità di mancati investimenti per nuove navi traghetto. "Non ha affatto tenuto conto - precisa la consigliera regionale socialista - che il servizio, oltre ad essere migliorato per ridurre il disavanzo, è indispensabile alla continuità territoriale per una regione insulare ed i costi vanno suddivisi sull'intero settore merci nazionali. Evidentemente anche i manager di Trenitalia pensano ai conti economici con tagli facili, al trasferimento dello scalo merci da Civitavecchia a Livorno senza proporre alternative serie per migliorare un servizio, quello merci su ferrovia, che in Europa viene preferito al traffico su mezzi gommati".
"Non ha altresì considerato la capacità di lotta e di resistenza dei lavoratori e delle popolazioni dell'isola in difesa - conclude Caligaris - di un diritto che non può essere ignorato. La Giunta ed il Consiglio regionale devono porre il problema del traffico merci ferroviario al primo posto degli argomenti da discutere alla ripresa dei lavori dell'Assemblea dopo l'eccessiva pausa per l'appuntamento elettorale".
Appuntamenti
Roma. 21 aprile ore 17.30. Incontro
Lunedì 21 aprile alle ore 17,30, presso i locali della sezione Centro Storico, viale Giotto 17, si terrà un'incontro per discutere l'esito elettorale ed il "Che fare?"
Firenze. 17 aprile ore 12.30. Ciucchi. Conferenza stampa
Giovedì 17 aprile ore 12,30 presso il Gruppo Ps in Consiglio regionale della Toscana Via Cavour 4, III piano, conferenza stampa: ""I socialisti risorgono alle amministrative: l'analisi del voto del 13 e 14 aprile in Toscana, il quadro futuro delle alleanze e le prospettive del Ps". Interviene Pieraldo Ciucchi.
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