NEWSLETTER DEL 28 LUGLIO 2008
IL DIBATTITO POLITICO
LA DEMOCRAZIA SENZA PARTECIPAZIONE. GIA' RACCOLTE 42.000 FIRME.
Nencini: Populismi di segno opposto stanno logorando lo spirito della Costituzione e la centralita' del Parlamento"
Sono 42mila le firme raccolte ieri in tutta Italia dal Partito Socialista nell'ambito della manifestazione "La Repubblica senza partecipazione", organizzata in 20 citta' in difesa della Costituzione e per chiedere il ripristino della preferenza nel sistema elettorale. Il segretario nazionale Riccardo Nencini era a Firenze, dove ha firmato presso il gazebo allestito dalla federazione provinciale in Piazza della Repubblica. Tra le adesioni raccolte, quelle dell'Assessore comunale del PD Graziano Cioni, del presidente del Gruppo 101 Nicola Cariglia e del presidente della federazione dei liberali Adalberto Scarlino. Presente anche una delegazione dell'Udc fiorentino, con il segretario provinciale Alessandro Del Taglia e Lorenzo Conti, figlio dell'ex sindaco di Firenze Lando ucciso dalle Br. Entrambi hanno firmato la petizione e mostrato apprezzamento per l'iniziativa dei socialisti. Avvicinato dai giornalisti a margine del presidio socialista Nencini ha osservato che "Il partito democratico di Walter Veltroni deve scegliere tra i partiti riformisti e l' elastico con Italia dei Valori. Le due cose insieme non sono compatibili''. Secondo Nencini, che ha ricordato come ''i primi a cercare il dialogo e il rapporto con l' Udc di Casini siamo stati noi'', oggi si possono aprire spazi per costruire un centrosinistra oppositivo e di alternativa al governo Berlusconi. ''Un nuovo centrosinistra - ha detto - che si candidi ad essere vera alternativa all' attuale governo''. "Abbiamo una legge elettorale che premia i nominati anziché gli eletti. Rischiamo di avere una legge elettorale alle europee che non ha preferenze: non va bene". Ha poi affermato Nencini. "Oggi abbiamo raccolto firme per "rendere piu' forte il vincolo tra eletti e cittadini riconsegnado agli elettori la possibilita' di scegliere, attraverso la preferenza, chi dovra' sedere in parlamento". "Alla Costituzione - spiega Riccardo Nencini - venne fatto corrispondere un sistema elettorale proporzionale con voto di preferenza. La cancellazione di ogni possibilita' di scegliere i propri rappresentanti alla Camera e al Senato ha allargato il solco tra istituzioni e cittadini ed ha indebolito l'autorevolezza del Parlamento". Nencini ha concluso affermando che "populismi di segno opposto stanno logorando lo spirito della Costituzione e la centralita' del Parlamento". A Milano il presidio ha avuto luogo domenica mattina in Piazza San Carlo lungo Corso Vittorio Emanuele. Erano presenti tra gli altri Roberto Biscardini della segreteria nazionale del partito, l'assessore provinciale alla sicurezza Alberto Grancini e la segretaria provinciale Marisa Pasina. Il Presidio a Roma si è svolto in Piazza Giustiniani, con la partecipazione di Gerardo Labellarte della Segreteria nazionale del partito
e dell'Europarlamentare Alessandro Battilocchio.
ISTITUZIONI. NENCINI: HA RAGIONE NAPOLITANO:SUBITO LE NOMINE DEGLI ORGANI DI GARANZIA
Intanto a Firenze Verdi e sinistra radicale si oppongono alla revoca formale del bando inflitto a Dante nel 1300!
"Abbiamo sempre espresso al Presidente Giorgio Napolitano l'apprezzamento per la sua condotta e per i richiami alle forze politiche per un'assunzione comune di responsabilità nei confronti dei veri problemi del Paese. Oggi gli siamo più vicini che mai ed auspichiamo che le sue parole non si limitino ad essere registrate ma divengano la cifra di una nuova stagione politica. Il primo passo potrebbe essere rappresentato dalle nomine negli organi di garanzia, la cui mancata risoluzione ha avuto come unico risultato proprio l'inasprimento nei rapporti tra i partiti". Lo dice Riccardo Nencini, segretario nazionale del Partito Socialista, commentando le parole pronunciate dal presidente della Repubblica in occasione della cerimonia del Ventaglio. Nencini, oggi a Firenze , è intervenuto sulla polemica innescata da alcuni esponenti della sinistra radicale e verde relativamente alla revoca formale, da parte del Consiglio comunale del capoluogo toscano, del bando con cui Dante venne cacciato dalla città nel 1302. «Lasciate in pace almeno Dante: le accuse contro di lui erano del tutto infondate; l'esilio fu 'politico' e opporsi alla revoca formale del bando di condanna, come è avvenuto da parte di alcuni esponenti della sinistra radicale e verde di Firenze è come comportarsi da guelfi e ghibellini»: Nencini, storico medievalista, autore di libri proprio sugli anni di Dante, come "La Battaglia", un testo sulla battaglia di Campaldino (1289) ha proseguito: «Baratteria, frode, estorsione, proventi illeciti: tutte accuse false, mai provate, e perfino impossibili da sostenere considerando carica e mansioni di Dante Alighieri, eletto priore nel giugno-agosto del 1300 e nel 1301 fra gli ambasciatori inviati al pontefice dalla Signoria. In realtà - ha spiegato Nencini -, niente di nuovo sotto il sole: Dante era un avversario 'politico' e come tale fu trattato da Cante Gabrielli con le due famose sentenze di condanna registrate nel Libro del Chiodo". "Ecco", ha sottolineato il Segretario del partito, "chi si è opposto alla "riabilitazione" di Dante Alighieri, alla revoca formale del bando di 700 anni fa, è come un nipotino di Cante Gabrielli , feroce contro ghibellini e guelfi bianchi, esempio di come ci si possa dividere anche quando la storia non lo consentirebbe". "Si rischia di finire dritti nella bolgia dei barattieri, politici ovviamente, con il diavolo Rubicante," ha concluso Nencini "collocato da Dante nei canti XXI e XXII dell'inferno, a far da leader di una sinistra divisa come i guelfi e i ghibellini".
APPUNTAMENTI
Noci (Ba) Giovedì 31 Luglio ore 19:00 la Sala convegni via Pio XII Convegno sul tema: "Nuovo Socialismo - Partito Nuovo".
Relatori: Tommaso Minervini, Gianvito Mastroleo, Gino Laroccia, Mino Tinelli.
www.partitosocialista.it
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