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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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giovedì 4 dicembre 2008

Partito Socialista newsletter del 3 dicembre 2008




PARTITO

La Segreteria Nazionale del Partito, tenuto conto delle richieste pervenute da alcuni Comitati Regionali e da molte Federazioni Provinciali, ha deciso la proroga della chiusura della campagna di adesione al Partito Socialista al 31 dicembre 2008



NEWSLETTER DEL 3 dicembre 2008

Primo argomento il manifesto del PSE per le europee
AL VIA LE PRIMARIE DELLE IDEE, FORUM TELEMATICO DEL PARTITO SOCIALISTA
«Da oggi, osserva il segretario del partito, chiunque voglia conoscere i contenuti del manifesto e soprattutto dire la propria opinione apertamente potrà registrarsi sul sito del partito e contribuire così ad un dibattito che ci auguriamo il più partecipato ed approfondito possibile, soprattutto fra coloro che si riconoscono nei valori della sinistra riformista».
Il forum sul Manifesto del Pse è la prima di una serie di discussioni che il sito internet del partito ospiterà all'interno di una iniziativa che prende il nome di "Primarie delle idee".
«Di volta in volta - conclude Nencini - proporremo un argomento sul quale si aprirà una discussione aperta, sul merito e sui contenuti. Le "Primarie delle idee" saranno una sorta di "speaker's corner" telematico, ma vorremmo che diventassero soprattutto un contenitore da riempire con idee e suggerimenti in base ai quali costruire anche l'iniziativa futura del partito».

Il primo argomento in discussione riguarda il manifesto per le prossime elezioni europee, approvato dal consiglio generale del PSE e sottoscritto, a nome del Partito Socialista da Riccardo Nencini nella riunione tenutasi a Madrid il 1° dicembre 2008.
Il testo integrale del manifesto è all'interno del Forum.


COMUNICATI

PSE. Battilocchio: nostro partito coraggioso, la storia ci darà ragione
"Dobbiamo essere fieri della nostra forza politica e di tutti gli iscritti e gli amministratori locali che in questi mesi hanno avuto il coraggio di affrontare a testa alta una stagione politica difficile come quella ttuale puntando tutto sull'identità, l'autonomia e l'appartenenza alla famiglia del socialismo europeo, che in tutta Europa ha garantito stabilità, solidarietà e sviluppo". E' quanto ha affermato l'eurodeputato del Partito Socialista, Alessandro Battilocchio, intervenendo ad un'iniziativa politica del partito a Viterbo. "Come dice Vasco Rossi - ha aggiunto Battilocchio - siamo solo noi: mentre altri litigano tra loro per capire chi sono, noi siamo orgogliosi di essere senza dubbi socialisti italiani ed europei. La storia darà ragione al nostro lavoro".


PSE, recepite le proposte di Rainbow Rose
"Il PSE nel rispetto della sua storia e degli obiettivi già raggiunti dai singoli governi nazionali socialisti si impegnerà formalmente per la tutela e per il riconoscimento della parità dei diritti per le persone glbt (gay lesbiche bisessuali transgender) in tutta l'Unione Europea", lo afferma Andrea Tornese delegato italiano della Rainbow Rose, rete di associazioni glbt ispirate al socialismo europeo, dopo la chiusura del Consiglio del PSE appena conclusosi a Madrid.

"Notiamo con soddisfazione ed orgoglio che nel Manifesto del PSE per le prossime elezioni europee sono state recepite le proposte che nei mesi scorsi abbiamo fatto come Rainbow Rose". Andrea Tornese spiega che "al punto 26 del Manifesto, ispirato alla Carta dei Diritti fondamentali dell'Unione Europeo, si propone l'estensione della legislazione anti-discriminazione per la parità dei diritti a prescindere dal genere, razza, disabilità, età, orientamento sessuale o credo religioso".

"Inoltre al punto 27 il PSE assicura un impegno unitario verso il mutuo riconoscimento, in tutta l'Unione Europea, dei matrimoni, delle unioni civili e dei diritti delle famiglie gay con figli legalmente riconosciuti in uno degli Stati membri".


Sollazzo: PD in soccorso dei miliardari
Fa specie la reazione di Walter Veltroni sul raddoppio dell'aliquota IVA sulle televisioni satellitari - ha dichiarato Angelo Sollazzo, della Segreteria Nazionale del Partito Socialista.
Il provvedimento governativo di adeguamento dell'IVA per le TV satellitari, costituisce una iniziativa giusta che non va stigmatizzata in quanto ristabilisce un equilibrio sulle tassazioni per le emittenze televisive ed elimina un privilegio che era stato concesso al gruppo per il lancio della sua piattaforma.
Ora SKY è una grande realtà, con milioni di abbonati, con utili spaventosi e che può benissimo accollarsi il costo maggiore dell'IVA senza modificare le tariffe degli abbonamenti.
Il multimiliardario Murdoch non ha bisogno di solidarietà e per il suo impero, il riallineamento dell'IVA sulla sua pay-tv rappresenta poco più di un solletico.
Veltroni parla di danno ai tifosi di calcio rasentando il ridicolo.
Che il Segretario del più grande partito di opposizione debba soffermarsi su tali questioni, significa che la politica ha toccato il fondo.
Non è ancora chiaro se il provvedimento colpisce anche le reti di Berlusconi, ma parlare di conflitto di interessi dopo che due governi di centro-sinistra non sono stati capaci, nel recente passato, di approvare uno straccio di legge denota mancanza di pudore.
Il conflitto di interessi è cosa grave, più grave è il fatto che il centro-sinistra non l'abbia eliminato


ASCI: Debole ed ingiustificata la posizione della Chiesa sulla depenalizzazione dell'omosessualità
Come socialisti, ma soprattutto come cattolici, siamo rammaricati e dispiaciuti della posizione contraria assunta dalla Chiesa Cattolica sulla proposta presentata dalla Francia all'ONU per la depenalizzazione della omosessualità. In molti stati del mondo ancora sono in vigore leggi che prevedono pene, che vanno fino alla pena di morte, per chi è omosessuale.
Molto debole ed ingiustificata ci sembra la motivazione addotta dalla Chiesa a sostegno di questa posizione. Il ragionamento che la depenalizzazione possa essere l'anticamera della legittimazione al matrimonio tra omosessuali, non può assolutamente essere a sostegno della posizione della Chiesa, perché le questioni sono assolutamente diverse e non collegabili.
Un conto è che uno stato possa prevedere pene per il semplice fatto che una persona sia omosessuale - condizione umana per la quale la stessa Chiesa dichiara che non ci può essere nessuna discriminazione-, altra cosa è che uno stato possa prevedere nella propria legislazione l'istituto del matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Ci chiediamo: come può la Chiesa Cattolica essere complice di chi condanna, a morte o alla tortura, una persona omosessuale anche nell'ipotesi di un omosessuale che decide di non vivere la propria omosessualità e che non intende affatto vivere in matrimonio o in altra unione con persona dello stesso sesso ?
Può un semplice processo all'intenzione essere a sostegno di una posizione così incomprensibile persino ad un cattolico?
Giuseppe Scarano
Direzione Nazionale ASCI

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A PIAZZA MONTECITORIO FIACCOLATA DEI SOCIALISTI ROMANI
di Enzo Ceremigna

IL VATICANO E I DIRITTI DELL'UOMO.
di Mauro Del Bue


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