NEWSLETTER DEL 15 dicembre 2008
Il PS dall'1% all'1.8
ELEZIONI ABRUZZO. NENCINI: PUNITI ANCHE NOI DALL'ASTENSIONISMO. MA SIAMO ANCORA IN PIEDI.
Una astensione mai raggiunta prima, segno di una separazione crescente tra cittadini ed istituzioni, ed una sconfitta senza precedenti per il P.D., ridotto più o meno alla forza dei D.S. quando erano ancora in vita.
E' tempo di rivedere rapidamente la cornice nella quale si muove il centro sinistra; è tempo di costruire una solida alleanza tra riformisti che chiuda con risolutezza con populismi e demagogie. Con la speranza che Veltroni, nella Direzione del suo partito di venerdì prossimo, tragga tutte le conseguenze dal voto abruzzese.
I socialisti abruzzesi hanno fanno la loro parte in condizioni difficilissime. Passiamo dall'1% alle Politiche all'1,8% alle Regionali, puniti anche noi dall'astensione dal voto. Siamo ancora in piedi.
IL DOCUMENTO POLITICO APPROVATO ALL'UNANIMITA'DALLA CONFERENZA NAZIONALE DI ORGANIZZAZIONE
La prima conferenza nazionale del Partito Socialista ritiene prioritaria l'iniziativa volta a dare piena attuazione all'articolo 49 della Costituzione che prevede il diritto dei cittadini di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale.
Le forme concrete assunte dai partiti nel nostro paese hanno reso sempre meno effettivo questo diritto trasformandoli in strumenti atti non ad ampliare bensì a limitare la capacità di reale partecipazione dei cittadini.
Lo stesso strumento del finanziamento pubblico, anziché essere utilizzato per favorire l'allargamento degli spazi di democrazia, secondo il dettato costituzionale, ha finito per determinare e consolidare forme di gestione oligarchica delle organizzazioni politiche.
Il Partito Socialista si impegnerà a promuovere in ogni sede tutte le iniziative che puntino alla regolazione della vita interna dei partiti secondo criteri ispirati alla massima trasparenza e democraticità delle decisioni ed opera fin da subito per rendere effettive fin da subito tali regole all'interno della propria organizzazione.
La prima conferenza nazionale del Partito Socialista impegna il Consiglio Nazionale ad approvare in via definitiva lo Statuto nella seduta del 24 gennaio.
La bozza di Statuto elaborata dalla apposita Commissione nominata dal Congresso sarà messa a disposizione degli iscritti a partire dal 19 dicembre.
Sulla base della relazione introduttiva alla Conferenza e degli interventi, lo Statuto dovrà essere ispirato alle seguenti linee di indirizzo:
- Il PS è parte integrante del Partito Socialista europeo e dell'Internazionale socialista.
- La sovranità appartiene agli iscritti che la esercitano secondo modalità democratiche ispirate al riconoscimento di una forte autonomia territoriale, delle pari opportunità, della trasparenza e del ricambio nelle cariche politiche e istituzionali.
- Il modello organizzativo riconoscerà il ruolo autonomo di proposta e di decisione degli organismi regionali e territoriali attraverso la previsione di appositi Statuti regionali.
- L'adesione al partito è individuale attraverso versamento che determini pubblicità e certezza degli elenchi degli iscritti a tutti i livelli.
- Dovranno essere poste in atto tutte le iniziative volte a favorire la più completa informazione e diretta partecipazione degli iscritti alla vita associativa del Partito anche nei periodi non congressuali, attraverso consultazioni e referendum interni su singole questioni, da effettuarsi anche per via telematica. Con le stesse modalità si potranno prevedere forme di verifica dell'attività svolta dai gruppi dirigenti a tutti i livelli.
- Il Partito sollecita e favorisce la collaborazione attiva di cittadini e di gruppi che aderiscono in varie forme alle sue iniziative. A tal fine dovranno essere promossi forum tematici che costituiscano uno strumento utile alla libera discussione e al coinvolgimento dei cittadini nella elaborazione di proposte programmatiche.
- Dovranno essere previsti limiti al numero di mandati (non superiore a tre) sia nelle cariche interne che in quelle pubbliche.
Sul FORUM del sito www.partitosocialista.it si aprirà oggi una discussione sul documento approvato dalla Conferenza di organizzazione di Napoli.
Con i messaggi di Schulz, Rasmussen e Zita Gurmai
LA CONFERENZA NAZIONALE DI ORGANIZZAZIONE
I videomessaggi del presidente del gruppo parlamentare europeo del Pse Martin Schulz, del presidente del Pse Nyrup Rasmussen e del presidente del Pes donne Zita Gurmai hanno dato una grande valenza politica ai lavori della conferenza nazionale del Partito Socialista tenutasi lo scorso 13 dicembre a Napoli. Moltissimi gli interventi e altrettanti gli applausi di una platea affollata e nuovamente convinta delle occasioni politiche apertesi per il Ps in questa fase. Ispirati anche dagli interventi dei rappresentanti dei partiti socialisti europei, tra cui Laurence Rossignol, responsabile dell'ambiente del Psf e "inviata" personale di Martine Aubry,i responsabili del Ps si sono alternati sul palco con brevi e vibranti relazioni. Da Angelo Sollazzo a Marco Di Lello, da Daniela Brancati a Gianni De Michelis, Da Anna Falcone a Fausto Corace: insomma nuovi e "vecchi" volti socialisti si sono ritrovati a Napoli per aprire il nuovo corso del partito. Un cammino apertosi con il manifesto per la campagna europea del Pse e che proseguirà con le elezioni amministrative ed europee del 2009. Il Ps si presenterà con proprie liste e simbolo e imporrà la strada di una sinistra riformista e pronta a riprendere il suo ruolo nel paese e nel governo del paese. A questo ha dedicato gran parte della sua relazione conclusiva il segretario del partito Riccardo Nencini.
"Alla grave crisi del paese, che è politica, economica, morale e di giustizia, si può rispondere solo con il rilancio della politica e con risposte riformiste nuove e forti . I socialisti ripartono con le loro proposte non a caso da Napoli. In questa città, come in altre in questo periodo, dove è esplosa la questione etica. Siamo convinti che le soluzioni passino attraverso la responsabilizzazione dei singoli, e consentire il voto ai sedicenni a partire dalle elezioni amministrative e poi politiche è una prima risposta forte". Lo ha sostenuto a Napoli, dove ha concluso la conferenza nazionale del Ps, il segretario del partito socialista Riccardo Nencini. Alla presenza delle delegazioni dei partiti socialisti europei ai massimi livelli, Nencini ha spiegato che "battersi per il rispetto dell'articolo 49 della nostra Costituzione è oggi un dovere assoluto. E che soltanto i partiti che rispettino quest'articolo devono avere accesso al finanziamento pubblico. Fin dalle prossime amministrative i socialisti imporranno l'accettazione di un codice etico che parta da questo rispetto".
Per il segretario socialista, che ha annunciato l'ingresso della Lista Sgarbi nel partito in vista delle prossime elezioni europee, "è indispensabile capire bene che cosa vuole dire essere di sinistra oggi e in particolare essere socialisti. "A un'Italia profondamente cambiata - ha detto infatti Nencini - deve corrispondere una sinistra in sintonia con il cambiamento, né prona verso la società appagata né accondiscendente verso consuetudini e tradizioni sconfitte dalla contemporaneità. Se Veltroni, dopo Di Pietro, sposa il radicalismo e si confonde con la piazza elevandola a madre di ogni iniziativa pubblica, diventa doppiamente prigioniero e fa la fortuna del Capo del Governo. Una equazione elementare, una opposizione gradita. I socialisti la scelta riformista la fecero mezzo secolo fa: Nenni, congresso di Venezia. Prima di lui Turati, i suoi seguaci ed una moltitudine di scissioni. Hic Rhodus, hic salta, Walter. La società italiana - ha proseguito Nencini - è bloccata da una contrapposizione feroce tra conservazione e innovazione. Entrambe tagliano destra e sinistra, allignano nel sindacato e nelle associazioni di categoria, si riproducono nei centri di potere disseminati nel Paese. Molti continuano ad attribuire il valore dell'innovazione alla sinistra in quanto forza di progresso dimenticando che era così quando si trattava di riconoscere a fasce sempre più ampie di lavoratori nuovi diritti di cittadinanza. Era il tempo della società industriale, dell'appartenenza al mondo della produzione, di una società incentrata su fabbrica e casa. Una società dalle categorie certe ed immutabili. Da anni non è più così ma questa visione non è morta ed anzi si insinua in azioni e programmi. Il pensiero neoconservatore italiano ruota attorno al motto tremontiano 'Dio, Patria, Famiglia'. Un motto vandeano rispolverato nei primi anni Quaranta del secolo scorso in un opuscolo destinato agli ufficiali dell'esercito regio. Mentre - ha concluso il segretario socialista -i principi cui dovrebbe ispirarsi la sinistra riformista sono altri. Ne indico tre, attorno ai quali non dovrebbe essere impossibile riconoscersi: 'Merito, Inclusione, Responsabilità'. Aggiungo il termine 'Libertà', da strappare quanto prima alle mani della destra".
Conferenza Nazionale Ps: Nencini: Questione Morale batte Costituzione 1- 0
"E' possibile che partiti che non ottemperino all'art 49 della Costituzione accedano comunque al finanziamento pubblico dei partiti? Non sono un giurista. Ma ritengo la cosa altamente contraddittoria. Tutti i cittadini - così recita la Costituzione - hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale. E almeno tre partiti: Partito Democratico, Partito delle Libertà, Italia dei Valori, non mi sembra che abbiano regole democratiche interne di associazione ed elezione della propria classe dirigente. La questione morale sta battendo la Costituzione per 1- 0". Lo ha sostenuto, riassumendo le conclusioni della Prima Conferenza Nazionale del Partito Socialista il segretario del Ps, Riccardo Nencini. " I socialisti sull'art.49, e sulle altre regole di trasparenza che la nostra segreteria ha approvato in un decalogo spedito a tutte le Cariche Istituzionali, faranno una battaglia politica e non solo di principio. A partire dalle elezioni amministrative dove faremo accordi liberi su programmi concreti e su primarie reali a cui concorrano veramente i partiti che si alleano tra loro. La questione morale esiste, altro che storie - ha aggiunto Nencini dopo aver enumerato polemicamente almeno quindici tra Regioni, Amministrazioni locali e situazioni singole come la Struttura Sanitaria Nazionale, sotto la lente della magistratura - e su questo grande terremoto dell'etica non intendiamo affatto tacere. Non c'è un solo socialista coinvolto. E non perché non ci siamo, come qualcuno dice con ironia. Siamo presenti in tutte le amministrazioni e in alcuni casi con ruoli di grande responsabilità"."Alle elezioni europee - ha poi concluso il segretario socialista - ci presenteremo con il nostro simbolo e con la presenza della Lista Sgarbi e del Movimento dei 101 e puntiamo come minimo a raddoppiare il voto delle ultime elezioni politiche".
COMUNICATI
Crisi: Nencini, Prioritaria la tutela del potere d'acquisto delle famiglie
Sono già più di 40 mila le firme raccolte per la proposta di legge di iniziativa popolare sulla tutela degli utenti dei pubblici servizi e sulla riduzione delle tariffe di energia elettrica e telefonia al centro di una delle campagne pubbliche promosse dal Partito socialista. E' un dato reso noto dal segretario del Ps, Riccardo Nencini, che sottolinea come sia necessario un ''ritorno alla gestione pubblica delle bollette dell' acqua e di altri servizi''.
''Sulla crisi - aggiunge - vengono sfornati rimedi infiniti; un fiume di parole e di suggerimenti, da esperti, sindacati, partiti. Noi abbiamo una ricetta semplice e prioritaria: rivedere i criteri di formazione delle bollette dei servizi pubblici, acqua, gas, luce, telefono''. Sulle bollette dell' acqua Nencini osserva come ''in tre anni ci sono stati aumenti anche del 22 per cento con 356 tariffe diverse in tutta Italia''. A proposito della privatizzazione delle reti idriche Nencini sottolinea come ''le società a partecipazione pubblico-private hanno determinato un aumento delle tariffe: un percorso sbagliato e basta guardarsi in giro per l' Europa per accorgersi che le gestioni pubbliche sono prevalenti e più economiche''.
Il segretario socialista batte anche il tasto della trasparenza in materia di bollette e di come vengono formate: ''devono essere meglio evidenziate - osserva - la separazione della fatturazione dei consumi (compreso il calcolo dei consumi effettivi), da quella degli oneri (mora, tasso di interesse, prestazioni specifiche di altra natura) così come le informazioni su variazioni delle tariffe,procedure di sospensione delle forniture e altro ancora. Siamo l' unico paese - aggiunge - dove si pagano le 'tasse sulle tasse' (accise e quant' altro): guardare per credere''. In sostanza per Nencini ''con riduzioni sulle tariffe dei servizi pubblici, come con un ritorno alla gestione pubblica delle reti idriche si tutela il potere d'acquisto di famiglie e cittadini, dando un contributo reale contro la crisi''.
PILLOLA RU 486: ANNA FALCONE: INAMMISSIBILE INTROMISSIONE DEL VATICANO
Locatelli:Temo l'oscurantismo nostrano
"Le leggi di uno Stato non sono sindacabili. E il fatto che un altro Stato, sia esso il Vaticano o San Marino per me non fa differenza, si permetta di lanciare anatemi e crociate mi fa sinceramente venire i brividi". E' quanto sostiene Anna Falcone, responsabile nazionale Pari Opportunità del Partito Socialista. "Ogni donna registra nella propria vita, molto spesso senza neanche accorgersene, un minimo di dieci aborti spontanei con la stessa "tecnica medica" stimolata dalla pillola abortiva oggi al centro di una polemica sciocca e strumentale. La pericolosità - aggiunge la Falcone - è esattamente quella di un aborto spontaneo e il ricovero in day hospital è in effetti meramente un passaggio precauzionale. Trovo gravissimo che il Vaticano si intrometta nella mia vita "indipendentemente dalle leggi in vigore" nel mio Stato e faccia campagne contro ragazze e donne i cui corpi e le cui menti vengono puntualmente violentate nella semi-indifferenza generale".
Le donne italiane hanno da tempo conquistato il diritto al proprio corpo ed alla maternità consapevole: rappresenta una delle maggiori vittorie di uno stato laico di diritto. L'introduzione in Italia della pillola RU 486, c.d. "pillola del giorno dopo", iscrivendosi nelle possibili modalità di interruzione della gravidanza non vietate e quindi consentite dalla legge 194, va salutata, quindi, come una ulteriore conquista di libertà, ma anche di maggiore tutela della salute delle donne. Queste, infatti - assumendola sotto controllo del proprio medico curante e a fronte di una corretta e completa informazione sul farmaco - potranno così scongiurare il rischio di una gravidanza indesiderata nelle ore immediatamente successive ad una rapporto a rischio, o addirittura ad una violenza, senza dover ricorrere all' interruzione chirurgica della gravidanza, che sicuramente comporta maggiori rischi per la salute della donna. E' a questa giusta valutazione del rapporto costi-benefici che si ispira il provvedimento autorizzativo dell'AIFA (Agenzia italiana del farmaco), a prescindere dalla natura dell'embrione umano, la cui tutela non può essere ritenuta preferenziale rispetto alle esigenze di vita e di salute della donne, già ritenute preminenti dalla legge 194.
Sul tema interviene anche Pia Locatelli"Meglio tardi che mai. Finalmente dopo vent'anni di discussioni anche in Italia sarà possibile utilizzare la pillola Ru486 come rimedio alternativo all'aborto chirurgico, invasivo e doloroso". afferma Pia Locatelli, presidente dell'Internazionale Socialista delle donne. "Stantie, false e odiose - continua l'esponente socialista - sono piuttosto molte delle obiezioni che vengono sollevate contro la sua legalizzazione. Di questa medicina stanno dicendo le stesse cose che dicevano contro la pillola anticoncezionale: che è pericolosa, che fa male, che deresponsabilizza le donne. Invece, anche grazie alla pillola, non solo gli aborti sono diminuiti ma si sono salvate migliaia di donne. Temo però i colpi di coda dell'oscurantismo nostrano, capacissimo - conclude - di imporre un prezzo o un ticket altissimo per sconsigliarne nei fatti l'utilizzazione. Ma spero di sbagliarmi".
PARTITO
La Segreteria Nazionale del Partito, tenuto conto delle richieste pervenute da alcuni Comitati Regionali e da molte Federazioni Provinciali, ha deciso la proroga della chiusura della campagna di adesione al Partito Socialista al 31 dicembre 2008
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