Partito Socialista Europeo PSE - Attivisti in Europa - PES@ctivists - per contatto: socialisti@alice.it

Attivisti del Partito Socialista Europeo

Attivisti del Partito Socialista Europeo

giovedì 27 settembre 2007

APPELLO PER LA COSTITUENTE SOCIALISTA




Serve all'Italia di domani una grande forza della Sinistra riformista, laica e di governo che possa vivere e radicarsi nella società? Per noi la risposta è sì. E, aggiungiamo, che ciò comporterà necessariamente che sia parte integrante della più grande casa dei riformisti europei, della più consistente forza della Sinistra europea, il PSE, e sul piano mondiale dell’Internazionale Socialista. Al vuoto politico che si viene a creare con la scomparsa dei DS, riteniamo quindi si debba rispondere con un’iniziativa unitaria e di rinnovamento nel campo della Sinistra italiana.
Il nuovo Socialismo si identifica con un’azione politica consapevole in grado di redistribuire pienamente i risultati del progresso civile, economico, sociale e culturale, la società in tutti i suoi generi, in tutte le sue classi sociali, in tutte le sue provenienze etniche, senza esclusioni. Una società laica, di credenti e non credenti che si rispettano reciprocamente.
Una forza politica della Sinistra italiana collocata nel Socialismo europeo è condizione necessaria perché si sviluppi positivamente quel dialogo unitario che noi vogliamo portare avanti all’insegna dell’unità e della chiarezza. Privare gli italiani dei valori del Socialismo democratico nel nostro paese non è solo sbagliato ma costituirebbe anche un imperdonabile errore strategico perché indebolirebbe la Sinistra italiana, privandoci della forza più innovativa e di cambiamento potenzialmente presente nel nostro paese e implicherebbe l'accettazione della cosiddetta anomalia italiana avendo addirittura l'ambizione di esportarla in Europa. Nessun progressista può accettare passivamente tutto questo. Il pensiero e l’azione socialista e democratica rappresentano la più avanzata frontiera di innovazione sociale, culturale e civile nelle moderne democrazie.
Occorre, quindi, promuovere e dare vita a una forza della Sinistra ancorata ai valori del Socialismo democratico, decisa a tutelare la laicità dello Stato continuamente aggredita e troppo spesso negata; una forza che metta al primo posto della propria agenda politica quei temi che in gran parte della sinistra italiana non trovano asilo: la valorizzazione del merito e del talento, l’innovazione, la sicurezza dei cittadini, i nuovi diritti ed in particolare quelli del lavoro, con maggiori tutele per i lavoratori atipici, la libertà di ricerca, la difesa della scuola pubblica.
Questa forza va costruita in modo partecipato e dal basso, per ottenere che sia realmente aperta a tutti coloro che, socialisti, laici, democratici, ambientalisti, si riconoscano in questo ambizioso progetto. Lanciamo quindi un appello a quanti sono disponibili alla costruzione di un nuovo partito socialista in Italia come nel resto d’Europa, consapevoli che ogni altro ulteriore indugio avrebbe l’effetto di disorientare, disperdere e dividere un’area politica che dobbiamo invece riunire e rilanciare

2 commenti:

Lidano ha detto...

Ciao, innanzi tutto mi presento. Mi chiamo Lidano Lucidi e faccio parte della Costituente Socialista di Sezze in provincia di Latina.
Vi scrivo per illustravi l’iniziativa che stiamo portando avanti come costituente.
Stiamo scrivendo un documento in vista della finanziaria. Il documento che troverete di seguito è aperto al contributo di chiunque volesse partecipare. Siamo convinti che un nuovo e moderno partito debba essere costruito prima sul programma e con una forte spinta verso il basso. Massima pretesa, anche se molto stretti con i tempi, sarebbe quella di presentarlo il 5 e 6 ottobre durante la conferenza programmatica. Più di qualche contributo è arrivato nel forum della rosa nel pugno. E’ un documento allo stato embrionale, non è neanche un giorno che è stato lanciato.
Se volete anche voi contribuire alla stesura del documento potete farlo scrivendo al sottoscritto al seguente indirizzo lidano.lucidi@libero.it o sul blog www.lidanolucidi.ilcannocchiale.it
oppure ancora sul forum www.perlarosanelpugno.it

Resta inteso che essendo il documento aperto al contributo di tutti la paternità sarà ampiamente condivisa, sarebbe bella la partecipazione, il contributo e la firma di quante più costituenti, associazioni, e singole persone possibili.

Se interessati certe di diffonderlo il più possibile.

Vi saluto e vi auguro un proficuo lavoro.
Buona lettura


Documento Finanziaria 2008
Con il programma partecipato vogliamo costruire un nuovo partito che abbia come collante gli ideali e i valori di riferimento. Abbiamo la voglia di costruire un nuovo soggetto dal basso e il primo mattone che bisogna mettere per la costruzione della nuova casa è quello del programma. E’ sempre più in voga l’idea che la partecipazione e la condivisione delle scelte passa attraverso la quantità delle volte in cui le persone vengono chiamate a votare. La democrazia partecipata non può essere di certo essere intesa come una X su di una scheda elettorale, o al massimo veder stampato un nome sulla scheda stessa. Un moderno partito, soprattutto se si ispira ai valori del socialismo europeo, deve avere il coraggio di costruire le sue fondamenta attraverso un serio e profondo scambio di idee con la base, in modo da cementare un progetto innovativo senza tatticismi e convenienze di sorta.
Approfittando dell’imminente Conferenza Programmatica e del varo della Legge finanziaria 2008, abbiamo elaborato una serie di proposte che vorremmo essere discusse ed approfondite da chi ha l’onore di rappresentare la Costituente Socialista ai massimi livelli, per poter eventualmente essere fatte proprie.
Prima di entrare nello specifico delle proposte programmatiche è corretto affermare il principio ispiratore dell’azione economica. L’Italia soffre di un debito pubblico enorme, di una spesa pubblica troppo spesso inefficiente e non in grado di tutelare le fasce più deboli della popolazione. La spesa pubblica deve essere sia tagliata nelle sue mutevoli e numerose inefficienze, ma anche reimpostata per essere veramente da supporto ai meno abbienti. La scuola, l’università, la sanità, la ricerca scientifica, la sicurezza sono temi fondamentali che abbisognano non sia di ingenti fondi ma anche di una più oculata gestione delle risorse finanziarie.
Partendo da questo dato di fatto, e dalla capacità di recuperare risorse dalla lotta all’evasione fiscale e alla criminalità organizzata, l’Italia deve essere investita da una forte riduzione della pressione fiscale che ha ormai raggiunto livelli di guardia. Questo dato diventa a volte imbarazzante per un paese che si dice progredito se si pensa a ciò che i cittadini ricevono in cambio: scuole fatiscenti, ospedali inefficienti, sistema giudiziario sempre e costantemente in ritardo, treni sporchi e costantemente in ritardo e via dicendo. Per raggiungere l’obiettivo di un moderno ed efficiente sistema fiscale occorre una riduzione delle aliquote fiscali e l’introduzione di nuovi oneri deducibili e detraibili.

Partendo dagli assunti di cui sopra proponiamo:

Riduzione dell’Iva sui prodotti dell’infanzia
A titolo esemplificativo e non esaustivo: Iva sui pannolini, biberon, latte, pappette, omogeneizzati. Troppo spesso la nascita di un figlio si trasforma in un salasso economico per le famiglie. In un periodo di economia stagnante, di insicurezza sociale, di costi elevati, di un bassissimo tasso di natalità e di un progressivo invecchiamento della popolazione, lo Stato dovrebbe rinunciare ad una parte degli introiti IVA al fine di favorire quelle famiglie che mettono al mondo un bambino. Essendo l’IVA un’imposta indiretta che per sua natura è pagata indistintamente dai più abbienti ai meno abbienti, una sua riduzione favorirà le famiglie meno agiate.

Aumento delle detrazioni sui mutui per l’acquisto della prima casa nei primi 5 anni
In Italia è applicato quasi esclusivamente il piano d’ammortamento alla francese che prevede il pagamento di una quota consistente d’interessi nei primi anni. La quota interessi tende a diminuire nel corso del tempo mentre inversamente tende ad aumentare la quota capitale, ovvero la riduzione del debito. Per favorire le giovani coppie che vogliano acquistare una casa, proponiamo l’elevamento della quota di detrazione sugli interessi del mutuo dal 19% al 30% nei primi 5 anni. L’innalzamento di questa quota di detrazione permetterà alle giovani coppie di poter avere rimborsi fiscali più elevati, e quindi di vedere un futuro più roseo.

Comprendere tra le spese d’istruzione oggetto della detrazione del 19% anche le spese per l’acquisto dei libri scolastici
L’istruzione è un diritto costituzionalmente riconosciuto ma spesso non garantito. Se si parte dal concetto di una società non più di eguali, ma di uguali punti di partenza, l’istruzione diventa il primario investimento che un moderno Stato deve effettuare. Il recente e puntuale aumento dei libri scolastici poi ci spinge a riflettere sul costo dell’istruzione e di quanti sacrifici una famiglia deve fare per poter garantire l’erudizione dei propri figli. Potendo le famiglie scaricare nella dichiarazione dei redditi solo le spese legate alle tasse universitarie, proponiamo che vengano inserite tra le spese oggetto della detrazione anche i libri scolastici che rivestono un parte considerevole della spesa.

Possibilità per i pendolari di poter scaricare in dichiarazione l’abbonamento dei mezzi pubblici
La proposta vuole conseguire due obiettivi specifici: a) favorire un recupero di risorse finanziarie per questa fascia di lavoratori b) incentivare l’utilizzo di mezzi pubblici come strumento di lotta all’inquinamento.

Compensazione crediti/debiti verso la pubblica amministrazione
Nell’ultima finanziaria è stato stabilito che nei casi di iscrizione a ruolo di debiti verso la pubblica amministrazione, questa può automaticamente compensare quanto da lei vantato con il credito che un soggetto aveva verso la stessa. Per evitare una disparità di trattamento sarebbe corretto che anche i creditori della pubblica amministrazione possano usufruire dello stesso vantaggio. A titolo di esempio, se un’impresa vanta un credito verso un ente pubblico e deve versare l’imposte e/o i contributi, essa può utilizzare il credito verso l’ente per pagare quanto dovuto all’Erario. Visto i notevoli ritardi con cui la PA onora i suoi debiti l’introduzione di questa norma favorirebbe una migliore e corretta gestione finanziaria da parte dell’imprese.

Recupero del Fiscal Drag
Sono anni che un familiare viene considerato a carico se guadagna i vecchi 5.500.000, ora € 2.840,51 come se guadagnare oggi cinque milioni e mezzo sia uguale a 9 o 10 anni fa. Devono essere rivisti questi limiti in base agli attuali poteri d’acquisti, altrimenti si deve considerare questo come un prelievo fiscale mascherato.

Scambio riduzione della pressione fiscale alle imprese e riduzione degli incentivi
Si denota una forte perplessità circa l’idea che per ridurre la pressione fiscale all’imprese queste devono rinunciare agli incentivi.
Se è vero come è vero che una riduzione della pressione fiscale avvantaggerebbe tutte l’imprese, mentre gli incentivi no, è altrettanto vero che non è ammissibile l’idea secondo la quale per avere un vantaggio occorre rinunciare ad un altro. È un’operazione a saldo zero mentre sarebbe opportuno un’operazione a saldo positivo, in primis verso le piccole e medie imprese, vero volano dell’economia nostrana.
All’imprese, per essere competitive e per poter competere in un mercato globale, devono essere tagliate le imposte, ma devono anche essere incentivate nei loro processi di espansione e ristrutturazione. La crescita di un’azienda passa anche attraverso la possibilità che essa ha di acquisire nuovi macchinari, più produttivi ed anche meno inquinanti.
Gli incentivi devono essere riformati passando anche alla riduzione dell’intensità del fondo perduto su un singolo investimento in cambio di aumento della platea di beneficiari e di crediti agevolati. Occorre anche agire verso una semplificazione delle leggi che portino anche all’emanazione di un testo unico dei incentivi.
Per questo motivo ci dichiariamo contro l’abolizione della legge 488/92, piuttosto va migliorata e incentivata

Anonimo ha detto...

Ciao ,ho letto ed ho inviato quanto scritto ad altri Compagni e Amici (scusa ma mi riesce difficile usare la parola Compagni, non mi viene). Probabilmente eri oggi o ieri Presente ai lavori a Roma. Interessanti le proposte. Vedremi i commentio suggerimenti. Un caro saluto.