NEWSLETTER DEL 22 FEBBRAIO 2008
Il segretario del Pd è nervoso e passa agli insulti
Boselli: Veltroni delegittima e falsifica, metodo molto molto vecchio
Di fronte a una posizione coerente e chiara, Veltroni risponde però con insultando, un segnale evidente di preoccupazione che si aggiunge alle cattive previsioni del risultato elettorale del 13 aprile. Un metodo che ricorda quelli del più vetero comunismo, cui pure l'ex sindaco di Roma dice di non aver mai appartenuto. Dice lui. Il segretario del Pd usa parole pesanti nei confronti di Boselli durante la registrazione della puntata di 'Tv7' in onda su Rai Uno. "Loro si sono candidati in questi anni in Parlamento con tutti i camuffamenti immaginabili, col Girasole insieme ai Verdi, i Radicali nella Rosa nel pugno... L'unica volta che gli chiediamo far parte di un grande soggetto riformista, loro si rifiutano". Soprattutto, "la cosa che mi ha più colpito è che poi siano andati a bussare una volta alla Sinistra arcobaleno e un'altra volta da Casini nel tentativo di avere una partecipazione alle loro liste, peraltro con risultati non positivi".
"Non ho bussato a nessuna porta, né a quella di Bertinotti, né a quella di Casini. E Veltroni lo sa bene, perché non ho bussato nemmeno alla sua", replica a tambur battente Boselli. "Invece di esaminare la questione socialista per quella che è, Veltroni getta discredito, delegittima e falsifica le nostre posizioni. Questo non è il nuovo, ma un metodo molto molto vecchio".
A stretto giro segue sulle agenzie anche la replica di Alberto Nigra. "Le parole di Veltroni denotano il nervosismo di chi sapendo di aver perso le elezioni, a questo punto, vuole solo camuffare la sconfitta raccattando qualche voto in piu' alla propria lista al Partito Democratico, dopo aver detto tutto e fatto il contrario di tutto, non resta che schizzare veleno e prodursi in miserabili tentativi e invettive per deligittimare il Partito Socialista. Siamo indignati della campagna del PD contro i Socialisti: forse Veltroni non conosce il significato politico della parola coerenza e per questo si scaglia contro Enrico Boselli e Gavino Angius. Forse non si aspettava che, al contrario di altri, avremmo rifiutato posti e prebende e non avremmo rinunciato a una battaglia per far valere le ragioni del socialismo in Italia, come in Europa, cioe' a quel campo di forze a cui il PD ha rinunciato. Il Partito Socialista vuole difendere le irrinunciabili ragioni di giustizia sociali, di dignita' umana, di pace e di liberta' degli italiani. Siamo consapevoli - conclude Nigra - della difficolta' che questo comportera'. Andremo con il nostro simbolo alle elezioni e chiederemo agli elettori di rispondere con il loro voto a questa campagna che tenta di cancellare dal nostro Paese, il Partito Socialista".
Senza sbavature anche la posizione degli altri esponenti del partito. Gianni De Michelis aggiunge: "Noi eravamo anche disponibili all'apparentamento con il Partito Democratico sulla base di quello che Veltroni aveva detto, cioè che quando si è d'accordo su un programma si può fare una battaglia assieme. Ci hanno posto, invece, una condizione impossibile.
Ci hanno proposto non l'apparentamento con forze politiche diverse, con simboli diversi, con identità diverse, ma una fusione, un'entrata di alcuni socialisti nelle liste del Partito Democratico. Se avessimo voluto fare questo lo avremmo fatto un anno fa - spiega De Michelis - quando invece proprio la decisione della nascita del Pd ha spinto i socialisti a rimettersi insieme e a dare vita a quello che in queste elezioni si ripresenterà come il Partito Socialista. D'altra parte poi - continua De Michelis - si è vista tutta la strumentalizzazione della posizione di Veltroni e del Partito Democratico che, dopo aver detto andiamo da soli, dopo aver detto di no a noi, ha detto di sì a Di Pietro". Da qui la decisione dei socialisti di andare da soli al voto, accettando anche 'il rischio'.
Perché è vero, forse, che il Pd prenderà più voti di noi - dice De Michelis - e noi forse rischiamo di non prendere il 4%, però la nostra identità politica è molto forte, la nostra collocazione europea è netta, mentre la loro identità politica è debolissima, come si vede già dalle cosiddette dichiarazioni programmatiche di questi giorni, e la loro collocazione europea è totalmente confusa".
Sui rapporti socialisti-Pd, dal suo blog, interviene in agro-dolce anche Bobo Craxi: "A Veltroni mi piacerebbe rivolgere le sue stesse parole: 'Non si interrompe un'emozione'. E il socialismo italiano continua ad esserlo per migliaia di uomini e donne, in questo Paese, da piu' di cent'anni".
Lo scontro con Veltroni ha fatto passare in secondo piano l'ennesimo appello di Piero Fassino - forse alla ricerca di orecchie compiacenti - che questa mattina, da Telelombardia, era tornato a chiedere ai socialisti di entrare nelle liste del Pd mentre Boselli, rispondeva su Canale 5 alle domande del direttore di Panorama, Maurizio Belpietro.
"Il Pd - afferma - ha scelto Di Pietro dopo aver detto di voler correre da solo. E' una scelta per i socialisti incomprensibile, perche' a noi hanno detto che dovevamo scioglierci ed entrare nelle liste del Pd come i radicali o come quelli che un tempo si chiamavano gli indipendenti di sinistra". I socialisti decideranno l'1 e il 2 marzo il nome del loro candidato premier, che quasi certamente sara' comunque proprio Boselli: "Ritengo - rileva il leader del Ps - che un partito socialista sia utile all'Italia e la decisione sulla sua sopravvivenza dovra' venire dagli elettori e non da Veltroni. Non siamo impauriti e porteremo il simbolo del Ps nella campagna elettorale. Spero che gli italiani ci capiscano e ci sostengano. Quando si crede nei propri principi e nelle proprie idee bisogna avere il coraggio di condurre le battaglie".
Così Boselli mentre Lanfranco Turci più tardi rispondeva all'ex segretario dei Ds. "Ci sono due cose che sfuggono a Fassino. La prima e' che il Partito Socialista pur con le difficolta' della base di partenza, e' portatrice di un progetto diverso da quello del PD per costruire in Italia una forza di governi socialista, laica e liberale come quelle del socialismo europeo. Oggi lo si vede piu' chiaramente sui temi dei diritti civili e della laicita', ma la sfida riguardera' anche la riforma del welfare, la pubblica amministrazione, la giustizia e la valorizzazione del merito nelle scuola e nell'universita'". "La seconda - conclude Turci - e' che, se anche il suo appello dovesse trovare qualche dirigente socialista disposto a entrare nelle liste del PD, dovrebbe comunque fare i conti con un simbolo e una lista socialista autonoma e soprattutto con gli elettori socialisti decisi a difendere il loro ruolo e le loro idee".
Battilocchio: i Socialisti andranno da soli, è certezza
"Nel toto candidature in atto all'interno del panorama politico italiano, credo che ci sia una cosa certa: i socialisti saranno presenti con il proprio simbolo alle prossime elezioni politiche, in qualsiasi caso. Quindi da soli o in un eventuale apparentamento con il Partito Democratico". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio. "La nostra posizione - aggiunge Battilocchio - è chiara dal giorno in cui si è parlato di elezioni anticipate, e Boselli lo ha dichiarato anche nelle ultime ore: non ci scioglieremo nel Pd. E' ora di rompere gli ormeggi: è ora che la nave socialista prenda il largo".
Giustizia, improponibile il ripristino dell'immunità parlamentare
Buemi: il problema non è proteggere qualcuno ma avere una giustizia efficiente e tempestiva
"Il ripristino dell'immunità parlamentare come vorrebbe la PDL è improponibile, mentre per l'esperienza che abbiamo avuto in questi anni sarebbe utile al contrario una riflessione seria sulla eventuale abolizione dell'art.68 della Costituzione, oggi ormai solo bersaglio di polemiche ingiustificate ma furenti e ripetute contro la classe politica. Il problema di oggi - afferma Enrico Buemi , capogruppo dei socialisti in Commissione Giustizia - non è quello di proteggere qualcuno da una giusta azione giudiziaria, ma al contrario cosa si può fare per avere una giustizia tempestiva, efficiente ed un giudice di cui ci si può fidare perché veramente imparziale".
Kosovo, un errore del governo riconoscere l'indipendenza
Angius: Pace a rischio nei Balcani. Determinato un pericoloso precedente
"Nei Balcani è a rischio una spirale di guerra. La decisione di riconoscere l'indipendenza del Kosovo, assunta dal governo italiano, insieme ad altri governi europei, è stata un errore". Lo afferma il Vice Presidente del Senato ed esponente del Ps, Gavino Angius.
"Il Kosovo - prosegue Angius - ha proclamato unilateralmente la propria indipendenza in aperta violazione delle norme consuetudinarie del diritto internazionale. Infatti ciò è avvenuto senza alcun pronunciamento delle Nazioni Unite. Altra cosa - aggiunge - era ed è il sostegno politico, amministrativo e militare all'autonomia del Kosovo. Questo gesto rischia di incrinare seriamente i rapporti bilaterali con la Serbia il cui ruolo resta decisivo per la stabilizzazione e la Pace dei Balcani. Si è così determinato - conclude - un pericoloso precedente per tutti quei movimenti separatisti che attraversano il vecchio continente".
Craxi: riparta il dialogo tra Belgrado e Pristina
"Penso che l'Italia abbia scelto di condividere, assieme ad altri Paesi amici ed alleati, la strada del riconoscimento del Kosovo in considerazione degli enormi sforzi che la Comunità internazionale, Nazioni Unite in testa, ha compiuto per garantire sicurezza e stabilità in un'area geografica e politica uscita divisa e martoriata dall'esplosione della Federazione Jugoslava".
Lo afferma il sottosegretario agli affari estrei Vittorio Craxi per il quale "la questione kosovara si è sempre presentata come la più difficile e complessa per le profonde implicazioni etniche e storiche che essa conteneva. Il piano Athissari, sul quale vi era un'ampia convergenza politico-diplomatica, ha dovuto cedere il passo al precipitare degli eventi, intorno ai quali ritengo che, alla fine, prevarrà il senso di responsabilità e la consapevolezza che un ritorno al passato, cioè all'esistenza di un protettorato serbo in una provincia a maggioranza albanese, sia assai difficile e che si faccia strada un nuovo ed utile dialogo fra Belgrado e Pristina attraverso l'ausilio dell'Europa, la quale sta facendo sino in fondo la sua parte".
"E' necessario garantire e tutelare le minoranze serbe presenti sul territorio e riaprire nei confronti di Belgrado un dialogo fecondo, che l'Italia non ha mai smarrito, anche nei momenti più difficili. La Serbia è una nazione tradizionalmente amica dell'Italia. Pertanto, il mio auspicio è che la questione della provincia kosovara non metta in discussione questi sinceri ed antichi rapporti d'amicizia".
I socialisti nel territorio
Ravenna. Voto utile? Quello ai Socialisti
Giovedì 21 febbraio, il Coordinamento provinciale del Partito Socialista di Ravenna ha esaminato i temi organizzativi e politici posti dall'imminente campagna elettorale. Constato il buon esito della prima fase della campagna di adesione al rinato Partito Socialista, conclusasi il 15 febbraio con il 25% di iscritti in più rispetto a tutto il 2007, il Coordinamento ha nominato un comitato elettorale composto da Alessandro Conti, Maurizio Miserocchi e Silvio Piraccini come addetto stampa, ed ha formulato alcune prime indicazioni di candidati locali nelle liste del Partito per la Camera e per il Senato; il Coordinamento ha inoltre approvato un programma di iniziative pubbliche, di stampe e di pubblicazioni per promuovere le idee e i programmi socialisti.
A conclusione dei lavori del Coordinamento, il Segretario Lorenzo Corelli ha riassunto l'opinione politica unanime emersa dalla riunione:
"Forte è la nostra convinzione che, nel centro sinistra, il voto più 'utile' per i socialisti riformisti, i laici, i liberal-democratici, i repubblicani e i radicali sia quello al Partito Socialista; faremo perciò di tutto perché nelle nostre liste siano presenti personalità che rappresentano appieno questi valori e queste idealità. Non ci dispiacerebbe perciò che a guidare le liste del Partito Socialista fosse una personalità prestigiosa del mondo laico, socialista e del lavoro, come il segretario della UIL Luigi Angeletti. Circa i nostri rapporti con gli altri due Partiti del centro sinistra, diciamo che la 'cosa-rossa/sinistra-arcobaleno' non appartiene alla tradizione socialista riformista e che ci pare un po' fuori dai tempi un connubio fra (ex) comunisti e verdi-duri-e-puri; ma non potevamo neppure confonderci con il Partito Democratico dagli incerti connotati: nè socialista, nè democristiano, né liberale, né laico. Non ci saremmo però aspettati che, come unico alleato, il PD avesse preferito Di Pietro ai socialisti, e che i radicali avrebbero pattuito posti e poltrone entrando direttamente nel PD. Dunque, di quale voto utile si parla, senza l'alleanza potenzialmente vincente e più ovvia, fra Democratici e Socialisti, se non che ognuno voti per il proprio Partito?"
Roma. Unioni civili, Grillini: bocciatura del registro resta una ferita grave
"Sottoscrivo l'appello di Arcigay Roma ai candidati sindaco della città. La bocciatura del registro delle unioni civili a Roma è una ferita grave per la comunità gay romana anche perché proprio il Pd ha votato, con la destra, contro le coppie omosessuali e contro quelli conviventi. Per questo mi impegnerò sia per l'istituzione di un registro delle unioni civili, ma anche per la pedonalizzazione della gay street".
Lo dice in una nota Franco Grillini, deputato socialista e candidato a sindaco di Roma.
Grillini ricorda poi "che non basta dichiarare la solidarietà per un attentato incendiario che ha colpito e spaventato la comunità gay, come quello di via San Giovanni Laterano, ma è necessaria la propria presenza per testimoniare la propria ferma distanza da atti così vili e la propria vicinanza alla minoranza gay. Proprio per questo sarò presente al sit-in".
Nella città di Roma i problemi per la comunità glbt devono essere affrontati complessivamente, continua Grillini, "oltre al registro per le unioni civili e alla formalizzazione della gay street, è necessario dar vita ad un osservatorio sui diritti delle persone lgbt a Roma - conclude - favorendo l'incentivazione dei servizi rivolti alla popolazione lgbt".
Palermo. Lombardo: il nostro appoggio alla Finocchiaro non è scontato
"In tempi non sospetti abbiamo proposto alle forze della sinistra siciliana di costruire insieme un soggetto politico di sinistra, socialista, autonomo ed autonomista. Oggi, ancora una volta, il centro-sinistra siciliano lavora per perdere. Il PD e la Sinistra Arcobaleno sono unitariamente impegnati più a spartirsi il bottino (34 deputati) della minoranza, che a creare condizioni che possano determinare i presupposti per vincere".
Lo afferma Turi Lombardo componente del comitato direttivo nazionale del Partito Socialista.
Solo così si può spiegare l'atteggiamento che il PD e la Sinistra Arcobaleno hanno nei confronti dei Socialisti. In particolare la c.d. 'Cosa Rossa' rifiuta pregiudizialmente qualsiasi forma di confronto con i Socialisti, considerandoli inquinanti della loro purezza; parallelamente il PD si dichiara disponibile a concedere ai Socialisti la possibilità di fare i portatori d'acqua per garantire la corsa dei suoi 'campioni' predestinati alla vittoria. Ci dispiace per Anna Finocchiaro alla quale va, con convinzione, il nostro apprezzamento politico ma, se si continua così, non si va da nessuna parte. Chi si illude che il voto dei Socialisti sia un voto scontato commette un tragico errore. O si creano le condizioni della pari dignità e della pari opportunità, che consentano ai Socialisti di poter concorrere realmente al formarsi di una rappresentanza plurale della sinistra siciliana, o i Socialisti ricercheranno, con determinazione, una diversa via per l'affermazione del loro diritto alla rappresentanza democratica. I Socialisti auspicano che il PD e la Sinistra Arcobaleno, nell'interesse della Sicilia, vogliano rivedere il loro atteggiamento per tentare di portare, insieme, la sinistra al governo della Regione. In caso contrario, i Socialisti si muoveranno autonomamente per determinare l'elezione di propri rappresentanti e per assicurare finalmente, all'ARS, una opposizione di sinistra".
WEB T V
Aggiunti nuovi video su Youtube Vicenza. 23 febbraio. Gazebo socialista San Pietro in Guarano (CS) 23 febbraio. Giovani in tour Sassari. 23 febbraio ore 17. Mosca. Congresso Provinciale FGS. Cairo Montenotte (Savona). 23 febbraio ore 9.30. Lo sviluppo della valle Bormida San Giovanni Suergiu. 23 febbraio ore 16. Casula, Caligaris. Costituente Socialista Roma 24 febbraio ore 10. Manifestazione. Enrico Boselli Guardiagrele (CH). 24 febbraio ore 9.30. "Le ragioni del socialismo europeo, riformista e laico" San Bartolomeo in Galdo (BN). 24 febbraio. Dato, Di Gioia. "Il Socialismo motore del riformismo italiano". Polignano a Mare (Ba). 24 febbraio. ore 10. Manifestazione Boville Ernica (FR). 28 febbraio. Dato, Labellarte, Schietroma. "Il Socialismo motore del riformismo italiano". Napoli. 3 marzo ore 17. "Riformismo e laicità nell'Italia di oggi". Barbieri Siena. 4 marzo ore 17.30. "L'economia a Siena: prospettive di sviluppo" Sassari. 8 marzo. Dibattito sul ruolo delle donne www.partitosocialista.it
clicca qui per vederli: Youtube/PartitoSocialistaPS
Appuntamenti
Sabato 23 febbraio dalle ore 15 alle ore 19, in piazza Matteotti gazebo del Partito Socialista per informazioni sulle primarie del 2 marzo e sulle elezioni amministrative del 13 e 14 aprile.
Sabato 23 febbraio presso la Sala Consiliare Giovani in tour.
Sabato 23 febbraio alle ore 17, presso la Federazione Provinciale di Viale Dante si terrà il primo Congresso Provinciale Fondativo dei Giovani Socialisti della Provincia di Sassari. Sarà presente il Segretario Nazionale della FGS Francesco Mosca.
Sabato 23 febbraio alle ore 9,30 presso S.O.M.S. G.C. Abba via f.lli Francia n. 12 "Lo sviluppo della valle Bormida parte da Vado". Presiede: Giancarlo Ferraro. Introduce: Paolo Caviglia (Vice Sindaco di Savona - Segretario di Federazione). Franco Caruso.
San Vincenzo (Li). 23 febbraio ore 17,30. Cinzia Dato. I Giovani e il mondo del lavoro
Sabato 23 febbraio alle ore 17,30 manifestazione per la Costituente Socialista presso la sala multimediale in Piazza Mischie dal titolo "I giovani e il mondo del lavoro". Interverrà l'on. Cinzia Dato del comitato promotore nazionale PS. Introducono: Paolo Benesperi - comitato promotore regionale PS; Stefano Ferrini - coordinatore comitato promotore PS Val di Cornia; Walter Giuggioli - comitato promotore provinciale PS; Luca Baragatti - coordinatore Val di Cornia FGS; Vincenzo Renda - segretario provinciale UILM. Presiede: Antonio Costantino - coordinatore provinciale comitato promotore PS.
Sabato 23 febbraio, alle ore 16.00, a San Giovanni Suergiu (provincia di Carbonia-Iglesias) nel salone dell'ex asilo nido, in via Bellini, si terrà una manifestazione sulla "Costituente Socialista" organizzata dalla locale sezione, in collaborazione con la federazione provinciale e con i giovani della FGS. Interverranno: Emidio Casula, Maria Grazia Caligaris, Nicolino Diana, Salvatore Massa, Erminio Meloni, Antonello Balloi.
Domenica 24 febbraio alle ore 10, manifestazione a Roma del Partito socialista all'Hotel Jolly, Corso d'Italia, 1. Partecipa Enrico Boselli.
Domenica 24 febbraio alle ore 9.30, Piazza Santa Maria Maggiore incontro: "Le ragioni del socialismo europeo, riformista e laico".
Domenica 24 febbraio incontro con Cinzia Dato e Lello Di Gioia: "Il Socialismo motore del riformismo italiano".
Domenica 24 febbraio alle ore 10.00 in Piazza Aldo Moro a Polignano a Mare manifestazione Partito Socialista e FGS con stend e gazebo.
Giovedì 28 febbraio incontro con Cinzia Dato Gerardo Labellarte Gianfranco Schietroma: "Il Socialismo motore del riformismo italiano".
Lunedì 3 marzo alle ore 17 presso la Sala "La Loggia" del Maschio Angioino incontro- dibattito organizzato dal Circolo "Carlo Rosselli": "Riformismo e laicità nell'Italia di oggi". Introduce: Elio Capriati, modera: Andrea Buonaiuto . Saluto: Fausto Corace. Interverranno: Alfredo Guarino, Andrea Furgiuele, Salvatore Simioli, Stefania Cantatore. Conclusioni di Roberto Barbieri.
Martedi 4 marzo alle ore 17.30 presso la "Saletta dei Mutilati" - La Lizza Siena - si terrà il dibattito "L'economia a Siena: prospettive di sviluppo". Introduce: Gianluca Targetti, Segretrario Comunale del PS di Siena. Partecipano: Maurizio Cenni - Sindaco comune di Siena, Mauro Marzucchi - Vice Sindaco comune di Siena, Giuseppe Mussari - Presidente Banca Monte dei Paschi di Siena, Riccardo Martinelli - Deputato Fondazione Monte dei Paschi di Siena. Modera: Stefano Bisi - Capo Redattore quotidiano "Corriere di Siena".
Sabato 8 marzo presso la sede della federazione del partito socialista in viale Dante n. 12, in occasione della giornata della donna il Centro Amico della Valle di Rosello, il centro sociale e culturale aderente alla Costituente Socialista nella persona della responsabile del Centro sociale e culturale organizza un dibattito sul ruolo attivo delle donne all'interno del partito socialista. Nel Corso del dibattito verrà presentato il libro di Rita Meloni i"I sogni di Lisa continuano".
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