NEWSLETTER DEL 14 GENNAIO 2008
Boselli: nessun bavaglio, ma accetti anche le proteste
E' scontro sulla visita del Papa per l'inaugurazione dell'anno accademico all'Università "La Sapienza" di Roma in programma per giovedì prossimo. Da una parte si annunciano cortei e si aggiungono firme prestigiose all'appello dei 67 docenti che lo definiscono un "incongruo evento" e hanno chiesto al Rettore di annullarlo, dall'altra, la Radio Vaticana definisce la lettera dei professori come un'iniziativa di "tipo censorio" mentre il centrodestra si schiera con Ratzinger.
"Nessuno - ha detto Enrico Boselli vuole mettere il bavaglio al Papa che è libero di dire ciò che vuole. Deve essere però chiaro che se Benedetto XVI come ormai fa puntualmente interviene direttamente su temi fondamentali come la sessualità e la libertà della scienza, invocando il braccio secolare dello Stato per far diventar legge il suo magistero, è inevitabile che sia coinvolto in polemiche e contestazioni. Nessuno deve impedirgli di parlare perchè questo sarebbe un atto illiberale, ma nessuno può vietare manifestazioni di protesta che si svolgono nei limiti della legge".
Grillini, sì a 'settimana anticlericale'
Franco Grillini, deputato socialista, si chiera dalla parte dei contestatori della visita del Papa all'universita' La Sapienza di Roma.
'Aderisco con convinzione alla settimana anticlericale indetta dai collettivi studenteschi', annuncia Grillini, stigmatizzando 'l'atteggiamento degli esponenti della destra clericale italiana, che ritengono, che il Papa non sia criticabile'.
Premesso che la liberta' di espressione 'vale per tutti, ritengo - argomenta il parlamentare - che il documento degli scienziati di critica a Ratzinger sia sacrosanto', perche' 'questa gerarchia non solo ha un atteggiamento censorio e violentemente antiscientifico, ma, attraverso i clericali in politica, sta bloccando in Italia, qualunque legge sgradita per non parlare dell'impostazione della legge 40, violentemente illiberale'.
Fgs: sacrosanta la protesta
"Dopo la resa della politica alle volontà vaticane cerchiamo di scongiurare anche quella della cultura e della scienza. La protesta contro la visita del Papa all'Università 'La Sapienza' è sacrosanta". Così Francesco Mosca, segretario nazionale della Federazione dei Giovani Socialisti, annuncia la partecipazione dei giovani del Partito Socialista alla manifestazione organizzata giovedì prossimo. La scelta del rettore Guarini è una scelta politica, conseguenza della genuflessione del mondo politico alle gerarchie vaticane. Siamo convinti, conclude Mosca, che studenti, professori e uomini della cultura, anche sotto la forma di una protesta rumorosa, riusciranno a far sentire chiara e forte la voce della cultura laica e della scienza del nostro paese".
Ancora polemiche sulla 'moratoria per l'aborto'
Boselli: preoccupato per le sorti della 194
'Non credo che il cardinale Ruini e con lui quelli che hanno aperto questa polemica sulla legge 194 abbiano intenzione di ridiscutere la legge per migliorarla, penso invece che vogliano ridiscutere la legge 194 per cancellarla o per peggiorarla'. Lo ha detto Enrico Boselli, ospite della trasmissione 'Sessanta Minuti', intervistato dal direttore di Gr Parlamento, Bruno Socillo. 'Per questa ragione sono molto preoccupato della discussione che si e' aperta. La legge 194 non tutela un diritto civile, bensi' un dramma vero e proprio per le donne. Trent'anni fa - conclude - la legge 194 e' stata introdotta per sconfiggere l'aborto clandestino'.
Alta tensione sulla legge elettorale
Angius: bozza Bianco rompe coesione maggioranza
"Noi non siamo d'accordo sulla bozza Bianco. Quella proposta rompe la coesione di maggioranza e rischia di minarne seriamente la tenuta e con essa anche quella del governo. C'e' da essere molto preoccupati". Lo ha detto Gavino Angius, commentando la riunione di maggioranza al Senato sulla legge elettorale. "E' stato molto improvvido - prosegue - procedere con un accordo preventivo con Forza Italia. La legge che si propone e' iper maggioritaria a vantaggio esclusivo dei due partiti maggiori: Pd e Fi. Vogliono un bipolarismo coatto. Se lo facciano loro".
Boselli: No alla bozza Bianco e referendum inammissibile.
Attesa per il voto in commissione affari costituzionali al Senato sulla 'bozza Bianco', la base del progetto di Berlusconi e Veltroni, dopo le giravolte del leader di Forza Italia sulla riforma della Rai. Alla riunione dei capigruppo al Senato, la prima in cui i partiti dell'Unione sono riusciti a confrontarsi sul progetto Berlusconi-Veltroni, le posizioni sono apparse immutate. Partito socialista, presente con Angius e Villetti, Verdi, Udeur, Idv, Comunisti italiani e Sinistra democratica, per la bocciatura senza appello. Ambiguità di Russo Spena, capogruppo di Rifondazione, mentre il Partito democratico, per bocca della Finocchiaro, ha ribadito l'intenzione di arrivare al via libera in Commissione prima della decisione della Consulta sul referendum.
"La bozza Bianco - dice Enrico Boselli intervistato da Gr Parlamento - è un vero e proprio pasticcio perché mette insieme pezzi di sistemi elettorali in vigore in tutta Europa e questi pezzi sono soltanto quelli che possono essere utili al partito che Bianco rappresenta. O tutta lpiù a Forza Italia, visto l'accordo tra Veltroni e Berlusconi. Io non credo si possano fare leggi elettorali buone quando chi le propone pensa soltanto al proprio interesse e all'interesse del proprio partito".
"L'idea che in Italia tutto si risolva in due partiti - afferma ancora - è assurda, è questa è l'idea tra Berlusconi e Veltroni che parte dal presupposto che il bipolarismo in Italia non ha funzionato e si cerca di risolvere la questione puntando sul bipartitismo. I "nanetti" in Italia hanno raccolto alle ultime elezioni 7 milioni di elettori, cancellarli non mi sembra molto corretto".
Boselli auspica anche questa settimana la Consulta affondi la via referendaria alla riforma. "La legge che uscirebbe fuori dal referendum, se si dovesse svolgere e si trovasse la maggioranza dei voti degli italiani -deenuncia- sarebbe una legge mostro, completamente diversa da quella attuale e molto pericolosa per la democrazia italiana. Con l'operazione di copia incolla fatta dai presentatori del referendum si potrebbe anche creare una situazione nella quale una lista elettorale che raggiunge il 24-25 per cento dei voti potrebbe avere più del doppio dei parlamentari, cioè il 52 per cento. Non c'è democrazia europea che abbia una regola del genere. E anche in Italia nessuna delle altre proposte, neppure la discutibile Legge Truffa, quella del '53, prevedeva questo sistema. Io considero il referendum inammissibile e spero che la Corte Costituzionale la pensi come noi".
Spini: costante opposizione all'esistenza di un partito socialista
"Nel 1994 il PSI - ha ricordato Valdo Spini, presentando nell'Aula Magna della Sapienza di Pisa il suo libro, "Compagni siete riabilitati. Il grano e il loglio dell'esperienza socialista.1976-2006 - conseguì 850.000 voti e si propose di costituire un gruppo parlamentare alla Camera forte di 16 effettivi. Le maggiori forze politiche di centro-destra e di centro-sinistra di allora, con una corale convergenza, non concessero la necessaria deroga prevista dal regolamento parlamentare. Oggi invece in Parlamento vi sono gruppi regolarmente costituiti di appena 6 membri con deroga concessa dall'Ufficio di Presidenza della Camera. Vi è quindi una strana costanza nei comportamenti avversi all'esistenza in Italia di un Partito socialista strettamente ancorato al Partito Socialista Europeo".
Spini ha rilevato che proprio gli avvenimenti di questi mesi denotano l'esistenza di uno spazio politico per un socialismo laico, democratico e riformista tra Partito Democratico e Sinistra Unita. "Noi a questo spazio intendiamo dar voce comunque, qualunque sia il sistema elettorale adottato". Spini rileva ironicamente che quel nome PSE che aveva fatto inserire nel simbolo dei DS nel congresso di Roma del 2006, se lo porta dietro nella Costituente Socialista.
Venendo a parlare dei temi della legge elettorale, Spini afferma: "Non accettiamo premi di maggioranza atti a rafforzare partiti che cercano in questo modo una consistenza che non hanno. Siamo per sistemi elettorali capaci di assicurare la governabilità, la stabilità e la rappresentatività -prosegue il deputato fiorentino-. Personalmente ho presentato alla Camera il sistema politico-istituzionale alla francese (pdl 153/2006 e 704/2006) e mi meraviglio che non sia stato nemmeno messo all'odg. Il sistema francese è limpido e trasparente: non protegge i piccoli ma permette un dinamismo che fa crescere le forze politiche che se lo meritano. A parole in tanti sono d'accordo, al momento di votare un po' meno." Spini ha poi sottolineato che è del tutto velleitario cercare accordi sul sistema elettorale che non siano frutto anche di un' intesa all'interno della maggioranza dell'Unione.
Buemi: alla fine l'accordo non si farà
"L'accordo sulla legge elettorale, per almeno due ragioni, - afferma Enrico Buemi del Partito socialista- non ci sarà. La prima ragione è perché il Partito democratico e Forza Italia in fondo in fondo vogliono il referendum. La seconda è che Berlusconi vuole stipulare con Veltroni un patto leonino: fare la legge elettorale, non fare la riforma della legge sulle radiotelevisioni, cosa che il Pd non potrà accettare, almeno ufficialmente. A tutto ciò si aggiunge il fatto che Prodi, giustamente, spinge per fare urgentemente la legge sul conflitto d'interessi che è sempre più necessaria, perché osservando come Berlusconi mischia continuamente capra e cavoli, il rischio che la capra si mangi i cavoli c'è di certo".
Rifiuti, continua l'emergenza
Boselli: dubbi su scelte fatte dal governo
"Ho qualche dubbio sulla scelta che il governo ha fatto perché non vedo su questa scelta una novità''. Lo ha detto il segretario dello Sdi, Enrico Boselli, ospite della trasmissione ''Sessanta Minuti'', intervistato dal direttore di Gr Parlamento, Bruno Socillo, in merito alla nomina di Gianni De Gennaro come supercommissario della crisi rifiuti a Napoli.
"Si continua a nominare commissari straordinari - ha sostenuto l'esponente socialista - pensando che da un uomo solo al comando possa arrivare una scelta quando tutti gli altri che amministrano i comuni della provincia o della regione se ne infischiano o, addirittura, tifano dall'altra parte. Spero che l'emergenza finisca e che poi, finita l'emergenza si affronti il problema strutturale. Se non si costruiscono termovalorizzatori e si avvia una politica di raccolta differenziata dei rifiuti, noi ci ritroveremo magari in altre città italiane con lo stesso problema a breve".
"Quello che è accaduto a Napoli - ha aggiunto in conclusione - rappresenta il fallimento della classe dirigente locale e anche in parte il fallimento della politica italiana. Certe forme di integralismo ambientalista non servono. In Europa ci sono circa 350 impianti di termovalorizzazione, in Francia sono 135, in Italia sono 48. In Campania ce n'è uno che non funziona. E' chiaro a tutti che con queste cifre il nostro Paese è destinato a essere in perenne emergenza".
Mauro Del Bue: Pecoraro lasci
"Non ho afferma in una nota Mauro Del Bue del Ps - particolari rimproveri da fare alla Regione Emilia-Romagna, né alle altre che hanno voluto esprimere una solidarietà concreta alle popolazioni campane sopraffatte dai rifiuti e smaltirne una parte. Credo sarebbe stato ingeneroso guardare dall'altra parte, far finta di niente, finendo per unire in una condanna indistinta coloro che sono colpevoli e coloro che sono invece vittime di tale catastrofe. E per di più, poiché non c'è televisione al mondo che non abbai aperto i propri programmi con le immagini di Napoli sopraffatta dall'immondizia, tale catastrofe è divenuta nazionale e l'Italia e il suo governo, innanzitutto, sono chiamati sul banco degli imputati. Non c'è la distinzione federale della responsabilità, che qualcuno ha voluto surrettiziamente introdurre. C'è invece l'individuazione di una responsabilità comune e nazionale. Dunque non è vero che i rifiuti di Napoli riguardino solo Napoli, riguardano il Pese nel suo complesso. L'emergenza va dunque risolta al più presto e bene hanno fatto le regioni che sono in condizioni di poterlo fare, a dare una mano. Ma questo è tanto più lodevole se abbinato alla individuazione delle responsabilità e all'emarginazione dei responsabili. Non vale il discorso: è l'ultima volta. Potrebbe essere l'ennesima promessa da marinaio, se non verranno chiaramente sostituiti i responsabili e se non si volterà davvero pagina. Per questo alla necessaria solidarietà bisogna far seguire la svolta. Se Napoli continua Del Bue - ha il ridicolo record negativo della raccolta differenziata (poco più del 6%) contro una media di oltre il 30-35% delle città del Nord, la colpa di chi è? Se il piano discariche e termovalorizzatori non ha ancora avuto realizzazione, e se l'Impregilo di Fiat è stata costretta ad alzare bandiera bianca dopo aver assunto ben 2.500 persone (perché e segnalate da chi?) la colpa di chi è? Se nella zona ci sono oltre 1.000 discariche abusive gestite, lo si è più volte ammesso, dalla camorra, la colpa di chi è? Se ovunque si è cercato di costruire un nuovo impianto la popolazione è insorta, con sindaci alla Masaniello alla testa, e con uomini di governo che hanno coperto e abbindolato, orientato e promesso, la colpa di chi è? E' facile rispondere. E' semplice dimostrare che il presidente della Campania Antonio Bassolino non può certo tenersi fuori, visto che oltretutto è stato per quattro anni anche commissario sui rifiuti della sua regione e visto che gli altri commissari hanno sempre avuto il suo gradimento e la sua benedizione. Difficile che anche che il sindaco di Napoli Rosa Russo Jervolino possa proclamare la sua completa estraneità alla vicenda. Che ha fatto da quando è al timone del suo Comune per incentivare la raccolta differenziata? Qual è stata al politica sui rifiuti che ha perseguito e perché questo fallimento? Ma anche il ministro Pecoraro Scanio non può fare l'alieno. Adesso si vanta di aver introdotto la norma secondo la quale i comuni che non perseguono la raccolta differenziata verranno commissariati. E fino ad adesso lui, che peraltro è napoletano, perché non ha fatto nulla? Non c'era e se c'era dormiva? E poi, in politica ci sono delle regole comunemente accettate, anche se non scritte. Pecoraro Scanio conclude - è il responsabile della politica ambientale dell'Italia. Quando Moro venne assassinato dalle Brigate rosse si dimise il ministro degli Interni Cossiga, quando Kappler fuggì si dimise il ministro Lattanzio. Adesso, a fronte di questa catastrofe ambientale e di immagine per l'Italia, credo che sarebbe opportuno che Pecoraro Scanio lasciasse il suo dicastero".
Dal "Giornale" un attacco su commissione
Craxi: vogliono coprire con insulti una insindacabile affermazione
"È stato commissionato, dal quotidiano 'il Giornale', un attacco nei miei confronti per aver semplicemente dichiarato una scomoda verità e cioè che, in 2190 giorni, Silvio Berlusconi non ne ha trovato neanche uno per recarsi a far visita ad un suo amico malato: sto parlando di mio padre".
Così Bobo Craxi, Sottosegretario di Stato agli Affari esteri ed esponente del Partito socialista.
"La verità fa talmente male che ha scatenato la rabbia isterica di un giornalista, il quale riceverà una querela per diffamazione per aver cercato di coprire con insulti di ogni genere una mia semplice ed insindacabile affermazione".
Minacce al direttore del Sole 24 Ore
Angius: individuare responsabili
"E' un fatto estremamente grave quanto riportato dal direttore del Sole 24ore, Ferruccio De Bortoli in merito alla busta contenente due proiettili recapitatagli la scorsa settimana". Lo afferma il vicepresidente del Senato ed esponente del Partito socialista, Gavino Angius.
"Esprimo la mia totale solidarietà a De Bortoli per il vile atto di intimidazione. Con altrettanta sincerità intendo esprimere la mia solidarietà anche al giornalista Nino Amadore, vittima anch'egli di un vile gesto intimidatorio perché a Palermo è tra coloro che segue l'iniziativa degli industriali volta a liberarsi dal fenomeno del 'pizzo' - prosegue Angius -. Mi auguro che la magistratura individui il più rapidamente possibile i responsabili di questi atti, in un momento in cui la società siciliana è impegnata in una battaglia di civiltà fondamentale per il proprio progresso".
Mancini: continui sua battaglia per legalità
"Il Sole 24 Ore e la Confindustria nazionale hanno il merito di condurre un importante sforzo perché la legalità prevalga sul malaffare sostenendo la lotta al pizzo in Sicilia e, più di recente, prendendo decisioni coraggiose anche in Calabria".
Cosi Giacomo Mancini del partito socialista a margine di uno degli incontri a Berlino della Commissione Antimafia dopo aver appreso delle minacce contro il direttore Ferruccio De Bortoli e del giornalista Nino Amadore del Sole 24. "Ecco perché - ha concluso il capogruppo socialista in commissione antimafia - ancora di più dopo queste minacce il Sole 24 Ore merita la solidarietà di chi ritiene che la lotta contro il malaffare debba essere prioritaria nell'agenda politica e l'impegno del Governo a sostenere chi compie scelte forti e nette contro il crimine e contro chi lo alimenta".
I socialisti nel territorio
Cosenza. Magarò: ricollocato la Cittadella Regionale a Germaneto
"La giunta guidata da Agazio Loiero ha il merito di aver ricollocato la Cittadella Regionale a Germaneto".
Lo ha affermato Salvatore Magarò, consigliere regionale socialista della Calabria, a margine della cerimonia della posa della prima pietra della nuova sede della Regione.
"Ha anche il merito di aver completato l'iter burocratico e procedurale che consente quest'oggi, con la simbolica posa della prima pietra, di dare inizio ai lavori.
L'auspicio è che possa essere lo stesso presidente Loiero a tagliare il nastro inaugurale di questa importante struttura i cui lavori dovranno essere ultimati prima che si concluda la legislatura. La Giunta, oltre che per il rispetto della tempistica e della qualità dell'opera, dovrà alacremente lavorare anche per la completa realizzazione della rete infrastrutturale di Germaneto, in particolare di quella ferroviaria.
Il sito indicato, infatti, assumerà quella valenza strategica che ne ha determinato la scelta soltanto se la Cittadella Regionale diventerà il punto di coagulo di territori ancora profondamente slegati, il fulcro di collegamenti rapidi tra le cinque province calabresi, e segnatamente tra Cosenza, Lamezia, Catanzaro e la Locride, così da consentire la piena fruibilità degli uffici da parte dei cittadini".
Cosenza. Magarò: no ai tagli all'Università
Gli atenei calabresi ha dichiarato Salvatore Magarò - sono tra i più virtuosi sotto il profilo della gestione dei conti e della competitività. Si tratta di presidi scientifici di primo livello, di un patrimonio inestimabile necessario per il rilancio, lo sviluppo ed il cambiamento della regione.
Oggi, al contrario, la competitività delle Università calabresi viene compromessa dal taglio di risorse sancito con l'approvazione della Legge Finanziaria. Il Governo ha tradito il patto sottoscritto con i vertici accademici che prevedeva di premiare gli atenei più validi privilegiando l'efficacia e l'efficienza del sistema universitario. Il venir meno di questi fondi rischia di affondare le università che lavorano bene nel Mezzogiorno, pur confrontandosi con un tessuto economico-sociale più debole. Ed è per questo che invito il presidente Loiero a farsi portavoce presso il Presidente del Consiglio del disagio denunciato dai rettori degli atenei calabresi, al fine di ottenere il ripristino dei finanziamenti inizialmente promessi a beneficio delle nostre università, che non meritano di essere affossate.
Cosenza. Mancini: eccidio Duisburg poteva essere evitato
"Con un più stretto scambio di informazioni sulle attività delle cosche calabresi in Italia e in Germania tra le autorità di controllo investigative italiane e quelle tedesche, l'eccidio di Duisburg del ferragosto scorso poteva essere evitato . Cosi Giacomo Mancini del partito socialista nel corso della missione in Germania della Commissione Antimafia. "Il punto da chiarire ha continuato il capogruppo socialista in commissione - è se da parte del Governo italiano, delle forze di polizia e di intelligence e della magistratura inquirente del nostro Paese sia mancata un'approfondita e dettagliata informazione sulla pericolosità criminale delle 'ndrine di San Luca e dei loro collegamenti economici e militari con la Germania o, al contrario, se le autorità tedesche abbiano sottovalutato le segnalazioni italiane e non siano intervenute per tempo".
"L' importante collaborazione avviata tra Italia e Germania dopo Duisburg - ha concluso Mancini- sarà utile anche se permetterà di chiarire cosa non ha funzionato nell'attività di prevenzione che avrebbe evitato un eccidio che ha avuto conseguenze drammatiche e devastanti anche per l'immagine del nostro Paese e della nostra comunità di connazionali che vivono all'estero"
Cagliari. Caligaris: calore e partecipazione per il partito in Sardegna
Abbiamo aspettato con ansia questo appuntamento e finalmente è arrivato. Spero che il 2008 sia davvero un anno di svolta per la società sarda che vede nel partito socialista un importante punto di riferimento ideale". Lo ha detto la consigliera regionale Maria Grazia Caligaris in occasione della manifestazione "In Europa, in Italia, in Sardegna: socialisti" svoltasi a Cagliari con la partecipazione appassionata di un migliaio di cittadini, presenti Enrico Boselli, Gavino Angius e Cinzia Dato.
"I prossimi appuntamenti congressuali ha aggiunto Caligaris - dovranno segnare la fine definitiva degli aspetti negativi della politica stigmatizzati dai cittadini. Basta con i caporalati, i califfati e le decisioni assunte in solitudine e per il tornaconto di pochi. E' opportuno spalancare porte e finestre organizzando incontri con liberali, radicali, realtà del volontariato e dell'associazionismo. Aperti ai verdi e ai movimenti ambientalisti, libertari, omosessuali. E' un fatto particolarmente significativo la presenza tra di noi di Francesca Ticca, segretaria regionale della Uil e di una nutrita rappresentanza del sindacato. Un segnale inequivocabile per un partito che aspira ad avere un ruolo nel centro sinistra in difesa dei diritti e delle libertà".
"Dobbiamo individuare ha sottolineato - i veri nemici. E ne abbiamo tanti. Sono i fondamentalisti! Ce ne sono diversi anche in Sardegna. Sono coloro i quali sostengono che il socialismo sia superato e che per semplificare il quadro politico-istituzionale sia necessario cancellare il pluralismo e soprattutto mettere a tacere le voci scomode. Tra questi vi è anche il Presidente della Regione che ha voluto una legge statutaria per rafforzare i suoi poteri decisionali e d'iniziativa. Un'iniziativa autoritaria improntata nell'ottica del presidenzialismo, del maggioritario e del bipartitismo. E meno male che siamo riusciti a sventare il disegno! Grazie ai Socialisti la statutaria non è passata".
"Quest'anno ha concluso la consigliera regionale - Enrico Boselli per gli auguri ha scelto una frase particolarmente efficace "Il futuro é di chi l'ha cominciato". Noi ma è molto meglio se rinnoviamo i quadri aprendo a giovani e donne motivati e preparati - siamo gli artefici di quel futuro. Non rinunciamo ad essere quello che la storia del nostro partito ci ha indicato: un futuro sempre proiettato verso il domani. Un futuro che non tramonta".
Appuntamenti
Torchiati di Montoro Superiore (Av) 15 gennaio, ore 17. Di Lello. "Per un partito socialista in Montoro come in Europa"
Martedì 15 gennaio, Marco Di Lello, alle ore 17, presso il complesso 'Arco di Maglioni' in Torchiati di Montoro Superiore in provincia di Avellino, "Per un partito socialista in Montoro come in Europa". Alla manifestazione partecipa Marco Di Lello
Monterotondo (Rm), 17 gennaio ore 17,30. Craxi, Battilocchio, Nigra, Antinucci."Le proposte dei socialisti per riavviare lo sviluppo del nostro Paese"
Lunedì 17 gennaio alle ore 17,30 presso la biblioteca Comunale, piazza Don Sturzo (centro storico) incontro: "Le proposte dei socialisti per riavviare lo sviluppo del nostro Paese". Coordina i lavori: Maurizio Munelli. Partecipano: Craxi, Battilocchio, Nigra, Antinucci, Licari.
Torino. 19 gennaio ore 9,30. Buemi, Grillini, Spini, Dato, Boselli, Angius. "Di fatto e di diritto"
Sabato 19 gennaio, dalle ore 9,30 alle ore 17,30, a Torino, presso il Nuovo Hotel Santo Stefano, in via Porta palatina 19, "Di fatto e di diritto. Una giornata dedicata a laicità, libertà, diritti civili". Partecipano, mattina: Gian Luigi Bonino, Luigi Ricca, Alessandro Cecchi paone, Franco Grillini, Enrico Buemi, Mariella Immacolato, Aurelio Mancuso, Ignazio Marino, Maurizio Mori, Gavino Angius. Pomeriggio: Cinzia Dato, Giulio Giorello, Enzo Marzo, Tullio Monti, Massimo Salvadori, Valdo Spini, Enrico Boselli. (info: 011 5096158).
Pesaro, 19 gennaio ore 9.30. Mancini. Conferenza Programmatica
Sabato 19 gennaio alle ore 9.30, presso la sala dell'Amministrazione Provinciale in Via Gramsci 4, "Conferenza Programmatica" dei socialisti della provincia di Pesaro Urbino. I lavori saranno aperti dalla relazione del Segretario Provinciale Stefano Gattoni seguiranno le relazioni dei compagni, Alberto Franci, Odino Zacchilli, Adele Berti, Enrico Azzaro, sarà presente il Segretario Regionale Massimo Seri, il convegno sarà concluso dall'intervento del Comp. Giacomo Mancini.
Bergamo, 19 gennaio ore 9.00. Locatelli, Angeletti, De Michelis. "Energia Economia Ambiente"
Sabato 19 gennaio, alle ore 9.00, a Bergamo, presso la Casa del giovane, Via Gavazzeni n° 13,
convegno su "Energia Economia Ambiente". Presiede Arch. Augusto De Marini. Intervengono Pia Locatelli, Luigi Angeletti (Segretario Nazionale U.i.l.), Gianni De Michelis. Relazioni ed interventi di: Prof. Massimo Beccatello (Università Studi Milano Bicocca), Dott. Maurizio Brunazzo (Già membro C.d.a. ASM), Prof. Umberto Verza (docente Università Parma), Dott. Giuseppe De Beni (Cons. Del. ITALGEN-ITALCEMENTI), Mauro Bolognini (Esperto Centrali Nucleari France)
Prof. Giovanni Blandino (Coordinatore Ricerca Ist. Regina Elena).
Firenze. 19 gennaio ore 16. Nencini, Formica, Macaluso, Ciucchi. "Gli anni di Craxi e Berlinguer. E la sinistra oggi"
Sabato 19 gennaio, a Firenze, alle ore 16, presso l'Hotel Michelangelo, in viale Fratelli Rosselli 2, "Gli anni di Craxi e Berlinguer. E la sinistra oggi". Partecipano: Riccardo Nencini, Rino Formica, Emanuele Macaluso, Pieraldo Ciucchi.
Reggio Emilia, 19 gennaio ore 16. Barbieri, Del Bue, Intini, Turci. "Dalla Costituente al Partito socialista"
Sabato 19 gennaio alle ore 16.00 Hotel Astoria Viale Leopoldo Nobili, 2, incontro: "Dalla costituente al partito socialista P.S.E.". Presiede: Armando Anceschi. Moderatore: Paolo Pessina. Intervengono: Roberto Barbieri, Franco Benaglia, Mauro Del Bue, Ugo Intini, Lanfranco Turci.
Parma, 19 gennaio ore 10. Barbieri, Del Bue, Intini, Turci. Per rinnovare la sinistra per cambiare l'Italia
Sabato 19 gennaio ore 10.00 Hotel Tre Ville via Benedetta 97/a, incontro: "Partito Socialista: per rinnovare la sinistra per cambiare l'Italia". Intervengono: Roberto Barbieri, Mauro Del Bue, Ugo Intini, Lanfranco Turci.
Arbus (Cagliari) 19 gennaio ore 15.30. Casula, Balia, Caligaris. Costituente socialista tra sviluppo sostenibile ed occupazione
Sabato 19 gennaio alle ore 15.30 ad Arbus nella Sala del Monte Granitico si terrà la manifestazione "Costituente Socialista tra Sviluppo Sostenibile ed Occupazione", promossa dal Consigliere Provinciale del Medio Campidano Agostino Pilia, nell'ambito delle manifestazioni per la nascita del Partito Socialista aderente al Partito Socialista Europeo. L'appuntamento sarà animato da diversi interventi. Dopo i saluti dell'Assessore all'Ambiente del Comune di Arbus Andrea Concas, sono previsti i contributi, tra gli altri, del Sottosegretario di Stato Emidio Casula, del Segretario regionale del Partito Socialista Peppino Balia, della consigliera regionale Maria Grazia Caligaris, Segretaria della Commissione Diritti Civili, della Segretaria della Uil Sarda Francesca Ticca, del Presidente del Comitato isolano dell'I.N.PS. Gigi Piras, del componente della Segreteria regionale Socialista Paolo Atzeri, della Segretaria Provinciale del Medio Campidano Lucia Ghisu e del componente della FGS Daniele Melis.
Prato, 21 gennaio ore 18.00. Boselli. "Lavoro, Flessibilità, Stato sociale".
Lunedì 21 gennaio alle ore 18.00, Auditorium del Museo Pecci incontro pubblico sui problemi del Lavoro, la Flessibilità, lo Stato sociale organizzato dalla Costituente del Partito Socialista della Provincia di Prato.
Partecipano: Paolo Bagnoli Docente dell'Università di Siena e della Bocconi di Milano e dirigente del Partito Socialista; il sindaco del Comune di Prato Marco Romagnoli; il Prof. Riccardo del Punta ordinario del diritto del lavoro dell'Università di Firenze; il Segretario della C.G.I.L. provinciale di Prato Emanuele Marigolli; il Vice Presidente della Unione Industriale Pratese Riccardo Matteini. Seguirà l'intervento di Riccardo Nencini Presidente del Consiglio della Regione Toscana e dirigente nazionale del Partito Socialista. Inoltre, all'iniziativa partecipa Marina Orlandi Biagi, in qualità di Presidente della Fondazione Marco Biagi, che porterà il saluto e il pensiero del libro bianco di Marco Biagi. La manifestazione sarà conclusa da Enrico Boselli.
Firenze, 21 gennaio ore 17.30. Spini, Nencini. "La crisi della politica e riforma elettorale: prospettive per il partito socialista"
Lunedì 21 gennaio alle ore 17,30 presso la Società di Mutuo Soccorso di Rifredi incontro con Valdo Spini e Riccardo Nencini sul tema: "La crisi della politica e riforma elettorale, prospettive per il partito socialista".
Vicenza, 24 gennaio. Attivo provinciale
Giovedì 24 gennaio attivo provinciale il giorno, presso il centro anziani del Villaggio del Sole, in via Colombo (dietro la chiesa) col seguente Ordine del Giorno: Tesseramento 2008; Convegno 11 febbraio 2008 con il senatore Angius; Prospettive politiche ed amministrative
Isernia. 25 gennaio ore 18.00. Cinzia Dato. Assemblea socialista
Venerdì, 25 gennaio 2008, alle ore 18,00, in Isernia, presso il Grand Hotel Europa, incontro/dibattito dei Socialisti della Provincia di Isernia per un esame della situazione politica attuale, nazionale e locale. Il dibattito s'incentrerà anche sulla celebrazione del prossimo Congresso che dovrà vedere la nascita di un Partito Socialista aperto a tutte quelle componenti progressiste, dai liberali riformatori agli ambientalisti riformisti, che hanno a cuore le sorti delle migliori espressioni dell'idea di democrazia che pur non sono mancate nei decenni passati. Interverranno i responsabili provinciali e regionali del Partito e gli eletti nei vari Enti locali (Regione, Provincia, Comuni). Chiuderà i lavori Cinzia Dato.
Cosenza. 28 gennaio. Mancini. "Giovani Socialisti in Tour"
Lunedì 28 gennaio, a Cosenza, manifestazione dei "Giovani Socialisti in Tour". Partecipa Giacomo Mancini, il gruppo dirigente del Partito Socialista calabrese ed i rappresentanti socialisti nelle istituzioni locali
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