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mercoledì 23 luglio 2008

PS Toscana - Newsletter n° 38 del 23 luglio 2008

PS Toscana - Newsletter n° 38 del 23 luglio 2008

DOMENICA 27 LUGLIO 2008
Firenze, piazza della Repubblica – ore 11,30
"LA REPUBBLICA SENZA PARTECIPAZIONE"
MANIFESTAZIONE NAZIONALE DEL PARTITO SOCIALISTA

RICCARDO NENCINI
in difesa della Costituzione e per il ripristino della preferenza



APPELLO AI RIFORMISTI

Populismi di segno opposto stanno logorando lo spirito della Costituzione e la centralità del Parlamento.
Deputati e Senatori sono chiamati sempre più spesso a votare provvedimenti dichiarati urgenti quando i problemi che affliggono l'Italia attendono una risposta dall'inizio della legislatura. Un quadro preoccupante che va ad aggiungersi alla crisi che ha investito le capacità decisionali del Parlamento.
Capo del Governo eletto 'de facto' direttamente dal popolo, cui è portato a rispondere anziché confrontarsi con le Assemblee elettive; forte processo di delegificazione con esplosione della regolamentazione governativa; rappresentatività 'circoscritta' dei parlamentari in quanto eletti in listoni bloccati decisi al di fuori da ogni relazione con gli elettori.
Il bilanciamento tra potere legislativo e potere esecutivo che il costituente aveva infisso nella Carta esce stravolto da una consuetudine che sta diventando norma pur in assenza di riforme costituzionali tese a riorganizzare la forma di Stato e la forma di Governo.
Alla Costituzione venne fatto corrispondere un sistema elettorale proporzionale con voto di preferenza.
La cancellazione di ogni possibilità di scegliere i propri rappresentanti alla Camera e al Senato ha allargato il solco tra istituzioni e cittadini ed ha indebolito l'autorevolezza del Parlamento.
Una Assemblea di nominati prima ancora che di eletti tende infatti a manifestare un più alto tasso di obbedienza.
Una delle strade da seguire per rinnovare il rapporto con gli elettori è tornare al VOTO DI PREFERENZA.
La prima campagna pubblica dei socialisti a partire da domenica 27 luglio nelle venti regioni italiane, in venti città-simbolo della Carta Costituzionale, sarà diretta a raccogliere adesioni per rendere più forte il vincolo tra eletti e cittadini riconsegnando agli elettori la possibilità di scegliere chi dovrà sedere in Parlamento.



CONSIGLIO REGIONALE SI APRE CON L'INNO DI MAMELI; NENCINI, INNO REPUBBLICANO RIVOLTO AL POPOLO

La seduta del Consiglio regionale della Toscana del 22 luglio si e' aperta con l'inno di Mameli. Il presidente Riccardo Nencini si è alzato in piedi così come hanno fatto tutti i consiglieri presenti, mentre risuonavano le note registrate dell'inno degli italiani. L'esecuzione dell'inno, per la prima volta nell'aula del Consiglio della Toscana, si e' conclusa con un applauso da parte dell'Assemblea. ''E' una lacuna grave, fra le tante che spesso lo affliggono, quella di Bossi sull'inno di Mameli. Avrebbe dovuto sapere che, a differenza degli altri che si rivolgevano a sovrani, era un inno 'repubblicano', che si rivolgeva al 'popolo', e celebrava momenti storici di cui il 'popolo' era protagonista''. È quanto ha detto il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Riccardo Nencini. ''Insomma - ha continuato -, per un movimento come la Lega, che si richiama a radici popolari e che aspira ad interpretarne i sentimenti, un salto un po' troppo strumentale. Di questi tempi e in questa polemica il modo migliore per ricordare a tutti il significato simbolico dell'inno di Mameli, quello di una Nazione che aspirava, e conquistava, la sua liberta', era di farlo risuonare fra le mura di una Istituzione''. ''Cosi' abbiamo fatto - ha concluso -, cosi' lo interpretiamo, cosi' onoriamo la nostra Costituzione, di cui il presidente Napolitano si dimostra, ogni giorno di piu', rigoroso custode''.



DPEF; MOZIONE DEL PARTITO SOCIALISTA, SI RIDUCA TASSA DIRITTO STUDIO UNIVERSITARIO

«La Giunta regionale verifichi la possibilità di ridurre significativamente la tassa regionale per il diritto allo studio universitario e di compensare la riduzione del gettito per le Aziende Regionali per il Diritto allo studio universitario attraverso risorse di bilancio regionale».


È quanto chiedono, in una mozione iscritta all'ordine del giorno del Consiglio regionale, i consiglieri del Partito Socialista Pieraldo Ciucchi e Giancarlo Tei.
«Le misure previste nel Dpef – si legge nella mozione - prevedono, tra l'altro, una consistente riduzione del carico fiscale da ottenere attraverso la rimodulazione dell'IRAP per circa 5 milioni e una riduzione del 10%, equivalente a 20 milioni di euro, delle tasse automobilistiche per le auto a basse emissioni inquinanti e l'esenzione per 5 anni per i veicoli alimentati a GPL e Metano. In questo contesto di sostanziale riduzione della pressione fiscale – proseguono Ciucchi e Tei - riteniamo quindi che possa inserirsi anche una riduzione per la tassa per il Diritto allo studio da contenersi all'interno dei 25 milioni di detassazioni previste nel documento DPEF 2009.
«Sarebbe senz'altro un segnale – concludono i due consiglieri socialisti - che confermerebbe l'impegno mantenuto costantemente in questi anni dal Governo regionale nei riguardi del mondo universitario e giovanile».

DPEF; CIUCCHI: FONDO SPECIALE PER LA CRISI DEL MANIFATTURIERO E LOTTA ALLE SITUAZIONI DI ILLEGALITA'

Un fondo speciale di alcune decine di milioni di euro da affiancare ai Piani operativi regionali (POR) per far fronte alla crisi del settore manifatturiero.
A proporlo è il presidente del gruppo Partito Socialista in Consiglio regionale della Toscana, intervenuto nel dibattito sul Dpef.
«Per fronteggiare la crisi del manifatturiero in Toscana – ha spiegato Ciucchi – e salvaguardare i livelli produttivi ed occupazionali in una congiuntura sfavorevole nazionale ed internazionale, dobbiamo procedere all'istituzione di un apposito fondo, che potrebbe consistere in alcune decine di milioni di euro, da affiancare ai Piani Operativi regionali già approvati.
«Un obiettivo da perseguire – ha concluso Ciucchi – è inoltre quello di stanare e fare emergere le aziende che producono lavoro nero, la cui conduzione illegale da parte di cittadini extracomunitari, soprattutto cinesi, penalizza la produzione e la sopravvivenza di tante aziende prevalentemente del comparto tessile. Invochiamo in questo senso un maggiore sforzo da parte delle forze dell'ordine a tutela dell'economia toscana e dell'occupazione».



DEL TURCO. NENCINI: DI DIVERSO C'E' SOLO IL COMPORTAMENTO DI PAOLINI

Già nel 1964 Giorgio Amendola ruppe l'incantesimo della superiorità comunista.

"Dopo Lombroso e dopo le ridicole tesi della superiorità della razza ariana, ci tocca leggere una nuova teoria sulla diversità - nel senso: 'siamo i migliori' - degli ex-Ds rispetto agli iscritti e militanti di altri partiti. Si ignora da dove il vice presidente della Regione Abruzzo, Enrico Paolini, tragga questo convincimento, non avendone traccia né nella scienza universale, né nella storia d' Italia e d' Europa. Possono invece soccorrere alla bisogna vicende e fatti figli del comunismo internazionale sui quali invece gli storici hanno fatto da tempo, e finalmente, ampia luce". Lo afferma, in una dichiarazione, il segretario del Partito socialista, Riccardo Nencini. In una intervista al Riformista di oggi, Enrico Paolini, vicepresidente della giunta regionale dell'Abruzzo, democratico ex Ds, ha sostenuto che g li ex Ds sono antropologicamente 'diversi' da quelli che provengono da Margherita e Sdi. "Etica della responsabilità e correttezza di comportamenti - prosegue Nencini - obbligano chiunque ricopra funzioni di quel rilievo non a tacere, né ad 'assentarsi' da riunioni 'delicate', ma invitano a prendere posizione. Sempre". "Se vi è una diversità antropologica - continua ancora Nencini - essa consiste proprio in questi comportamenti ben poco istituzionali. L' incantesimo della superiorità comunista fu rotto da Giorgio Amendola con tre articoli su Rinascita fra l' ottobre e il dicembre 1964. Conviene che Paolini se li rilegga". "Al 'migliore' contro tutti ed a quelli che la pensano come lui - conclude il segretario socialista - conviene chiarire due cose : i socialisti abruzzesi vogliono che si torni subito al giudizio dei cittadini, senza altri tentennamenti; le primarie di coalizione potrebbero essere la strada maestra per scegliere il candidato alla presidenza della Regione".


La Newsletter e realizzata a cura di Matteo Morandini
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