NEWSLETTER DEL 17 gennaio 2009
PARTITO
IL CONSIGLIO NAZIONALE DEL PARTITO E' CONVOCATO SABATO 24 gennaio ALLE ORE 10.00 IN ROMA c/o ROMA EVENTI-PIAZZA DI SPAGNA, VIA ALIBERT 5 CON IL SEGUENTE ODG:
1) relazione del Segretario nazionale
2) adozione dello Statuto nazionale
3) varie
Gaza. Nota della Segreteria Nazionale del Partito
Il Partito Socialista sostiene la richiesta dell'Internazionale Socialista e dell'Organizzazione delle Nazioni Unite per un immediato cessate-il-fuoco a Gaza e un immediato intervento umanitario.
Per i socialisti, in Italia e nel mondo, non vi può essere una soluzione militare alla presente crisi di Gaza. Le azioni di Hamas in territorio israeliano devono cessare, e deve essere ristabilita l'unità dell'Autorità Nazionale Palestinese. Al tempo stesso, le azioni militari, in particolare contro i civili a Gaza non appaiono utili a garantire la sicurezza di Israele, e rappresentano una forma sproporzionata e inaccettabile di rappresaglia che allontana i pur timidi segnali di consolidamento della pace che si avviarono un anno orsono nella Conferenza di Annapolis.
Appare indispensabile un'iniziativa della comunità internazionale che:
ponga fine alla spirale di violenza;
protegga la popolazione civile;
promuova l'unità e la legittimità degli organi di autogoverno palestinese e la sicurezza di Israele con mezzi politici, economici e diplomatici.
La tragica situazione di Gaza ripropone con ancor maggiore urgenza il rilancio del processo di pace, attraverso le iniziative della Lega Araba, dell'Egitto, del "Quartetto".
In questo quadro, l'Unione Europea può e deve accrescere garantire l'intervento umanitario a favore della popolazione di Gaza, assieme ad una forte iniziativa politica. Il comportamento del Governo italiano non è apparso all'altezza della situazione , esso ha mantenuto un atteggiamento sovente sbilanciato rompendo una continuità con la tradizionale politica estera del nostro paese, attento alle ragioni della pace in Medio Oriente ed equilibrato nel mantenere un rapporto politico con Israele e Paesi Arabi. Il governo italiano non sembra essere in grado di sviluppare una politica estera che sappia tenere conto dell'importanza che il quadro mediterraneo e mediorientale hanno per l'Italia, ma anche dei doveri del nostro Paese e delle aspettative rivolte all'Italia da parte dei popoli mediterranei, vieppiù rafforzate dalla presenza ormai stabile di comunità di cittadini stranieri di origine araba. Occorre che il mondo politico italiano, le organizzazioni non governative e umanitarie, i sindacati, le istituzioni economiche e culturali si mobilitino, mettendo a frutto il patrimonio di relazioni del sistema-Italia.
Il Partito Socialista esprime in questo senso il suo apprezzamento per iniziative annunciate in questi giorni, quali quelle della Cgil e della Tavola della Pace, rivolte a sostenere la tregua e il negoziato, ma lamenta la mancanza di una piattaforma ampiamente condivisa, che pure è esistita per esempio negli anni 80, per il sostegno italiano al processo di pace e al principio "due popoli, due stati", con la partecipazione dei maggiori sindacati, e di tutte le principali forze politiche democratiche di governo e di opposizione, facendo della pace in Medio Oriente una missione nazionale condivisa. Il Partito Socialista non cesserà di denunciare e combattere ogni atto di minaccia alle comunità ebraiche, che strumentalizzi la vicenda di Gaza per riproporre veleni antisemiti
PRIMO PIANO
Di Lello:una vergogna nazionale
ENGLARO.LA CLINICA CITTA' DI UDINE SI TIRA INDIETRO. DOMENICA I SOCIALISTI IN PIAZZA A LECCO
Il CdA della Clinica Città di Udine, con un clamoroso voltafaccia, a maggioranza, ha detto no alla possibilità di effettuare distacco del sondino che tiene in vita Eluana.
Il ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, un mese fa, in barba alla sentenza della Cassazione bloccò il trasferimento nella struttura sanitaria udinese di Eluana dalla clinica di Lecco dove è ricoverata. Il ministro aveva definito 'illegale' la sospensione del trattamento di alimentazione e idratazione artificiale su pazienti in stato vegetativo nelle strutture del sistema sanitario nazionale. Ciononostante la 'Casa di cura città di Udine' si era detta disponibile ad effettuare il distacco del sondino.
Duro il commento di Marco Di Lello, Coordinatore della Segreteria Nazionale del partito:"Se esiste da qualche parte un Presidente di Regione che se la sente di far rispettare una sentenza è pregato di battere un colpo e far così finire la vicenda Englaro che, dopo il nuovo no di Udine, ha assunto i caratteri dell'assurdità e i colori di una vergogna nazionale"
Domenica prossima, 18 gennaio i socialisti scenderanno in piazza a Lecco con i rappresentanti dell' Associazione Luca Coscioni di Milano nell' iniziativa organizzata a sostegno della battaglia che Peppino Englaro sta conducendo da anni.
Per il Partito Socialista saranno presenti tra gli altri Riccardo Nencini, Segretario Nazionale del Partito, Pia Locatelli, Presidente dell'Internazionale Socialista Donne, Roberto Biscardini della Segreteria Nazionale del Partito, Federico Parea, Presidente del Comitato Regionale Lombardo e Valentina Morelli, Segretaria regionale della Lombardia.
Ecco il programma della manifestazione:
h 17.30 - ritrovo in piazza Diaz
h 18.00 - interventi dell'Associazione Luca Coscioni e di Riccardo Nencini
h 18.30 - partenza della "Fiaccolata per la libertà di Eluana"
h 19.15 - arrivo presso la Clinica Talamone, struttura che ospita Eluana Englaro, e consegna delle 17 rose per Eluana e scioglimento del corteo.
Una delegazione socialista a Praga nel quarantennale del sacrificio dello studente
PALACH. LOCATELLI: EROE DELLA DEMOCRAZIA
Nel quarantesimo anniversario del sacrificio di Jan Palach, lo studente che si immolò sulla piazza San Venceslao per protesta contro l'invasione sovietica, una delegazione di socialisti sarà a Praga per una commemorazione. Della delegazione, guidata da Pia Locatelli Presidente del CN del partito e dell'IS donne e dalla Segretaria regionale del Ps della Lombardia Valentina Morelli,fa parte un nutrito gruppo di studenti lombardi, sulle orme di una memoria storica da conservare.
La delegazione socialista incontrerà Jiri Dienstbier, fondatore di "Charta77", la prima organizzazione per i diritti civili nei paesi comunisti ed esponenti della socialdemocrazia ceca. L'iniziativa socialista è contemporanea ad altre iniziative italiane, tra cui una della destra ed una degli ex-esponenti del movimento studentesco milanese degli anni 60. "Ma a differenza degli ex-sessantottini" secondo Pia Locatelli "i socialisti italiani, sostennero la causa della "Primavera di Praga" ad alta voce, accogliendo esuli, quali Jiri Pelikan che venne candidato ed eletto al Parlamento europeo, e sostenendo gli oppositori cecoslovacchi. Quanto all'idea di un Palach eroe di destra" ha concluso l'eurodeputata "ricordo bene l'amarezza di Jiri Pelikan per come la destra italiana cercò di inserire lo studente praghese, che difendeva la Primavera di Praga, in un improbabile
ANTISEMITISMO IN OLANDA. CEFISI: I 2 DEPUTATI NON SONO SOCIALISTI
"I due deputati olandesi accusati di aver partecipato ad una manifestazione antisemita ad Amsterdam, non appartengono al Partito laburista, membro olandese del PSE, bensì a un partito di estrema sinistra detto appunto "socialista". I due deputati olandesi, quindi, sia se davvero colpevoli di atti antisemiti, sia, com'è più probabile, di non essersi doverosamente dissociati da atti di altri, non rappresentano comunque in alcun modo i socialisti europei ed il Pse. La posizione politica e la cultura dei
socialisti in tutta Europa è fermamente avversaria di ogni forma di razzismo, antisemita o antislamico" questa la precisazione di Luca Cefisi, membro italiano della presidenza del Partito del Socialismo Europeo, in merito a quanto riportato oggi da alcuni quotidiani italiani.
PRECARIATO. NENCINI: IL PD SOSTENGA LA RACCOLTA FIRME DEI SOCIALISTI
"Meglio tardi che mai. La campagna di comunicazione del Partito Democratico contro il precariato e i contratti a termine è un passo importante verso l'innovazione e soprattutto verso la politica riformista a cui il Partito Socialista sta tentando da mesi di trascinare tutta la sinistra italiana".
Lo ha affermato il segretario del Ps Riccardo Nencini. "Spiace tuttavia - ha aggiunto - la tardiva consapevolezza sulla necessità di regole certe di salvaguardia sanitaria e sindacale. Per garantire anche i lavoratori di questo tipo concretamente i democratici possono fare subito una cosa molto semplice: firmare la proposta di legge di iniziativa popolare per la quale i socialisti stanno raccogliendo le firme nelle principali città italiane".
PENSIONI: LOCATELLI: CARFAGNA CAPOVOLGA LA SUA SCELTA
"I risparmi ottenuti facendo lavorare di piu' le donne, servirebbero solo per fare cassa secondo la filosofia del 'passata la festa, gabbato lo santo'".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"La ministra Carfagna - continua la Locatelli - in una lettera al Corriere della Sera, nel condividere totalmente la proposta del collega Brunetta di innalzare l'eta' pensionabile delle donne nella pubblica amministrazione, propone di utilizzare l'eventuale risparmio per destinarlo a migliorare i servizi che aiutino le donne a lavorare conciliando maternita' e carriera e a dare pure uno stipendio alle casalinghe.
La ministra ci permetta di esprimere tutti i nostri dubbi sulla volonta', e la capacita', di questo governo di implementare i servizi sociali, e in particolare quelli che dovrebbero aiutare le donne a lavorare, come asili nido e assistenza agli anziani. Se davvero la ministra crede in quello che dice, capovolga la sua ricetta e proponga piuttosto prima di migliorare le condizioni delle donne lavoratrici per chiedere loro solo dopo di restare a lavoro per un tempo piu' lungo.
Quanto all'idea di usare sempre lo stesso fondo per dare uno stipendio alle casalinghe, noto che questo dovrebbe essere l'ultimo dei suoi problemi perche' il rischio, nelle condizioni in cui e' oggi il lavoro femminile, e' che si crei un incentivo per tenere le donne a casa, indebolendone l'autonomia e aggravando, in ultima istanza, il dato generale dell'occupazione in Italia rispetto al resto dell'Europa. Esattamente il contrario - conclude l'esponente del Ps - di quello che ci serve".
GAZA. CRAXI: IL GOVERNO E' TROPPO SBILANCIATO
Perché il Governo italiano non esprime neanche una nota di preoccupazione e di sdegno per l'eccidio di 322 bambini palestinesi? Perché non manifesta lo stesso sentimento della Commissione europea, rimasta sgomenta innanzi al bombardamento della sede delle Nazioni Unite? Perché non quantifica e non riferisce dell'entità degli aiuti alla popolazione palestinese, misure annunciate più volte dal ministro degli Esteri ma fino ad ora mai messe in pratica? L'atteggiamento del nostro Governo è sbilanciato, troppo sbilanciato. E ne pagheremo le conseguenze per un lungo periodo".
Nencini interviene nel gruppo creato da Rondolino su Facebook
E SE NOIALTRI DI SINISTRA VOTASSIMO ALLE EUROPEE?
L'immagine di Groucho Marx che Rondolino ha usato come logo per questo gruppo potrebbe far pensare che si tratta di una provocazione o di una boutade. Non è così. E' quanto emerge dal dibattito che si è sviluppato nel quale desidero inserirmi con alcune considerazioni che spero servano a chiarire i dubbi e a superare i disagi che dal dibattito medesimo appaiono in tutta la loro evidenza.
Breve premessa: mai come oggi, in presenza della crisi identitaria e progettuale del PD che appare irreversibile la sinistra riformista così come da sempre avviene Europa, può essere rappresentata unicamente dall'insieme dei valori del socialismo democratico. Tuttavia per essere attuale il socialismo non può essere quello di prima. Dopo il socialismo dei partiti e il socialismo degli Stati bisogna fondare il 'socialismo dei cittadini' . Con le esperienze della società aperta il socialismo oggi è chiamato ad incontrarsi ed a fondersi.
La cultura liberale che ha prevalso in Italia si è presentata in una chiave neo-liberista, tesa a valorizzare un individualismo egoistico ed edonista. Un successo favorito dal disastro del sistema comunista e dalle difficoltà della socialdemocrazia.
Alla coalizione conservatrice che guida l'Italia si contrappone una sinistra incapace di elaborare un progetto per il futuro, ridotta a polemizzare su singole questioni, unita solo dall'antiberlusconismo e quando difende le categorie tradizionali, dai professori ai magistrati, agli occupati nelle grandi aziende, fino alla Chiesa come struttura di potere.
Questa contrapposizione blocca la società in una paludosa conservazione dell'esistente.
L'innovazione dei riformisti deve nascere da qui:pensare ad una società fondata sull'interdipendenza prodotta dalla mobilità delle persone, delle idee, delle informazioni. Una società i cui pilastri siano l'inclusione, il merito, la responsabilità e il rigore. Cerco di spiegare brevemente i tre punti:
1) Inclusione significa aprirsi ad una forte duttilità culturale per affrontare soprattutto i nuovi bisogni. E' stata questa ridefinizione a spiazzare la sinistra, connotatasi nel Novecento grazie alla centralità della dinamica produttiva e ora, da un lato attardata a difendere logiche sindacali sempre più declinanti verso il corporativismo, dall'altro sbilanciata verso inefficaci radicalità. Insomma: difende la 'società appagata', dimentica il terzo popolo ,quello del precariato stabile,non investe sui produttori di futuro, giovani in testa.
2) La sinistra italiana ha sempre avuto timore nel riconoscere il merito perché le appariva un tradimento dell'azione collettiva e dell'appartenenza di classe. In una società centrata sulla diversità. Il merito è invece il principale elemento per tendere alla giustizia sociale e stabilire eguaglianza di opportunità
3) Rigore nella gestione della cosa pubblica, rigore nel promuovere l'interesse collettivo, responsabilità che si misura nella capacità di includere l'altro come interlocutore cui si riconoscono gli stessi diritti.
La sinistra può essere competitiva e presentabile se interpreta l'Italia che le sta di fronte abbandonando gli occhiali del passato, inefficaci a leggere una società profondamente cambiata.
Il cammino comune intrapreso dal Partito Socialista con i socialisti spagnoli e con i laburisti inglesi e la condivisione del manifesto del P.S.E. si inseriscono in questa cornice. Non solo appartenenza identitaria ma soprattutto ridefinizione condivisa di un progetto politico.
La somma di queste considerazioni mi porta a sostenere, credo a buon diritto, che alle Europee "noialtri di sinistra dobbiamo votare".
Battilocchio: intervenga Napolitano
EUROPEE. NENCINI: NO A MODIFICHE LEGGE ELETTORALE
«Non abbiamo cambiato idea rispetto alla riunione che si tenne sulla legge elettorale nello scorso novembre a Montecitorio e alla quale intervennero oltre a Veltroni, D'Alema, Casini e i leader di tutti i partiti non rappresentati in Parlamento. Siamo contrari a modifiche della legge elettorale che togliessero ai cittadini il diritto di scegliere i propri rappresentanti. Se si pensasse a modificare la legge con procedure e sotterfugi si metterebbero a rischio anche alleanze locali». Lo afferma il segretario del Partito, Riccardo Nencini, che ha anche annunciato che martedì prossimo, 20 gennaio, si terrà un incontro, nella sede del Partito Socialista, fra tutti i rappresentanti delle forze politiche non presenti in Parlamento.
L'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio aggiunge:
"Ancora una volta l'Italia fa sorridere tutta Europa: 26 Paesi su 27 sono gia' da settimane in campagna elettorale per le europee di giugno, con liste pronte, sistemi elettorali consolidati e con i miei colleghi impegnati a spiegare ai cittadini cosa hanno fatto in questi anni e soprattutto cosa vogliono fare nel prossimo quinquennio. Da noi invece, riemerge un dibattito provinciale che, tra l'altro, nulla ha a che vedere con l'Europa: non si parla delle possibilita' ed opportunita' che le Istituzioni comunitarie mettono a disposizione dei cittadini, magari davanti alla crisi economica che stiamo vivendo, ma ci si arrovella in un dibattito che vola raso terra, tra sbarramenti annunciati ed abolizione delle preferenze, funzionali solo agli interessi di bottega di qualcuno". . "Il tempo per una riforma elettorale - osserva Battilocchio - e' scaduto ed il tentativo di queste di Pd e Pdl ore va sventato. Ritengo penosa la sortita dell'esponente del Pd Soro, che vuole far credere che il modello belga salvaguardi le preferenze: a parte il fatto che il modello belga non funziona nemmeno in Belgio, che da anni e' senza governo, abbia almeno il coraggio di dire chiaramente che stanno tentando di portare a termine un colpo di mano che prevede le liste bloccate. Insomma- conclude l'esponente socialista- evitiamo di prendere ancora in giro gli italiani, con giri di parole e frasi in politichese: una riforma elettorale per le europee a poche settimane dal voto e' un furto democratico bello e buono. Mi auguro che il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, torni a far sentire la sua voce autorevole in materia".
Infine, interviene anche Pia Locatelli, capodelegazione del Partito a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne: "Più che la soglia di sbarramento sarebbe davvero grave osserva la Locatelli-se anche per l'elezione di Strasburgo si eliminassero le preferenze introducendo con qualche furberia il listino bloccato.
"Ci aspettiamo - continua la Locatelli - che il Partito democratico si opponga con decisione a qualunque tentativo di togliere agli italiani anche quest'ultima possibilità di scelta democratica consegnando a leader mai eletti da un vero congresso il potere assoluto di indicare i futuri europarlamentari. Comunque, qualunque cosa decida Veltroni - conclude l'esponente del Ps - dovrebbe almeno chiarire di quale gruppo faranno parte i futuri eletti del Pd se non vuole aggiungere alle 'porcate' della maggioranza anche la confusione dell'opposizione
Comunicati
Firenze; Ciucchi a Spini, ripensa la tua corsa solitaria
«Un uomo politico dell'esperienza di Valdo Spini non può non essere consapevole che non rientra realisticamente nel novero delle cose possibili che, in caso di ballottaggio alle elezioni di giugno, possa essere lui a contrapporsi al candidato che emergerà dalle "primarie" del centro sinistra. Penso che tutti si debba stare con i piedi per terra, consapevoli, anche sulla scorta dei sondaggi riportati dai quotidiani cittadini, come il velleitarismo possa rischiare di sfociare nell'avventurismo. Chiedo dunque a Valdo di ripensare la sua corsa solitaria, perché il suo prestigio e la sua storia politica non possono sfociare nell'auspicio di essere addirittura sostenuto dalla destra in caso di ballottaggio».
È quanto dichiara Pieraldo Ciucchi, segretario regionale del Partito Socialista, rivolgendosi a Valdo Spini, che nei mesi scorsi ha annunciato la volontà di candidarsi a sindaco per il Comune di Firenze.
«Firenze - conclude Ciucchi - ha bisogno di uomini che interpretino al meglio la cultura socialista liberale per sostenere un processo di azione riformatrice nel governo della città. In questo senso la generosità e l'amore per questa città di Valdo Spini sono speculari al bisogno di generare un nuovo progetto del centrosinistra per Firenze, dove le ragioni della storia e della cultura socialista possono tornare ad essere protagoniste del suo risveglio e della sua rinascita».
Perugia. Fazio Amabile, della FGS, eletto Presidente del Consiglio degli studenti dell'Università
Il Giovane Socialista Fazio Amabile eletto poche settimane fa al Consiglio degli Studenti dell'Università degli Studi di Perugia nelle liste dell'UDU raccogliendo un gran numero di preferenze, ieri sera è stato eletto PRESIDENTE del Consiglio.
L'elezione è arrivata alla seconda votazione: Amabile ha raccolto il voto favorevole di 17 consiglieri su 30.
Fazio Mabile è il primo Presidente del Consiglio che la Sinistra riesce ad eleggere.
Questo risultato rappresenta per tutto il movimento studentesco e soprattutto per i Giovani Socialisti un importante successo, che può fare ben sperare per il futuro del movimento socialista all'interno delle Università.
Europarlamento. Battilocchio: si alla trasparenza sulle presenze dei deputati
"Il no della stragrande maggioranza degli eurodeputati del Pdl alla risoluzione di Cappato approvata ieri dalla plenaria di Strasburgo che impegna l'europarlamento a mettere online le presenze dei deputati europei mi sembra davvero poco sensato". E' quanto afferma l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio.
"Ritengo - aggiunge Battilocchio, che nell'attuale legislatura è stato uno degli eurodeputati più presenti a Strasburgo - che questa proposta sia la base dalla quale ripartire soprattutto in vista delle prossime elezioni europee. Qualcuno vorrebbe una delegazione italiana di nominati con una modifica della legge elettorale che preveda le liste bloccate. Noi siamo al contrario convinti che i cittadini debbano avere la possibilità di scegliere i propri rappresentanti, magari tra chi ha lavorato più e meglio in questi anni: ben venga dunque questa battaglia 'anti-assenteista' con la pubblicazione online delle presenze dei singoli deputati".
Craxi: "Fini riceva il delegato dell'Autorità palestinese"
"Il presidente della Camera dei deputati, terza carica istituzionale dello Stato, al fine di bilanciare la propria posizione politica riceva il delegato dell'Autorità palestinese e muova la sua preoccupazione per gli oltre mille morti che ha già provocato il conflitto a Gaza".
E' quanto propone in una nota Vittorio Craxi, della Segretria nazionale del Partito socialista.
"Diversamente", aggiunge Craxi, "la sua presenza alla manifestazione pro - Israele, temperata da dichiarazioni equilibrate, potrebbe apparire eccessivamente ed inutilmente
PD. Sollazzo: ''Veltroni ha messo in ginocchio la sinistra''
Mai un leader di Partito è riuscito ad inanellare in tanto poco tempo tanti errori consecutivi - ha dichiarato Angelo Sollazzo della Segreteria Nazionale del Partito Socialista.
Walter Veltroni con le sue brillanti intuizioni è riuscito a mettere in ginocchio la sinistra italiana ed in particolare la sinistra di governo.
D'altra parte non ci si poteva aspettare altro da chi riesce a rinnegare le proprie origini arrivando, dopo essere stato segretario nazionale dei giovani del PCI e Direttore dell'organo ufficiale del PCI, a dichiarare di non essere stato mai comunista.
Parimenti ha messo in discussione la stessa collocazione a sinistra del suo Partito, erede del più grande partito comunista d'occidente.
La figuraccia rimediata a Madrid, dove non potendo firmare il manifesto socialista per le europee ha costretto il povero Fassino a firmare per conto di un morto quale oggi è il partito dei DS, ha chiuso il cerchio delle cantonate veltroniane.
L'innovatore, chi voleva mandare il socialismo in soffitta come ferrovecchio del Novecento, l'Obama italiano, l'inventore di un nuovo modello di Partito, unico in Europa, si becca una sonora sberla alle politiche, facendo rimpiangere Prodi, il che sembrava impossibile, non riesce a dare una identità al Partito Democratico che non si colloca nel socialismo europeo ma non si capisce neanche quale è oggi la sua posizione anche in Italia.
La ricetta socialista per affrontare la crisi diventa l'unica possibile in Italia e in Occidente anche in presenza di Governi di destra, il ferrovecchio si dimostra più che necessario, il socialismo risorge.
Veltroni dopo aver governato Roma per otto anni, lasciando un mare di debiti, pensando alle zone ricche della capitale ed investendo in notti bianche, in festivals cinematografari e canori, in spettacoli e canzonette, dimenticando le borgate della nuova e vecchia povertà e le sue stesse origini, aveva dichiarato che il suo futuro impegno sarebbe stato in Africa.
Speriamo che non fossero solo promesse vuote. Veltroni l'Africa ti aspetta.
UAAR. Locatelli: dove non colpisce la censura arriva l'autocensura
In attesa di conoscere le motivazioni con cui la Concessionaria degli spazi pubblicitari sui bus di Genova ha rifiutato la pubblicità della Uaar, constatiamo purtroppo ancora una volta che nel nostro Paese dove non colpisce la censura arriva l'autocensura".
E' quanto afferma Pia Locatelli, capodelegazione del Ps a Strasburgo e presidente dell'Internazionale socialista delle donne.
"Ci auguriamo, a meno che non si sia trattato di pressioni sotterranee e inconfessabili - continua la Locatelli - che la decisione sia il frutto di un malinteso senso d'opportunità, visto che lo stesso Sindaco e la Curia genovese avevano espresso piena fiducia nella maturità dei cittadini demandando la scelta finale alla Concessionaria stessa. Resta il fatto - conclude l'esponente socialista - che evidentemente in Italia si può liberamente ragionare su ogni credo religioso ma non sull'ateismo, considerato alla stregua, se non peggio, della pornografia, mentre i credenti vengono considerati come bambini incapaci di accostarsi liberamente e convintamente alla loro fede, qualunque essa sia
Sul sito www.partitosocialista.it
Le elezioni europee:occasione decisiva per il Partito Socialista.
di Lanfranco Turci
Gaza. Ascoltare le ragioni dei protagonisti, senza pregiudiziali di sorta.
di Vincenzo Iacovissi
Hamas o Israele? (Hamas il vero nemico del popolo palestinese)
di Alessandro Zella
Anno 2009: come vivere la crisi.
di Giuseppe De Bortoli
E' consultabile, secondo le decisioni assunte nella recente Conferenza di organizzazione, la bozza di Statuto elaborata dalla apposita commissione nominata dal congresso di Montecatini.
Lo Statuto sarà approvato in via definitiva dal Consiglio Nazionale del 24/1
La bozza è stata approvata all'unanimità dalla commissione, salvo gli articoli 8, 12 e 20, per i quali vengono proposte due diverse formulazioni.
Chiunque voglia far pervenire osservazioni può inviarle a statuto@partitosocialista.it
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