Newsletter del 2 luglio 2009
SINTESI DELL'INTERVENTO che Riccardo Nencini svolgerà al seminario di Sinistra e Libertà del 3 luglio 2009
La crisi economica e finanziaria e le questioni attinenti alla sicurezza individuale e delle comunità hanno sollevato un vento di destra che ha spazzato l'intera Europa. Sarà durevole, soprattutto laddove la sinistra - come in Italia - appare inadeguata a farvi fronte. L'ultima dimostrazione sono le elezioni europee e le elezioni amministrative di giugno.
Sinistra e Libertà deve dare una risposta riformista alla crisi della sinistra italiana. Al motto tremontiano 'Dio, Patria, Famiglia' dobbiamo contrapporre 'Rigore, Responsabilità, Merito, Inclusione', costruendo una federazione nuova di idee e strumenti organizzativi sul territorio.
Una politica delle alleanze aperta a sostegno delle singole campagne politiche ma definita quando si tratta di disegnare lo scenario di un nuovo centro sinistra italiano di governo. Sarebbe un errore mostrare incertezze sulle alleanze del futuro e mescolare Sinistra e Libertà con quanti sostengono politiche anticapitaliste ed antisistema. Incalzare il PD perché esca dalle sue contraddizioni programmatiche - dai diritti civili alle politiche del lavoro - è l'altro obiettivo.
Le priorità devono stare nel cuore dei cittadini: ammortizzatori sociali per chi ha un lavoro precario e per il mondo del commercio, dell'artigianato e della microimpresa, congiunzione tra scuola pubblica e merito, difesa della centralità del parlamento, nuovi diritti di cittadinanza.
Forze corsare alleate, questo deve essere SeL. Con strumenti nuovi per parlare alle comunità locali, dalle 'primarie delle idee' a club tematici da costruire nelle città a campagne mirate sotto forma di proposte di legge di iniziativa popolare.
La parola d'ordine dei socialisti è 'non mollare': non mollare nel tenere alta la storia del socialismo italiano e del partito che la rappresenta; non mollare nel considerare SeL una forza della sinistra riformista destinata a presentarsi alle prossime elezioni regionali con un proprio simbolo in coalizione con le altre forze riformiste.
Infine, SeL deve avere un ruolo nel dibattito che si va aprendo in Europa sulle difficoltà dei partiti socialisti e socialdemocratici a interpretare questo tempo difficile e sulle decisioni che verranno assunte.
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