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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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mercoledì 25 giugno 2008

Partito Socialista newsletter del 25 giugno 2008

NEWSLETTER DEL 25 giugno 2008

IL DIBATTITO POLITICO

PD-IDV: Nencini; Facili profeti, Di Pietro nemico dei riformisti.
Noi nelle piazze andiamo per illustrare i nostri programmi:

«Eravamo stati facili profeti: sbagliato scegliersi come alleato, alle elezioni, Di Pietro;
sbagliato aver pensato ad una sua leale sintonia con il Pd per una strategia comune verso la maggioranza;
sbagliato pensare di controllare la sua deriva giustizialista, respinta dagli italiani; sbagliato, ora, seguirlo nei toni e nelle iniziative. Alla fine del percorso
c' è solo il divorzio, anzi il 'ripudio'. Quello che vogliamo sottolineare è che Di Pietro
è un avversario del riformismo, cioè di ogni azione moderatrice e responsabile per raggiungere obiettivi concreti, di giustizia sociale e civile».
Lo sottolinea, in una dichiarazione, Riccardo Nencini, candidato alla segreteria del Partito
Socialista al congresso di Montecatini in programma dal 4 al 6 luglio.
«Non andremo nelle piazze - prosegue Nencini - a fare i girotondini; non parteciperemo a
manifestazioni di protesta indistinta e giustizialista.
Nelle piazze ci andiamo per illustrare i nostri programmi, i nostri obiettivi.
Siamo poco malleabili in tema di identità e di autonomia: ad esse non rinunciamo, possiamo solo
cercare di coniugarle con traguardi che diventino comuni; la politica e la pratica riformiste
sono il terreno di nuovi incontri e collaborazioni».


Giustizia. Angius, "Da Berlusconi film già visto.
Ma non è uno scandalo l'immunità per le alte cariche dello Stato
"Alla Confesercenti è andato in onda un film già visto. Il Presidente
del Consiglio non ha aggiunto nulla di nuovo su ciò che pensa delle
sue vicende giudiziarie, ma purtroppo di fronte ai commercianti non ha
preso nessun impegno effettivo contro la pressione fiscale e per
arginare l'aumento pazzesco del costo della vita." Lo ha detto l'ex
Vice Presidente del Senato ed esponente del Partito socialista, Gavino
Angius, in un'intervista rilasciata a Carlo Panella di Mediaset.
"Una peculiare forma di immunità parlamentare per le alte cariche
dello Stato non è affatto uno scandalo. Si tratta - ha aggiunto Angius
- dato il rilevo costituzionale della materia, di ricercare il
percorso legislativo più efficace, di individuare le norme più
equilibrate per il nostro ordinamento costituzionale e al tempo stesso
di lavorare per consentire le più larghe convergenze politiche e
parlamentari. In ogni caso è un tema del tutto distinto ed estraneo
alla materia e alle norme contenute nel "pacchetto sicurezza".
"Il Governo ha sbagliato ad introdurre in quel provvedimento
l'inaccettabile e grave sospensiva di decine di migliaia di processi.
E' una beffa per milioni di famiglie italiane che chiedono giustizia.
In ogni caso va rispettata la sovranità del Parlamento, e da parte di
tutti, e dunque da parte della stessa Magistratura."
"Sarebbe dunque opportuno archiviare rapidamente questa pagina. Credo
che milioni di italiani siano più preoccupati dei loro stipendi, del
prezzo del pane e dei costi delle bollette. Sono questi, i problemi
che la gente vorrebbe vedere risolti dalla politica, è di questo -
conclude Angius - che ci si dovrebbe occupare."

Giornalisti: Nigra "Solidarietà a Raffaele Genah"
"Quanto scritto ieri da Italia Oggi su Raffaele Genah è il segno di un
regresso culturale e civile dell'Italia".
Lo afferma Alberto Nigra del Comitato promotore del Partito
socialista, commentando il caso creatosi dopo che sul quotidiano
Italia Oggi di ieri era stato pubblicato un articolo in cui si
riportavano delle preoccupazioni espresse da imprecisati ambienti
vaticani per la scelta compiuta dal Tg1 di affidare ad un giornalista
non cattolico come Genah, poiché di "religione ebraica", il
coordinamento delle dirette televisive dei viaggi di Benedetto XVI.
"E' assurdo che qualcuno possa scrivere che un giornalista affermato e
stimato come Genah non sia in grado di svolgere più che correttamente
il proprio lavoro. Esprimo a nome mio e di tutto il partito la piena
solidarietà a questo giornalista la cui professionalità è stata
ingiustamente messa in discussione."


IL PARTITO VERSO IL CONGRESSO

Congresso. Locatelli: sull'incompatibilità si rispetti il regolamento
Sulle regole si spacca la mozione 3. Antinucci si dimette
"I nodi vengono al pettine. Non casualmente insieme a una linea politica di autonomia del
nostro partito, la nostra mozione insiste sul rispetto delle regole che ci siamo
dati all'unanimità e che sono chiaramente espresse nel regolamento congressuale".
Lo afferma Pia Locatelli. "Temevo, infatti, che sarebbe successo quello che è successo.
Il candidato alla segreteria Riccardo Nencini teorizza e fa praticare il non rispetto
dell'incompatibilità fra incarichi di partito e incarichi istituzionali, a conferma che
è sostenuto dal partito degli assessori che vogliono mantenere stretto il loro potere a
dispetto delle regole stabilite. Ci fa piacere, infine, - conclude Pia Locatelli- che
anche nella mozione 3 ci sono coloro che non approvano tale atteggiamento e che difendono
il regolamento al punto da rassegnare le proprie dimissioni dalla commissione congressuale,
come ha fatto Rapisardo Antinucci" .

Congresso. Mosca: il partito degli assessori non vuole il rispetto delle regole
"Scoppia nella mozione 3 il conflitto sul partito degli assessori. Oggi nel corso della
commissione nazionale congressuale, di fronte al richiamo doveroso al rispetto delle
regole sull'incompatibilità per i segretari provinciali e regionali, i rappresentanti
della mozione 3 si sono divisi in tre posizioni diverse: Antinucci si è dimesso, Benaglia
si è astenuto e Marzo ha votato contro. Questo conferma che Nencini e il gruppo degli
amministratori che lo appoggiano vogliono sottrarsi all'incompatibilità fissata sin
dall'inizio dal comitato della costituente e chiaramente espressa nel regolamento
congressuale". Lo afferma Francesco Mosca "Diamo atto a Rapisardo Antinucci, con le
sue dimissioni, di aver difeso un principio da lui stesso proposto.
E' evidente invece che nella Mozione 3 c'è chi non vuole cambiare la forma del Partito,
organizzata in tanti nuclei di potere attorno ai consiglieri regionali e agli
amministratori locali. Si tratta per noi di una concezione del Partito inaccettabile
che sacrifica l'autonomia e l'iniziativa politica dei socialisti in funzione di ristretti
gruppi di potere. E comunque il rispetto delle regole congressuali non può essere un optional
per nessuno".

Congresso. Sollazzo: In Commissione nazionale si spacca la mozione n.3
Nella seduta di ieri, Martedì 24, la rappresentanza della Mozione 3 si è spaccata in tre parti.
Si trattava di ribadire una decisione già assunta all'unanimità, sulla incompatibilità tra cariche
di partito ed incarichi istituzionali.
I componenti della Mozione 3 pretendevano una rivisitazione del regolamento su tale importante problema.
Mentre Antinucci, in coerenza con il voto precedentemente espresso, si dimetteva da membro della
Commissione stessa, Biagio Marzo votava contro la riaffermazione della decisione, Benaglia si asteneva.
Andando in frantumi la rappresentanza della Mozione 3, le altre Mozioni chiedevano la pubblicazione
di detto verbale sul sito ufficiale; richiesta rigettata, non si capisce a che titolo, dal compagno Nencini.
A ciò c'è da aggiungere un numero preoccupante di contestazioni, di congressi annullati, di regole non rispettate.
In pratica abbiamo avuto ragione su tutta la linea sulla inconsistenza dell'attuale gruppo dirigente.

Congresso. Biscardini: Per la Locatelli Savona e Como sono eccezioni?
Nessun partito socialista europeo adotta norme così rigide sulle incompatibilità.
"Leggo che Pia Locatelli e i rappresentanti della sua mozione si vantano di tenere una
posizione dura e inflessibile sulle incompatibilità. Peraltro assolutamente discutibili e
non applicate nella forma prevista dalle norme congressuali da nessun partito socialista
europeo. Comunque se a Pia sta tanto a cuore il rispetto di queste norme perchè ad oggi
è stato eletto a Savona per la Mozione 2 segretario provinciale Paolo Caviglia, non
semplice consigliere comunale del Comune capoluogo ma assessore e vicesindaco di quella
città? e perchè a Como sempre per la Mozione 2 è stato eletto segretario provinciale
Savio Moltrasio, consigliere provinciale di Como? Cosa decide di fare la Mozione 2,
li fa dimettere o per Savona e Como ci sono particolari eccezioni?


Congresso; Dai congressi territoriali toscani Riccardo Nencini al 93%
Ciucchi: In Toscana i socialisti impegnati in un modello di sviluppo fondato sull'innovazione e sulla giustizia sociale.
La Toscana si schiera compatta per Riccardo Nencini segretario nazionale del Partito Socialista.
Si attesta infatti attorno al 93% il risultato, ottenuto nei congressi territoriali del Ps (sezionali, comunali, zonali e
provinciali) svoltisi fino ad oggi, dalla mozione "Un nuovo inizio per il Partito Socialista", che ha come primo firmatario
e candidato alla segreteria il presidente del Consiglio regionale della Toscana.
Mancano ancora all'appello i congressi provinciali di Livorno, Firenze, Grosseto e Pisa, ma i dati ottenuti dalla mozione
nei congressi territoriali confermeranno un risultato che quasi ovunque sfiora l'unanimità.
In questo quadro i socialisti toscani celebreranno il congresso regionale sabato 28 giugno prossimo a Firenze (ore 9,
Hotel Mediterraneo), al termine del quale verranno eletti i delegati per il Congresso nazionale di Montecatini Terme,
in programma dal 4 al 6 luglio.
Grande la soddisfazione per i risultati ottenuti dalla mozione di Nencini da parte del segretario regionale del Partito
socialista Pieraldo Ciucchi, che presentando l'assise regionale sottolinea «la grande partecipazione e l'entusiasmo di
tanti compagni nella consapevolezza di poter contribuire alla nascita di un partito nuovo come sarà quello che nascerà
tra poco a Montecatini».
«Per quanto ci riguarda - conclude Ciucchi - continueremo anche in Toscana a dare il nostro contributo come forza di
governo responsabile ed impegnata a costruire un modello di sviluppo fondato sull'innovazione, sulla giustizia sociale,
sul merito e su un'economia liberata dai lacci della burocrazia. E siamo convinti che l'affermazione di Riccardo Nencini
al congresso nazionale, per la quale abbiamo gettato le premesse, non potrà che dare forza a questo percorso».

Congresso. Turci: Il problema è la forma partito
I Congressi di Savona e Como saranno riconvocati

"Roberto Biscardini ancora una volta arriva in ritardo. Infatti, se prima di rilasciare alcune dichiarazioni si fosse
informato, saprebbe che i compagni Caviglia e Moltrasio stanno provvedendo, come già annunciato nella Commissione
Nazionale di martedi, a dimettersi da segretari lasciando le funzioni al vice e riconvocando il congresso".
Lo afferma Lanfranco Turci "Il problema è che quei casi sono avvenuti per una svista dei congressi interessati,
rispettivamente di Savona e Como, che è stata prontamente corretta, mentre Biscardini si copre dietro quei casi
per autorizzare la violazione del regolamento nei congressi ancora da svolgere, in attesa di cambiare le norme
stesse nel congresso nazionale, magari con una votazione a maggioranza semplice. Non prendiamoci, in giro, -
dichiara Lanfranco Turci - quello che è in discussione non è una astratta norma regolamentare ma il cambiamento
dello stato del partito che oggi è organizzato in tanti piccoli gruppi di potere aggregati attorno ai consiglieri
regionali e agli altri incarichi istituzionali. Questa è una delle ragioni della mancanza di democrazia e di vitalità
politica del partito che il congresso non può non affrontare".

Congresso. Antinucci: Piena adesione e sostegno alla mozione 3.
Concludere il percorso congressuale senza artificiosi cavilli.

Le mie dimissioni dalla Commissione nazionale congressuale sono legate unicamente al tema delle incompatibilità:
una differente opinione su tale materia, pur nella sua importanza, non significa, come maliziosamente qualcuno
vorrebbe fare apparire, che all'interno della Mozione 3 si sia creata una spaccatura. Un'idea diversa non confligge
minimamente con la mia adesione ed il pieno sostegno alla mozione congressuale che ha Riccardo Nencini primo
firmatario e candidato alla carica di segretario del partito.
La questione delle incompatibilità, peraltro, riguarda tutte le mozioni, basti vedere i congressi di Savona e
Como dove sono stati eletti segretari di altre mozioni, evidentemente incompatibili.
Penso che ora la cosa importante sia concludere il percorso congressuale senza creare artificiosi cavilli per
bloccarne lo svolgimento.


I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

Sardegna. sanità'. Caligaris: Finanziare progetti SLA giunti in ritardo
"I portatori di gravi handicap, come i malati di SLA, che hanno necessità dei finanziamenti messi a disposizione
per i progetti di assistenza domiciliare non possono vedere cancellate le speranze di una vita migliore per
inefficienze dovute ai Comuni o per interpretazioni eccessivamente restrittive. Ciò determina un clima di
sfiducia e di preoccupazione che getta nello sconforto i familiari costretti ad affrontare situazioni difficilissime".
Lo sostiene la Consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris in un'interrogazione all'assessora regionale
della Sanità Nerina Dirindin denunciando il caso dei Comuni di Monserrato e di Gonnosfanadiga cui sono stati negati
i finanziamenti perché la domanda con i progetti è giunta in ritardo.
"L'errore, di cui i familiari e gli ammalati non hanno responsabilità, graverà infatti pesantemente sulla loro vita
essendo stati costretti a rinunciare a quelle risorse che avrebbero avuto lo scopo di farli sentire meno soli e di
rendere i loro congiunti meno ammalati perché più indipendenti. Ritengo - e per questo mi appello alla sensibilità
dell'Assessora della Sanità Nerina Dirindin - che il gruppo tecnico incaricato di valutare i progetti di domotica
debba tener conto delle reali necessità degli ammalati diffusi nel territorio tralasciando i termini di spedizione
e di ricevimento delle domande. Il buon senso infatti dovrebbe suggerire di appurare le condizioni oggettive.
L'umanità in questi casi deve prevalere sulla burocrazia".



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