NEWSLETTER DEL 17 dicembre 2008
PRIMO PIANO
CASO ELUANA. I SOCIALISTI CON IL LUTTO AL BRACCIO PER LA SCOMPARSA DEL DIRITTO IN ITALIA
"Un minuto di raccoglimento e successivo volantinaggio nel centro di Roma da parte della segreteria nazionale del partito, riunitasi davanti la sede del governo a Palazzo Chigi. I socialisti hanno voluto manifestare tutto il dolore per la direttiva del governo sul caso Eluana Englaro, e tutto il rispetto dovuto alla famiglia di Eluana. La segreteria ha inoltre invitato i rappresentanti dei partiti laici, riformisti e di sinistra presenti in Parlamento a rispettare in aula il minuto di raccoglimento, e ha chiesto alle segreterie degli stessi partiti di unirsi ai socialisti nella protesta. Il segretario Riccardo Nencini e tutti i componentui della segreteria portavano il lutto al braccio per la scomparsa del diritto in Italia".
CASO ELUANA: LA DIRETTIVA SACCONI E' EVERSIVA
Locatelli: credevo che Sacconi fosse laico. Non lo riconosco più
"La direttiva del ministro Sacconi, che lui definisce 'laica', è invece una direttiva eversiva perchè istiga le strutture regionali al compimento di un reato: rifiutarsi di eseguire una sentenza della Cassazione". Lo ha
affermato il segretario del partito Riccardo Nencini, che ha aggiunto "nella lucida pazzia del governo probabilmente si vuol far passare anche questo sopruso come 'riformismo socialista'. Ma la realtà è che il socialismo si basa sul rispetto dei diritti e della libertà, mentre l'iniziativa di Sacconi non sarebbe mai venuta in mente a un ex socialista vero".
Pia Locatelli, Presidente del CN del partito osserva che "L'intervento del ministro Sacconi è a dir poco sorprendente. Interviene su una sentenza della Cassazione pretendendo di riscrivere da solo una legge che neppure esiste. Ma sono ancora più sorpresa - aggiunge la Locatelli- perché abbiamo militato assieme in un partito, quello socialista, che ha sempre avuto come tratto distintivo la laicità e il rispetto della libertà altrui. Quella di Eluana- sottolinea la dirigente socialista- è una tragedia personale, privata, che così viene trasformata in terreno di scontro ideologico da chi pretende di dare una dimensione etica allo Stato, di scrivere le leggi sulla base di un credo religioso, né più né meno come è avvenuto nell'Iran di Khomeini e nei regimi teocratici dell'islam più retrivo. Non lo riconosco più- conclude la Locatelli-. Credevo che fosse un laico. Un abbraccio di affetto e di solidarietà per la famiglia di Eluana.
NAPOLI. DI LELLO: SI APRA UN CICLO NUOVO
"Certamente l'onestà della Jervolino e di molti assessori è fuori discussione.- così il Coordinatore della Segreteria nazionale del partito- Conosco personalmente Felice Laudadio- aggiunge Di Lello- e sono altrettanto certo della sua onestà. Certo è -osserva Marco Di Lello- che un ciclo politico si è concluso e noi socialisti lo diciamo da tempo stando fuori dalla giunta comunale e regionale. "Per aprire un nuovo ciclo - concluso Di Lello - la Jervolino accompagni la città al voto con una giunta di alto profilo professionale"
QUESTIONE MORALE. NENCINI I PARTITI SI AUTORIFORMINO
«I tanti casi giudiziari che stanno esplodendo in città e regioni italiane richiedono ai partiti di agire con tempestività sul fronte dell'etica pubblica. Per evitare che antipolitica e populismo prevalgano, i partiti devono immediatamente autoriformarsi».
Lo ha detto il segretario del Partito Socialista Riccardo Nencini, riassumendo i temi centrali affrontati oggi nel corso della riunione della segreteria nazionale del Ps.
«Servono - ha spiegato Nencini - soprattutto due cose: la predisposizione di una legge sulla democrazia interna ai partiti che, fondandosi sul principio dell'articolo 49 della Costituzione, assegni il finanziamento pubblico alle sole forze che con questo principio sono in regola; la sottoscrizione da parte di tutte le forze politiche di un "decalogo sull'etica pubblica". Un decalogo - ha proseguito - che noi socialisti abbiamo proposto all'opinione pubblica nel corso della Conferenza programmatica di Napoli di sabato scorso e che prevede, tra i suoi punti qualificanti, l'anagrafe degli eletti, la perequazione delle indennità dei consiglieri regionali ai livelli delle assemblee più sobrie, un massimo di due mandati per i nominati negli enti di secondo grado, l'incompatibilità fra incarichi parlamentari e incarichi negli enti indiretti di ogni ordine e grado».
FACEBOOK; PS CANCELLATO, PARTE LA PROTESTA: SIMBOLO DEL PARTITO AL POSTO DELLA FOTO
È con questa forma di protesta che i socialisti manifesteranno da oggi il loro disappunto per l'eliminazione, avvenuta la settimana scorsa, del profilo del Ps dal famoso social network. A lanciare l'iniziativa, con un messaggio inviato attraverso Facebook ai suoi contatti, è stato questa mattina il segretario nazionale Riccardo Nencini.
«Nei giorni scorsi - spiega Nencini - gli amministratori di Facebook, senza preavviso, hanno eliminato dal sito il profilo del Partito Socialista, che nella sua pur breve 'vita' aveva già oltre 1200 contatti e rappresentava uno spazio libero di discussione per tutta la nostra comunità politica. Un fatto che ci indigna soprattutto in un momento nel quale il nostro partito sembra essere avvolto da una vera e propria congiura del silenzio da parte di giornali e tv». L'ufficio stampa del Ps ha così escogitato questa forma di protesta, una sorta di 'reclamo' rivolto agli amministratori di Facebook «per esprimere il disappunto dei socialisti davanti a questa nuova ulteriore censura». «Invito tutti i compagni ed i simpatizzanti - ha scritto Nencini nel messaggio - a mobilitarsi per questa situazione inserendo al posto della propria immagine sul profilo personale il simbolo del Ps, a partire da oggi, mercoledì 17 dicembre, fino al giorno di Natale. Un'iniziativa che è possibile attuare con pochi click ma che per il Partito Socialista è di grande importanza nella battaglia per la libertà di espressione che in altri modi e forme sta da tempo perseguendo. Mettiamocela tutta, invitiamo tutti i nostri amici ad attuare questa semplice ma efficace protesta».
In calo il PD. IDV al palo
SONDAGGIO SWG. PADOVA: NELLE INTENZIONI DI VOTO IL PARTITO SOCIALISTA STIMATO AL 3.5 per cento
Centrosinistra avanti al 48,5%. Centrodestra, nettamente distanziato, attestato al 41,5%. E' probabilmente questo il dato più sorprendente del sondaggio condotto dalla Swg in vista delle elezioni comunali del giugno 2009. Rispetto al voto delle Politiche dell'aprile 2008 la coalizione composta da Partito Democratico, Italia dei Valori, ex-Sinistra Arcobaleno e Partito Socialista guadagna oltre tre punti percentuali e sale dal 45,1% al 48,5%. Nel dettaglio, il Pd contiene la flessione in 2,5 punti (dal 35 al 32,5%); i dipietristi passano dal 6 al 6,5%. La fine della Sinistra Arcobaleno (2,8% alla Camera) rilancia il consenso ai quattro gruppi che l'avevano costituita: 2% secco a Rifondazione comunista e ai Verdi; 1% ai Comunisti Italiani; 0,5% alla Sinistra Democratica. Ma il vero boom lo realizza il Partito Socialista, che schizza dallo 0,6% al 3,5%.
(fonte: Il Mattino di Padova)
Quasi raddoppiato il dato delle elezioni politiche
ABRUZZO. LABELLARTE: RISULTATO INCORAGGIANTE
Per il Partito Democratico in Abruzzo un disastro annunciato. La scelta di Veltroni di privilegiare ancora una volta il rapporto con Di Pietro e la sua Italia dei Valori ha provocato scoramento innanzi tutto nell'elettorato democratico che ha alimentato l'astensione e il voto disgiunto.-cosi' Gerardo Labellarte responsabile nazionale EELL.- L'unico ad avvantaggiarsi di queste scelte è stato ancora una volta il solo Di Pietro. Basterà il risultato drammatico del PD a convincere Veltroni a modificare la linea suicida inaugurata alle elezioni del 13 aprile?-si domanda labellarte- Ce lo auguriamo. In caso contrario l'esito sarebbe scontato: pesante sconfitta del PD alle europee e amministrative di primavera e conseguente liquidazione della leadership veltroniana e forse dell'intero esperimento PD. Noi socialisti abbiamo più volte sollecitato su questi temi una riflessione coraggiosa e autocritica. La stiamo ancora aspettando.
Per il Partito Socialista il risultato raggiunto -osserva il dirigente socialista - è molto incoraggiante. Si raddoppia quasi il dato delle recenti politiche nonostante le condizioni locali pesantemente sfavorevoli. Oltre alle scelte sbagliate della coalizione di centro sinistra pesavano su di noi il ciclone giudiziario che ha investito Del Turco ed una scissione che ha coinvolto una parte consistente del partito soprattutto nel teramano.
Il buon risultato .-sottolinea Labellarte - va a totale merito dei candidati, dei dirigenti e di tutti i militanti del PS abruzzese ai quali deve andare il nostro totale e incondizionato apprezzamento. Il risultato dimostra che il Partito, dopo il congresso di Montecatini, ha saputo reagire alla sconfitta elettorale con energia e determinazione e che è in grado di affrontare le impegnative scadenze elettorali che lo attendono nei prossimi mesi. Dall'Abruzzo viene anche ai socialisti un duro monito che non dobbiamo assolutamente sottovalutare: è necessario e forse indispensabile affrontare un dibattito franco e aperto tra di noi sulle prospettive politiche di fondo, sui contenuti ed anche sulle alleanze. Ma occorre affrontarlo con grande spirito unitario- precisa Labellarte- e disponibilità ad accettare le decisioni democraticamente assunte. Ogni opinione, anche la meno ortodossa, va valutata con attenzione. Purchè non nasconda la riserva mentale "o si fa come dico io o mi faccio una lista per conto mio". Solo una profonda solidarietà - conclude il Commissario del partito in Abruzzo - e un grande attaccamento al partito, come quello dimostrato dai socialisti abruzzesi, può farci vincere le sfide di primavera.
Del Bue: mai più alleanze con i dipietristi - Ciucchi: i socialisti abruzzesi mandino dolcetti di Natale a De Michelis
ABRUZZO. PRIME REAZIONI NEL PARTITO
Di diverso segno le prime reazioni all'interno del partito dopo l'esito delle elzioni regionali in Abruzzo.
Mauro Del Bue, della Segreteria nazionale afferma: "Non ho aspettato i risultati elettorali dell'Abruzzo, poco edificanti, come del resto era prevedibile, per manifestare il mio dissenso sulla collocazione assunta dal partito nelle elezioni regionali d'Abruzzo. Con un candidato a presidente di Di Pietro, ancorchè persona civile e simpatica -prosegue Del Bue - che personalmente ho conosciuto alla Camera, non si va da nessuna parte. Propongo che d'ora in avanti nessuna alleanza vada codificata tra noi l'Italia dei valori. Nessun alleanza- sottolinea il dirigente socialista- né con un dipietrista capolista né con un dipietrista in lista. Avevo proposto per l'Abruzzo un'alleanza con l'Udc che avrebbe evitato la scissione dei socialisti, che in due liste opposte hanno raccolto il 3% e potevano eleggere quasi due consiglieri e che invece -osserva Del Bue - separati, non hanno eletto nessuno. Per il Pd vale la legge del chi la fa l'aspetti. Chi di Di Pietro ferisce di Di Pietro perisce. -conclude Del Bue - E oggi Veltroni deve solo recitare il mea culpa. Lui ha partorito Di Pietro, voltando le spalle ai socialisti, con le elezioni dell'aprile scorso ed è vittima proprio della sua creatura. Non provo particolare dolore."
Per Pieraldo Ciucchi, della Direzione del partito e Segretario regionale della Toscana,
"La sfida del 'primum vivere' del socialismo abruzzese è stata assunta ancora una volta nel segno della divisione: Partito Socialista 1,73%, Liberalsocialisti 1,42%, il Ps che non elegge un consigliere per 570 voti. Con chi rifarsela ora?- si domanda Ciucchi - I Liberalsocialisti con chi li ha illusi che avrebbero avuto un posto nel listino maggioritario del centrodestra, in virtù del quale hanno abboccato ad entrare in quella coalizione; quelli del Ps con un dirigente del loro stesso partito che ha fatto non solo l'illusionista ma anche campagna elettorale per i socialisti che stavano dalla parte di Chiodi.
Dato che siamo a Natale, tutti i socialisti abruzzesi inviino a Gianni De Michelis dei dolcetti- ironizza Ciucchi - per ringraziarlo del capolavoro politico che ha combinato anche in questa circostanza. Nel biglietto di auguri gli sottolineino, magari, che un dirigente politico di rango è tale se contribuisce alla crescita del proprio partito, mentre non lo è - conclude il Segertario della Toscana -se ogni volta che si muove alimenta solo divisioni e non coglie nessuno degli obiettivi che si prefigge.
PARTITO
Federazioni Ps in Europa.
Riunione a Strasburgo Delegati delle federazioni del Ps in Europa si sono riuniti presso il Parlamento Europeo di Strasburgo, per fare il punto sul rilancio della presenza socialista tra gli Italiani in europa. Tra i presenti, il segretario della federazione del Ps in Svizzera, Giuseppe De Bortoli, in Lussemburgo, Massimo Cingolani, in Germania, Gioacchino Di Bernardo, e del Belgio, Salvatore Cacciatore. Dopo l'esperienza elettorale tra gli italiani all'estero, le federazioni socialiste in Europa si preparano alla campagna elettorale europea, che sarà condotta con il medesimo programma in tutti e 27 gli stati della UE. La presenza socialista italiana in Europa ha nel mondo dell'emigrazione una significativa presenza, confermata anche dai dati elettorali del 2008 nel collegio estero (Belgio 6,8%, Francia 8,6%, Spagna 6,9%). La riunione è stata seguita dagli eurodeputati Alessandro Battilocchio e Pia Locatelli, capodelegazione a Strasburgo.
PARTITO
La Segreteria Nazionale del Partito, tenuto conto delle richieste pervenute da alcuni Comitati Regionali e da molte Federazioni Provinciali, ha deciso la proroga della chiusura della campagna di adesione al Partito Socialista al 31 dicembre 2008
Sul sito www.partitosocialista.it
Il testo integrale della relazione di Angelo Sollazzo alla conferenza nazionale di organizzazione di Napoli.
www.partitosocialista.it
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