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Attivisti del Partito Socialista Europeo

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venerdì 30 maggio 2008

Partito Socialista newsletter del 30 maggio 2008

NEWSLETTER DEL 30 MAGGIO 2008

IL DIBATTITO POLITICO

Sinistra. Craxi: Il cuore del rilancio della sinistra resta la questione socialista'.
Il Partito democratico accentua il distacco dal Pse.
'Nel Pd vi e' un vizio d'origine che ha riguardato tutta la vicenda della sinistra post-comunista uscita indenne dalla catastrofe della prima Repubblica'. E' quanto dichiara Bobo Craxi, del Comitato Promotore Nazionaledel Partito socialista, in un'intervista pubblicata questa mattina dal quotidiano 'L'opinione delle Liberta'.
'Il vizio -spiega Craxi- e' quello riguardante la sua incapacita' e/o impossibilita' di aprire una stagione di profonda revisione critica circa il rapporto che li ha visti opporsi in modo pregiudiziale nei confronti dei socialdemocratici, in Italia e nel mondo. Hanno sempre oscillato considerando l'esperienza italiana contrassegnata da un rapporto diverso fra il piu' grande partito della sinistra di tutto il dopoguerra e le socialdemocrazie italiane ed europee, salvo ricercarne una copertura sul piano politico europeo'. 'Il Partito democratico accentua questo distacco dal Pse -prosegue Craxi- ma sara' costretto a ricercare un terreno di convergenza e di intesa per il futuro parlamento. Essi lo invocheranno senza porsi il problema della frazione autenticamente socialista che sopravvive in Italia, dopo averne ignorato le ragioni nella recente campagna elettorale non concedendo l'apparentamento. Si guarderanno bene dal farlo anche tra un anno, salvo ripensamenti di leader politici che capiscano -conclude l'ex sottosegretario agli Affari Esteri del - che il cuore della questione del rilancio della sinistra in Italia resta la questione socialista.


Sinistra. Spini: Si deve solo pensare a mettere soglie di sbarramento? Problema politico, non operare rotture di continuità con il socialismo europeo.
Intervenendo ad un dibattito a Caldine (Fi)con Vannino Chiti del PD, Valdo spini del Comitato Promotore Nazionale del Partito Socialista ha osservato:Il fatto che il centro sinistra sia stata sconfitto elettoralmente e che la parte che si definisce esplicitamente come sinistra (sinistra arcobaleno; partito socialista) non sia più in Parlamento, non deve farci pensare che i valori più autentici della sinistra siano di per sé minoritari. Dobbiamo , piuttosto,depurarne l'affermazione dagli errori politici che abbiamo commesso. Il dopo elezioni , dopo la vittoria politica di Berlusconi non può essere caratterizzato, nella sinistra e ,nel senso più ampio nel centro sinistra, dalla continuazione delle polemiche della campagna elettorale. Dobbiamo, per quanto a ciascuno può, competere di più e meglio. Oggi- ha proseguito Spini - esiste nel gruppo socialista al Parlamento Europeo una componente italiana a cui appartengono parlamentari che militano oggi sia nel Pd (di provenienza Ds), che nel Partito Socialista, che in S.D. L'anno prossimo ci sono le elezioni europee. Che cosa faranno questi parlamentari: si dividerannno in varie liste italiane? Oppure si può cominciare fino da ora un'azione politica che non prescinda certo dalle novità intervenute come la formazione del Partito Democratico ma per quanto attiene all' Italia agisca ,per unire e non per dividere e, per quanto attiene all' Europa, per non operare rotture di continuità con la militanza socialista europea ma al contrario allargarla? E' un problema politico -ha concluso Spini - che pongo come socialista. O si deve invece pensare solo a mettere soglie numeriche di sbarramento senza curarsi della politica?

Turci: saranno i cittadini a pagare il conto della demagogia del governo sull'Alitalia
"Come era facilmente prevedibile il progetto di privatizzazione e di rilancio dell'Alitalia, si sta impantanando. Il centrodestra paga lo scotto della difesa demagogica dell'italianità fatta durante la campagna elettorale, quando fece saltare l'accordo con Air France". Lo afferma Lanfranco Turci commentando le decisioni assunte oggi dal governo."Contemporaneamente viene messo a dura prova il colbertismo del ministro Tremonti il quale pensa di poter costruire cordate su misura per la compagnia di bandiera, modellando a suo piacimento le alleanze imprenditoriali e finanziarie e ricorrendo contemporaneamente a promesse e pressioni indebite. Una cosa comunque è certa: tutti hanno gravi responsabilità nella vicenda, dai partiti politici, ai manager, ai sindacati. Quello che non è tollerabile - conclude l'esponente socialista - è che la generalità dei cittadini italiani debba subirne i costi, magari con gli aumenti delle tasse, delle tariffe autostradali, o con la difesa dei cartelli di banche e assicurazioni ".

UE Locatelli: Il Ministro della semplificazione propone una nuova legge
Ennesimo tentativo della Lega di cavalcare l'euroscetticismo.
"La proposta della Lega di istituire un referendum sulla ratifica del Trattato europeo di Lisbona è l'ennesimo tentativo di cavalcare la tigre dell'euroscetticismo". Lo afferma Pia Locatelli, europarlamentare socialista e presidente dell'Internazionale socialista donne. "Con tutti i problemi che deve l'Italia deve affrontare, dall'emergenza rifiuti all'impennata dell'inflazione, proporre addirittura una legge costituzionale al fine di consentire la consultazione popolare sulla ratifica del trattato evidenzia quanto la Lega sia distante dai veri interessi del paese. È singolare poi - prosegue l'esponente socialista -che il ministro per la Semplificazione Calderoli, come primo atto del suo mandato, proponga una nuova legge e solo per poter fare questo referendum. È evidente che la tanto sbandierata coesione della maggioranza, appena si esce fuori dall'orticello della propaganda, comincia a mostrare segni di sbandamento. Ci piacerebbe sapere cosa ne pensa il ministro Tremonti che in passato ha addossato all'Europa gran parte dei mali del Paese. Comunque, anche se si facesse una legge ad hoc, anche se alla fine si dovesse fare un referendum, - conclude Pia Locatelli - le camicie verdi di Bossi andrebbero incontro a una sonora sconfitta. Gli italiani hanno già scelto l'Europa e di certo non faranno un passo indietro".

P.A. Nigra: " I Dati dell' ISTAT sulle retribuzioni fotografia della sofferenza del Paese.
Sbaglia il Governo se pensa di trarre vantaggi da divisione del sindacato.
"Il Paese sta attraversando una fase difficile, e gli ultimi dati ISTAT sulla perdita del potere d'acquisto delle retribuzioni danno il senso del grado di sofferenza economica che hanno le famiglie." Lo afferma Alberto Nigra del Comitato promotore del partito socialista. "E' evidente - continua Nigra - che tutto questo si somma ad un insieme di fattori - tra i quali i mancati rinnovi contrattuali e la fase interlocutoria sulla riforma del modello contrattuale - tali da ingenerare diffidenze e tensioni sul confronto in atto tra parti sociali e Governo, come è del resto emerso al tavolo sulla riforma della PA. Sia pure se intempestiva e forse controproducente, è perciò comprensibile l'atteggiamento assunto dalla CGIL circa le questioni di metodo sollevate al tavolo sulla riforma della PA, fatto del resto stigmatizzato anche da CISL e UIL. Se davvero si vuole intraprendere la strada della riforma e del miglioramento delle performance della PA quale risorsa prioritaria per far tornare a crescere il Paese e ridare valore al lavoro anche nel settore pubblico, allora serve un atteggiamento non pregiudiziale e ciò vale in primo luogo per il Governo che ha la responsabilità politica nei confronti del Paese di presentare nelle sedi appropriate le proprie proposte di riforma e di confrontarsi con tutte le parti interessate. "Il sindacato - aggiunge Nigra - ha tutto l'interesse a negoziare, ed è sempre un elemento di debolezza rinunciare al confronto; ma il Governo sbaglia - e se ne renderà presto conto - se pensa di riprodurre il teorema della divisione sindacale per trarne un vantaggio che sarebbe soltanto illusorio e provvisorio. Nella precedente legislatura si era giunti ad un pacchetto di proposte sulla modernizzazione della PA e sulla valutazione dei risultati, approvato alla Camera, intorno al quale si erano registrate ampie convergenze, sia tra maggioranza e opposizione, sia tra le parti sociali. Se il confronto è davvero sul merito allora si riparta da lì."


Nucleare. Battilocchio: Si alle centrali, Ma occorre affrontare i nodi irrisolti.
Serve una seria discussione senza preconcetti ideologici.
"Sin dal mio insediamento a Strasburgo ho sostenuto la necessita' per il nostro Paese di ripensare le sue strategie per l'approvvigionamento energetico e di rivalutare, senza preconcetti, l'opzione nucleare. Prendo atto con soddisfazione, quindi, delle intenzioni, per ora solo verbali, del nuovo Governo: senza troppi giri di parole, allo stato attuale della ricerca, rimango convinto che se il nostro Paese vuole rimanere all'interno dei parametri e degli impegni di Kyoto, non puo' prescindere dall'atomo". E' quanto scrive l'eurodeputato del Partito socialista Alessandro Battilocchio in un articolo pubblicato oggi da "L'Avanti". Ma per evitare- nota Battilocchio- "che questo sia l'ennesimo dibattito sterile, mi auguro che si affrontino con celerita' i diversi nodi irrisolti che ancora stanno sul campo, che riguardano principalmente la problematica inerente ai tempi di costruzione, la localizzazione delle scorie e la definizione dei costi. Se veramente, come spero, si vuole superare la fase dei proclami, bisogna impostare una discussione seria partendo da queste problematiche, abbandonando schemi ideologici fuorvianti e mettendo finalmente- conclude- l'interesse generale del nostro Paese al primo posto".


IL PARTITO VERSO IL CONGRESSO

Il 5 giugno presentazione a Roma della mozione n. 3 "Un nuovo inizio per il Partito socialista"
Sara' presentata giovedi' 5 giugno prossimo, alle ore 12, presso la Sala stampa di Montecitorio a Roma la mozione congressuale "Un nuovo inizio per il Partito socialista". Alla conferenza stampa partecipera' Riccardo Nencini, primo firmatario della mozione e candidato alla segreteria nazionale del Partito socialista. Come gia' dichiarato nei giorni scorsi dallo stesso Nencini, che e' anche presidente del Consiglio regionale della Toscana, il congresso fondativo del Partito socialista che si svolgera' ai primi di luglio sara' «all'insegna dell'autonomia e del rinnovamento e con l'obiettivo di partecipare alla ricostruzione della sinistra riformista e di governo». Nella mozione congressuale "Un nuovo inizio per il Partito socialista" e' delineato il partito del futuro: un partito in cui avranno un forte ruolo le rappresentanze locali e regionali e che mettera' al centro della propria agenda le "quattro campagne" su diritti dei lavoratori precari, sicurezza, scuola pubblica del merito e della responsabilita', diritti di terza generazione e laicita' dello Stato.

Intellettuali e operatori culturali a sostegno della candidatura di Riccardo Nencini a segretario nazionale del Partito
Sono già una trentina gli intellettuali, gli operatori culturali ed i professori di università italiane che hanno sottoscritto un appello esplicito a favore della candidatura di Riccardo Nencini alla segreteria nazionale del Partito Socialista. «Abbiamo bisogno - scrivono gli estensori del documento, tra i quali figurano i professori universitari Margiotta-Broglio, Sorrentino, Caretti, Bechelloni, Bagnoli, Cardini, Bertini, Nigro e Benvenuti; ma altre adesioni stanno continuando a pervenire - di un nuovo partito socialista perché abbiamo bisogno di una forza che pratichi riformismo da decenni. Abbiamo bisogno di un nuovo partito socialista che faccia da ponte fra le tante culture politiche esistenti in Italia, senza avere alcuna vocazione egemone. Abbiamo bisogno di un nuovo partito socialista che sappia parlare agli individui, riuscendo a farli sentire appartenenti ad ampie e solidali comunità. Abbiamo bisogno di un nuovo partito socialista, che riprenda il discorso sui meriti e sui bisogni avviato oltre venti anni fa e per il loro riconoscimento torni a battersi con coerenza e determinazione. Abbiamo bisogno di un nuovo partito socialista che non confonda la tolleranza zero con l'intolleranza, bensì l'assuma come superamento di un'indulgenza falsamente democratica che annulla il senso del limite e produce quel disordine sociale quotidiano foriero di paura e insicurezza, diffuse soprattutto fra i più deboli. Abbiamo bisogno di un nuovo partito socialista che laicamente protegga ogni diritto individuale, compresa la libertà di fede e di culto e sappia pertanto confrontarsi con i rappresentanti di ogni religione. Abbiamo bisogno di un nuovo partito socialista che apprezzi la globalizzazione, ma non la viva come un destino immodificabile bensì come un processo continuamente da riequilibrare grazie ad una politica forte». La candidatura di Nencini verrà presentata alla stampa giovedì 5 prossimo a Roma (alle ore 12 presso la Sala stampa di Montecitorio), nel corso di una conferenza stampa in cui verrà illustrata la mozione congressuale "Un nuovo inizio per il Partito socialista".


Sollazzo: a Roma il 14 giugno convenzione nazionale della mozione 1.
Presenteremo i nostri candidati per il vertice del partito.
Avevamo deciso di evitare candidature premature alla segreteria del Partito, per concentrarci sui contenuti che dovrebbero, comunque, arrivare prima degli uomini, secondo la tradizione socialista. Abbiamo mantenuto fino ad oggi tale tesi - ha dichiarato Angelo Sollazzo - per senso di responsabilità e per consentire un approfondimento delle varie posizioni. Noi riteniamo di avere presentato una vera Mozione congressuale e non un buon articolo per qualche giornale, ed abbiamo ribadito la assoluta necessità di procedere ad un ricambio profondo e visibile del gruppo dirigente. Così non è stato e la vecchia dirigenza continua a perpetuarsi. Di fronte a tali posizioni, non si può che far valere la nostra tesi progettuale ed organizzativa. La Mozione 1 sta crescendo oltre ogni nostra attesa, è presente in tutte le province e regioni italiane e sta ottenendo consensi sia da altre componenti, sia da moltissimi compagni che dopo il disastro elettorale avevano deciso di abbandonare. Il 14 Giugno a Roma si terrà una manifestazione nazionale in cui si illustrerà compiutamente la Mozione 1 e si procederà alla indicazione dei nostri candidati per i vertici del Partito.


Congresso. Girolamini: I giochi sono finiti per tutti
Sterile la contrapposizione tra chi opera nelle istituzioni e chi no.
Non serve fare polemica sulle regole congressuali, serve invece puntualizzare meglio ciò che non è ancora regolamentato a garanzia di tutti, soprattutto degli iscritti che presenzieranno al congresso e che voteranno le diverse mozioni.- così Ada Girolamini, del Comitato promotore nazionale del partito - Ritengo che la commissione congressuale nazionale debba con serietà e serenità confrontarsi sulle soluzioni possibili. C'è un aspetto che è di sostanza: il rapporto tra le regole congressuali e lo statuto, e mi riferisco al modello di partito che il congresso nazionale dovrà approvare. Quindi è fondamentale che questo dibattito vada avanti se vogliamo un partito aperto e non rinchiuso, un partito in continuo movimento. Per ciò che concerne lo specifico delle incompatibilità - prosegue la Girolamini - tralascio di fare polemica sulla modalità con cui sono state inserite, ma voglio solo rammentare che a fronte dello 0,98%, sarebbe suicida continuare a giocare,i giochi sono finiti per tutti. Ho sostenuto che questa regola dovesse essere inserita nello statuto, e che senza furbizie occorresse parlare di tutte le incompatibilità,qualora si fosse scelta la strada di anticiparle nel regolamento, perché si tratta di un delicato problema di opportunità politica e del coinvolgimento del più ampio numero di persone. A nessuno sfugge che la politica si è "trasferita" molto nelle istituzioni e che per esercitarla occorrono strutture e risorse, oltre al tanto volontariato. Quindi - conclude la Girolamini - va fatto un ragionamento d'insieme senza che da un lato venga riproposta la vecchia e sterile contrapposizione tra chi opera nelle istituzioni e chi no, e dall'altro la concentrazione di tante funzioni in un unico soggetto.

"Il partito si ricostruisce dalle regioni"
Un documento dei socialisti siciliani per la mozione 2.
"Dalla Sicilia intendiamo lanciare l'appello per un partito federato che punti sulla riconoscibilità politica del progetto socialista e dia vera autonomia alle realtà territoriali" così i socialisti siciliani che hanno aderito alla mozione 2 "Prima la politica" per Pia Locatelli segretaria, con un proprio documento autonomo. "Bisogna scoraggiare, insomma, il perpetuarsi di ogni forma di "privatizzazione" del movimento socialista a livello provinciale, regionale e nazionale. È per questa ragione che il Partito Socialista deve essere rifondato dal basso, nelle regioni" dichiarano i primi sottoscrittori, Giuseppe Chiofalo, Giovanni Palillo, Salvatore Mangione, Nino Nastasi, Biagio Lentini, Lillo Traina, Calogero Fanara, Roberto Saieva, Aldo Penna, Salvo Butera, Massimo Accolla, Nino Gulisano, Peppe d'Antona, Enzo Genovese, Antonio Matasso, che aggiungono, tra l'altro, che " deve essere chiaro che non è prevedibile una confluenza nel "Partito Democratico" così come si presenta. Per queste ragioni siamo nettamente contrari ad un Pd che ingloba e quindi delegittima l'esperienza socialista. Vogliamo un soggetto politico di ispirazione laica e socialista che rinnovi i suoi rapporti con la società italiana e conquisti i giovani, che rappresenti il lavoro,un nuovo welfare basato anche sul merito, la cultura, l'ecologia, la scienza, l'impresa responsabile, che apra la porta al protagonismo femminile. Che stia in un rapporto fecondo con le associazioni e i movimenti che operano nel Paese, valorizzando sempre più le forme politiche anche non partitiche". Il testo completo su www.partitosocialista.it


I SOCIALISTI NEL TERRITORIO

Napoli. Corace: Primarie di coalizione per scegliere il candidto a Presidente della Regione Se riguardassero solo il PD sarebbe un altro suicidio Dopo l'incontro tra Veltroni e De Luca ci si deve interrogare sulla volonta' manifestata di tenere le primarie per la scelta del nuovo presidente della Regione Campania'. Lo dice il segretario regionale del Partito Socialista, Fausto Corace. 'Se le primarie riguarderanno il solo PD sara' chiara la scelta di 'andare da soli' alle elezioni: un suicidio dopo l'altro. Se prevarra', come auspichiamo, la scelta di coalizione - secondo Corace - e' evidente che alle primarie dovranno concorrere tutte le liste coalizzate. Noi socialisti siamo pronti a questa eventualita', ma occorre che il PD faccia subito chiarezza'.

Cagliari. Medicina penitenziaria: Caligaris, Urge affrontare i problemi
"Il recupero di chi ha sbagliato non può avvenire esclusivamente con la punizione".

"Il passaggio alle aziende sanitarie locali della medicina penitenziaria comporta una serie di problemi relativi all'assistenza dei detenuti. In particolare rischia di determinare una sperequazione di trattamento per gli ammalati, specialmente per quelli che potrebbero accedere alle pene alternative in quanto tossicodipendenti con doppia diagnosi. Bisogna infatti quantificare l'investimento che la Regione intende fare per garantire la collaborazione con le Comunità terapeutiche evitando logiche ragionieristiche improntate al risparmio". Lo sostiene la consigliera regionale socialista Maria Grazia Caligaris (Partito Socialista) con riferimento al definitivo passaggio avvenuto oggi con la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale del decreto. "Le continue denunce - ha aggiunto Caligaris - sulle condizioni di salute dei detenuti richiedono quindi di porre mano immediatamente alle norme attuative del decreto con specifico riferimento al personale sanitario convenzionato e alle comunità terapeutiche ma impone di rendere al più presto fruibile il reparto per detenuti nell'ospedale "Santissima Trinità" a 15 anni di distanza dalla legge che ne ha sancito l'istituzione alleggerendo così anche il carico di lavoro degli agenti per le traduzioni e i piantonamenti". "Occorre affrontare subito le criticità - ha sottolineato Caligaris - sollecitando inoltre il Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria a limitare i flussi di detenuti nelle carceri sarde e in particolare a Buoncammino dove si registra una presenza di 442 ristretti e un grave problema di insufficienza di Agenti di Polizia Penitenziaria. Il sovraffollamento della sezione femminile, dove ci sono prevalentemente immigrate con problemi di compatibilità ambientale, contrasta fortemente con l'inadeguato numero di agenti donne". "Non si può infine ritenere che sia sufficiente trasferire la medicina penitenziaria alle ASL per renderla automaticamente vicina ai bisogni se non ci sono strumenti idonei per affrontare le questioni problematiche. Se il carcere non funziona - ha concluso l'esponente socialista - l'intera società rischia di andare il tilt perché il recupero di chi ha sbagliato non può avvenire esclusivamente con la punizione".

Milano. Su coppie di fatto Milano fuori dall'Europa
Lontana dal 10% dei suoi cittadini che vivono in questa condizione "Una Milano lontana mille miglia da Parigi, Madrid e Berlino. Lontana non solo da Zapatero, ma anche da Aznar, Sarkozy, dal Governo monocolore democristiano che gia' nel 1954 introduceva la parola convivenza nell'anagrafe. Lontana dal 10% dei suoi cittadini che vivono in questa condizione. Una Milano, insomma, provinciale, oscurantista, che vuole l'Expo ma che poi si comporta con logiche integraliste". Lo afferma Roberto Caputo, capogruppo dello Sdi-Partito socialista in Consiglio provinciale a Milano dopo il 'no' espresso ieri da Palazzo Marino al registro delle unioni civili. 'E poi basta con questa falsa divisione tra laici e cattolici come se fossimo ancora al tempo di Guelfi e Ghibellini. Brutta pagina per Milano, per un Consiglio comunale non all'altezza, chiuso in se stesso e una Giunta un po' pilatesca. Ed anche per settori del Pd che si dimostrano lontani e avulsi dalla societa' reale. Noi continueremo questa battaglia di civilta' -conclude Caputo- che meriterebbe da parte di tutte le forze politiche di destra e di sinistra un impegno maggiore".


APPUNTAMENTI

Sabato 31 maggio ore 7.50 Pia Locatelli a Omnibus su La7.
Argomento della puntata la prostituzione e la revisione della legge Merlin.
Partecipano al dibattito Daniela Santanché, Marco Cappato e Carlo Giovanardi.


Anguillara Sabazia(Rm) Sabato 31 maggio ore 16.00 Centro visite-museo della piroga in prossimità scalo ffss ex Consorzio Agrario, Assemblea degli iscritti al PS e delle ass.ni aderenti alla Costituente Socialista.

Tramatza(OR) Domenica 1° Giugno ore 10,30 al Centro congressi "Carlo Felice" SS 131 Km. 102,900 1° congresso fondativo della Nuova Federazione dei Giovani Socialisti della Sardegna. Interverrà il segretario nazionale della FGS Francesco Mosca.

Bagheria(Pa) Lunedì 2 Giugno, Festa della Repubblica, dalle ore 17:30, Gianfranco Scavuzzo candidato socialista al Consiglio della Provincia Regionale di Palermo nella lista "Uniti per la Sicilia" al collegio 6 (Bagheria, Belmonte Mezzagno, Casteldaccia, Ficarazzi, Misilmeri, Santa Flavia, Villabate) sarà al Lungomare di Aspra (Piano Stenditore), per incontrare le elettrici e gli elettori. Per maggiori informazioni visitate il sito: www.gianfrancoscavuzzo.net

Roma.Giovedì 5 giugno Ore 12.00 -Sala Stampa Montecitorio Presentazione mozione n. 3 con Riccardo Nencini.

Roma Lunedì 9 giugno alle ore 17.00 alla Casa della Memoria, via San Francesco di Sales 5, la Fondazione Circolo Fratelli Rosselli ricorderà il settantunesimo anniversario dell'assassinio dei fratelli Rosselli (1937-2008) con un convegno sul tema" Attualità dei fratelli Rosselli". Interverranno Valdo Spini, presidente della Fondazione e Massimo Rendina, presidente ANPI di Roma.

Firenze 9 giugno, alle 21.00 nella sede della Fondazione Rosselli in via Alfani 101 rosso, il professor Massimo Viroli, docente di Teoria Politica all'Università di Princeton, ricorderà i Rosselli tenendo una conferenza sul tema: " L' attualità dei fratelli Rosselli nel sessantesimo anniversario della Costituzione Italiana".


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